ETF da Tenere per Sempre, Ecco i migliori fondi da Cassettista: Quali ETF Comprare per Tenerli in Portafoglio?

Se stai cercando i migliori ETF da tenere per sempre per il 2024 sei nel posto giusto.

È molto probabile che ti interessino gli investimenti in Borsa di lungo periodo, dei fondi che tu possa tenere per sempre affinché ti possano assicurare una crescita lenta e costante. Fondi simili sono utili se stai cercando un investimento per avere poi un benessere maggiore e ottenere una crescita organica per il tuo capitale e per i tuoi risparmi.

Avere questi ETF nella tua strategia sarà utile per poterti garantire un ritorno economico, che potrebbe generarti tranquillità nel futuro. Si tratta di scegliere i migliori ETF di lungo periodo, e quasi “dimenticarti” di averli in portafoglio: in questo modo il tuo investimento sfrutterà il potere dell’interesse composto e ti aiuterà a far lievitare il tuo investimento.

Vediamo insieme di cosa si tratta.

Migliori ETF da tenere per sempre: quali fondi comprare a lungo termine?

Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente ti interessa avere una bella lista di ETF sicuri e che ti possano garantire una crescita lenta e costante del patrimonio.

Vuoi quindi sapere quali fondi comprare per il lungo periodo?

Bene, proverò a fornirti una lista sulla base dei consigli che fornisco nei report, e ti allegherò anche le informazioni per ogni fondo di modo che tu possa avere una bella panoramica generale.

Prima, però, ti invito a compilare il quiz qui sotto per scoprire che investitore sei!


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ETF su S&P 500

Si tratta del principale indice del mercato azionario degli Stati Uniti. Esso include al suo interno le più grandi 500 società degli USA, e pesa i suoi componenti in base al flottante della capitalizzazione di mercato.

Il vantaggio di questo indice è quello di avere un indicatore di spesa per i suoi fondi abbastanza contenuto, e di concedere agli investitori la possibilità di trarre profitto dagli aumenti di prezzo e soprattutto dai dividendi dei componenti dell’indice stesso.

Vediamo quali sono i migliori fondi su questo indice.

iShares Core S&P 500 UCITS ETF

L’indice S&P 500 replica I titoli azionari statunitensi ad alta capitalizzazione.

Il fondo ha una dimensione grande di 68.045 milioni di euro ed è stato quotato nel mese di maggio 2010.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria. Il dato sulla volatilità a un anno è del 13,54%, si tratta di una volatilità nella media.

Il fondo è domiciliato in Irlanda, e la politica sui dividendi prevede l’accumulazione, ovvero le cedole vengono reinvestite nel fondo stesso, offrendo all’investitore la possibilità di sfruttare l’interesse composto.

I costi di gestione ammontano allo 0,07% annuo.

Il profilo di rischio di questo fondo è di 5 in una scala che va da 1 a 7, quindi parliamo di un rischio medio/alto.

Alcune aziende presenti in portafoglio sono Apple, Microsoft, Amazon, Berkshire Hathaway e Tesla.

Per quanto riguarda invece l’allocazione settoriale, con il 28,79% comandano le aziende del settore IT, seguite da quelle del settore finanziario con il 12,94% e al terzo posto quelle del settore salute con un 12,58%.

Vanguard S&P 500 UCITS ETF

L’indice S&P 500® replica i 500 titoli azionari statunitensi ad alta capitalizzazione.

La grandezza del fondo è di 35.422 milioni di euro, e stiamo parlando di un fondo grande; esso è stato lanciato a maggio 2012.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria.

Il domicilio del fondo è in Irlanda, e la politica di distribuzione è a distribuzione, con le cedole che vengono distribuite ogni 3 mesi.

Il costo di gestione si attesta sullo 0,07% annuo.

Il profilo di rischio di questo fondo è di 5 in una scala che va da 1 a 7, quindi stiamo parlando di un fondo abbastanza rischioso.

L’allocazione settoriale vede al primo posto le aziende del settore tecnologia con il 28,9%, seguite da quelle del settore finanza con il 13% e quelle del settore salute con il 12,6%.

Tra le principali 10 aziende troviamo Apple, Microsoft e JP Morgan.

