Migliori Azioni da Comprare nel 2024: Cosa Conviene Acquistare Oggi? Ecco le Aziende su cui puntare per il futuro

Quali sono le migliori azioni da comprare nel 2024? Su quali aziende investire? Questa domanda, legittima, ci arriva periodicamente da moltissimi investitori ed aspiranti tali.

Individuare i migliori titoli da acquistare è complesso perché l’economia attuale si caratterizza per ritmi molto sostenuti e cambiamenti estremamente veloci.

Se sei agli inizi del tuo percorso, oltre a questa guida, ti conviene dare uno sguardo a questo articolo dedicato a chi non ha mai investito in azioni e necessita di una guida preliminare che, in qualche modo, anticipi la vera e propria “lista”.

Cominciamo subito per capire quali azioni ti faranno fare fortuna nel 2024!

Azioni su cui investire Oggi: i Consigli per scegliere al meglio

Riporto, di seguito, due liste tratte da fonti autorevoli e che riguardano Stati Uniti ed Europa, e una lista creata da Affari Miei per l’Italia.

Questo articolo, oltre a fornire le migliori azioni su cui investire per il futuro, è anche una guida agli investimenti da NON fare: nella seconda parte, infatti, troverai una serie di suggerimenti per evitare operazioni poco profittevoli.

I contenuti che trovi qui, inoltre, si basano su una logica da cassettista: dal momento che battere il mercato è difficile, cerchiamo di limitare i rischi puntando sul lungo periodo.

Se non hai mai investito in azioni o ritieni di essere inesperto, scarica il report gratuito sulle 3 migliori azioni da investire, e se ti va di approfondire, dai uno sguardo alla guida generale per investire in azioni.

Detto questo, possiamo cominciare con il nostro elenco.


Migliori Azioni Americane


La fonte da cui attingiamo per questo articolo è un mix delle principali testate americane che, annualmente, pubblicano dei report dedicati ai titoli più interessanti del proprio mercato.

Ti riporto, in breve, le azioni suggerite dagli esperti americani, in ordine di capitalizzazione, dalla più piccola alla più grande.

Azioni americane a maggiore capitalizzazione

Inseriamo qui le aziende più note, solitamente con un track record comprovato e quote di mercato consolidate.

Shopify

Shopify gestisce una piattaforma progettata per consentire alle aziende di tutte le dimensioni di vendere i propri prodotti online, con particolare attenzione al potenziamento delle piccole imprese. Offre un piano di abbonamento mensile per le aziende e offre anche molti servizi correlati.

La crescita di Shopify potrebbe essere solo all’inizio. La piattaforma ha generato 4,6 miliardi di dollari di entrate nell’ultimo anno.

Al momento un’azione costa circa 62 dollari.

La capitalizzazione si attesta sugli 80 miliardi di dollari.

Se ti interessa approfondire l’investimento in azioni, puoi scaricare questo report gratuito con le 3 azioni da tenere per sempre.

Intuitive Surgical

La chirurgia robotica sta surclassando la manualità più imprecisa dell’essere umano. Questo sistema chirurgico è il leader di mercato, e il modello “rasoi e lame” lo aiuta a generare un flusso di entrate ricorrente, poiché i suoi sistemi sono utilizzato per eseguire le procedure.

Intuitive Surgical è leader nel suo settore e ha molto potenziale di crescita.

Si tratta di un investimento cospicuo, dal momento che un’azione costa 300 dollari circa, ma che potrebbe riservare delle ottime sorprese nel lungo periodo.

La sua capitalizzazione di mercato è di 105 miliardi di dollari.

The Walt Disney Company

La pandemia ha, sì, danneggiato i suoi parchi a tema e le attività cinematografiche, tuttavia il Colosso ha sfruttato il servizio di streaming Disney+, che è diventato più remunerativo di quanto la Disney stessa si aspettasse, tanto che ora la società sta cercando di valorizzare lo streaming al massimo.

Potrebbe diventare definitiva la combinazione tra una riapertura e un’attività in crescita alimentata dalla pandemia.

