Azioni Volkswagen: Previsioni, Quotazioni e Andamento del Titolo

Conviene acquistare azioni Volkswagen? Qual è la quotazione e quale l’andamento? Dove si comprano?

Ogni investitore si sarà chiesto almeno una volta nella vita se le azioni Volkswagen convengono.

Scegliere gli strumenti giusti per il proprio portafoglio è importante: bisogna informarsi sulla Società, sulla quotazione, sull’andamento e su molte altre informazioni che possono permetterci di investire in modo consapevole e senza commettere errori.

In questa guida troverai quindi molte di queste informazioni.

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Volkswagen: un’introduzione sull’azienda

Anche se a molti lettori potrebbe sembrare inutile indagare sulla storia dell’azienda, specie quando si tratta di una grande società come quella in questione, in realtà un approfondimento è sempre utile a inquadrare lo scenario e capire se queste azioni fanno per noi.

Mi sembra una buona mossa da compiere: in fin dei conti stai valutando di investire su questa azienda, quindi è meglio effettuare una ricerca in più e avere conferma della propria scelta, che agire con superficialità o fretta e pentirsi della propria decisione.

Dunque iniziamo con un rapido approfondimento: “Volkswagen” è una parola tedesca che significa “vettura del popolo” ed è nata sotto la dittatura di Hitler, nel 1937, il quale voleva commercializzare un’automobile che potesse essere in grado di motorizzare  cittadini tedeschi di ceto meno elevato.

L’incarico di realizzarne il progetto venne affidato all’ingegnere Ferdinand Porsche, il quale ricevette l’incarico di creare un’automobile semplice, economica e robusta, che fosse accessibile anche ai meno abbienti.

Ma questo è solo l’inizio, e a noi interessa soprattutto la storia del Gruppo: la Volkswagen Group ad oggi è una multinazionale che comprende dodici marchi da sette diversi Paesi europei: per le automobili Volkswagen, Audi, SEAT, Bentley, Škoda Auto, Lamborghini, Bugatti e Porsche, mentre per le moto Ducati e per i veicoli commerciali Volkswagen Commercial Vehicles, Scania AB e MAN.

Per quanto riguarda il corso delle acquisizioni, eccolo:

  • Nel 1991 si aggiunge al gruppo il marchio Škoda;
  • Nel 1998 vengono acquisiti i marchi Bentley, Bugatti e Lamborghini.
  • Nel 2008 acquisisce la quota di maggioranza di Scania AB;
  • Nel 2009 è definita l’operazione di integrazione di Porsche;
  • Nel 2010 diventa socio della Suzuki e acquisisce il 90,1% della Italdesign Giugiaro;
  • Nel 2011 si assicura la maggioranza in MAN SE;
  • Nel 2012 acquista il marchio Ducati.

La capitalizzazione ammonta a 75,32 miliardi di euro.

Andamento azioni Volkswagen e Prezzo

Abbiamo fatto un quadro generale sulla storia dell’Azienda, che ha dimostrato, con la sua crescita continua, di essere solida e in grado di conseguire grandi obiettivi.

Per avere un’idea più chiara ti propongo anche il grafico aggiornato per verificare l’andamento delle azioni Volkswagen in tempo reale:

Previsioni Azioni Volkswagen 2023: cosa aspettarsi? 

Ora che abbiamo visto il grafico, continuiamo con i dati sull’azienda.

Le ultime notizie

Sappiamo tutti che il 2020 è stato un anno che ha messo a dura prova le varie aziende mondiali a causa della crisi pandemica da Covid-19. Vediamo nel dettaglio di capire cosa è successo in questo periodo.

Il gruppo ha superato la prova del Covid, presentando, nonostante tutto, un bilancio solido. Ovviamente il periodo non è stato roseo e si sono verificati un calo delle consegne, dei ricavi e della redditività.

L’utile operativo al netto delle componenti straordinarie, è peggiorato del 45%, mentre l’utile netto è sceso da 14,03 miliardi a 8,82 miliardi.

Per quanto riguarda la cassa e dividendi, il gruppo ha limitato i danni annessi alla cassa: i flussi netti, per effetto delle misure intraprese nella gestione del capitale circolante netto, si sono ridotti del 41,3% restando però positivi per 6,4 miliardi.

Infine, la liquidità netta è salita del 25,9%. Dunque,  durante la crisi il gruppo Volkswagen è riuscito a contenere gli effetti negativi.

Vediamo invece cosa è successo nel 2021.

Sebbene le aspettative e i pronostici fossero positivi, e sebbene il gruppo Volkswagen già nel primo trimestre del 2021 fosse tornato a un livello di risultati simile a quello pre-pandemia, in realtà un dato ha mandato in crisi l’intero settore automobilistico, ovvero la mancanza di chip. Infatti, la carenza di semiconduttori ha generato gravi ripercussioni sul settore delle auto, anche per quel che concerne la costruzione di veicoli elettrici.

La prima casa ad annunciare un taglio della produzione di vetture nell’ordine del 40%, è stata la Toyota, seguita da Stellantis e Volkswagen.