ETF su Nasdaq 100

L’indice Nasdaq 100 replica i 100 titoli più grandi quotati sulla borsa valori del Nasdaq.

Le aziende selezionate provengono principalmente da settori come hardware e software, telecomunicazioni, retail e biotecnologia – includendo tutte le maggiori aziende tecnologiche degli Stati Uniti, mentre non vengono incluse le società che provengono dai settori energetici, della finanza e dell’immobiliare.

Gli investitori in ETF traggono profitto dagli aumenti dei prezzi e dai dividendi dei componenti dell’Nasdaq 100.

Invesco EQQQ Nasdaq-100 UCITS ETF

L’indice Nasdaq 100® replica una selezione di 100 titoli azionari scelti tra i titoli non finanziari quotati sulla borsa NASDAQ.

Il fondo ha una dimensione grande pari a 1.774 milioni di euro ed è stato lanciato a settembre 2018, quindi parliamo di un fondo relativamente recente.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria, quindi è esposto al rischio di cambio.

Il dato sulla volatilità a un anno è del 17,79%, quindi stiamo parlando di una volatilità abbastanza alta.

Il fondo è domiciliato in Irlanda, e la politica sui dividendi è ad accumulazione, con le cedole che non sono distribuite agli investitori ma invece vengono reinvestite nel fondo stesso.

I costi di gestione ammontano allo 0,30% annuo.

Anche in questo caso il fondo ha un livello di rischio pari a 5, ovvero un rischio mediamente alto, tipico comunque di fondi principalmente azionari.

L’allocazione geografica vede naturalmente gli Stati Uniti prevalere con il 97% delle aziende in portafoglio, ma possiamo annoverare anche la Cina con l’1,2% e il Brasile con lo 0,60%.

Tra le principali 10 posizioni in portafoglio troviamo Apple, Amazon, Meta e Microsoft.

iShares Nasdaq 100 UCITS ETF

L’indice Nasdaq 100® replica una selezione di 100 titoli azionari scelti tra i titoli non finanziari quotati sulla borsa NASDAQ.

Il fondo ha una dimensione grande di 11.129 milioni di euro, ed è stato quotato a gennaio 2010.

Il metodo di replica è fisico, e non ha copertura valutaria. Il dato sulla volatilità ad un anno è del 17,80%, quindi parliamo di una volatilità alta.

Il fondo è domiciliato in Irlanda, e la politica di distribuzione è ad accumulazione. Le cedole vengono reinvestite nel fondo stesso al fine di sfruttare il potere dell’interesse composto.

Il costo di gestione ammonta allo 0,33% annuo.

Il fondo ha un rischio pari a 5 in una scala che va da 1 a 7, quindi si tratta di un rischio abbastanza alto.

L’allocazione settoriale vede al primo posto le aziende del settore IT con il 49,48%, seguite dal settore della comunicazione con il 15,02% e infine dal settore dei consumi discrezionali con il 14,34%.

ETF su EURO STOXX

L’indice EURO STOXX 50 segue le più grandi 50 società dell’Eurozona, e pesa i suoi componenti in base al flottante della capitalizzazione di mercato.

Gli investitori in ETF traggono profitto dagli aumenti dei prezzi e dai dividendi dei componenti dell’EURO STOXX 50.

Xtrackers EURO STOXX 50 UCITS ETF

L’indice EURO STOXX® 50 replica le 50 più grandi società dell’eurozona.

Il fondo ha una dimensione grande, pari a 3.441 milioni di euro, ed è stato lanciato ad agosto 2008.

Il metodo di replica è fisico, e non ha copertura valutaria.

L’ETF è domiciliato in Lussemburgo, e la politica sui dividendi è ad accumulazione, ovvero le cedole non vengono distribuite agli investitori ma sono reinvestite nel fondo stesso per sfruttare il potere dell’interesse composto.

I costi di gestione ammontano allo 0,09% annuo.

Il fondo ha un rischio medio/alto, pari a 5 in una scala che va da 1 a 7.

Alcune aziende presenti in portafoglio sono LVMH, Siemens e L’Oreal.

Per quanto concerne l’allocazione geografica abbiamo al primo posto la Francia con il 38,97%, seguita dalla Germania con il 25,80% e dai Paesi Bassi con il 18,14%.