Un’azione costa 83 dollari circa, mentre le performance sono un po’ calata dal mese di maggio, ma ci si aspetta un rialzo nel periodo natalizio.

La sua capitalizzazione di mercato è pari a 153,12 miliardi di dollari.

Berkshire Hathaway

Berkshire Hathaway possiede una collezione di circa 60 filiali, tra le quali possiamo citare nomi come GEICO, Duracell e Dairy Queen.

Berkshire possiede anche un portafoglio di azioni ordinarie per un valore di oltre 300 miliardi di dollari che include una massiccia partecipazione in Apple e detiene azioni in dozzine di altre società, molte delle quali sono state selezionate dallo stesso leggendario investitore Warren Buffett.

Questa società continua a produrre dei rendimenti che battono il mercato nella maggior parte degli anni, nonostante si tratti di un colosso di enormi dimensioni.

La capitalizzazione di mercato è di 800 miliardi di dollari.

NVIDIA

Si tratta di una famosissima azienda tecnologica che ha sede a Santa Clara. Essa si occupa dello sviluppo di processori grafici per il mercato dei videogiochi ma anche per quello professionale, oltre a lavorare nel campo del mobile computing e per l’industria automobilistica.

La società è una compagnia che potrà sicuramente continuare a crescere a un buon ritmo, dal momento che il settore è in espansione e produce componenti per cui ci sarà sempre richiesta.

La sua capitalizzazione si attesta a 1,1 bilioni di dollari.

Da inizio anno la società ha portato a casa il +197,90%, con un picco verso l’alto cominciato a maggio 2023.

Amazon

Non c’è bisogno che te la presenti e, se ci hai creduto un po’ di anni fa, sicuramente oggi te la starai ridendo.

La società detiene una leadership nel settore dell’e-commerce e si è anche diversificata, attraverso la piattaforma cloud Amazon Web Services.

I ricavi legati alla vendita al dettaglio sono circa l’80% delle vendite totali, mentre i segmenti internazionali sono circa il 25%-30% delle vendite non-AWS, e in testa a questa speciale classifica abbiamo la Germania, il Regno Unito e il Giappone.

Un’azione costa oggi circa 131 euro.

La capitalizzazione di mercato è di 1,46 bilioni di dollari.

Microsoft

Microsoft non ha bisogno di presentazioni: si tratta della più famosa azienda multinazionale americana d’informatica che ha sede a Redmond nello stato di Washington.

Essa è senza dubbio una delle più importanti al mondo nel suo settore, ed è anche una delle più grandi produttrici di software al mondo per fatturato.

Alcune importanti acquisizioni che meritano attenzione sono quella di Skype nel maggio 2011 per un valore pari a 8,5 miliardi di dollari, e quella del 2020 relativa al gruppo ZeniMax Media.

La sua capitalizzazione è di 2,46 bilioni di dollari americani, e ad oggi un’azione costa 310 euro. Certo non si tratta di un investimento per tutte le tasche, ma senza dubbio è un’azienda che dà grandi soddisfazioni.

Da inizio anno ha registrato il +35,04%.

Azioni americane più promettenti

In questa sede, invece, inseriamo le aziende che non sono ancora al livello di quelle precedenti ma che sono segnalate in ascesa.

Etsy

Questa società mette in contatto artigiani e creatori di oggettistica hand made con i clienti che vogliono comprare qualcosa di fatto a mano e fuori dalla grande produzione. Proprio grazie all’aumento dell’attenzione su tematiche ambientali e di rispetto dei lavoratori, stava riscontrando un processo di crescita prima della pandemia da COVID-19.

Durante la pandemia tutto il settore e-commerce ha ricevuto una spinta, ma Etsy è salito alle stelle, crescendo a più del doppio rispetto all’e-commerce complessivo.

Insomma, un caso eccezionale, se consideriamo che sono poche le aziende di e-commerce che si confrontano con Amazon e sopravvivono, ma Etsy non solo è sopravvissuto quando Amazon ha lanciato la propria piattaforma di articoli fatti a mano e… ha vinto.

