ETF Obbligazioni Convertibili: Quali Scegliere? Investi nell’Obbligazionario Convertibile

Cosa sono gli ETF Obbligazioni Convertibili? Quali sono i migliori?

Il mercato obbligazionario è ancora più diversificato rispetto al mercato azionario.

Fanno parte del mercato obbligazionario infatti moltissimi prodotti: le obbligazioni societarie a rischio elevato, i titoli di Stato, i titoli emessi dalle aziende.

Quindi se decidessi di investire in obbligazioni dovresti fare i conti con un mercato molto diversificato e difficile da capire.

Ad esempio dovresti scegliere e capire quali potrebbero andare meglio per te tra le obbligazioni ordinarie e le obbligazioni strutturate, poi scegliere tra le obbligazioni a tasso fisso e quelle a tasso variabile.

Capisci bene che ti troveresti davanti un mondo complesso, perché infatti non è vero che le obbligazioni sono più semplici da capire e più sicure rispetto alla azioni.

Se decidi di investire in obbligazioni e punti sugli ETF obbligazionari, sicuramente ti troverai in una situazione molto più agevole, poiché gli ETF coprono diversi segmenti e includono parecchi prodotti. Essi ponderano il rischio e ti danno dei fondi indicizzati che ti permettono di investire in modo molto più semplice e trasparente, e inoltre a costi molto più contenuti.

Gli ETF sulle obbligazioni convertibili offrono un tipo particolare di obbligazione, che molti investitori non conoscono del tutto.

Si tratta infatti spesso di un investimento che viene sottovalutato, ma che invece potrebbe risultare interessante in una strategia ben ponderata e pensata.

Vediamo insieme di cosa si tratta!

Un accenno sull’obbligazionario convertibile

Possiamo dire che le obbligazioni convertibili sono dei titoli obbligazionari che coniugano insieme le caratteristiche delle obbligazioni con quelle delle azioni.

Infatti sono delle obbligazioni che vengono sottoscritte ad un certo valore nominale, e che durante la loro vita pagano delle cedole periodiche.

Questo è il comportamento di una normale obbligazione.

La differenza con una normale obbligazione però risiede nella modalità di rimborso. Infatti l’investitore può scegliere in luogo del rimborso al valore nominale, la conversione in titoli di altro tipo secondo un determinato rapporto di conversione.

Un’obbligazione convertibile in azioni permette all’investitore di ricevere non il rimborso del capitale, come avviene con le obbligazioni normali, ma riceverà invece delle azioni di una determinata società.

Ti faccio un esempio così che tu possa capire meglio.

Mettiamo il caso che un società emetta delle obbligazioni in tagli di valore nominale di 2.000 euro. Le azioni della società hanno un valore nominale di 20 euro ed un prezzo di mercato di 50 euro.

Il rapporto di conversione mettiamo che sia di 20 azioni per ogni obbligazione convertibile di valore nominale pari a 2.000 euro. Esso deve essere esercitato in un periodo di conversione di 30 giorni alla scadenza dell’obbligazione stessa.

Quando verrà il giorno della scadenza, l’investitore deciderà di convertire in azioni se il prezzo di mercato sarà maggiore di 50 euro. Questo perchè l’investitore spenderebbe meno rispetto all’acquisto sul mercato.

Se il giorno della scadenza invece il prezzo di mercato dovesse risultare inferiore d 50 euro, allora per l’investitore sarebbe preferibile ricevere il rimborso del prestito e acquistare con il ricavato i titoli sul mercato.

Infatti il vantaggio di un’obbligazione convertibile è da ricercarsi nel fatto che se tu investi in questo strumento hai maggiori potenzialità di guadagno rispetto ad un normale titolo a reddito fisso grazie appunto alla conversione in azioni, mentre hai meno rischio rispetto ad un titoli azionario perchè se azioni scendono puoi sempre richiedere il rimborso.

In conclusione possiamo affermare che un’obbligazione convertibile prende il buono dalle obbligazioni e il buono dalle azioni e le unisce insieme, in uno strumento che risulta molto interessante per metodologia e investimento.


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I migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Adesso vediamo i migliori ETF sulle obbligazioni convertibili.

SPDR Refinitiv Global Convertible Bond UCITS ETF

L’indice Refinitiv Qualified Global Convertible replica il mercato obbligazionario investibile e convertibile globale.

La dimensione del fondo è media, pari a 516 milioni di euro. Esso è stato lanciato nell’ottobre 2014, quindi è un fondo abbastanza maturo.

Il metodo di replica è fisico e possiede copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Irlanda e la politica sui dividendi è ad accumulazione, ovvero le cedole vengono reinvestite nel fondo e non vengono invece distribuite agli investitori.

I costi di gestione sono pari allo 0,50% annuo.

Il profilo di rischio è pari a 3, quindi medio in uno scala che va da 1 a 7.

