ETF Settore Auto, Ecco i migliori su Borsa Italiana: Investi sul Settore Automotive

Quali sono i migliori ETF sul settore auto? L’industria automobilistica è certamente una componente fondamentale dell’economia e della finanza.

Nonostante questo, il settore continua a registrare dei dati in flessione. La domanda di autovetture è diminuita, e di conseguenza il numero delle loro immatricolazioni.

Volendo vedere qualche dato, a marzo 2023 le immatricolazioni delle auto in Europa hanno fatto registrare un +26,1% se confrontate con lo stesso mese del 2022. Si tratta di uno dei mesi migliori degli ultimi anni. Abbiamo avuto soprattutto dei boom in Spagna e in Italia.

Dalla metà del 2021 infatti stiamo assistendo ad una ripresa del settore auto, sia delle produzioni che della mobilità.

Buona lettura!

Settore automobili: una nota introduttiva

Quando parliamo di investire nel settore delle auto andiamo a prendere e ad analizzare quelle aziende che si occupano direttamente della produzione di automobili o di loro componenti.

Questo settore è stato uno dei tanti penalizzato enormemente dall’emergenza COVID-19 poiché dopo lo scoppio della pandemia vi è stato il blocco delle catene di approvvigionamento dalla Cina, che ha portato poi come conseguenza un calo delle immatricolazioni di nuovi veicoli. Il 2020 quindi è stato un brutto anno per il settore.

Da quando abbiamo assistito ad un graduale ritorno alla normalità, abbiamo anche notato come si sia ripresa anche la mobilità, e proprio per questo motivo pare che ci possa essere un momento  più favorevole e di ripresa per tutto il comparto.

Gli esperti prevedono anche degli ingenti investimenti che dovrebbero essere destinati al settore; questo potrebbe essere un punto chiave per chi decidesse di guardare al settore auto per provare ad avere dei rendimenti.

Inoltre il settore automotive sarà uno dei tanti che si dovrà trasformare, per adattarsi alle nuove esigenze e alle nuove tendenze del settore ma anche dell’economia in generale.

Facciamo riferimento principalmente al trend delle auto elettriche, che sarà certamente quello verso cui si dovrà virare, e verso il quale si presume verranno destinati i maggiori investimenti.

Parliamo in sostanza di un settore che ha superato una crisi, e che ora sta tornando ai massimi livelli, soprattutto grazie alle nuove immatricolazioni che sono diventate parecchie.

Ma ora vediamo quali sono i migliori ETF del settore!

I Migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Vediamo i due ETF automotive su Borsa Italiana.

Lyxor STOXX Europe 600 Automobiles & Parts UCITS ETF

Questo ETF replica il settore europeo dell’auto e dei ricambi e ha come indice di riferimento STOXX® Europe 600 Automobiles & Parts.

L’ETF è stato quotato ad agosto 2006, ha una dimensione piccola, pari a 61 milioni di euro ed è caratterizzato da un metodo di replica sintetica. Questo fondo non ha copertura valutaria.

Il domicilio del fondo è situato a Lussemburgo; l’ETF ha una politica sui dividendi di accumulazione, ovvero le cedole delle azioni non vengono redistribuite periodicamente, ma sono reinvestite nel fondo stesso.

I costi di gestione ammontano allo 0,30% annuo.

Il profilo di rischio è pari a 6, quindi è molto rischioso, dal momento che è quasi il massimo rischio possibile; considera quindi che i rendimenti garantiti sono più elevati, a fronte però di correre maggiori rischi. La volatilità ad 1 anno in EUR è infatti del 26,14%.

L’allocazione geografica dell’indice vede la Germania con più quote, pari al 57,08% del totale, seguita dall’Italia con il 25,98% e dalla Francia con il 13,83%.

Tra le prime 10 componenti del fondo annoveriamo nomi molto noti tra i quali Volkswagen, Stellantis, Ferrari, Porsche e Renault.

iShares STOXX Europe 600 Automobiles & Parts UCITS ETF

Questo fondo ha come benchmark l’indice STOXX® Europe 600 Automobiles & Parts che replica il settore europeo dell’auto e dei ricambi.

L’ETF è stato quotato nel mesi di luglio 2002, ha una dimensione media di 148 milioni di euro ed è caratterizzato da un metodo di replica fisica. Questo fondo non ha copertura valutaria.

Il fondo ha domicilio in Germania e per quanto riguarda i dividendi persegue una politica di distribuzione, ovvero le cedole vengono redistribuite periodicamente agli investitori, con una frequenza almeno annuale.

I costi di gestione ammontano allo 0,46% annuo.

Il profilo di rischio è pari a 5, quindi si tratta di un rischio medio.

L’allocazione geografica dell’indice vede la Germania con più quote, pari al 56,14% del totale, seguita dall’Italia che possiede ben il 25,62% delle quote. Al terzo posto poi troviamo la Francia con il 13,77%.

Tra le prime 10 componenti del fondo annoveriamo nomi molto noti tra i quali Volkswagen, Mercedes, Stellantis, Ferrari e Porsche.

Conviene investire in ETF nel settore della auto?

Concentrandoci in particolare sui fondi esaminati abbiamo visto come essi abbiano un profilo di rischio molto alto, ed anche una volatilità abbastanza elevata. Sicuramente sono dei prodotti che garantiscono buoni rendimenti, però a fronte di un rischio notevole.

Parlando invece del settore in generale, senza dubbio esso ha attraversato un momento di crisi in concomitanza con la pandemia e nel 2021, sia per il blocco della mobilità subito, sia per il fatto che trattandosi di beni voluttuari, essi durante una crisi economica non performano quasi mai bene.

Al momento però il settore sembra essersi ripreso, e non dimentichiamo infatti che comunque, nonostante le crisi, il settore automobilistico e la mobilità in generale saranno sempre al centro dell’interesse della collettività, e proprio per questo sarà difficile che esso subisca un crollo definitivo.

Inoltre, analizzando il settore, ci saranno sempre più investimenti ingenti nel settore auto, soprattutto verso l’elettrico e, quindi, verso gli ETF auto elettriche.

Il settore della mobilità elettrica sembra essere il trend percorribile in futuro, sia grazie agli incentivi governativi che puntano a stanziare milioni per la mobilità green, sia grazie alla volontà e all’intenzione di ridurre il più possibile le emissioni di gas serra.

Quindi, in conclusione, la scelta di puntare su un prodotto come questo potresti considerarla nell’ottica di diversificare il portafoglio e voler inserire un prodotto un pò più promettente ma allo stesso anche più rischioso degli altri.

La chiave di volta è sempre puntare ad una diversificazione!

Ulteriori Risorse 

Per questo, se vuoi investire diversificando, mettendo a punto la tua strategia, ma non sai da dove iniziare a investire, allora qui puoi trovare alcune risorse gratuite da consultare:

Buon proseguimento!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei Società di Consulenza Finanziaria Indipendente
Ha iniziato il suo percorso nel 2014 scrivendo i primi articoli su Affari Miei. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente.
Categorie: ETF

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