Portafoglio ETF Consigliato 2024: Dove Investire diversificando? Regole Fondamentali e Idee per Portafogli Modello

Come creare un portafoglio ETF ideale? Quali sono i titoli di questo tipo più consigliati da inserire nel nostro profilo di investimento? Ti anticipo che non si tratterà di una questione semplice: ogni investitore è diverso per profilo di rischio e per attesa di rendimenti, e ogni portafoglio pre-esistente può avere bisogno di diversi ETF per equilibrarsi e differenziarsi.

Vediamo insieme quali sono le migliori tipologie di ETF da inserire all’interno del nostro portafoglio, quali sono le linee guida da seguire, come comportarci su un mercato tanto variegato e come operare per farci gli affari nostri, senza tenere in considerazione niente altro che il nostro interesse.

Se vuoi saperne di più su come comporre il tuo portafoglio di ETF, continua a leggere.

Perché un portafoglio di ETF

Partiamo però dalla base: perché dovremmo inserire nel nostro portafoglio gli ETF, gli Exchange Traded Fund, invece che magari fondi comuni di investimento a gestione attiva, che sono poi i prodotti che più comunemente tentano di spacciarci le banche.

Se non conosci la materia e ti stai approcciando solo adesso al mondo degli investimenti, ti consiglio di cominciare dal mio video corso gratuito “Investi con Buon Senso” in cui ti spiego come gestire consapevolmente il tuo patrimonio alla luce della mia pluriennale esperienza.

Tornando a noi, gli ETF sono fondi comuni a gestione passiva, nel senso che replicano perfettamente l’andamento sui mercati di indici o di panieri di beni. A governare l’ETF c’è un algoritmo, che si muove secondo la capitalizzazione di ogni tipo di titolo inserito nel paniere, fornendoci diversi tipi di vantaggi rispetto ai fondi comuni di investimento a gestione attiva:

  • Sono meno costosi: le commissioni che ti vengono richieste dai fondi comuni di investimento sono molto alte e spesso sforano il 2%. Per gli ETF partiamo da pochissimi decimi di punto percentuale, per arrivare mediamente intorno allo 0,40%-0,50%. Si tratta di un risparmio netto di oltre un punto percentuale, il che si traduce in soldi che ci teniamo in tasca a prescindere da quelli che sono poi gli andamenti del fondo;
  • Sono differenziati in modo effettivo, perché in genere nel paniere o nell’indice di riferimento sono contenuti titoli di diversi comparti e che coprono una grossa parte del mercato azionario o obbligazionario di riferimento;
  • Non ci sono conflitti di interessi: le commistioni tra società di gestione dei fondi comuni a gestione attiva e le aziende o gli stati che emettono i titoli non sono mai troppo chiare, anche se la legge imporrebbe il contrario;

Sono vantaggi non da poco per gli ETF rispetto ai più pubblicizzati fondi comuni di investimento e motivo per il quale preferisco consigliarti appunto gli ETF come strumento principe per la composizione del tuo portafoglio di investimenti.

Se non hai ben presente la materia, ti consiglio di consultare le seguenti risorse:


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Quali ETF comprare? Linee guida per scegliere cosa aggiungere in portafoglio

Come scegliere dunque i migliori ETF in relazione alle nostre necessità? Ci sono diversi tipi di fattori che dovrai tenere in conto prima di muoverti su questo mercato.

Di seguito parlerò di ogni macrocategoria di ETF e soprattutto, cosa più importante, dei fattori che devono necessariamente fare da bussola per le tue scelte.

La propensione al rischio: un passaggio fondamentale

Il primo fattore del quale dovresti tenere conto è sicuramente la tua propensione al rischio, ovvero quanto sei disposto a rischiare alla ricerca del miglior rendimento possibile.

La regola di base della finanza è sempre la stessa: più rischi, più potenzialmente puoi guadagnare. Tenendo costo di questa legge di base della finanza, sempre valida, devi muoverti per equilibrare il tuo portafoglio di ETF a seconda del rischio che ti senti di correre.

Che rischio? Il rischio di perdere parte del capitale che hai investito.