Negli ultimi anni ha mantenuto dei ritmi decisamente interessanti, dato che è cresciuta del 134,99%.

La sua capitalizzazione è di 7,97 miliardi di dollari.

Pinterest

Pinterest rappresenta uno strumento che mette d’accordo tutti in un mondo in cui tutti gli altri social sono divisivi. Infatti, questo social permette di sfogare la creatività. Le persone vanno su Pinterest per concentrarsi sulle cose, non sulle altre persone, permette di trovare ispirazione.

Risente della mancanza di pubblicità, ma nonostante questo continua ad attrarre investitori.

Un’azione costa oggi circa 27 dollari, quindi potrebbe essere anche un buon investimento dal punto di vista economico.

La sua capitalizzazione di mercato è pari a 18,67 miliardi di dollari.

Da sottolineare il dato dell’ultimo anno che è stato difficile per tutti, ma qui ha fatto registrare un +13,34%.

Block

Block è un conglomerato americano che è stato fondato nel 2009 e ha lanciato la sua piattaforma nel 2010.

Dal 2015 è quotato sulla Borsa Americana di New York.

Precedentemente e fino al dicembre 2021 era noto come Square.

La società si è evoluta ed è passata dall’essere una società di elaborazione dei pagamenti di nicchia, ad un enorme ecosistema finanziario per commerciati e clienti privati.

Per quanto riguarda i servizi ai commercianti, Block elabora un volume di pagamenti davvero interessante: 188 miliardi di dollari soltanto nell’ultimo anno.

Su fronte dei clienti privati invece ha sviluppato l’app Cash che conta su 47 milioni di utenti e che permette di trasferire il denaro da persona a persona, di avere delle carte di debito, nonché di investire attraverso compra/vendite di azioni e Bitcoin.

Ha acquisito anche, recentemente, la piattaforma musicale Tidal.

Le previsioni per il titolo sono buone, dal momento che la tendenza verso i pagamenti digitali andrà sempre più rafforzandosi.

La capitalizzazione di mercato della società è di 33,15 miliardi di dollari.

Un’azione costa al momento 54 dollari.


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Migliori Azioni da comprare in Europa


Vediamo adesso quali sono le migliori azioni europee sulle quali potresti puntare per un investimento profittevole.

SAP

Si tratta di una multinazionale che si occupa della produzione di software gestionale, ed è anche una delle principali aziende al mondo nel settore ERP e in generale nelle soluzioni informatiche per le imprese.

La sua sede storica è a Walldorf, in Germania, ma ad oggi possiede filiali amministrative e operative nel mondo, oltre anche a laboratori per la ricerca e lo sviluppo.

I numeri non mentono sulla grandezza di questa azienda: nel 2016 infatti circa 320.000 aziende in 190 paesi possedevano installazioni con software SAP.

La capitalizzazione è pari a 154,79 miliardi di euro, e ad oggi un’azione costa circa 125 euro.

Da inizio anno la società ha fatto registrare un +28,03%.

Bolloré

Il Fondo Yacktman detiene la maggioranza delle azioni in circolazione della società di trasporti e logistica francese ed i gestori hanno deciso di aumentare il loro impegno.

Bolloré ha registrato una crescita media annua degli utili del 12,60% negli ultimi 10 anni ed è considerata una delle migliori aziende in Europa in una chiave di lungo periodo.

Un’azione costa 5 euro, quindi stiamo parlando di un investimento davvero alla portata di tutte le tasche e che nel lungo periodo potrebbe dare grandi soddisfazioni. L’ultimo anno ha fatto registrare un +8,70%.

Nestlé

Nestlé è il più grande produttore di alimenti e bevande al mondo ed è un’azienda amata dagli investitori di lungo periodo.

Il rendimento finale del 2018 è stato del 2,52%. Il rendimento da dividendo a termine di Nestle SA è del 2,52% ed è cresciuta mediamente del 2,40% negli ultimi 10 anni.

