Amundi MSCI Semiconductors ETF: Caratteristiche, Costi e Opinioni – Recensione Completa

Maria Carrano

Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei

20 Giugno 2025

Se stai cercando informazioni sul Amundi MSCI Semiconductors ETF, identificato con ISIN: LU1900066033 e ticker: CHIP, sei nel posto giusto perché oggi andremo ad analizzare nel dettaglio questo strumento.

Se sei interessato a investire in un settore ad alto potenziale come quello dei semiconduttori – essenziale per tutto ciò che riguarda il digitale, l’automazione e l’intelligenza artificiale – continua a leggere.

In questo articolo vedremo in cosa investe il fondo, quali sono i suoi costi, i rendimenti storici, la composizione geografica e settoriale, i rischi, e infine troverai anche le mie opinioni personali.

Questa analisi potrà servirti per comprendere meglio tutte le sfaccettature di questo strumento, e di fatto potrà anche aiutarti a scegliere con criterio l’investimento da fare.

Buona lettura!

LU1900066033: Presentazione dell’ETF

Amundi MSCI Semiconductors ETF è un fondo a gestione passiva lanciato il 28 marzo 2007, con domicilio in Lussemburgo. Il suo obiettivo è quello di replicare l’andamento dell’indice MSCI ACWI Semiconductors & Semiconductor Equipment Filtered, che raccoglie aziende leader a livello globale nel settore dei semiconduttori e delle tecnologie correlate.

La replica è fisica completa, quindi il fondo acquista realmente i titoli presenti nell’indice.

Nello specifico vuol dire che il fondo investe direttamente in tutti i titoli che compongono l’indice di riferimento, mantenendo le stesse proporzioni di peso di tali titoli all’interno dell’indice. In pratica, l’ETF cerca di replicare fedelmente la composizione e la performance dell’indice acquistando e detenendo tutti i suoi componenti.

Il patrimonio gestito è di circa 645 milioni di euro, un dato che garantisce buona liquidità e un discreto livello di interesse da parte degli investitori.

Composizione dell’ETF

Il fondo presenta una forte esposizione al mercato statunitense, seguita da altri Paesi con grandi player del settore:

• Stati Uniti: 72,18%;
• Taiwan: 16,09%;
• Olanda: 5,86%;
• Giappone: 3,01%;
• Corea: 1,46%;
• Germania: 0,89%;
• Altri paesi: 0,51%.

Il 100% del fondo è investito in Information Technology, nello specifico nella filiera dei semiconduttori: progettazione, produzione, distribuzione e attrezzature correlate. Questa è quindi la composizione settoriale del fondo.

L’ETF è altamente concentrato sui grandi nomi del settore, con le prime 10 posizioni che rappresentano oltre l’80% del portafoglio:

• NVIDIA: 29,29%;
• Broadcom: 18,61%;
• Taiwan Semiconductor Manufacturing: 13,78%;
• ASML: 5,23%;
• AMD: 3,17%;
• Texas Instruments: 2,93%;
• Qualcomm: 2,86%;
• Applied Materials: 2,28%;
• Lam Research: 1,89%;
• Micron Technology: 1,86%.

Benchmark

Il fondo segue l’indice MSCI ACWI Semiconductors & Semiconductor Equipment Filtered, che include le principali aziende del settore dei semiconduttori a livello globale. La selezione avviene tra titoli di media e grande capitalizzazione provenienti da 23 Paesi sviluppati e 24 mercati emergenti.

In un mondo sempre più digitalizzato e con una crescente domanda di chip – spinta da intelligenza artificiale, 5G, auto elettriche e data center – questo indice rappresenta una sorta di “termometro” tecnologico mondiale.

L’indice applica filtri ESG, escludendo le società non conformi a criteri ambientali, sociali e di governance, e viene aggiornato con cadenza regolare.

Modalità di distribuzione dei proventi

Il fondo è ad accumulazione, ovvero non distribuisce i dividendi percepiti dalle aziende in portafoglio, ma li reinveste automaticamente. Questo permette all’investitore di beneficiare dell’effetto dell’interesse composto nel lungo periodo, ma non è adatto a chi cerca una rendita periodica.

Profilo di rischio

Il settore dei semiconduttori è altamente ciclico e volatile, il che si riflette nella volatilità annua dell’ETF, superiore al 37%. Questo rende lo strumento adatto solo a investitori con un’alta propensione al rischio e un orizzonte temporale di almeno 5 anni.