Gli ETF a basso rischio: obbligazionari dei Paesi sviluppati

Le obbligazioni hanno un funzionamento molto semplice: sono titoli di debito che vengono emessi da stati o aziende per finanziare spesa corrente o investimenti. Più l’ente è affidabile, ovvero più è verosimile che restituisca il denaro preso in prestito, più l’interesse è basso.

Le obbligazioni dei Paesi sviluppati economicamente parlando sono tra gli strumenti di investimento più sicuri che i mercati possono offrirti. Di conseguenza, gli ETF che hanno questi titoli in paniere sono molto affidabili anche se, ricordandoci la regola fondamentale degli investimenti, hanno rendimenti molto bassi.

Se hai un profilo di rischio basso, gli ETF sugli obbligazionari statali a basso rendimento sono di gran lunga quelli più indicati per fornire la base al tuo investimento.

Puoi approfondire questo tema leggendo il mio articolo sui Migliori ETF Obbligazionari.

Gli ETF a rischio medio-basso: obbligazioni corporate con un buon rating

Nella nostra scala-percorso ideale dagli ETF a rischio più basso fino a quelli più rischiosi, non possiamo che trovare al secondo posto le obbligazioni corporate, ovvero quelle obbligazioni emesse da aziende e che hanno, almeno nel caso specifico del quale stiamo parlando, un buon rating di affidabilità.

Le obbligazioni di questo tipo sono fortemente regolamentate dai mercati e sono affidabili nella misura in cui l’azienda che li emette è affidabile.

Se vuoi correre rischi leggermente superiori a quelli che correresti con gli ETF su obbligazionario statale dei Paesi economicamente sviluppati, questi sono i titoli di cui hai bisogno per operare.

Ulteriori risorse per approfondire:

Gli ETF a rischio medio e medio-alto: l’azionario dei Paesi sviluppati

Il rischio comunque basso che è offerto dai titoli obbligazionari corporate e dunque aziendali, non è sufficiente per chi è alla ricerca di rendimenti decisamente più corposi. Ed è qui che entra in gioco il mercato azionario dei Paesi sviluppati, ovvero quelle azioni dei Paesi economicamente più avanzati, che pur essendo decisamente più rischioso del mercato obbligazionario, in archi temporali sufficientemente lunghi offre rendimenti decisamente interessanti.

Come ho ripetuto più volte sulle pagine di Affari Miei, le azioni non sono sicuramente materiale per tutti: sono titoli piuttosto rischiosi e chi vi investe, anche tramite ETF, deve essere pronto a sopportare andamenti alterni, che però, come dimostrano le statistiche, sul medio e lungo periodo possono essere fonte di enormi soddisfazioni.

Per approfondire, puoi leggere il mio articolo sull’indice MSCI World Index che ti può chiarire le idee.

Ti indico inoltre altre risorse utili che puoi consultare su questo tema:

Per un rischio ancora più alto: obbligazioni e azioni dei Paesi emergenti

Passiamo insieme su un terreno decisamente più difficile, e parliamo di ETF che raccolgono indici o panieri di beni e titoli dei Paesi Emergenti. Anche se sono ormai anni che queste economie sono quelle che finiscono per tirare di più, siamo comunque davanti ad investimenti parecchio rischiosi, per due ordini di motivi:

  1. I mercati dei Paesi meno sviluppati sono meno capitalizzati e dunque più soggetti a crolli improvvisi, crisi di brevissimo periodo, manipolazioni da parte dei grandi investitori e da parte dei grandi fondi;
  2. I titoli di questi Paesi, almeno per quanto riguarda le azioni, sono denominati in valuta locale, il che aggiunge anche l’incognita cambio contro l’euro ad un’equazione già particolarmente difficile.

Sono economie più dinamiche ma più rischiose, e dovresti inserire ETF che riguardano questi paesi soltanto nel caso in cui tu fossi davvero deciso ad investire con un rischio medio-alto, tendente all’alto.

Per approfondire, ti consiglio le seguenti risorse:

Il rischio altissimo: gli ETF sulle materie prime

Inutile girarci intorno. Gli ETF sulle materie prime sono tra i più rischiosi che possiamo inserire nel nostro portafoglio.

