ETF Infrastrutture, Quali soni i migliori su Borsa Italiana? Scoprili e Investi sul settore delle infrastrutture
Quali sono i migliori ETF sulle infrastrutture? Quando parliamo di “infrastrutture”, immediatamente si pensa aponti, ferrovie, acquedotti, autostrade e grandi opere in generale.
Proprio per l’importanza di queste opere, il settore delle infrastrutture è quello a cui ogni investitore ogni tanto pensa quando ci sono dei periodi di crisi o di rallentamento della crescita economica in generale.
John Maynard Keynes nel suo libro “Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta” presentava l’investimento in infrastrutture, e in generale nella costruzione di grandi opere, come l’unico modo per uscire dalle difficoltà e per riattivare i consumi e rilanciare gli investimenti.
Il fatto di investire in opere concrete che creano occupazione e che danno “una spinta” all’economia, può sembrare una buona idea, ed è proprio per questi motivi che esso ci appare come un settore florido.
Quindi, ora come ora conviene investire sugli ETF di questo settore? Quali sono i migliori? In questa guida parleremo proprio di questo, quindi… Non ti resta che leggere!
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Infrastrutture: di cosa parliamo?
Capiamo immediatamente che questo ambito riveste un’importanza non indifferente nell’economia di un paese. Solo per dare qualche dato, si stima che nei paesi industrializzati lo stock di capitale destinato a queste opere pubbliche si aggiri attorno al 40% del capitale complessivo.
Le aziende che operano nel settore non hanno necessità primaria di possedere sempre industrie ad avanzato grado di tecnologia (soprattutto se parliamo di opere concrete quali ponti, strade, ecc); questo fa in modo che anche i paesi in via di sviluppo possano avere molte aziende che provvedono alla costruzione delle infrastrutture necessarie alla comunità.
Per costruire delle opere sono altresì necessari molti investimenti di capitale che rendono possibile la loro realizzazione.
Inoltre esse sono un fattore di produzione molto particolare in quanto partecipano ai processi produttivi di quasi tutti i beni finali prodotti, quindi sono utili non solo fini a sé stesse, ma nella produzione di quasi tutti i prodotti finiti.
Se decidi di investire in ETF sulle infrastrutture le aziende nelle quali andrai a credere saranno quelle che si occupano di costruire progetti energetici (ad esempio centrali), progetti civili (quali strade, autostrade, ponti, e grandi opere), distribuzione d’acqua, progetti logistici e altre.
Ma ora vediamo quali sono i migliori ETF del settore!
I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana
Gli ETF che prendiamo in considerazione sono tutti e 3 azionari.
iShares Global Infrastructure UCITS ETF
Questo ETF è il più grande nel settore (1.054 milioni di euro) ed è maturo, infatti la sua data di lancio è l’anno 2006.
Questo ETF ha come benchmark l’indice FTSE Global Core Infrastructure, che replica i più grandi titoli azionari del settore delle infrastrutture di tutto il mondo.
È caratterizzato da un metodo di replica fisica, ed è domiciliato in Irlanda.
I costi di gestione annui ammontano allo 0,65%, , mentre la politica sui dividendi prevede una distribuzione trimestrale degli stessi.
La maggior parte delle aziende che vi fanno parte sono statunitensi (61,97%), seguite da aziende canadesi, giapponesi, e altre. L’Italia è rappresentata per l’1,67%.
Il suo profilo di rischio è pari a 6
Xtrackers S&P Global Infrastructure Swap UCITS ETF
Il secondo ETF che analizziamo prende come riferimento l’indice S&P Global Infrastructure che replica 75 società che si occupano infrastrutture di tutto il mondo.
Anche questo fondo è abbastanza maturo (2008) essendo comunque in generale il settore delle infrastrutture molto datato.
La dimensione dell’ETF è media pari a 192 milioni di euro; la replica è sintetica, e la politica sui dividendi è ad accumulazione.
I costi di gestione annui sono dello 0,60%, quindi abbastanza simili a quello del fondo esaminato in precedenza.
Esaminando la composizione settoriale dell’ETF abbiamo il sub-settore dell’industria che la fa da padrone con il 44,81%, il settore dei servizi di pubblica utilità con il 37,43% e l’energia con il 17,76%.
iShares Smart City Infrastructure UCITS ETF
Infine come ultimo ETF presentiamo un fondo giovane, la cui data di lancio è l’anno 2020 (per questo non trovi il grafico), che presenta però già delle dimensioni medie pari a 136 milioni di euro.
L’indice STOXX® Global Smart City Infrastructure replica società che sono direttamente coinvolte nello sviluppo di città intelligenti. Il sub-settore fa immediatamente capire che si tratta di una nicchia, dalle potenzialità future.
I costi di gestione annui sono dello 0,40% e la replica è fisica a campionamento ottimizzato.
Il domicilio del fondo è l’Irlanda, e la politica sui dividendi è ad accumulazione, ovvero essi vengono reinvestiti nel fondo stesso e non distribuiti.
Il profilo di rischio è abbastanza elevato, pari a 6.
Le peculiarità del fondo sono da ricercare sicuramente nel fatto che parliamo di un trend a lungo termine, poiché mira a fornire esposizione alle società che stanno plasmando il modo in cui saranno concepite e progettate le città del futuro.
Per quanto riguarda l’esposizione geografica abbiamo le maggior parte delle aziende statunitensi, seguite dal Giappone, dalla Svezia e da altri paesi.
Conviene investire in ETF nel settore delle infrastrutture?
Torniamo a noi: abbiamo analizzato i migliori ETF del settore, ne abbiamo parlato in modo abbastanza approfondito, e adesso possiamo trarre alcune conclusioni.
Il settore delle infrastrutture è un settore che continuerà ad avere domanda, soprattutto perché il bisogno di costruire opere, progetti energetici e progetti di collegamento quali strade, autostrade e ponti è destinato ad aumentare sulla scia dei bisogni delle persone, della globalizzazione e anche grazie all’investimento notevole proveniente dai mercati emergenti.
Inoltre, temi come le città smart o le città intelligenti, sicuramente potrebbero avere terreno fertile in un mondo che sta percorrendo sempre di più la direzione del sostenibile e del Green.
Questo possiamo intenderlo come un sub-settore interessante da tenere in considerazione per un’eventuale scelta responsabile, sostenibile e che potrebbe avere nel corso degli anni delle prospettive interessanti.
Le performance degli ETF del settore infrastrutturale sono state buone nell’anno passato. Nonostante si tratti di un ambito maturo che tratta un tema già visto e rivisto, abbiamo potuto notare invece che anche in questo campo ci sono delle possibilità di investimento in progetti interessanti, nuovi e sostenibili, nonché innovativi.
Tenendo presente che esse sono indispensabili in una comunità, sia in ottica di nuova costruzione, che in ottica di manutenzione di infrastrutture datate, possiamo asserire che si tratta di un settore che difficilmente potrà mai fermarsi del tutto, o trascinarci in notevoli rischi o scossoni di mercato.
Nel complesso possiamo dire che diversificare il proprio portafoglio con alcuni ETF che appartengano a questo determinato settore potrebbe essere una buona idea.
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