Richemont

Siamo nel campo del lusso con un’azienda che ha registrato entrate per 13,14 miliardi di euro nel 2021.

Si tratta di una holding finanziaria svizzera quotata alla Borsa di Zurigo e con sede a Ginevra.

Prima di proseguire, ti lascio la guida dedicata alle migliori azioni europee. Si tratta di una recensione approfondita in cui troverai alcune informazioni in più.


Azioni Italiane da Comprare


Se ti interessa investire sul nostro Paese, di seguito riportiamo le aziende con le migliori performance.

Inoltre, se vuoi maggiori informazioni e se non hai ancora mai investito in azioni, ti consiglio anche di consultare questo report con le migliori azioni su cui investire.

Ecco alcune azioni che si stanno distinguendo su Borsa Italiana.

Ferrari

Società fondata nel 1929 da Enzo Ferrari, si tratta di un brand di auto sportive di lusso che ha una storia inimitabile nel settore automobilistico. L’azienda è stata quotata alla Borsa di New York nel 2015 e da allora ha registrato una crescita costante.

Attualmente la capitalizzazione di mercato è di oltre 74 miliardi di dollari, con un prezzo delle azioni di circa 383 euro per azione.

Nel complesso, Ferrari rimane un attore forte nel mercato delle auto di lusso e continua a riscuotere successo in Borsa. Interessante da considerare nei momenti di recessione, perché in quelle situazioni aumenta il divario tra i ricchi e i poveri, e i ricchi continueranno ad acquistare beni e servizi di nicchia.

Il rendimento da inizio anno fa registrare un +24,66%.

Tamburi Investment Partners

La società nasce nel 2000 con l’obiettivo di investire in società di forte sviluppo e desiderose di capitalizzare sulle nuove tecnologie. Essa prevede all’inizio una politica di investimenti prudente, evitando delle operazioni di puro start-up e si focalizza invece sul settore dei servizi.

Nel 2002 invece avvia l’attività di investimento in società quotate in Borsa, mentre nel 2014 ha diversificato l’attività di investimento mediante l’avvio di un progetto dedicato alle aziende di medie dimensione, che ambiscono alla quotazione in Borsa nel medio periodo.

La sua capitalizzazione di mercato è di 1,73 miliardi di euro, un’azione costa ad oggi 9,39 euro e il suo rendimento da inizio anno ha fatto registrare una performance positiva del 5.51%.

Interpump Group

Si tratta di una società specializzata nelle produzione di pompe ad alta e altissima pressione ad acqua, ed è uno dei principali gruppi mondiali nel settore oleodinamico.

Nasce nel 1977 in provincia di Reggio Emilia e dagli anni novanta comincia ad espandersi, acquisendo altre aziende nel settore delle macchine per pulizie professionali e motori elettrici.

Nel 1996 viene quotata in Borsa e nel 2016 vi è una nuova acquisizione, di Tekno Tubi, un’azienda specializzata nella lavorazione di tubi rigidi.

La capitalizzazione di mercato si attesta sui 4,47 miliardi di euro, mentre il prezzo di un’azione ad oggi è di 41 euro circa.

Zignago Vetro

La società produce contenitori in vetro cavo, che sono prevalentemente destinati ai mercati delle bevande e degli alimenti, della cosmetica e della profumeria.

Dal 2007 è quotata in Borsa e opera in tutto il mondo con un modello di “business to business” attraverso quattro società operative.

La società inoltre fa parte della Zignago Holding, che controlla anche altre società tra cui Santa Margherita, attiva nella produzione e nella commercializzazione di vini.

La capitalizzazione di mercato è di 1,05 miliardi di euro e un’azione costa circa 11 euro, quindi potrebbe essere anche un buon investimento dal punto di vista economico.

Italmobiliare

Questa è una holding di partecipazioni quotata dal 1980 alla Borsa di Milano ed è stata fondata nel 1946.

Comincia con banche, assicurazioni e giornali, mentre successivamente entra nel cemento con l’acquisizione nel 1992 della Ciment Francais.

