ETF Materie Prime, Quali Sono i Migliori su Borsa Italiana? Investi nelle Commodities

Stai cercando informazioni sugli ETF sulle materie prime? Investire sulle materie prime è considerato rischioso, ma allo stesso tempo è vista come un’opportunità interessante.

Le materie prime sono forse state le prime ad essere scambiate, contribuendo a sviluppare i mercati finanziari.

Esse sono “materiali”, a differenza delle azioni e delle obbligazioni. Infatti, se prendiamo ad esempio la materia prima per eccellenza, l’oro, noi abbiamo la possibilità concreta di comprare dei lingotti d’oro “in carne ed ossa” e poi di rivenderli quando per noi sarà il momento più favorevole.

Negli ultimi anni però non si opera più così, e pur essendo le materie prime un qualche cosa di concreto, quando parliamo di investire sulle commodities, generalmente ci riferiamo al fatto di comprare strumenti quali fondi, appunto gli ETF.

Materie prime: di cosa si parliamo?

Prima di procedere, analizziamo velocemente le peculiarità delle commodities, e vediamo da cosa dipende il loro prezzo.

Il prezzo delle materie prime è legato in primis alla domanda e all’offerta del mercato: esse dipendono dall’uso che si fa di una materia prima, quindi nel momento in cui essa è molto richiesta dalle aziende, allora il suo valore di mercato inevitabilmente aumenterà. Il prezzo delle commodities quindi è fortemente legato all’andamento generale dell’economia.

Il prezzo delle commodities è un tema così centrale non solo per gli investitori ma anche per gli imprenditori, che sono stati creati diversi indici di prezzo sulle commodites con la finalità di tracciare e di fornire degli indicatori sull’andamento delle materie prime sottostanti, o su un loro sottoinsieme tematico (ad esempio, metalli o energetici). Uno dei principali indici di cui avrai sicuramente sentito parlare è SP Goldman Sachs Commodity Index.

I fondi che investono in materie prime comprendono quindi società che hanno a che fare con l’estrazione o la lavorazione di materie prime soft (legate quindi ad agricoltura e allevamento) e hard (facenti parte del settore metalli preziosi e industriale).

Ma ora vediamo quali sono i migliori ETF del settore!

I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana

I tre ETF che ti presento sono azionari.

Lyxor STOXX Europe 600 Basic Resources UCITS ETF 

Questo ETF replica l’indice di riferimento STOXX Europe 600 Basic Resources Net Return EUR, ed investe in azioni relative alle più grandi società nel settore delle materie prime in Europa.

Questo ETF ha una dimensione grande pari a 832 milioni di euro, ed il fondo è maturo essendo stato quotato il 25 agosto 2006, con il domicilio situato in Lussemburgo.

I costi di gestione annui sono pari allo 0,30%, e la politica sui dividendi è ad accumulazione, ovvero non ci sarà la redistribuzione degli utili ma il loro reinvestimento nel fondo.

La valuta è in euro, ed il fondo è caratterizzato da un metodo di replica sintetico.

Se ci soffermiamo sull’allocazione geografica vediamo che il 37,01% delle aziende facenti parte del fondo sono del Regno Unito, il 14,84% dell’Australia e l’11,67% della Svizzera.

Il profilo di rischio è il massimo possibile, ovvero 7, anche in virtù delle ragioni che abbiamo analizzato nella parte introduttiva.

VanEck Vectors Gold Miners UCITS ETF

L’ETF replica l’indice NYSE Arca Gold Miners, che riflette le società dell’industria globale dell’estrazione di oro ed argento che generano almeno il 50% dei propri ricavi da questo settore.

La dimensione del fondo è pari a 614 milioni di euro, quindi grande, e la data di lancio è relativamente recente (2015).

I costi di gestione annui del fondo sono un pò più alti del precedente, pari allo 0,53% annuo, con un metodo di replica fisica, ed una politica di distribuzione dei dividendi basata sull’accumulazione.

Il Canada e gli Stati Uniti sono i paese più rappresentati, rispettivamente con il 42,19% e il 18,06% di aziende in portafoglio.

Anche questo ETF ha un profilo di rischio pari a 7.

Xtrackers MSCI World Materials UCITS ETF

Affrontiamo infine un ETF di dimensione media (459 milioni di euro), relativamente recente poichè quotato nel 2016 e con un rischio più basso rispetto ai due visti precedentemente (pari a 6).

L’indice MSCI World Materials replica il settore delle materie prime dei mercati sviluppati di tutto il mondo (classificazione settoriale GICS).

Il fondo investe in titoli azionari con focus materie prime.

I dividendi sono reinvestiti nel fondo (con una politica di accumulazione), e il fondo consente di effettuare un ampio investimento con basse commissioni in circa 122 titoli azionari.

I costi di gestione annui ammontano allo 0,25% annuo. L’indice replica la performance dell’indice sottostante acquistando solo i componenti più importanti dello stesso utilizzando un metodo di replica fisica a campione.

Analizzando la composizione settoriale dell’ETF notiamo come quello dei prodotti chimici speciali sia la maggior parte (24,49%), seguito da metalli e minerali diversi (16.64%), da gas industriali (11.98%), oro (8%) e via via materiali edili, acciaio e altro.

Conviene investire in ETF sulle materie prime?

Essendo una materia prima un bene necessario (basti pensare a prodotti agricoli, legname, metalli, ecc.) essa verrà sempre richiesta dal mercato, sia nell’ambito della trasformazione industriale sia per soddisfare un nostro bisogno primario, quindi per un consumo diretto.

Occorre ricordare però sicuramente che il prezzo delle commodities è legato all’andamento dell’economia; questo le espone comunque a dei rischi non indifferenti.

Ricordiamo inoltre che sui mercati delle materie prime, anche se ormai vengono regolamentati e controllati, avvengono ancora a volte episodi di speculazione e tentativi di condizionamento dei prezzi del mercato.

Inoltre, come abbiamo potuto vedere dall’analisi dei tre ETF presenti su Borsa Italiana, essi presentano un profilo di rischio molto elevato, come accennato in apertura.

Concludo la trattazione dicendo che esse possono essere viste come un’opportunità ed una buona soluzione per diversificare il portafoglio.

Infine, ultimo ma non meno importante, occorre tenere a mente che il prezzo delle materie prime sale con l’inflazione, essendo legato all’economia reale come abbiamo già ampiamente ribadito, e un investimento in questo settore potrebbe essere pensato come una diversificazione ed una sorta di “difesa” dall’inflazione.

Se saprai costruire un portafoglio variegato, anche inserendo un ETF dal profilo di rischio alto potrai dormire sonni più sereni che investendo tutto il tuo capitale in un’unicca direzione.

Ulteriori Risorse 

Se non sai da dove iniziare a investire, allora qui puoi trovare alcune risorse gratuite da consultare:

Buon proseguimento!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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