Le ultime notizie riguardavano indiscrezioni da parte del gruppo, che starebbe valutando una Ipo per la sua nuova divisione batterie. Il gruppo tedesco sta pianificando delle partnership per ammortizzare i costi miliardari, oltre a cercare investitori che sposino il progetto.

Un’altra notizia che merita menzione è relativa alla crisi del gas: per colpa della crisi del gas infatti Volkswagen potrebbe spostare la produzione fuori dalla Germania e dall’Europa orientale. Si starebbero infatti concentrando su una delocalizzazione della capacità produttiva o su alternative tecniche.

Un dirigente ha anche dichiarato che la casa automobilistica ridurrà di oltre il 20% il consumo di gas naturale.

Per quanto riguarda i conti, il colosso di Wolfsburg ha chiuso il 2021 con un fatturato di 250 miliardi di euro e un utile di 15,4 miliardi, il 74,8% in più del 2020. A pesare molto è la crisi dei semiconduttori che ha fatto calare la produzione.

Il 2022 è stato un anno importante.

Per il futuro Volkswagen sembra voler puntare sull’elettrico: infatti essi stanno cercando di avere dieci nuovi modelli elettrici entro il 2026, e una gamma europea completamente a zero emissioni entro il 2033. Inoltre hanno come obiettivo prefissato quello di dare battaglia a Tesla e di arrivare a una situazione di leadership entro il 2025.

Il 29 settembre 2022 inoltre il marchio Porsche ha fatto il suo ingresso in Borsa.

Al termine dell’anno vi è stato un piccolo problema con la Cina, in quanto la società automobilistica pare che stia perdendo quote di mercato in quel paese, nonostante siano ancora il più grande investitore straniero nel paese del dragone. Infatti, hanno lanciato una joint venture da 2,4 miliardi di euro insieme alla cinese Horizon Robotics, con l’obiettivo di spingere sull’automazione e sullo sviluppo di software proprietari.

Notizia di dicembre 2022 è quella relativa allo stanziamento di 740 milioni di euro per potenziare di 21.000 unità la rete di colonnine di ricarica per le auto elettriche, previsto dal PNRR. Volkswagen ed Enel X Way, la società del gruppo Enel dedicata alla mobilità elettrica, hanno sancito il lancio della joint venture paritetica Ewiva che punta a promuovere un servizio capillare di ricarica ad alta potenza, fino a 3mila punti in tutto il Paese.

Infine il nuovo CEO ha sottolineato l’importanza per la casa automobilistica di tornare ad essere un love brand.

Volkswagen: dividendi

Per quanto riguarda i dividendi, l’ultimo dato è di gennaio 2023, con il dividendo che è stato di 19,06€ ed è stato pagato il 9 gennaio.


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Conviene investire sulle azioni Volkswagen?

In questa guida abbiamo analizzato tutte le informazioni utili a chi vuole investire in azioni Volkswagen.

Ma… conviene comprare azioni Volkswagen?

Il mio consiglio è sempre uno, ovvero non limitarsi a comprare mai una singola azione, poiché sarebbe una mossa molto rischiosa.

Per quanto investire in azioni possa essere remunerativo, soltanto a fronte di una strategia ben studiata è possibile ottenere risultati senza commettere errori di cui pentirsi.

Se non hai mai investito in azioni ti consiglio di dare una lettura alla guida per iniziare a investire in azioni.

Dove comprare le azioni Volkswagen?

Hai comunque deciso di comprare le azioni Volkswagen e ora vuoi capire che strada seguire.

Ce ne sono due:

  • Affidarti alla banca tradizionale: se pensi di investire somme pari a circa 3.000/ 4.000 euro, il conto corrente tradizionale è una possibilità che puoi sfruttare. Le banche italiane propongono la possibilità di costruire un portafoglio titoli, operando con loro. Tuttavia sappi che i costi spesso sono molto elevati;
  • Scegli le piattaforme online: ce ne sono molte che sono specializzate nell’acquisto di azioni che ti permettono l’accesso ai mercati, in modo spesso più economico rispetto a quello proposto dalle banche. Con le piattaforme puoi comprare  azioni anche investendo solo 50 euro. Per piccoli investimenti, spesso, sono da preferire sul piano della user experience e  soprattutto dei costi che andrai a pagare.

Se vuoi scoprire le piattaforme online migliori per investire in autonomia, leggi la guida dedicata.

Ulteriori risorse utili

Ovviamente, per investire è necessario che tu abbia fiducia nel marchio o almeno nella sua mission. Inoltre, è bene investire sempre e solo somme che puoi permetterti di perdere e che non superino mai il 2-3% del denaro che vuoi investire.

Diversificare è importante quando si investe in azioni, settore che ha come costante quella del rischio.

Sai che la mia posizione è irremovibile su questo aspetto: rischiare sì, ma con intelligenza e prudenza.

Intanto, ecco alcune guide che potrebbero interessarti:

Infine, trovi anche alcune guide dedicate a chi ha bisogno di un ripasso, prima di iniziare ad investire:

Buona lettura!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

1 Commento

Tiziano · 31 Ottobre 2023 alle 6:30

certo che investire in una società che ha 170 milioni di dollari di debiti….

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