Dopo viene messa in atto un’ulteriore diversificazione del portafoglio, entrando nel mondo del private equity acquisendo per 18,8 milioni di euro il fondo italiano Clessidra.

Nel 2018 acquisisce anche Caffè Borbone, e nel 2019 Autogas.

La sua capitalizzazione di mercato è pari a 1,21 miliardi di euro e un’azione costa circa 28 euro, con una performance da inizio anno che ha fatto segnare un +2,15%.

Stellantis

Stellantis è una holding multinazionale olandese che produce autoveicoli ed è nata dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobilies e PSA.

Il gruppo controlla diversi marchi automobilistici tra i quali ovviamente FIAT, Citroen, Alfa Romeo e Abarth e altri.

Nel 2022 ha ottenuto un grandissimo risultato: è risultato il gruppo 29esimo al mondo per fatturato secondo la classifica Fortune Global 500.

La sua capitalizzazione di mercato è di 59 miliardi e un’azione costa oggi 18 euro.

Per approfondire puoi leggere anche la guida sulle migliori azioni italiane da comprare oggi.

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Azioni Green, è questa la fase storica giusta?


Settore molto in voga negli ultimi anni, sinteticamente possiamo dire che gli ambiti migliori che si segnalano sono:

  • Mobilità elettrica: non c’è solo Tesla ma tutto un mondo che si sta evolvendo in tal senso;
  • Produzione di cibo sostenibile: molte aziende come Beyond Meat stanno innovando il modo di produrre la carne o stanno addirittura sostituendo la carne con preparati di origine vegetale per ridurre l’impatto sul Pianeta e rendere più efficiente la produzione;
  • Produzione di energia: i combustibili fossili sono destinati a finire, energia solare, eolica e biodinamica potranno finalmente spiccare il volo?

Se ti interessa approfondire l’investimento in azioni, puoi scaricare questo report gratuito con le 3 azioni da tenere per sempre.

Azioni in crescita da comprare: i titoli che esploderanno

Dopo aver visto varie liste con titoli importanti di aziende famose e affermate, adesso ti fornirò un elenco di aziende su cui investire che sono magari meno famose di quelle appena elencate, ma che potrebbero ugualmente darti soddisfazione nell’investimento.

Senza dubbio le azioni appena viste, aziende a grande capitalizzazione con un passato solido e un futuro radioso vanno prese in considerazione, ma nell’ottica di una buona diversificazione possiamo anche guardare a questi titoli con entusiasmo, per capire se vi è una società interessante che vale la pena monitorare.

Le azioni che andrò ad elencarti adesso sono suggerite da The Motley Fool.

SoundHound AI

Si tratta di una società di intelligenza artificiale vocale e di riconoscimento vocale fondata nel 2005 con sede a Santa Clara in California.

Si occupa di sviluppare il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale e il riconoscimento del suono. I suoi prodotti principali sono una piattaforma per sviluppatori di intelligenza artificiale vocale e un assistente digitale abilitato alla voce, con l’app di riconoscimento musicale.

I suoi prodotti vengono impiegati per esempio sulle auto Stellantis, nel settore della ristorazione e del servizio clienti.

Nei prossimi due anni si prevede una rapida diffusione dei controlli vocali presso le case automobilistiche, e da questo si possono prevedere entrate maggiori da qui ai prossimi due anni.

La sua capitalizzazione è pari a 1,46 miliardi di dollari e un’azione ad oggi costa 4 dollari circa.

Da inizio anno la performance è stata impressionante: +112,98%.

Adobe

Adobe ha sede a San Jose in California, ed è nota in tutto il mondo per i tuoi prodotti di video e di grafica digitale, e soprattutto perché ha creato il formato PDF con cui vengono scambiati tantissimi documenti ogni giorno.

La società produce applicazioni di livello professionale come per esempio After Effects, Premiere Pro e Photoshop.

Adobe ha un’eccellente valutazione, in quanto viene scambiata con un rapporto prezzo/utili inferiore a 25.

Scegliere questa società significa acquistare un titolo in crescita comprovato e leader del settore a un ottimo prezzo.

