ETF con Bassa Volatilità, ecco i migliori su Borsa Italiana: Investi nella minimum volatility

Conosci gli ETF a bassa volatilità? Oltre ai più classici ETF settoriali e sui megatrend stanno salendo all’attenzione degli investitori degli ETF che si basano su una specifica strategia.

Tra questi abbiamo sicuramente gli ETF a bassa volatilità: essi sono interessanti perchè delle azioni a bassa volatilità tendono ad avere un rendimento superiore rispetto al relativo profilo di rischio.

Perchè? Possiamo trovare diverse teorie che cercando di spiegare questo effetto. Ad esempio, le azioni con una bassa volatilità potrebbe essere percepite come meno remunerative dagli investitori, poiché dato che presentano un rischio più basso allora anche i rendimenti saranno minori. Un’altra spiegazione è il fatto che molti investitori solitamente sovrastimano la propria capacità di previsione: quindi per azioni particolarmente volatili non vi è sempre un giudizio unanime, e questo comporta maggiore volatilità e minori rendimenti.

Tra i vari tipi di ETF diffusi, quelli a bassa volatilità come ti dicevo in precedenza hanno cominciato ad attirare l’attenzione degli investitori.

Investire in questo settore potrebbe essere vista come una buona opportunità soprattutto nei periodi di crisi.

Bassa volatilità: sai che cos’è?

Quando si parla di volatilità ci si riferisce alle fasi nelle quali le oscillazioni delle quotazioni degli strumenti finanziari sono molto consistenti. La volatilità è spesso scatenata dalle turbolenze politiche e dagli eventi politici o di mercato che si abbattono sul mondo finanziario di riflesso.

Quando vediamo il nostro portafoglio subire delle ingenti perdite, o incassare degli scossoni, il nostro sentiment da investitori potrebbe risentirne: è proprio in questi momenti infatti che prendere delle decisioni affrettate potrebbe essere fatale, ed è anche per questo motivo che alcuni investitori preferiscono puntare su strumenti finanziari più ‘sicuri’, proprio per evitare di vedersi esposti ad un rischio davvero troppo elevato che potrebbe portarci in una brutta direzione.

Gli ETF a bassa volatilità sono degli ETF che selezionano e ponderano i titoli di un certo indice, basandosi appunto sulla minore volatilità. Ecco perchè l’indice che farà da sottostante agli ETF sarà uguale a quello tradizionale, ovvero vi saranno gli stessi titoli che compongono l’indice tradizionale, ma verrà dato maggior peso a quelli che presentano minore volatilità.

Per spiegarti meglio: se prendiamo in esame l’indice MSCI Europe, allora il suo corrispondente quando parliamo di ETF minimum volatility sarà MSCI Europe minimum volatility.

A questo punto ti chiederai magari come vengano costruiti questi ETF a bassa volatilità.

Essi vengono costruiti tramite una valutazione dei titoli contenuti nell’indice da replicare, sulla base della deviazione standard a seconda appunto della volatilità (alla fine i titoli che hanno minori oscillazioni giornaliere avranno un maggior peso nel paniere).

Ti lascio la formula della deviazione standard

Dove abbiamo che:

  • xi è il valore dell’i nel set di dati;
  • m è il valore medio del set di dati
  • n è il numero di punti dati nel set di dati

Ma ora vediamo quali sono i migliori ETF che perseguono questa strategia!

I tre migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Vediamo i migliori che puoi trovare su Borsa Italiana.

iShares Edge MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF 

L’indice MSCI World Minimum Volatility replica l’indice MSCI World ottimizzato per il più basso rischio assoluto. L’indice MSCI World replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati di tutto il mondo.

La dimensione del fondo è grande, pari a 2.885 milioni di euro ed è stato quotato nel novembre 2012.

La replica è fisica e il fondo non ha copertura valutaria.

La politica sui dividendi è ad accumulazione.

I costi di gestione annui ammontano allo 0,30%.

Il profilo di rischio in questo caso è pari a 5, quindi medio rispetto alla scala del rischio, e soprattutto più basso rispetto al 6 o 7 che siamo soliti trovare nei vari ETF settoriali.

Menzioniamo anche il dato della volatilità a un anno in euro che è 11,84%, quindi anche in questo caso più bassa della media degli ETF settoriali.