Invesco EURO STOXX 50 UCITS ETF

L’indice EURO STOXX® 50 replica le 50 più grandi società dell’eurozona.

Il fondo ha una dimensione media, di 439 milioni di euro ed è stato quotato nel marzo 2009.

Il metodo di replica è sintetica, e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Irlanda, e la politica sui dividendi è di accumulazione, con le cedole che vengono reinvestite nel fondo stesso. I costi di gestione annui sono dello 0,05%.

Il fondo ha un indicatore di rischio di 5, ovvero in una scala che va da 1 a 7 possiamo parlare di rischio abbastanza alto.

L’allocazione settoriale vede al primo posto il settore della finanza con il 19,5%, seguito da quello dei beni di consumo discrezionali con il 18,4% e al terzo posto con il settore industriale con il 17,1%.

Tra le prime 10 posizioni troviamo LVMH, Siemens e L’Oreal.


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ETF su MSCI Emerging Markets

L’indice MSCI Emerging Markets è un indice sull’azionario internazionale che segue i titoli azionari di 27 paesi emergenti. L’indice copre circa l’85% del flottante aggiustato della capitalizzazione di mercato di ciascuna nazione.

I titoli azionari cinesi rappresentano quelli con una ponderazione maggiore all’interno dell’indice MSCI Emerging Markets con un peso del 26,53%, seguiti dall’india (16,73%) e da Taiwan (16,04%).

Gli investitori in ETF traggono profitto dagli aumenti dei prezzi e dai dividendi dei componenti dell’MSCI Emerging Markets.

SPDR MSCI Emerging Markets UCITS ETF

L’indice MSCI Emerging Markets replica i titoli azionari dei mercati emergenti di tutto il mondo.

L’ETF ha una dimensione media di 368 milioni di euro ed è stato lanciato a maggio 2011.

Il metodo di replica è fisica e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Irlanda e la politica sui dividendi è ad accumulazione, con le cedole che vengono reinvestiti nel fondo stesso.

Il costo di gestione ammonta allo 0,18% annuo. Il profilo di rischio è pari a 4, in una scala che va da 1 a 7; siamo quindi su un rischio medio.

La ripartizione per settore vede al primo posto il settore finanziario con il 22,40%, seguito dal settore IT con il 22,24% e dal settore dei beni di consumo ciclici con il 12,62%.

iShares MSCI EM UCITS ETF

L’indice MSCI Emerging Markets replica i titoli azionari dei mercati emergenti di tutto il mondo.

Il fondo ha una dimensione di 3.609 milioni di euro ed è stato lanciato a novembre 2005.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Irlanda e la politica sui dividendi è a distribuzione, con le cedole che sono distribuite agli investitori ogni 3 mesi.

I costi di gestione ammontano allo 0,18% annuo.

Il profilo di rischio è medio, infatti in una scala che va da 1 a 7 si attesta sul livello 4.

L’allocazione geografica vede con il 26,40% le aziende cinesi, seguite dal 16,65% di aziende indiane e dal 15,95% di società di Taiwan.

ETF China

Il modo più semplice per investire nell’intero mercato azionario cinese è investire in un ampio indice di mercato.

La peculiarità della Cina è data dal fatto che ci sono tre categorie di titoli azionari cinesi: Azioni A, azioni B e azioni H.

Oltre ai titoli azionari quotati ad Hong Kong, si può in alternativa investire negli indici dei mercati emergenti oppure in quelli dell’Asia.

Franklin FTSE China UCITS ETF

L’indice FTSE China 30/18 Capped replica aziende cinesi a grande e media capitalizzazione le cui azioni sono quotate nel mercato borsistico in Cina (classe A) o al di fuori della Cina. La più grande azienda nell’indice è limitata al massimo ad un 30 per cento della capitalizzazione dell’indice, mentre tutti gli altri componenti dell’indice ad un massimo del 18 per cento.

Il fondo ha una dimensione media pari a 188 milioni di euro, ed è stato lanciato a giugno 2019, quindi è un fondo recente.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria. Il fondo è domiciliato in Irlanda e la politica sui dividendi è ad accumulazione, con le cedole reinvestite nel fondo per sfruttare il potere dell’interesse composto.