Ad oggi un’azione costa 492 euro, con una capitalizzazione di mercato pari a 235 miliardi di dollari.

Da inizio anni ad oggi il titolo ha perso il 6%, ma il futuro è roseo.

Vertex

Questa è un’azienda biofarmaceutica americana con sede a Boston in Massachusetts, ed è stata una delle prime aziende biotecnologiche ed utilizzare una strategia esplicita di progettazione razionale dei farmaci. La data di fondazione risale al 1989 e nel 2004 le sua pipeline di prodotti si è concentrata principalmente su infezioni virali, disturbi infiammatori autoimmuni e cancro.

Un dato importante che merita una menzione particolare è il fatto che Vertex detiene il monopolio nel trattamento della causa alla base della rara malattia genetica fibrosi cistica (FC).

La stessa azienda sta inoltre sviluppando una cura potenziale per il diabete di tipo 1.

La sua capitalizzazione di mercato è pari a 123 miliardi di dollari, e ad oggi un’azione costa 448 euro.

Dall’inizio dell’anno la sua performance è stata pari al +20,23%.

Brookfield Infrastructure

La società con sede a Toronto in Canada si impegna nell’acquisizione e nella gestione di beni infrastrutturali su base globale.

Essa possiede e gestisce una rete globale di società di infrastrutture nei settori dei servizi pubblici, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni.

Da segnalare la fusione avvenuta nel 2010 con la società australiana Prime Infrastructure di cui deteneva una partecipazione di minoranza.

La capitalizzazione di mercato è pari a 12,55 miliardi e un’azione costa oggi circa 27 euro.

Se vuoi un suggerimento ulteriore puoi scaricare il Report gratuito in cui troverai le tre migliori azioni da comprare!

Aziende su cui investire per il futuro: su quali titoli puntare?

Quali sono le azioni che faranno il botto? Credo sia molto difficile tirar fuori una lista esatta ma ci sono diversi settori che sembrano essere promettenti oltre a dei Megatrend che negli ultimi anni si stanno affermando.

    Azioni promettenti

    Vediamo anche che ci sono delle azioni economiche che possono rivelarsi un investimento interessante. Stiamo parlando delle cosiddette penny stocks, letteralmente delle azioni che costano un penny, ma in generale sono azioni che risultano essere molto economiche sul mercato, e possono essere utili agli investitori. Sono azioni sottovalutate che invece potrebbero dare grandi soddisfazioni agli investitori.

    Tra tutte loro potrebbe anche esserci l’Amazon del futuro!

    Qui trovi un approfondimento sulle penny stocks.

    Azioni su Cui Investire diversificando

    Se prediligi un investimento più da lungo periodo, possono esserti utili le seguenti risorse:

    Se non conosci gli ETF o non vi hai mai investito, puoi cominciare dalla guida per principianti che trovi qui.

    Le azioni (e i titoli) da non comprare

    Se trovare le azioni giuste su cui investire è difficile, per lo meno possiamo concentrarci su quali non dovresti comprare. Dobbiamo essere molto esigenti quando selezioniamo i nostri asset in portafoglio e risulta evidente che anche solo ad una prima scrematura ci siano azioni da evitare a tutti i costi. Tra queste:

    • Tesla: dirò una cosa che va in controtendenza ma la crescita del gigante dell’auto elettrica, l’hype enorme che ruota intorno a Musk e molte incognite sul suo futuro spingono ad essere guardinghi visti i prezzi ormai raggiunti;
    • Cina e India: abbiamo sentito parlare spesso delle performance delle azioni di aziende quotate in Cina o in India. Il problema è che la regolamentazione del mercato non è paragonabile a quella Occidentale. Soprattutto in Cina, il timore che si stia creando una bolla speculativa azionaria è crescente da anni a questa parte; il valore delle azioni cresce in un modo visibilmente più rapido di quello degli utili prodotti e la mancanza di enti di vigilanza davvero credibili si unisce al connubio di dubbi sulla solidità di questa crescita. Puntare su questi Paesi è più che mai importante ma va fatto con una grossa diversificazione. Al momento, le aziende cinesi e indiane quotate sulla borsa americana sono sicuramente con un profilo più affidabile sebbene Pechino nel corso del 2021 abbia mostrato una certa sofferenza per queste società che, quotandosi all’estero, acquistano indipendenza. Alibaba è un po’ l’emblema di tutto questo;
    • Settore automotive: negli ultimi anni il mercato delle automobili sta cambiando ad un ritmo quantomai rapido. Le aziende sono sostanzialmente impegnate su due fronti, ovvero lo sviluppo di vetture a guida autonoma e sempre meno alimentate a combustibili fossili. Questa fase di transizione è destinata a cambiare gli equilibri in campo, segnando la fine di qualcuno e il trionfo di qualcun altro. Meglio non cercare di giocare d’azzardo sulle prospettive di uno o dell’altro costruttore, perché ancora non si è profilato uno scenario chiaro;
    • Tabacco: con il passare del tempo, i fumatori -soprattutto fuori dall’Italia- sono sempre meno. I governi osteggiano questa pratica, l’opinione pubblica è sempre più schierata contro le sigarette e le aziende stanno cercando di ripulirsi studiando il mercato dell’elettronico. Ci ha già provato Philip Morris, le cui famose iQos rappresentano a malapena il 5,5% del fatturato complessivo malgrado una strategia di marketing molto aggressiva. Il futuro è grigio per i produttori di tabacco, almeno così pare;
    • Retail: la vendita al dettaglio, con l’avvento di internet e dell’e-commerce, sta perdendo spinta. Ci sono stati già grandi passi indietro degli investitori istituzionali, tra cui è famosa la vendita della partecipazione di Warren Buffet in Walmart, la più grande catena di supermercati degli Stati Uniti. Questo settore dovrà andare incontro ad una radicale trasformazione per far sì che il valore aggiunto della sua offerta non risieda nella semplice vendita di prodotti e nella guerra dei prezzi con i competitor digitali, ai quali è difficile far fronte.

    I fondi comuni d’investimento

    fondi d’investimento hanno lo stesso principio degli ETF: raccolgono capitali in cambio di quote e comprano titoli con i capitali raccolti. La sostanziale differenza è che gli ETF sono a gestione passiva, ovvero riflettono l’andamento del mercato, mentre i fondi sono attivi nel cercare di batterlo. La realtà è che questi strumenti non convengono per due motivi:

    • Non è detto che battano realmente il mercato, anzi, raramente ciò avviene;
    • Le commissioni di gestione sono decisamente più alte di quelle di un ETF. Se per un fondo passivo puoi pagare in media lo 0,30-0,50% del tuo capitale, per un fondo d’investimento comune la forchetta sale a 1,50-2,50% (e mi sto mantenendo basso).

    Su questo blog ho elencato 8 motivi per non investire in fondi comuni.

    ETF sui titoli italiani

    Ci sono, come è ovvio che sia, ETF (e anche fondi) che replicano il FTSE MIB, il principale indice della Borsa Italiana. Il problema di questo indice, a mio parere, sta nella composizione: le più grandi aziende italiane sono banche che, di questi tempi, se la passano tutt’altro che bene.

    Lo spread pesa – prima che sul governo e su di noi cittadini – sulle nostre banche, che si ritrovano ad erogare meno prestiti e mutui. In un Paese in cui le banche hanno un ruolo fondamentale, per via delle imprese tendenzialmente medio-piccole e sottocapitalizzate, l’andamento di questo settore è determinante per l’intera economia nazionale.

    A ciò bisogna aggiungere che le nostre banche hanno in pancia tantissime obbligazioni statali italiane che, man mano che lo spread sale, si svalutano e, di conseguenza, trascinano giù i titoli delle banche stesse.

    Per il meccanismo di cui ti parlavo (ETF = replica passiva di un indice = indice FTSE MIB pieno zeppo di banche), non si prevedono tempi facili per l’azionario italiano.

