ETF Momentum, ecco i Migliori su Borsa Italiana

Cosa sono gli ETF momentum? Oltre agli ETF settoriali, abbiamo un tipo particolare di ETF che si basa su una particolare strategia: in questo caso guardiamo a quegli ETF che battono il benchmark, ovvero che ottengono dei risultati migliori rispetto al mercato.

Questi ETF cercano di superare le inefficienze degli indici tradizionali, e per farlo utilizzano delle strategie quantitative chiamate ‘Smart Beta’.

Un ETF come ben sappiamo è un prodotto finanziario caratterizzato da una gestione passiva; esistono però degli ETF che anche se si indicizzano ad un benchmark, si discostano dai prodotti tradizionali (quali gli ETF settoriali).

L’obiettivo degli ETF Smart Beta è proprio quello di battere il mercato o replicarlo assumendosi dei rischi (che è quello che si prefigge di fare un prodotto di investimento attivo) seguendo però lo stesso un indice (offrendo semplicità, trasparenza e bassi costi tipici di un prodotto di investimento passivo che ha lo scopo di eguagliare il mercato).

Stiamo parlando di un investimento fattoriale, con un prodotto che cerca di combinare quindi il meglio dell’investimento attivo con il meglio dell’investimento passivo.

Fattore momentum: di cosa parliamo?

Come accennato in precedenza, gli ETF Smart Beta sono diventati uno strumento molto diffuso negli ultimi anni, proprio per la loro peculiarità di affiancare ad una classica replica passiva dell’indice, anche delle strategie che puntano a replicare i cosiddetti fattori, o ‘factor’, che sono appunto degli indici che vengono costruiti sulla base di alcune regole predefinite.

Ci sono diversi fattori che vengono presi per costruire la strategia degli ETF: abbiamo il valore, la bassa capitalizzazione, la bassa volatilità, la qualità, e il momentum.

Gli ETF momentum sono proprio quelli che andiamo ad analizzare in questo articolo.

I titoli azionari in salita tenderanno a salire nel breve periodo (12 mesi o meno) mentre quelli in discesa continueranno a scendere. Ciò sembra essere dovuto al fatto che gli investitori tendono a reagire eccessivamente o troppo poco alle notizie. Per esempio, si spingono i prezzi di una società apprezzata a nuovi massimi con scarse evidenze, mentre si resta aggrappati ad una perdente, anche a fronte di altre cattive notizie.

Quindi un ETF momentum replicherà degli indici al cui interno il peso delle azioni viene stabilito sulla base dell’andamento del prezzo del titolo stesso. Quindi all’interno dell’indice troveremo quei titoli che nell’ultimo periodo (6-12 mesi) hanno registrato un incremento di prezzo. Perchè il fattore momentum ragiona in questo modo? Perchè se un titolo è salito nel recente passato, allora è molto probabile che continui a salire in futuro.

Quindi il fattore momentum permette di sovrappesare i titoli in trend positivo e con un momentum favorevole di breve.  La strategia descritta tende a comprare i titoli con la performance migliore in una certa scansione temporale vendendo i peggiori.

La logica quindi come avrai capito è molto semplice ed immediata da comprendere; una cosa più complessa è invece stabilire quando un prezzo può considerarsi crescente nel tempo di 6-12 mesi e quando un’azione possa essere considerata più performante risotto ad un’altra.

Adesso vediamo quali sono i migliori ETF che perseguono questa strategia!

I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Analizziamo ora cosa offre il mercato.

iShares Edge MSCI World Momentum Factor UCITS ETF

L’indice MSCI World Momentum replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati di tutto il mondo con un elevato momentum del prezzo. L’indice è composto da titoli che hanno registrato incrementi dei prezzi negli ultimi 6 e 12 mesi.

Il fondo ha una dimensione grande pari a 2.209 milioni di euro ed è stato quotato ad ottobre 2014.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Irlanda e ha una politica sui dividendi ad accumulazione, ovvero le cedole non vengono distribuite ma reinvestite nel fondo stesso.

I costi di gestione ammontano allo 0,30% annuo. Il profilo di rischio per questo ETF è pari a 6, in una scala che va da 1 a 7, quindi si tratta di un rischio medio-alto.

L’allocazione settoriale vede al primo posto il comparto IT con il 34,37%, al secondo posto i consumi discrezionali con il 18,04% mentre al terzo posto il settore della comunicazione con il 15,18%.

L’esposizione geografica vede invece una componente prevalente di aziende degli USA, con ben il 78,01%.