Per quanto riguarda l’allocazione geografica, gli Stati Uniti sono il paese più rappresentato con il 58,75%, la Francia segue con il 7,44% e la Germania è al terzo posto con il 6,54%.

Invesco AT1 Capital Bond UCITS ETF

L’indice iBoxx® Contingent Convertible Liquid Developed Europe AT1 replica la performance del debito convertibile contingente AT1 delle istituzioni finanziarie denominato in EUR, USD e GBP. Le regole dell’indice intendono offrire una buona copertura dell’universo Coco bond, assicurando allo stesso tempo degli standard minimi in termini di investibilità e liquidità.

La dimensione del fondo è pari a 490 milioni di euro, ed è stato quotato a giugno 2018.

Il metodo di replica è fisico, e possiede copertura valutaria.

Il fondo ha domicilio in Irlanda. Per quanto concerne la politica sui dividendi essa è ad accumulazione.

I costi di gestione sono pari allo 0,39% annuo.

Il profilo di rischio per questo ETF è pari a 3, ovvero parliamo di un rischio medio.

L’allocazione settoriale è al 100% nei settori finanziari.

WisdomTree AT1 CoCo Bond UCITS ET

L’indice iBoxx® Contingent Convertible Liquid Developed Europe AT1 replica la performance del debito convertibile contingente AT1 delle istituzioni finanziarie denominato in EUR, USD e GBP.

Le regole dell’indice intendono offrire una buona copertura dell’universo Coco bond, assicurando allo stesso tempo degli standard minimi in termini di investibilità e liquidità.

Il fondo ha una dimensione piccola di 53 milioni di euro ed è giovane, essendo stato lanciato a maggio 2018.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria.

Il fondo ha domicilio in Irlanda, e la politica sui dividendi è a distribuzione, ovvero le cedole vengono distribuite agli investitori con frequenza semestrale.

I costi di gestione annui ammontano allo 0,39% annuo.

Il profilo di rischio in questo caso è pari a 3, ovvero medio in una scala che va da 1 a 7.

Per quanto riguarda l’allocazione geografica al primo posto abbiamo il Regno Unito con il 23,17%, seguito dalla Francia con il 16,69% e al terzo posto la Spagna con il 14,16%.

Conviene investire in ETF sulle obbligazioni convertibili?

Ora che abbiamo analizzato gli ETF presenti su Borsa Italiana e abbiamo cercato di capire cos’è un’obbligazione convertibile, possiamo cercare di trarre alcune conclusioni.

Il profilo di rischio dei 3 ETF esaminati si attesta sul rischio medio, quindi possiamo dire che si tratta di un profilo in linea con ciò che è il mondo obbligazionario.

I rendimenti sono in questo caso più bassi rispetto all’investimento in ETF azionari.

Per quanto riguarda i vantaggi che derivano dall’investire in ETF sulle obbligazioni convertibili abbiamo:

  • Diversificazione: il fatto che un’obbligazione convertibile abbia questa ‘doppia natura’ permette una maggior decorrelazione rispetto alle azioni durante i periodi di vendita, diversificando quindi l’allocazione nel suo complesso;
  • Cuscinetto nelle fasi di ribasso del mercato: se i mercati azionari scendono, e quindi con essi anche il valore dell’opzione, il ‘bond floor’ è in grado di proteggere il portafoglio;
  • Beneficio nelle fasi di rialzo: l’opzione che permette la conversione in azioni permette agli investitori di poter beneficiare delle fasi di rialzo dei mercati azionari; quando il valore delle azioni sale, sale anche quello dell’opzione.

Come possiamo vedere si tratta di un buon compresso: inserire alcuni ETF sulle obbligazioni convertibili permette di beneficiarne delle fasi di rialzo dei mercati, cosa che non sarebbe così sfruttabili con un ETF sulle obbligazioni semplici, ma allo stesso tempo permette anche di avere un cuscinetto durante le fasi di ribasso, cosa che non sarebbe invece possibile se avessi optato per un investimento in ETF azionari.

Inserire quindi un ETF sulle obbligazioni convertibili potrebbe essere, dopo un’attenta analisi ed un’attenta riflessione sul tuo portafoglio, una buona scelta, sempre in un’ottica di diversificazione.

Inoltre si tratta di un’opzione che spesso molti investitori non conoscono, ma che come abbiamo visto potrebbe avere dei risvolti molto interessanti sul portafoglio e sul tuo investimento.

Degli ETF ho parlato in molte guide:

Se vuoi consultare le mie recensioni sui principali strumenti, ti suggerisco di dare uno sguardo alla sezione del blog dedicata agli ETF.

Se stai cercando guide per investire, invece, perchè hai le idee un po’ confuse, ecco altre risorse molto utili per te:

Buon proseguimento su Affari Miei!


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Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.
Categorie: ETF

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