Il KID ufficiale sulla base delle caratteristiche del fondo e dei dati storici si ipotizza un rischio pari a 5 su 7, in linea con la media degli ETF tematici tecnologici.

Scenari di performance

Secondo il KID aggiornato, su un investimento di 10.000 euro i possibili risultati dopo 1 e 5 anni sono:

• Scenario di stress:

  • 1 anno: €2.500 (‑75%)

  • 5 anni: €1.800 (‑29% annuo)

• Scenario sfavorevole:

  • 1 anno: €6.710 (‑32,9%)

  • 5 anni: €10.990 (+1,91% annuo)

• Scenario moderato:

  • 1 anno: €11.900 (+19%)

  • 5 anni: €22.320 (+17,4% annuo)

• Scenario favorevole:

  • 1 anno: €18.790 (+87,9%)

  • 5 anni: €39.630 (+31,7% annuo)

In parole semplici: l’investimento può raddoppiare o addirittura quadruplicarsi nel lungo periodo se il mercato è favorevole, ma può anche dimezzarsi in caso di fasi negative. È quindi importante valutare attentamente il proprio profilo di rischio.

Andamento e rendimenti

L’ETF ha registrato buone performance nel tempo, con dati annualizzati al 2025:

• Ultimo anno: +3,66%;
• Ultimi 3 anni: +28% annuo;
• Ultimi 5 anni: +23,5% annuo;
• Ultimi 10 anni: +15% annuo.

Questi rendimenti sono molto interessanti, soprattutto se paragonati a strumenti tradizionali, anche se si accompagnano a una volatilità elevata.

Costi

Il TER annuo è pari allo 0,35%, un valore competitivo per un ETF tematico.

Non sono previsti costi di sottoscrizione o rimborso da parte dell’emittente, ma potrebbero esserci commissioni di negoziazione applicate dal tuo broker, oltre a eventuali spese di conversione se operi in una valuta diversa dall’euro.

A tal proposito qui trovi le migliori offerte, così potrai scegliere quale piattaforma è la migliore per gestire i tuoi investimenti.

Come acquistare

L’ETF è quotato su Borsa Italiana con il ticker CHIP, ma anche su Xetra e altre piattaforme europee. Può essere acquistato tramite i principali broker italiani e internazionali, tra cui Fineco, Degiro, Directa, Banca Sella, Scalable Capital, e altri.

Verifica sempre le commissioni di negoziazione, la presenza di costi valutari e il livello di liquidità.

Opinioni su Amundi MSCI Semiconductors ETF

Amundi MSCI Semiconductors ETF è una soluzione interessante per chi vuole cavalcare la crescita strutturale del settore dei semiconduttori, che rappresenta la spina dorsale di tutte le nuove tecnologie: intelligenza artificiale, auto elettriche, cloud computing, IT.

Il fondo offre un’esposizione trasparente e ben costruita, con replica fisica, costi contenuti e una selezione ESG.

La concentrazione in poche aziende potrebbe sembrare un rischio, ma in realtà riflette la natura oligopolistica del settore: poche società dominano il mercato.

Naturalmente, trattandosi di un ETF tematico settoriale, non è adatto a tutti. Serve una buona tolleranza alla volatilità, una visione di lungo periodo e la consapevolezza che l’investimento può subire forti cali nel breve.

È ideale per investitori che vogliono diversificare con un settore ad alta crescita, che hanno già una base solida di ETF globali più ampi e che cercano uno strumento da inserire in un portafoglio growth. Si tratta anche di un fondo adatto a chi punta al capitale e non ha bisogno di reddito periodico dal momento che il fondo stesso persegue una politica ad accumulazione.

In una logica di portafoglio equilibrato, può occupare una quota del 5‑10%, da ribilanciare con regolarità.

Il mio consiglio è sempre quello di diversificare l’investimento, dal momento che un portafoglio ben bilanciato deve essere per forza di cose diversificato, altrimenti si rischia di esporsi troppo a un settore piuttosto che a un altro e di ritrovarsi poi con un investimento sbilanciato.

Se ti interessa approcciarti in maniera concreta a questi strumenti ti invito a scaricare il nostro report con 3 ETF per cominciare.

Se sei un investitore alle prime armi e vuoi imparare a costruire un portafoglio in modo consapevole, ti consiglio di partire da queste risorse:

Buon proseguimento!