ETF Commercio al Dettaglio: Investi sul Settore del Retail

Quali sono i migliori ETF sul commercio al dettaglio? Quando parliamo di commercio al dettaglio o retail pensiamo immediatamente a quelle attività di vendita che vengono svolte da un’azienda e che si rivolgono direttamente al consumatore di beni o servizi.

Le aziende che operano nel settore del commercio al dettaglio si dice che svolgono attività B2C, ovvero business to consumer, producendo beni o servizi che vengono consumati direttamente dalle persone per soddisfare un proprio bisogno personale. Esso si contrappone al wholesale, o B2B, ovvero business to business, comunemente classificato come commercio all’ingrosso, ovvero con aziende che producono beni o servizi destinati a loro volta ad altre aziende.

Tanto per citare qualche brand che opera nel retail, Coop è un’azienda che svolge essenzialmente questo tipo di attività, Coin ed Esselunga ne sono altri esempi.

Se decidi di investire in questo settore considera principalmente i momenti economici generali.

Commercio al dettaglio: di cosa parliamo?

Il mercato retail è una catena di vendita volta a soddisfare direttamente i bisogni dei consumatori che acquistano un determinato bene o servizio. Si tratta quindi di fondi che replicano aziende di questo genere; considera che per una semplice ragione intrinseca in noi (possiamo rifarci anche alla famosa piramide dei bisogni di Maslow in un’ottica prettamente legata ai consumi) i consumatori sono portati a soddisfare via via bisogni sempre maggiori, a consumare sempre di più, fino a voler arrivare ad affermare il proprio status tramite lo sfoggio di determinati beni.

Inoltre la digitalizzazione ha fatto in modo che il negozio e la modalità di consumo non si limitasse più al recarsi nella sede fisica del negozio, ma che si sviluppassero metodi di acquisto sempre più veloci, comodi ed automatizzati, che spingono sicuramente il consumatore ad acquistare maggiormente. Parliamo quindi dei siti e-commerce, dell’online retail ormai diffusissimo e anche del mobile retail, ovvero la possibilità di comprare direttamente dal proprio smartphone. Questo riduce sensibilmente anche la percezione di quanto stiamo consumando, e spinge il consumatore ad acquistare in qualsiasi momento della sua giornata in pochi minuti e con pochi gesti.

In questo settore la volatilità ha fatto abbassare il prezzo dei titoli, inoltre il rischio è solitamente moderato.

I migliori ETF presenti su Borsa Italiana 

Vediamo adesso quali sono i migliori ETF, che sono tutti azionari.

Lyxor STOXX Europe 600 Retail UCITS ETF

Questo ETF ha come sottostante l’indice che replica il settore europeo del commercio al dettaglio.

Il fondo è stato lanciato il 25 agosto 2006, quindi è abbastanza maturo. La sua dimensione è piccola, pari a 15 milioni di euro, ed è caratterizzato da un metodo di replica sintetica. Il fondo non ha copertura valutaria.

Il costo di gestione annuo ammonta allo 0,30%.

È domiciliato in Lussemburgo, e la sua politica sui dividendi prevede l’accumulazione, ovvero essi non vengono redistribuiti periodicamente ma sono reinvestiti nel fondo stesso.

La volatilità ad 1 anno in EUR è del 18,09%, quindi comunque l’andamento del prezzo è abbastanza docile.

Il profilo di rischio per questo fondo è di 5 su 7, quindi siamo di fronte a un rischio medio/alto.

L’allocazione geografica dell’indice si compone in questo modo: il Regno Unito il 43,55%, la Spagna il 30,69%, seguiti dalla Svezia con il 12,01%.

Per citare qualche azienda facente parte delle prime 10 posizioni abbiamo Zalando e JD Sport.

iShares STOXX Europe 600 Retail UCITS ETF

Il fondo replica l’indice STOXX® Europe 600 Retail, che replica il settore europeo del commercio al dettaglio.

La dimensione del fondo è molto piccola, pari a 9 milioni di euro, ed è stato quotato a luglio 2002, quindi siamo di fronte a un fondo maturo.

Non ha copertura valutaria ed è caratterizzato da un metodo di replicazione fisica.

La politica sui dividendi prevede la distribuzione, con le cedole che vengono distribuite agli investitori almeno annualmente.

Il fondo è situato in Germania, e i suoi costi di gestione ammontano allo 0,46%.

Il suo profilo di rischio è di 5 in una scala che va da 1 a7, quindi è un rischio medio/alto.

Guardando all’esposizione geografica abbiamo al primo posto il Regno Unito con il 43,29%, seguito dalla Spagna con il 30,65% e la Svezia con l’11,91%.

Invesco European Retail Sector UCITS ETF

Il fondo replica l’indice STOXX® Europe 600 Optimised Retail, che replica una selezione delle banche ad elevata liquidità del settore europeo del commercio al dettaglio.

La dimensione del fondo è molto piccola, pari a 6 milioni di euro, ed è stato quotato a luglio 2009, quindi è un fondo maturo.

Non ha copertura valutaria ed è caratterizzato da un metodo di replicazione sintetica.

La politica sui dividendi prevede l’accumulazione, ovvero il reinvestimento delle cedole sul fondo stesso senza alcuna redistribuzione.

Il fondo è situato in Irlanda, e i suoi costi di gestione sono molto contenuti, dal momento che si attestano sul 20% annuo.

Il suo profilo di rischio è di 5, quindi si tratta di un fondo con un rischio medio.

Guardando all’esposizione geografica vediamo come al primo posto vi è il Regno Unito, con il 50,10%, seguito dalla Spagna con il 20,06% e dalla Svezia con il 13,80%.

Conviene investire in ETF sul commercio al dettaglio?

Il primo fondo presente su Borsa Italiana è meglio del secondo, sia per i costi di gestione che per l’anno di quotazione. Inoltre anche la volatilità non è da sottovalutare.

Nel complesso il mercato retail può rappresentare uno di quei mercati da tenere presente e da inserire in portafoglio se si vuole diversificare il proprio portafoglio. Solitamente non dovrebbe comportare grandissime oscillazioni di prezzo, quindi per chi non vuole rischiare troppo potrebbe essere un buon investimento.

Aggiungo che il settore del retail indica un pò il benessere di un Paese e l’andamento della sua economia: infatti se l’economia va bene e lo Stato è in crescita, allora si produce molto e di conseguenza si consuma anche molto, e oltre ai beni di prima necessità essi si riversano come seconda scelta in buona parte sul retail.

Nei momenti di crisi invece, quello del retail è uno dei primi a contrarsi, poiché se l’economia non va bene i primi consumi che si tagliano sono quelli diciamo “non immediatamente necessari”.

In conclusione soprattutto poiché non hanno delle grandissime oscillazioni di prezzo, per la volatilità abbastanza bassa e per il rischio relativamente moderato, in una strategia di diversificazione un ETF del mondo retail è visto come un buon investimento.

Ulteriori Risorse 

Se non sai da dove iniziare a investire, allora qui puoi trovare alcune risorse gratuite da consultare:

Buon proseguimento!


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Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.
Categorie: ETF

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