Migliori ETF Azionari: Come Scegliere Quelli Più Adatti?

Stai cercando informazioni sugli ETF azionari?

Essi sono una forma di investimento molto interessante, in quanto permettono di investire nel vastissimo mercato delle azioni, riducendo i costi e avendo a disposizione un più ricco paniere di titoli azionari contemporaneamente.

I fondi infatti permettono di diversificare i propri investimenti sul mercato azionario (nel quale invece è possibile comprare i singoli titoli delle aziende).

Gli ETF offrono inoltre delle peculiarità che li rendono degli strumenti davvero interessanti agli occhi degli investitori:

  • semplicità: sono strumenti passivi che replicano la performance dell’indice benchmark a cui fanno riferimento;
  • trasparenza: gli ETF consentono agli investitori di essere consapevoli del profilo di rischio e rendimento del proprio investimento in tempo reale;
  • flessibilità: gli ETF non hanno scadenza, quindi l’investitore può modulare in funzione dei propri obiettivi l’orizzonte temporale;
  • abbattimento del rischio emittente: gli ETF sono fondi o Sicav, il cui patrimonio è di proprietà dei possessori delle quote dell’ETF. Quindi anche se le società dovessero andare incontro ad insolvenza, il patrimonio del fondo non sarebbe intaccato;
  • economicità: gli ETF abbattono i costi tipici della gestione attiva, quindi l’investitore può accedere al mercato con costi di commissione molti ridotti.

Su Borsa Italiana trovi moltissimi ETF azionari tra cui scegliere, quindi orientarsi in un mercato così vasto risulta anche abbastanza difficile.

Continua a leggere per saperne di più!

ETF Azionari: Come funzionano?

Gli ETF azionari consentono all’investitore di acquisire un’esposizione ad un paniere di titoli azionari di uno specifico settore o indice, senza dover acquistare i singoli titoli. In questo modo i rischi non sistematici associati ai titoli delle società sono limitati.

Gli ETF sono negoziati come qualsiasi altro titolo, e sono ottimi in un’ottica di investimento di lungo termine.

Essi richiedono inoltre anche commissioni di gestione minime, quindi dei bassi livelli di spesa. In questo modo sono degli strumenti utili e ideali per investitori differenti, che abbiano diverso livello di possibilità e di abilità.

Possiamo analizzare adesso i vari tipi di ETF azionari più popolari e vedere come si costituiscono. Essi permettono naturalmente di ridurre il rischio, investendo in un paniere di titoli o in un indice:

  • ETF che replicano indici: sono gli ETF azionari più popolari, poiché tracciano indici di benchmark quali S&P 500 o Dow 30;
  • ETF settoriali: si tratta in questo caso di ETF che seguono l’andamento di un particolare settore. Essi tracciano gli stock di un settore specifico come l’energia, la tecnologia, le infrastrutture, i beni di prima necessità, ecc…;
  • ETF smart beta: questo è un altro tipo di ETF che adotta una strategia basata sui fattori che tengono conto di attributi specifici, quali ad esempio la capitalizzazione di mercato, il momentum, il valore, la qualità, ovvero replicano una strategia specifica detta appunto ‘smart beta’;
  • ETF per paese: questo tipo di ETF consente di investire negli indici azionari principali del paese di riferimento, ad esempio ci sono ETF sul Brasile, sulla Cina, sull’India, ecc…;
  • ETF per regioni: essi investono nelle azioni di più paesi, come possono essere i BRIC, oppure gli Emerging Market, o Asia PAC.

Migliori ETF azionari del 2024

Adesso vediamo quali sono i migliori ETF azionari presenti su Borsa Italiana.

iShares Core S&P 500 UCITS ETF

L’indice S&P 500® replica i 500 titoli azionari statunitensi ad alta capitalizzazione.

Il fondo ha una dimensione grande, pari a 68.045 milioni di euro ed è stato lanciato a maggio 2010.

Il metodo di replica è fisico e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Irlanda e la politica sui dividendi è ad accumulazione. I costi di gestione ammontano allo 0,07% annuo. Il profilo di rischio del fondo è pari a 5 in una scala che va da 1 a 7.

L’esposizione settoriale vede al primo posto il settore informatico con il 28,79%, al secondo il settore della finanza al 12,94% e al terzo posto il settore della salute con il 12,58%.

Tra le principali 10 posizioni in portafoglio vediamo Apple, Microsoft, Amazon, Meta e la società di Warren Buffet, la Berkshire Hathaway.

iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS ETF

L’ETF ha come benchmark l’indice MSCI Emerging Markets Investable Market (IMI) replica i titoli azionari dei mercati emergenti di tutto il mondo.

Il fondo ha una dimensione grande pari a 16.105 milioni di euro, ed è stato lanciato a maggio 2014.

Il metodo di replica è fisico, e non ha copertura valutaria.

Il fondo ha domicilio in Irlanda e la politica sui dividendi è ad accumulazione, con le cedole che vengono reinvestite nel fondo stesso. I costi di gestione ammontano allo 0,18% annuo.