A prescindere da quale sia la materia prima che decideremo di inserire all’interno del nostro portafoglio, che si tratti di gas naturale, di petrolio, di preziosi come l’oro o come l’argento, ti esponi a rischi decisamente importanti, dato che si tratta di asset che possono subire variazioni di prezzo decisamente importanti.

In aggiunta, spesso gli ETF sulle materie prime sono strutturati, e possono dunque moltiplicare il reale andamento dell’asset sottostante. Che fare allora? Semplice: inserirli solo se si ha bisogno di dare un po’ di brio (e di rischio) ad un portafoglio altrimenti troppo piatto!

Per approfondire:

Gli altri fattori di cui tenere conto per scegliere i nostri ETF

Ci sono poi i fattori generici per la selezione degli asset che dovrai sempre tenere in considerazione, sia per la scelta della creazione del portafoglio, sia invece per selezionare un singolo ETF:

  • liquidità: gli ETF sono scambiati in mercati regolamentati in stile borsa, ma se non c’è volume di scambio sarà per te estremamente difficile andare a vendere quando hai bisogno o quando la vendita sarà appunto in linea con la tua strategia;
  • costi: ogni ETF ha un costo diverso, che viene espresso in percentuale sul totale dell’investimento; inutile forse anche sottolineare il fatto che anche pochi centesimi di punto percentuale possono fare, sul medio e lungo periodo, la differenza;
  • struttura: ci sono sempre più ETF strutturati, ETF che possono essere considerati come dei moltiplicatori dei sottostanti – sono ETF che moltiplicano i possibili rendimenti e anche le possibili perdite, e che dovresti maneggiare con estrema cura.

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Qual è il miglior portafoglio ETF per me?

Per la costruzione costruzione di un portafoglio non si può non tenere conto di:

  • storia pregressa: non so cosa hai fatto fino ad oggi, dove hai allocato i tuoi soldi e con che scadenze. Di conseguenza, quindi, non posso simulare nel dettaglio la strategia;
  • situazione economica globale: ti ho accennato ad alcuni problemi che riguardano l’attualità, a seconda del momento in cui ragioni potrebbero cambiare;
  • obiettivi: ognuno di noi ha un obiettivo, devi confrontare i tuoi obiettivi con le indicazioni di massima che abbiamo visto sopra per capire come tradurli in mercati in cui investire. Anche qui è una valutazione soggettiva difficilmente standardizzabile.

Se non l’hai mai fatto fino ad oggi io posso darti delle indicazioni ma, viste le variabili in campo, non posso darti una lista della spesa valida per tutti.

Anzi, diffida da chi ti posta questo online.

Al riguardo, ti consiglio le seguenti risorse:

Portafoglio ETF azionario o obbligazionario?

Domanda a cui è difficile rispondere. In base alla mia esperienza ho visto molto spesso persone avvicinarsi al tema del “portafoglio obbligazionario” per paura di correre rischi più che per reale necessità.

Questo accade per una scarsa cultura finanziaria che porta gli investitori, anche nella fase di accumulo, a propendere per strategie conservative che gli fanno perdere moltissime opportunità.

A mio parere non esiste il portafoglio 100% azionario o obbligazionario, la verità risiede quasi sempre nel mezzo.

Tranne pochi casi dove veramente c’è la necessità di non rischiare troppo, in questa fase storica investire principalmente in obbligazioni è sovente una scelta perdente.

Per approfondire questo concetto dovrei parlare per ore, secondo me se dai uno sguardo alla mia guida generale dove spiego come investo io alcuni concetti ti saranno di semplice comprensione più di qualsiasi definizione accademica.

    Quale Piattaforma Scegliere per Investire in ETF

    Rientra anche questo aspetto nel “come” e vale la pena dedicare qualche riga al tema. La scelta varia molto a seconda della tua operatività e delle cifre che intendi investire, in generale conviene aprire un deposito titoli tramite il proprio conto online oppure registrarsi ad una piattaforma ad hoc con accesso diretto al mercato.

    Per maggiori approfondimenti ti invito a visitare l’articolo sui migliori deposito titoli perché viene aggiornato periodicamente con le ultime offerte e le piattaforme più interessanti.

    Come costruire un portafoglio in ETF

    Ci sono varie strade, molto dipende dal capitale e dal tempo che hai a disposizione.