    Se proprio volessi fare un ragionamento più “spinto”  – non ti sto dicendo di farlo e non mi assumo la responsabilità di scelte sbagliate – paradossalmente il mercato obbligazionario italiano (BTP e soci) diventerebbe molto interessante perché, a fronte di un rischio virtualmente nullo di vedere il Paese dichiarare bancarotta (fai gli scongiuri ma, ad oggi, non siamo l’Argentina!), i rendimenti sono molto buoni. Per un BTp, al momento della scrittura del testo, il Tesoro paga il 3,60% di interessi annui a fronte di un’inflazione dell’1,10%.

    Etf a leva

    Ultimamente si parla molto degli ETF a leva soprattutto nel mondo del trading. In maniera molto sintetica, gli ETF a leva sono dei “cugini” degli ETF tradizionali che, a seconda della leva scelta, ti permettono di aprire posizioni short per avere maggiori rendimenti.

    Pur ingolosendo gli speculatori, non mi sento di suggerirli affatto perché sono titoli complessi e rischiosi per chi come me vuole avere un approccio da cassettista nel lungo periodo.

    Certificati che replicano basket di azioni

    Altra categoria salita in auge di recente (qui la mia guida generale), i certificates sono spesso creati con sottostante azionario. Possono avere varie funzioni, di solito vengono usati per protezione di altri investimenti o per speculazione.

    Ad oggi non ho trovato valide ragioni per investire in certificates, come spiegato nella guida generale, e ti invito a diffidare da chi ti propone di investire in certificati aventi azioni o panieri di azioni come sottostanti.

    Dove comprare azioni online

    Arriviamo alla parte pratica di questa guida, cioè alla scelta della piattaforma. Semplificando, le tipologie di servizio a cui accedere sono due:

    • Banca: la banca tradizionale permette l’accesso ai mercati finanziari ma, di solito, i costi per singola transazione sono talmente alti da scongiurare l’acquisto di azioni singole;
    • Piattaforme online: ce ne sono tantissime, di solito hanno dei prezzi più bassi della banche ma non tutte sono idonee per l’acquisto di azioni singole.

    Qui trovi una lista delle migliori piattaforme del momento.

    Ulteriori risorse utili e conclusioni

    Come scrivo sempre e come cerco di spiegare nel mio programma avanzato sugli investimenti, quando devi tirar fuori il portafoglio e gestire le tue finanze la cosa più importante per te è capire esattamente tutto quello che NON DEVI fare.

    Il resto, credimi, è paradossalmente una conseguenza.

    Se ti interessa la mia filosofia e la mia esperienza agli investimenti, ti lascio un video di approfondimento. Specie se sei agli inizi, credo possa esserti utile:

    Spero di averti trasferito il mio modo di ragionare e di averti fornito tutti gli strumenti per ragionare attentamente sui tuoi investimenti azionari. Ti saluto, come sempre, con una lista di risorse che potrebbero tornarti utili:

    Buon proseguimento su Affari Miei.


    Scopri che Investitore Sei

    Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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    Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
    Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

    4 Commenti

    Egidio Basile · 4 Aprile 2023 alle 13:13

    Sono d’accordo con te nell’evitare assolutamente di investire in ”fondi” di qualsiasi natura essi siano. Non fatevi convincere dai vari ”bancari”. Azioni su cui investire consiglio BB BIOTECH, ora è il momento di comprare e PST se scendono al di sotto di 9 euro.

    Gianni pisacane · 9 Febbraio 2021 alle 23:08

    Complimenti Davide il tuo sito è sempre illuminante per ripassare studiare e aumentare il nostro senso critico. Gli articoli sono sempre interessanti e spiegati in maniera semplice.
    Chi cerca di migliorare se stesso prima del denaro e già in partenza un vincitore

      Avatar photo

      Davide Marciano · 10 Febbraio 2021 alle 8:21

      Ciao Gianni, grazie per il feedback e per il commento.

      A presto 😉

    giannino saponara · 6 Aprile 2017 alle 6:51

    Stacco dividendo ENI e mediolanum

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