ETF Servizi di Pubblica Utilità, ecco i migliori su Borsa Italiana del 2022: Investi nelle utilities

Stai cerando informazioni sugli ETF sui servizi di pubblica utilità? Il settore delle utilities è visto come un settore “sicuro” da moltissimo tempo.

Benjamin Graham (uno dei più grandi investitori del mondo, il padre fondatore del cosiddetto value investing, strategia di investimento basata sulla selezione di titoli sottovalutati, ovvero di titoli il cui prezzo di mercato è inferiore al loro valore intrinseco) parlava di questo settore come di uno dei più notevoli per quanto riguardava un possibile investimento.

Ma conviene investire in questo settore? Vediamolo insieme.

Ecco perchè questi ETF possono essere interessanti

Quali ragioni hanno portato Graham ad affermare questa cosa con sicurezza? Vediamole, tenendo a mente che esse rendono il settore dei servizi di pubblica utilità ancora molto interessante al giorno d’oggi:

  • Il settore è maturo e le aziende sono stabili;
  • Le aziende che operano nei servizi di pubblica utilità non sono molto soggette alla volatilità dei mercati;
  • Questi servizi sono essenziali per la comunità e per la popolazione, quindi è molto improbabile che queste aziende falliscano.

Investire nel settore dei servizi di pubblica utilità sembra essere un modo per fare un investimento sicuro, in un ramo che è da sempre imprescindibile; una cosa da non sottovalutare riguarda sicuramente il fatto che le aziende che vi operano non sono molto soggette alla volatilità dei mercati.

Servizi di pubblica utilità: di cosa parliamo?

Il settore delle utilities è molto in voga tra gli investitori che si approcciano per le prime volte al mercato azionario, e che vogliono entrare in questo complicato mondo in maniera diciamo “soft”.

Sono note per essere stabili, come accennato prima, perché non risentono in modo massiccio degli scossoni del mercato, principalmente per il fatto che i loro servizi sono visti come imprescindibili, quindi la domanda di essi non verrai quasi mai scemando.

L’unica fonte esterna che potrebbe destabilizzarle è rappresentata dal costo delle materie prime (petrolio e gas ad esempio).

Un elemento importante da tenere presente è che queste società godono di una certa sicurezza dal punto di vista della competizione: servono molte risorse per poter entrare in questo settore e questo rappresenta un deterrente, una forte barriera all’ingresso che scoraggia i potenziali competitors.

Se decidi di investire in ETF sui servizi di pubblica utilità, metti in conto che stai decidendo di orientarti su aziende che operano nel campo dell’erogazione di servizi di pubblica utilità quali energia elettrica, acqua e gas, telecomunicazioni.

Ma ora vediamo quali sono i migliori ETF del settore!

I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Gli ETF che prendiamo in considerazione sono tre ETF azionari. Andiamo ad esaminarli.

SPDR MSCI Europe Utilits UCITS ETF

Questo ETF replica la performance dell’ MSCI Europe Utilities net dividends reinvested, che rappresenta tutte le azioni europee appartenenti al settore delle telecomunicazioni. La sua valuta è in euro.

È un fondo medio, con una grandezza pari a 298 milioni di euro, ed è caratterizzato da un metodo di replica fisico.

I costi di gestione annui sono dello 0,23%, mentre la politica di distribuzione dei dividendi è ad accumulazione, ovvero non ci sono periodiche redistribuzioni dei dividendi, ma esse vengono reinvestiti nel fondo.

Il fondo non ha copertura valutaria ed è relativamente giovane, con un lancio avvenuto nell’anno 2014.  

Il profilo di rischio è pari a 6, e nelle prime posizioni annoveriamo aziende come ENEL SPA e Iberdrola SA.

Xtrackers MSCI World Utilities UCITS ETF 

L’indice di riferimento per questo ETF è l’MSCI World Utilities, che replica il settore dei servizi dei mercati sviluppati di tutto il mondo (classificazione settoriale GICS).

Se decidi di investire in questo ETF, andrai incontro a società ad alta e media capitalizzazione di mercati sviluppati globali, appartenenti al settore dei servizi di pubblica utilità secondo la classificazione GICS.

La valuta dell’ETF è il dollaro; esso ha una dimensione media (160 milioni di euro) ed è stato lanciato nel 2016. La sua politica per quanto riguarda i dividendi prevede l’accumulazione, e il suo costo di gestione annuo è pari allo 0,25%.

Analizzando la composizione del fondo per allocazione geografica vediamo come la maggior parte delle aziende sia negli Stati Uniti (58,87%), seguita da Spagna (6,69%) e Italia (6,41%).

Il suo profilo di rischio è 6.

Lyxor STOXX Europe 600 Utilities UCITS ETF

Il benchmark per l’ultimo ETF che vediamo è L’indice STOXX® Europe 600 Utilities e replica il settore europeo dei servizi.

La dimensione del fondo è pari a 86 milioni di euro (fondo piccolo), però è quotato dall’agosto 2006 quindi comunque maturo.

Il costo di gestione di questo fondo ammonta allo 0,30% annuo, mentre la replica sintetica consente un’efficace replica dell’indice di riferimento, e la politica dei dividendi è ad accumulazione.

Le aziende presenti nel fondo sono così distribuite: 21,15% Italia, 20,73% Spagna, 19,52% Regno Unito, e a seguire Francia, Germania, Danimarca, Portogallo, Finlandia, Austria e Belgio; l’allocazione settoriale è al 100% nel settore dei servizi, mentre il profilo di rischio è pari a 6, quindi abbastanza rischioso.

Conviene investire in ETF nel settore dei servizi di pubblica utilità?

Arriviamo al dunque: abbiamo visto quali sono i migliori ETF in questo campo e abbiamo anche collocato il settore, che si presenta come un settore sicuro, maturo e relativamente stabile. Sicuramente è diverso dai settori del futuro, o dai megatrend che si sono sviluppati da qualche anno a questa parte.

Una cosa importante che abbiamo capito è che il settore non subisce un’elevata volatilità da parte del mercato, e questa è sicuramente una buona notizia riguardo alla sicurezza di un investimento.

Le aziende coinvolte in questo campo sono stabili, e sarà difficile trovare aziende molto giovani in un settore come questo.

Conviene investire? Penso che avventurarsi in questo settore possa essere un buon punto di partenza se sei un investitore che si approccia per le prime volte al mercato azionario e vuole essere abbastanza “protetto”.

Le aziende in cui investiamo sono stabili; abbiamo però visto che comunque gli ETF esaminati hanno tutti e tre un profilo di rischio 6, ovvero medio alto. Questo è il fattore di cui tenere conto, quando decidiamo di investire e quindi di mettere a punto una strategia che consenta di mantenere un portafoglio diversificato, e in grado di non farci esporre troppo a correre dei pericolosi rischi.

Infine, tieni conto anche che il tasso di crescita di questo settore non sarà decisamente troppo entusiasmante, poiché il settore è molto maturo.

Quindi se decidi di investire nel settore delle utilities, tieni a mente tutti questi fattori, e non dimenticare di diversificare il tuo portafoglio, considerando che inserire ETF di questo settore potrebbe farti dormire sonni relativamente tranquilli, aiutandoti a bilanciare la tua strategia di diversificazione.

Ulteriori Risorse 

Se non sai da dove iniziare a investire, allora qui puoi trovare alcune risorse gratuite da consultare:

Buon proseguimento!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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