    In generale, ho scritto un articolo dedicato alla consulenza finanziaria dove ti spiego chiaramente in parole semplici come funziona il mondo di “quelli che ti dicono come investire”. Ti consiglio di leggerlo perché può esserti di orientamento.

    Di portafogli ETF parlano spesso anche i materiali di marketing dei robo-advisor: qui trovi delle mie riflessioni in merito.

    Ancora, un altro modo per costruire il portafoglio in ETF può essere operare in autonomia: noi come azienda supportiamo gli investitori autonomi con formazione ed informazione finanziaria avanzata, qui puoi farti un’idea rispetto a quello che facciamo mentre se conosci già Affari Miei e vuoi approfondire ulteriormente i nostri servizi puoi prenotare una sessione gratuita qui per parlare con il mio team.

    Conclusioni: come investire in ETF?

    Abbiamo visto insieme alcuni aspetti fondamentali su cui devi ragionare per investire in ETF. Qui puoi anche trovare la classifica tra i migliori e peggiori ETF.

    Mi auguro di esserti stato di aiuto in questa tua analisi e spero che con Affari Miei i mercati finanziari ti facciano meno paura.

    Se sei agli inizi del tuo percorso, comunque, ti invito a dare uno sguardo al mio video corso gratuito “Investi con Buon Senso” perché ti sarà sicuramente di aiuto per sistemare meglio alcuni concetti e non commettere errori di inesperienza.

    Come ultimo bonus, prima di salutarci, ti lascio questo report con una serie di ETF da aggiungere subito in portafoglio: puoi scaricarlo qui.

    Un grosso in bocca al lupo.


    Scopri che Investitore Sei

    Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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    Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
    Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
    Categorie: ETF

    10 Commenti

    Antonio Iannetti · 4 Aprile 2023 alle 18:37

    Quali volumi di scambio deve avere un ETF azionario per definirsi liquido?
    Grazie anticipatamente per la risposta

    Antonio · 13 Febbraio 2021 alle 18:45

    Ciao e basta con i complimenti sei siete bravi io mi diverto a seguirvi/TI
    Domanda secca: 62anni pensionato Ferrovia dello stato casa unica (appartamento) di proprietà utilitaria di 3 anni salute ok figli grandi e autonomi patrimonio per comprare senza rate una panda (FIAT) Meglio ETF ad accumulazione o distribuzioni grazie ciao a quando su you tube?

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      Davide Marciano · 14 Febbraio 2021 alle 19:32

      Ciao Antonio,

      purtroppo le domande secche con risposte facili e veloci quando parliamo di soldi non esistono e sarei un ciarlatano se te la dessi.

      Questo perché non conosco bene tutti gli aspetti che riguardano le tue finanze personali, i tuoi obiettivi ed il tuo patrimonio. Se tutto il tuo patrimonio è quello che serve per comprare una panda accumulazione o distribuzione fa poca differenza perché la rendita che andresti a percepire sarebbe minima.

      Questo è il massimo che posso dirti, per il resto ti auguro buon proseguimento e a presto.
      Davide

    Andrea · 8 Settembre 2019 alle 11:58

    Ciao Davide i tuoi consigli sono sempre apprezzati. di questo etf MSCI WORLD ce ne sono davvero tanti, quello di cui parli che isin ha?

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      Davide Marciano · 8 Settembre 2019 alle 18:36

      Ciao Andrea, grazie per il messaggio.

      Non fornisco ISIN pubblicamente, questi temi vengono approfonditi nel programma formativo “100 Mila Euro sul Conto”.

      Se sei nuovo sul blog, ti consiglio di cominciare dal video corso gratuito “Investi con Buon Senso” che trovi qui: https://www.affarimiei.biz/video-corso-gratuito

      Buon proseguimento!

    Andrea · 15 Agosto 2019 alle 17:22

    Ciao, ho letto il tuo articolo, che reputo molto interessante, e ho ascoltato il tuo Podcast sugli ETF che trovo molto utile. Hai detto che possiamo comprare gli ETF tramite il deposito titoli on line e investire alcune migliaia di euro, ma se lo faccio con la mia banca, Mediolanum, mi fa pagare il deposito titoli di 180 euro l’anno che erode decisamente il mio capitale investito annullando l’eventuale guadagno. Quando parli del deposito titoli on line, a cosa ti riferisci esattamente? In che modo posso comprare gli ETF senza che la banca prenda questi lauti compensi per il deposito titoli? Ho provato a registrarmi nella piattaforma Etoro, ma al momento la trovo troppo complessa e non sono riuscito a trovare gli ETF di mio interesse, come Ishares Msci World che consigli. Grazie per l’eventuale risposta e per i tuoi tanti articoli che seguo con interesse.

