ETF Beni di Prima Necessità: Investi sul settore dei Beni di Consumo, Ecco i Migliori

ETF sui beni di prima necessità: conviene averli in portafoglio? Quali sono i miglioriCome investire?

I beni di prima necessità sono quei beni di consumo dei quali proprio non puoi fare a meno. Se ci pensi bene anche durante il primo lockdown di marzo 2020 scattato per far fronte allo scoppio della pandemia da COVID-19, gli unici negozi che sono rimasti sempre aperti sono stati (oltre naturalmente alle farmacie) quelli di prima necessità, ovvero: supermercati, negozi di alimentari e di articoli per la casa.

Del resto lo dice la parola stessa: beni di prima necessità, ovvero i beni di cui non puoi fare a meno. Effettivamente bisogna pur mangiare, e avere una minima cura di sé stessi.

Questo è uno dei pochi consumi a cui non possiamo proprio rinunciare, indipendentemente dal nostro reddito attuale, e indipendentemente dalla situazione economica globale; se ne hai bisogno acquisti quei determinati beni.

Beni di prima necessità: di cosa parliamo?

Il settore dei beni di largo consumo (come vengono anche comunemente chiamati) comprende al suo interno le aziende che producono cibo, bevande e prodotti per la casa.

Le aziende che fanno parte di questo settore sono quelle aziende che realizzano prodotti che usiamo o consumiamo nel nostro quotidiano e dei quali appunto non possiamo fare a meno.

La maggior parte di esse inoltre è sempre più orientata ad un consumo del cibo più sostenibile, volto a ridurre i consumi e le emissioni di gas serra; alcune di loro voglio invece andare verso consumi più etici.

Inoltre grazie alle sempre maggiori informazioni disponibili e ad una cultura sempre più generalizzata sul cibo che ci rende tutti più consapevoli ed interessati al mangiare sano, molte aziende hanno anche margini di crescita e potenzialità in sub-settori particolari o nuovi, pur trattandosi di un macro-settore maturo e grande.

Gli ETF danno accesso a delle azioni diverse a un prezzo basso; sicuramente le società presenti in questi fondi sono società consolidate da tanto tempo e hanno dei profitti facilmente prevedibili.

Un piccolo appunto potrebbe essere il fatto che manca una diversità tra gli ETF, poiché quasi tutti acquistano società molto simili tra di loro.

Gli ETF in questo settore replicano aziende che producono beni necessari alla sopravvivenza dell’uomo; è facilmente intuibile che gli ETF di questo settore cerchino proprio di posizionarsi come quei fondi sicuri indipendentemente dal mercato azionario o dalle crisi economiche generali.

Ma ora vediamo quali sono i migliori ETF del settore!

I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Gli ETF che prendiamo in considerazione sono tutti e 3 azionari.

Rize Sustainable Future of Food UCITS ETF

Questo ETF si propone di investire in aziende che stanno accelerando la transizione verso sistemi di produzione alimentare e modelli di consumo più sostenibili, salvaguardando così la natura e gli ecosistemi e incoraggiando un consumo consapevole per contribuire a ridurre le emissioni di gas serra.

Il benchmark per questo fondo è l’indice Foxberry Tematica Research Sustainable Future of Food che replica un paniere di titoli nell’industria dell’alimentazione tenendo in considerazione fattori ambientali, sociali e di corporate governance.

L’ETF è recente, essendo stato lanciato nell’agosto 2020, e ha una dimensione media pari a 159 milioni di euro. È caratterizzato da un metodo di replica fisica, e la politica sui dividendi è di accumulazione, con le azioni che non vengono redistribuite periodicamente ma reinvestite nel fondo stesso.

Il profilo di rischio è pari a 6, e il costo di gestione annuo ammonta allo 0,45%.

Se diamo un’occhiata all’allocazione per settore vediamo che le aziende all’interno di questo fondo si occupano tra le altre, per il 29,4% di packaging sostenibile, per il 19,2% di alimenti a base vegetale e biologici.

Xtrackers STOXX Europe 600 Food & Beverage Swap UCITS ETF

L’indice STOXX® Europe 600 Food & Beverage replica il settore alimentare europeo.

Il fondo in questione ha una dimensione piccola di 57 milioni di euro, ed è stato lanciato nel 2007.

Il fondo non ha copertura valutaria, è caratterizzato da un metodo di replica sintetica e da un politica sui dividendi di accumulazione.

Il costo di gestione annuo ammonta allo 0,30%.

Solo per citare alcune aziende presenti al suo interno abbiamo Nestlè, Danone e Lindt, con la Svizzera rappresentata per il 34,61%, seguita da Regno Unito con 18,55% e Francia con 14,88%.

Lyxor STOXX Europe 600 Personal & Household Goods UCITS ETF 

L’indice STOXX® Europe 600 Personal & Household Goods replica il settore europeo dei beni per la casa e la persona.

L’ultimo ETF che ti presento è stato lanciato nel 2006, e ha anch’esso una dimensione piccola di 21 milioni di euro.

I costi di gestione per questo fondo ammontano allo 0,30% annuo; esso è caratterizzato da un metodo di replica sintetica e da una politica sui dividendi ad accumulazione.

Il fondo è domiciliato in Lussemburgo e ha un profilo di rischio pari a 6.

LVMH, Unilever e Loreal sono alcune tra le principali aziende inserite nel fondo.

Conviene investire in ETF sui beni di prima necessità? 

Dei tre ETF presentati, come hai potuto vedere, i primi due replicano aziende del settore food, mentre l’ultimo si rifà invece ad articoli per la cura della persona.

Come abbiamo accennato in precedenza questo settore è uno dei pochi che prescinde dall’andamento del mercato, dall’economia globale e dalle turbolenze frequenti della geopolitica.

Le persone hanno naturalmente bisogno di questi beni di consumo per sopravvivere. È vero che anche gli ETF di questo settore dipendono da alcune aziende, ma esse continueranno a produrre determinati beni e a venderli; pensate a Nestlè che abbiamo nominato prima, o a Procter & Gamble.

Anche quando l’economia affronta periodi di crisi, di recessione e scossoni politici, i titoli dei prodotti di consumo non subiranno decrescita, anzi: proprio in momenti come questi tenderanno a performare meglio. Questo perché i consumatori durante una crisi economica o personale tenderanno a tagliare i consumi cosiddetti non essenziali, ma sicuramente non ridurranno di troppo il budget destinato ai beni di consumo.

Inserire in portafoglio dei titoli che riflettono il settore dei beni di consumo può sicuramente esserti utile: in primis poiché questi titoli non sono ciclici, e in secondo luogo poiché essi potrebbero aiutarti a proteggerti e a ottenere comunque dei rendimenti validi, soprattutto magari nei periodi di crisi economica.

Naturalmente considera sempre che l’ambito a cui faccio riferimento è quello di un portafoglio diversificato: ebbene, titoli simili possono essere un buon “porto sicuro” nella tua strategia di diversificazione.

Ulteriori Risorse 

Se non sai da dove iniziare a investire, allora qui puoi trovare alcune risorse gratuite da consultare:

Buon proseguimento!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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