ETF Obbligazioni Indicizzate all’Inflazione: Quali scegliere? Investi negli ETF Inflation Linked

Stai cercando informazioni sugli ETF sulle Obbligazioni Indicizzate all’inflazione? Il mercato obbligazionario è più diversificato rispetto a quello azionario.

Se hai deciso di investire nel mercato obbligazionario ti trovi di fronte a più di un problema: infatti, per poter costruire una strategia diversificata in questo mercato dovrai considerare molti prodotti.

Il mercato obbligazionario include le obbligazioni governative conservatrici, le obbligazioni societarie a rischio elevato, quindi i titoli di Stato e anche i titoli emessi dalle aziende.

Invece, con gli ETF risulta più semplice e meno costoso effettuare un investimento nel mercato obbligazionario.

Se si pensa alle obbligazioni, per prima cosa ti vengono in mente le obbligazioni classiche (ad esempio i titoli di stato) strumenti che garantiscono all’investitore un interesse fisso.

Invece esistono anche delle obbligazioni che offrono, sì, un rendimento minore, ma proteggono il capitale dalla perdita di potere d’acquisto causata dall’aumento dei prezzi, ovvero dall’inflazione.

Se decidi di investire in questo tipo di ET, dunque, il tuo investimento verrà protetto dall’inflazione, perchè nelle obbligazioni inflation linked più sale l’inflazione, più elevato sarà il rendimento che ti verrà riconosciuto da tali obbligazioni.

Due parole sul mercato obbligazionario indicizzato all’inflazione

Come forse saprai, in economia si parla di inflazione quando si verifica un aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi; questo di rilesso genere una diminuzione del potere di acquisto della moneta. Se parliamo di economia reale l’inflazione è anche un’erosione del potere di acquisto dei consumatori.

Gli ETF inflation linked investono quindi in un paniere di obbligazioni indicizzate all’inflazione. In altre parole, il rendimento di tali obbligazioni è legato all’andamento dell’inflazione: se tu acquisti questo tipo di fondo, avrai un’obbligazione che al momento del tuo acquisto garantirà un rendimento Y che non sarà fisso, ma varierà in relazione all’andamento dell’inflazione.

A differenza di un’obbligazione a tasso fisso, questo tipo di obbligazioni garantisce la protezione del capitale dall’erosione generata, appunto, dall’inflazione. Nel caso delle obbligazioni a tasso fisso, infatti, nel periodo in cui vi è inflazione il rendimento sarà minore.

Questo tipo di obbligazioni però presenta delle criticità: esse infatti prevedono una cedola base più contenuta rispetto a quella di un’obbligazione normale. Detto in altri termini, vuol dire che se l’inflazione si mantiene bassa allora saranno più conveniente le obbligazioni a tasso fisso.

Anche i governi emettono titoli di stato indicizzati: ad esempio quelli emessi dall’Italia sono chiamati BTPi, sono emessi in euro e sono indicizzati rispetto all’inflazione europea (ovvero BTP indicizzati all’inflazione).

Ma adesso vediamo gli ETF obbligazionari: quali scegliere?


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I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Vediamo quali sono i tre migliori ETF che troviamo su Borsa Italiana.

Amundi Index Breakeven Inflation USD 10y UCITS ETF

Questo fondo ha come benchmark l’indice iBoxx® USD Breakeven 10-Year Inflation  che replica l’inflazione di equilibrio data da una posizione long in titoli di stato statunitensi coperti per l’inflazione (TIPS, Treasury Inflation-Protected securities) a 10 anni e posizioni short in titoli di stato statunitensi con simili duration.

La dimensione del fondo è piccola, pari a 56 milioni di euro ed è stato quotato a ottobre 2019, quindi si tratta di un fondo abbastanza recente.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria. Il fondo è domiciliato in Lussemburgo e la politica sui dividendi è ad accumulazione, ovvero le cedole non sono distribuite agli investitori ma vengono reinvestite nel fondo stesso.

I costi di gestione ammontano allo 0,16% annuo, mentre il profilo di rischio per questo ETF è di in una scala che va da 1 a 7, quindi siamo davanti a un rischio abbastanza contenuto.

La maggior parte dei titoli ha un rating pari ad AAA (96,40%).