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      Davide Marciano · 16 Agosto 2019 alle 18:40

      Ciao Andrea,

      da come poni la domanda non hai le idee chiare, ti consiglio di continuare a leggere il blog per approfondire.

      Spero di esserti utile.

      A presto,
      Davide

    Andrea R · 21 Gennaio 2019 alle 22:10

    Ciao, sono capitato poco tempo fa su questo sito e mi stavo facendo un giro per ampliare in mio bagaglio di conoscenze (se lo ritenessi affidabile potrei anche decidere di comprare il corso, io avevo comprato un libro abbastanza serio sugli investimenti ma quando ho compilato il questionario della banca ho trovato argomenti e domande completamente diverse).

    Nel frattempo devo dire che non sono soddisfatto della gestione dei miei investimenti : in due anni non mi hanno MAI chiamato per dirmi come stavano andando i fondi comuni, le obbligaioni e neppure per investire il capitale accumulato sul CC (ma il gestore non prende una commissione ?), quindi mi chiedo se lo stanno tenedo d’ occhio o cosa.

    Dopo aver letto dei tuoi articoli sugli ETF ho provato a proporlo al mio gestore ma ha fatto mille storie, in pratica sarei io a dovergli dire in quali etf investire perchè la banca non ha pacchetti già costruiti (tuttavia non si è mai offerto di elencarmene qualcuno, insomma aiuto 0).
    Non mi sembra professionale e sono preoccupato.

    PS In compenso mi ha proposto una polizza vita, cosa che tu sconsigli.

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      Davide Marciano · 22 Gennaio 2019 alle 8:03

      Ciao Andrea,

      benvenuto su Affari Miei: mi auguro che il blog ed il corso – laddove decidessi di acquistarlo – ti possano essere utili soprattutto per capire come orientarti. Il 90% delle decisioni, fidati, sono legate proprio alla fase pianificativa e gestionale più che al “come” e al “cosa”.

      Le banche sconsigliano gli investimenti in ETF perché, per loro natura, nascono per fare a meno dei gestori in quanto abbattono i costi sui quali i gestori attivi – e di conseguenza la filiera che c’è dietro – guadagnano. I loro “pacchetti” sono i fondi a gestione attiva con costi esorbitanti, vincoli e prestazioni spesso deludenti rispetto ai fondi passivi: ne parlo qui => https://www.affarimiei.biz/fondi-comuni/31013

      Farsi consigliare dalla banca è concettualmente pericoloso perché il promotore/consulente è in conflitto di interessi: poi ci sono anche quelli bravi e onesti, per carità, ma noi non possiamo sapere chi abbiamo di fronte.

      Sulle polizze…sai come la penso 😉

      Ti faccio un grandissimo in bocca al lupo!

      Davide

        Andrea R · 22 Gennaio 2019 alle 17:26

        D’ altra parte se il promotore non “collabora” nella scelta degli ETF diventa dura orientarsi, devi conoscere il settore titoli/azioni/mercati veramente bene se non sbagliare, oltretutto diversificare bene è quasi impossibile se sei costretto a investire su un titolo alla volta.

        Purtroppo prima di leggere il tuo blog mi sono fatto convincere a comprare un bel mazzo di “sicav”, spero se non altro di non andare in perdita.
        D’ altra parte comincio a capire i poveracci di banca etruria e monte paschi di diena, se il tuo promotore finanziario ti consiglia i “suoi” titoli e tace sugli altri senza nemmeno dirti che esistono (come gli etf con me) sei nelle sue mani, a meno di non studiare di brutto.
        Fra parentesi la stessa cosa è successo per i costi di gestione (in percentuale) dei fondi: se non li chiedevo, lui non me li avrebbe descritti, praticamente voleva solo che firmassi.
        Ciao

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