Il profilo di rischio del fondo è pari a 4, quindi si tratta di un rischio elevato.

Lallocazione geografica vede al primo posto la Cina con il 23,58%, al secondo posto l’India con il 17,93% e al terzo posto abbiamo Taiwan con il 16,85%.

Amundi Nasdaq 100 UCITS ETF

L’indice Nasdaq 100® replica una selezione di 100 titoli azionari scelti tra i titoli non finanziari quotati sulla borsa NASDAQ.

Il fondo ha una dimensione grande pari a 1.097 milioni di euro ed è stato lanciato ad aprile 2018.

Il metodo di replica è sintetico e non ha copertura valutaria. Il fondo è domiciliato in Lussemburgo e la sua politica sui dividendi prevede l’accumulazione.

I costi di gestione ammontano allo 0,23% annuo.

Il profilo di rischio anche per questo fondo è pari a 5 in una scala che va da 1 a 7, quindi stiamo parlando di un rischio alto.

L’allocazione settoriale vede al primo posto le nuove tecnologie, seguite dal settore delle telecomunicazioni e da quello dei beni ciclici.

Come scegliere su quali ETF azionari investire

Cominciamo con il dire che solitamente qualsiasi piano di accumulo del capitale o di preservazione del patrimonio prevede di avere una percentuale del capitale investito in obbligazioni, e un’altra parte in azioni: considera la parte che destinerai alle obbligazioni.

Conta inoltre che gli ETF obbligazionari avranno naturalmente un rischio più basso e dovrebbero servirti per bilanciare il tuo portafoglio e anche per ‘mettere al sicuro’ il tuo capitale.

Gli ETF azionari invece sono per loro natura più rischiosi, quindi devi bilanciare le varie parti nel tuo portafoglio.

Mettiamo il caso che tu sia una persona molto rischiosa, allora in quel caso potresti anche pensare di inserire soltanto ETF azionari in portafoglio, scartando gli obbligazionari del tutto.

Se invece il tuo profilo di rischio si attesta su un livello medio, a questo punto potresti pensare di avere il 70% del portafoglio investito, ma un 30% lo dovresti destinare alle obbligazioni.

Se invece il tuo profilo di rischio dovesse essere basso, allora a quel punto dovresti pensare di investire circa il 70% o l’80% del tuo portafoglio in obbligazioni, e soltanto il 30% o il 20% in azioni.

Per valutare poi quali ETF azionari scegliere, prima di tutto pensa a come vuoi ottenere la rendita.

Se vuoi ottenere una rendita periodica sul tuo investimento allora dovresti puntare su un ETF che distribuisce cedole, ovvero un ETF a distribuzione.

Se invece scegli un ETF che non distribuisce le cedole, esse verranno reinvestite nel fondo per comprare altre azioni e quindi potrai ottenere i benefici della capitalizzazione composta degli interessi.

In questo modo non avrai una rendita periodica, ma potrai costruire un accumulo di valore sulla quota che ti garantirà di poterla vendere con un surplus maggiore alla somma delle singole cedole che avresti ricevuto nell’altra ipotesi, quindi punterai su un ETF ad accumulazione.

Come abbiamo visto dal nostro elenco, tutti gli ETF che ti ho presentato hanno un rischio tra il 4 e il 5, poiché si tratta di fondi azionari, quindi dobbiamo accettare di correre un rischio maggiore, a fronte però di promesse di rendimento maggiori.

Per scegliere l’ETF puoi guardare anche un altro dato: la volatilità. 

Esso è un dato molto importante che ci dice qual è stato il range di oscillazione del valore dei fondi dell’ETF in un dato periodo di tempo. Se la volatilità supera il 15% significa che essa è molto alta, mentre fino al 5% possiamo considerarla bassa, mentre tra 5-10% è media.

I costi di gestione sono l’altra variabile da tenere in conto quando scegli su quale ETF puntare.

Investire in strumenti come gli ETF già ti permette di pagare di meno rispetto ad altri strumenti, però nei vari ETF potresti trovarti dei fondi con costi di gestione più elevati e altri fondi con spese minori. Sta a te decidere.

Per ultima cosa potresti valutare quali aziende sono comprese nel fondo; solitamente nel prospetto ti vengono ben evidenziate le principali 10 posizioni in portafoglio. Puoi in questo modo vedere se il fondo investe in aziende ben posizionate, in aziende solide e profittevoli oppure in aziende nelle quali tu stesso credi.

Conclusioni

Spero che questa guida ti sia stata utile e abbia potuto fornirti degli spunti per investire e per scegliere tra i moltissimi ETF azionari che sono presenti sul mercato.

Degli ETF ho parlato in numerosi articoli:

Se vuoi consultare le mie guide sui principali strumenti, ti consiglio di dare un’occhiata alla sezione del blog dedicata agli ETF.

Se stai cercando guide per investire, invece, perché magari hai le idee un po’ confuse, ecco altre risorse utili per te:

A presto!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: ETF

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