Anche guardando alle prime 10 posizioni possiamo vedere che in questo caso abbiamo aziende come Nextera Energy, Verizon, Nestlè e Johnson&Johnson, mentre nell’indice MSCI World avevamo tra le prime 10 posizioni altre aziende quali Apple, Microsoft, Amazon e Tesla.

Xtrackers MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF

Questo ETF ha come sottostante l’indice MSCI World Minimum Volatility ch replica l’indice MSCI World ottimizzato per il più basso rischio assoluto. L’indice MSCI World replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati di tutto il mondo.

La dimensione del fondo è grande pari 727 milioni di euro, ed è stato quotato nel settembre 2014.

È un fondo senza copertura valutaria, è domiciliato in Irlanda e ha un metodo di replica fisica.

La politica di distribuzione dei dividendi prevede l’accumulazione ovvero il reinvestimento delle cedole nel fondo stesso, e i costi di gestione annui sono abbastanza bassi e ammontano allo 0,25% annuo.

Il dato sulla volatilità a un anno in euro è pari all’11,82%.

L’allocazione settoriale vede per il 16,72% il settore salute, per il 13,99% quello dell’informatica, per il 13,10% quello dei servizi di comunicazione, per l’11% quello dei beni di prima necessità e a seguire altri settori.

Anche in questo caso il profilo di rischio è meno rischio della media ed è pari a 5.

CSIF (IE) MSCI World ESG Leaders Minimum Volatility Blue UCITS ETF

L’ultimo ETF ha una dimensione media pari a 179 milioni di euro ed è stato quotato recentemente, a luglio 2020.

Ha come indice di riferimento l’ MSCI World ESG Leaders Minimum Volatility che replica la performance di aziende provenienti da mercati sviluppati a livello mondiale ottimizzata secondo bassa volatilità e criteri ESG (ambientali, sociali e di corporate governance).

Il metodi di replica è fisico e non ha copertura valutaria.

La politica sui dividendi prevede l’accumulazione e il fondo è domiciliato in Irlanda.

I costi di gestione annui ammontano allo 0,25%.

Il profilo di rischio è pari a 5, e in questo caso essendo un fondo molto giovane non abbiamo il dato della volatilità a un anno.

Conviene investire in ETF a bassa volatilità?

Veniamo a noi: abbiamo visto i migliori ETF a bassa volatilità e abbiamo cercato di analizzare la strategia e il metodi di costruzione di questi strumenti.

Quando si sceglie un ETF a bassa volatilità si dovrebbero considerare diversi fattori, oltre alla metodologia dell’indice sottostante e alla performance dell’ETF.

Abbiamo visto come la diversa composizione dell’indice si ripercuota sulle aziende che pesano di più, sulla volatilità, sul profilo di rischio (in questo caso naturalmente è abbassato) e su rendimenti e performance generali dello strumento.

Abbiamo quindi che i dati sulla volatilità sono da preferire e sono favorevoli, e anche la performance di questi fondi sembra da preferire.

Un ETF a bassa volatilità è sicuramente uno strumento interessante, che può rivelarsi migliore di un ETF settoriale o di un ETF standard soprattutto nei periodi di crisi e nelle fasi di ribasso dei mercati. Se invece abbiamo una fase di rialzo del mercato però sarebbero da preferire gli ETF standard.

Inoltre ricorda che se crolla di molto il mercato, anch’essi non saranno comunque immuni.

Nell’ottica di una strategia di lungo periodo sembrano da preferire quelli standard, mentre se opti per un investimento a più breve termine, magari abbinare un ETF a bassa volatilità con uno standard che replica lo stesso indice potrebbe essere una buona strategia.

Ricordati come accennavo prima che durante le crisi (ad esempio negli anni della crisi 2007-2011) per quanto riguarda la performance gli ETF a bassa volatilità sono andati molto bene, però nei periodi postivi essi tendono a sottoperformare l’indice di riferimento.

In conclusione, questi ETF a bassa volatilità risultano essere un buono strumento da affiancare a quelli tradizionali, soprattutto in un’ottica di diversificazione.

Altre Risorse

Non sai come diversificare? Ecco qualche guida per te:

Io ti auguro un buon investimento e spero che continuerai a seguirmi!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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