Lyxor EUR 2-10Y Inflation Expectations UCITS ETF

L’indice iBoxx® EUR Breakeven Euro-Inflation France & Germany replica l’inflazione di equilibrio data da una posizione long sui titoli obbligazionari legati all’inflazione emessi dallo stato francese e tedesco e una posizione short sui titoli di stato francesi e tedeschi con simili duration.

Il fondo ha una dimensione grande pari a 1.175 milioni di euro ed è relativamente giovane essendo stato quotato ad aprile 2016.

La replica è sintetica e non ha copertura valutaria.

Il domicilio è situato in Lussemburgo e la politica sui dividendi prevede l’accumulazione, quindi il reinvestimento delle cedole nel fondo stesso, mentre i costi di gestione ammontano allo 0,25% annuo.

Il profilo di rischio è pari a 3, quindi abbastanza basso; la ripartizione per scadenza vede il 41,38% per le obbligazioni 3-5 anni, il 7,87% per quelle 5-7 anni, il 44,75% per quelle 7-10 anni e il 6,00% per quelle 10-15 anni.

Lyxor Core Global Inflation-Linked 1-10Y Bond UCITS ETF 

Lindice Bloomberg Global Inflation-Linked 1-10 replica obbligazioni governative legate all’inflazione emesse da nazioni sviluppate, che hanno scadenza 1-10 anni e rating: Investment Grade.

L’ultimo ETF presentato ha una dimensione piccola, pari a 37 milioni di euro ed è stato lanciato a febbraio 2019, quindi si tratta di un fondo abbastanza recente.

Il metodo di replica è fisico e il fondo ha copertura valutaria.

È domiciliato in Lussemburgo e la politica sui dividendi prevede la distribuzione semestrale delle cedole.

Il costo di gestione annuo è dello 0,09%. Si tratta di un costo davvero molto contenuto, anche per la media dei costi annui dei fondi a gestione passiva.

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 3 in una scala che va da 1 a 7.

La composizione geografica dell’ETF vede al primo posto gli USA con il 56,76%, seguiti dal Regno Unito con l’13,03% e dalla Francia con il 9,13%.

Conviene investire in ETF sulle obbligazioni indicizzate all’inflazione?

Abbiamo analizzato gli ETF presenti su Borsa Italiana e abbiamo cercato di capire cosa vuol dire investire in ETF obbligazionari. Dalla nostra analisi è emerso che il profilo di rischio di questo ETF è più basso rispetto a quello degli ETF azionari.

Come abbiamo accennato in precedenza, le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono convenienti quando i prezzi salgono poiché crescendo l’inflazione allora i rendimenti promessi da questi ETF saranno più elevati rispetto ai rendimenti promessi dalle obbligazioni a tasso fisso.

Quando però succede l’opposto, ovvero quando l’inflazione scende, gli ETF indicizzati cresceranno meno, quindi in questo caso sarebbero da preferire gli ETF obbligazionari a tasso fisso.

Per dirla in parole povere, quando l’inflazione aumenta le obbligazioni inflation linked sono le migliori, mentre quando l’inflazione scende sono le obbligazioni a tasso fisso le migliori.

Giusti a questo punto ti starai chiedendo se convenga investire in obbligazioni inflation linked.

Dal momento che non possiamo prevedere se in futuro l’inflazione sarà più alta delle attese oppure più bassa non abbiamo la certezza di andare sul sicuro né con le une né con le altre.

Quindi la strategia migliore è diversificare: potresti inserire in portafoglio sia degli ETF obbligazionari a tasso fisso che degli ETF obbligazionari indicizzati all’inflazione, ma anche altre tipologie di strumento, in modo da scaglionare il capitale investito, proteggendolo da eventuali crolli settoriali.

Così facendo, poi, in questo modo sarai al sicuro sia quando l’inflazione diminuisce o addirittura in caso di deflazione che quando l’inflazione aumenta.

Ulteriori Risorse 

Se non sai da dove iniziare a investire, allora qui puoi trovare alcune risorse gratuite da consultare:

Se vuoi scoprire gli altri ETF, puoi leggere la sezione di Affari Miei dedicata proprio a questi strumenti: troverai anche i grafici, quando disponibili.

Buon proseguimento!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei Società di Consulenza Finanziaria Indipendente
Ha iniziato il suo percorso nel 2014 scrivendo i primi articoli su Affari Miei. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente.
Categorie: ETF

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