ETF Beni Voluttuari, ecco i migliori su Borsa Italiana del 2024: Investi nei Discretionary Goods

Come investire sugli ETF sui beni voluttuariConviene? I beni voluttuari sono i beni economici che soddisfano i bisogni secondari e voluttuari dell’uomo.

Questi beni si differenziamo per prima cosa dai beni primari (che sono i beni necessari alla sopravvivenza umana). Essi invece rispondono alle esigenze di miglioramento dello stile di vita di una persona, rispondono al miglioramento del comfort dei consumatori che decidono di acquistarli.

Investire nel settore dei beni voluttuari sembra essere un buon investimento. I dati storici che abbiamo a disposizione ci dicono che gli investimenti in questi beni sono da preferire durante quelle fasi non troppo floride dell’economia, addirittura durante delle fasi di crisi economica.

Questo potrebbe sembrare un paradosso e un controsenso, ma sembra proprio che il mercato premi questo settore durante le fasi di recessione.

Vediamo nel dettaglio come investire su questo settore.

Beni voluttuari: un’introduzione

Come abbiamo accennato, essi rispondono ai bisogni secondari e superiori dell’uomo. I beni voluttuari sono strettamente connessi all’ambiente storico e sociale in cui l’uomo vive, e sono anche modificati dal tenore di vita medio della popolazione.

Nel corso della storia i cambiamenti epocali che ci sono stati si sono riversati anche sul settore dei beni di consumo. Il progresso è uno dei fattori principali che ha modificato i settori dei beni, l’innovazione ne è un altro esempio, l’evoluzione dei comportamenti e delle abitudini sono anch’esse una componente molto preponderante.

Durante il passare del tempo le società evolvono, e proprio per questo motivo la differenza tra beni primari e beni voluttuari cambia.

Abbiamo detto che il confine che distingue un bene primario da uno voluttuario è il suo essere necessario e molto diffuso tra la popolazione: ma che cosa rende un bene necessario? Il contesto sociale in cui viviamo.

Facciamo un semplice esempio: la lavatrice negli anni del boom economico era visto come un bene voluttuario, poiché era una cosa “in più” che le persone desideravano, aveva dei prezzi elevati per gli standard di allora, e soprattutto era presente nelle case di poche persone. Al giorno d’oggi invece essa è vista come un bene necessario e praticamente tutta la popolazione appartenente al ceto medio ne possiede una.

Un altro esempio potrebbe essere lo smartphone: è diventato praticamente un bene necessario per moltissime persone, sia per uso personale che per lavoro. Anche in questo caso vi è stata una modificazione, dal cellulare che in principio era visto come un “lusso”, ad ora che è praticamente normale possederne uno.

In sostanza quindi il confine tra beni primari e beni voluttuari tende a cambiare e a modificarsi continuamente con il passare del tempo e con l’evolversi delle società. Inoltre ricordiamo anche che ciò che viene considerato primario in una determinata società, magari non lo è in un’altra.

Se scegli di investire in ETF sui beni voluttuari ti imbatterai quindi in aziende che si occupano della produzione di beni di consumo che sono considerati non strettamente necessari, ma volti più a soddisfare un bisogno secondario del consumatore.

Ma ora vediamo quali sono i migliori ETF del settore!

I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Gli ETF che analizziamo sono tutti e 3 azionari.

L&G Ecommerce Logistics UCITS ETF

Questo ETF replica l’indice Solactive eCommerce Logistics replica società attive nel settore e-commerce.

La dimensione del fondo è media (174 milioni di euro) ed è relativamente giovane, essendo stato lanciato nel gennaio 2018.

La replica è fisica, è un fondo senza copertura valutaria ed è caratterizzato da una politica sui dividendi ad accumulazione.

I costi annui di gestione ammontano allo 0,49%. Il fondo è domiciliato in Irlanda.

Il fondo ha un profilo di rischio medio-basso, pari a 4, ed è concepito per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale in un investimento che può formare parte del loro portafoglio di risparmio.

L’allocazione settoriale vede per il 43% il settore industriale, per il 21,9% il settore informatico e per il 17,9% il settore dei beni voluttuari.

Amundi S&P Global Luxury UCITS ETF

Questo fondo ha come sottostante l’indice S&P Global Luxury, che replica il settore del lusso di tutto il mondo.

Il fondo è stato lanciato nel gennaio 2018, e ha una dimensione piccola di 54 milioni di euro.

I costi di gestione ammontano allo 0,25% annuo; il metodo di replica è sintetico e la politica sui dividendi è di accumulazione.

Il profilo di rischio è pari a 5, ovvero un rischio medio.

Il fondo è domiciliato in Lussemburgo. Tra i primi 10 titoli dell’indice annoveriamo aziende come LVMH, Kering, Hermes e Ferrari.

iShares S&P 500 Consumer Discretionary Sector UCITS ETF

Questo fondo replica l’indice S&P 500 Capped 35/20 Consumer Discretionary.

L’indice S&P 500 Capped 35/20 Consumer Discretionary replica il settore europeo dei beni di consumo voluttuari (classificazione settoriale GICS). Il peso della più grande società dell’indice è limitato al 35%, mentre il peso di tutte le altre società è limitato al 20%.

Il fondo è stato lanciato nel novembre 2015, e ha una dimensione media di 431 milioni di euro.

I costi di gestione ammontano allo 0,15% annuo; il metodo di replica è fisico e la politica sui dividendi è di accumulazione.

Anche in questo caso il profilo di rischio è pari a 5, ovvero un rischio medio.

Il fondo è domiciliato in Irlanda. Tra i primi 10 titoli dell’indice troviamo Starbucks, Tesla e Nike.

Conviene investire in ETF nel settore dei beni voluttuari?

Veniamo a noi: abbiamo visto quali sono i migliori ETF in questo ambito e abbiamo anche inquadrato il settore stesso, che vanta evidenti potenzialità, e anche profili di rischio relativamente medi.

Come abbiamo ampiamente ribadito si tratta di beni non necessari, i cui consumi sono ciclici, ovvero aumentano nei periodi floridi, mentre durante i periodi di crisi sono le prime spese che vengono ridotte o tagliate.

Contrariamente a questo scenario però, abbiamo anche avuto modo di vedere come il mercato premi questi settori durante i periodi di crisi.

In conclusione inserire degli ETF sui beni voluttuari potrebbe essere un buon modo per diversificare il proprio portafoglio, a fronte di un rischio moderato, di una volatilità relativamente contenuta, e cosa da non sottovalutare, avrete un settore che performerà bene durante i periodi di crisi.

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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