Xtrackers MSCI World Momentum Factor UCITS ETF

 

L’indice MSCI World Momentum replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati di tutto il mondo con un elevato momentum del prezzo. L’indice è composto da titoli che hanno registrato incrementi dei prezzi negli ultimi 6 e 12 mesi.

Il fondo ha una dimensione media pari a 489 milioni di euro ed è stato quotato nel mese di settembre 2014.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria. Il fondo è domiciliato in Irlanda e ha una politica sui dividendi ad accumulazione, ovvero le cedole non vengono distribuite ma reinvestite nel fondo stesso. I costi di gestione ammontano allo 0,25% annuo.

Il profilo di rischio per questo ETF è pari a 6, in una scala che va da 1 a 7, quindi si tratta di un rischio medio-alto.

L’allocazione settoriale vede al primo posto il comparto informatica con il 34,42%, al secondo posto i beni voluttuari con il 18,08% e al terzo posto il settore dei servizi di comunicazione con il 15,22%. L’esposizione valutaria vede per il 78,32% il dollaro USA.

Amundi MSCI Europe Momentum Factor UCITS ETF

L’indice MSCI Europe Momentum replica i titoli azionari europei con un elevato prezzo momentum. L’indice è composto da titoli che hanno registrato incrementi dei prezzi negli ultimi 6 e 12 mesi con l’ipotesi che tali incrementi continueranno in futuro.

Il fondo ha una dimensione media pari a 428 milioni di euro ed è stato quotato a marzo 2018. Il metodo di replica è sintetico e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Lussemburgo e ha una politica sui dividendi ad accumulazione, ovvero le cedole non vengono distribuite ma reinvestite nel fondo stesso.

I costi di gestione ammontano allo 0,23% annuo. Il profilo di rischio per questo ETF è pari a 6, in una scala che va da 1 a 7, quindi si tratta di un rischio medio-alto.

L’allocazione settoriale vede al primo posto il settore industriale con il 28,60%, al secondo posto le nuove tecnologie con il 16,63% e al terzo posto i beni ciclici con il 16,62%.

La riparazione geografica invece è così composta: al primo posto la Germania con un 17,80%, al secondo posto la Francia con il 15,47% e al terzo posto l’Olanda con il 12,94%. L’Italia detiene un 3,16%.

Conviene investire in ETF momentum?

Ora che abbiamo capito quali azioni vengono inserite negli ETF che perseguono la strategia momentum e dopo averti presentato i migliori ETF presenti su Borsa Italiana non ci resta che cercare di fare un ragionamento per capire se investire in questo fattore possa essere una buona scelta.

Gli ETF Smart Beta sono una valida opportunità per gli investitori: questo perchè esse spesso realizzando dei rendimenti più elevati rispetto agli ETF tradizionali poiché il loro obiettivo è proprio sovraperformare il mercato, quindi in un’ottica di strategia di lungo periodo e di diversificazione, inserire degli ETF Smart Beta potrebbe essere una valida scelta.

Gli ETF momentum sono pro-ciclici, ovvero essi rendono bene nei periodi di crescita economica e quando l’inflazione e i tassi di interesse salgono.

Inoltre i titoli azionari che hanno battuto il mercato nel breve periodo, quindi meglio ultimi 6-12 mesi, sono portati a farlo nuovamente, soprattutto durante le fasi di mercato toro (ovvero quando il mercato ha una tendenza al rialzo), mentre di contro durante le fasi di mercato orso (ovvero quando il mercato ha una tendenza al ribasso) anch’essi possono scendere.

Essi sono ETF che sono relativamente giovani, quindi i dati che abbiamo a disposizione a volte non sono sufficienti per poter fare un ragionamento ed una stima approfondita.

In conclusione una strategia di questo tipo potrebbe essere utile per diversificare l’investimento azionario; inoltre potresti pensare di abbinarla ad un’altra strategia Smart Beta, magari alla strategia minimum volatility, così da avere dalla tua il fatto di poter smussare la volatilità e ottenere un portafoglio più bilanciato e sicuro.

Quindi non ti resta che ponderare i rischi e i vantaggi derivanti da un investimento simile, ricordando sempre di non esporti troppo verso un solo investimento ma di tentare sempre di diversificare il tuo portafoglio.

Altre Risorse

Hai ancora dubbi e vorresti approfondire di più? Alloa puoi leggere le mie recensioni sui principali strumenti, iniziando dalla sezione del blog dedicata agli ETF.

Qui, invece, troverai alcune guide per approfondire il tema degli investimenti in generale:

A presto!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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