I costi di gestione ammontano allo 0,19% annuo, mentre il profilo di rischio è di 5, in una scala che va da 1 a 7 e si tratta quindi di un rischio medio/alto.

L’allocazione settoriale vede al primo posto il settore dei beni di consumo discrezionali con il 29,52%, al secondo posto i servizi di comunicazione con il 18,29% e al terzo posto il settore dei servizi finanziari con il 16,31%.

HSBC MSCI China A Inclusion UCITS ETF

L’indice MSCI China A Inclusion replica azioni cinesi di classe A che sono anche incluse nel MSCI Emerging Markets.

Il fondo ha una dimensione di 46 milioni di euro, ed è quindi un fondo piccolo; è stato lanciato a luglio 2018 quindi è molto giovane.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Irlanda, e la politica sui dividendi è a distribuzione, con i dividendi che vengono distribuiti agli investitori ogni 3 mesi.

I costi di gestione ammontano allo 0,30% annuo.

Il fondo ha un profilo di rischio pari a 5, in una scala che va da 1 a 7.

Per quanto riguarda l’allocazione settoriale, il primo settore è quello della finanza con il 18,45%, seguito al 15,88% dalle aziende informatiche e al 14,55% dal settore industriale.

Cosa vuol dire “tenere per sempre” e con quali criteri ragionare

La lista che trovi qui sopra è relativa agli ETF che appartengono ad indici ampi e solidi, che al loro interno hanno aziende solide e stabili.

In così poco tempo non si può fare un ragionamento approfondito, e un’analisi dettagliata, però ho cercato di spiegarti meglio che potevo come riconoscere i migliori ETF.

Solitamente ti devi chiedere se i fondi ci saranno ancora tra 10, 20 o 30 anni. Questo perché tu stai cercando un investimento che ti possa rendere nel lungo periodo, per sfruttare l’interesse composto, perciò devi ragionare sul lungo periodo.

I vantaggi degli ETF

Come ben saprai, gli ETF (Exchange-Traded Fund) sono dei fondi che replicano passivamente un benchmark di riferimento, e questo ti permette di investire diversificando in diverse aziende, e soprattutto di operare un investimento a costi contenuti. Come hai avuto modo di vedere infatti i costi di gestione per l’investimento annuale non sono così elevati, e comunque rimangono sempre sotto lo 0,30% solitamente, e questo si traduce quindi in un impatto poco preponderante sui tuoi investimenti.

Un buon cassettista infatti deve saper diversificare, è fondamentale. Se scegli l’ETF acquisti un paniere che contiene le azioni di aziende sulle quali vuoi investire.

Come riconoscere un buon titolo da cassettista

Se sei un buon cassettista vuol dire che sei un investitore che ragiona sul lungo periodo: questo significa che compri titoli e li tieni per molti anni nel portafoglio, sfruttando il potere dell’interesse composto e facendo poche operazioni. In questo modo sicuramente non fai il gioco di banche e broker, perché loro puntano ad avere investitori più vicini agli speculatori, ovvero che tendono a voler ottenere un guadagno immediato dall’investimento.

Quest’ultimo tipo di investitore però ricorda di più coloro che giocano al casinò, mentre a mio avviso l’investitore cassettista ha un’intelligenza di investimento e sa mettere in piedi un investimento ragionato ed una strategia ponderata.

Un buon fondo deve appartenere ad un indice solido che raggruppa al suo interno aziende solide che hanno consolidato la loro presenza sul mercato, appartenenti a settori stabili. 

Non concentrarti troppo sui dividendi: essi sono sì importanti, ma non sono tutto. Nel lungo periodo poi, devi guardare maggiormente a come le azioni verranno rivalutate poiché sarà quello che ti farà guadagnare davvero, quindi non focalizzarti troppo sul dividendo.

Se vuoi scoprire come investire con gli ETF ti consiglio di leggere questa guida approfondita.

Se ti interessa approcciarti in maniera concreta a questi strumenti ti invito a scaricare il nostro report con 3 ETF per cominciare.

Ulteriori guide per te

Se invece vuoi approfondire in generale la realtà degli investimenti, qui puoi trovare alcune guide utili:

Buona lettura.


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Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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