Investire in Romania: Guida alle Migliori Opportunità

La Romania è uno dei paesi più vivaci economicamente dell’intera Unione. Ha fatto registrare (e con ogni probabilità continuerà a far registrare) tassi di crescita decisamente superiori a quelli dell’Europa Occidentale, in un processo di affrancamento dalle condizioni di povertà in cui versava il paese che procede a grandi passi.

Oggi ti parlo proprio di questo, ovvero della possibilità di investire in Romania, paese molto interessante sotto il profilo imprenditoriale e fucina di opportunità per chi sa come muoversi.

Che opportunità di investimento ci sono in Romania? Come conviene cominciare a muoversi? Cosa c’è da sapere prima di compiere i primi passi? Vediamolo insieme.

La Romania cresce a ritmi elevati

Il primo punto che dovrebbe essere di interesse per un imprenditore che vuole tentare l’attività di impresa in Romania è la dinamicità dell’economia del paese in questione.

La Romania sta vivendo infatti un momento particolarmente felice: i problemi politici interni sono ormai cosa del passato, la popolazione è sempre più istruita e, per limitarci al mero (ma importantissimo) dato numerico, la Romania è cresciuta del 5% lo scorso anno e e secondo le proiezioni di quest’anno dovrebbe crescere almeno al 3,5%.

Sono numeri importanti, da boom economico, soprattutto se dovessimo tenere conto del fatto che la Romania parte comunque da un buon punto e che anche soltanto un +3% vuol dire una crescita proporzionale importante.

Il primo motivo che potrebbe portarti ad investire in Romania è dunque questo: se sei stanco dei tassi di crescita da zero virgola, che affliggono l’Italia ma non solo, se il tuo desiderio è quello di cimentarti in un paese che sta vivendo il suo miglior momento, Bucarest e dintorni potrebbero essere proprio la soluzione che fa al caso tuo.

La Romania è fuori dall’area euro e ha maggiori margini di movimento

La Romania non è stata ancora inclusa nell’area Euro, pur essendo membro dell’Unione dal 2007. Dato il fatto che la valuta unica europea si è dimostrata molto più vantaggiosa per i paesi economicamente forti che per i paesi in via di sviluppo o con qualche problema economico, la cosa deve essere interpretata come positiva.

Il cambio tra le due valute è relativamente stabile, con minimi aggiustamenti che permettono, quando necessario, all’economia romena di aggiustarsi in relazione alla propria produttività e alla propria bilancia commerciale.

Non sono contro la moneta unica in senso stretto, ma nel caso della Romania continuare ad avere una valuta locale ha contribuito, e non poco, al successo economico del paese.

La popolazione è istruita: possibile anche investire in settori ad alto valore aggiunto

La Romania non è (soltanto) un paese dove investire grazie al basso costo della manodopera, seppure questo sia uno dei motivi più frequenti che spingono gli imprenditori italiani a muoversi verso quei lidi.

Anche in epoca comunista la Romania faceva registrare dei discreti livelli di istruzione e il paese vanta comunque una buona tradizione formativa, soprattutto nelle discipline tecniche.

È per questo motivo che moltissimi giganti dell’informatica hanno deciso di avviare impresa proprio in questo paese, ricorrendo in via principale a lavoratori locali.

Se sei attivo nel settore dell’elettronica o dell’informatica, troverai in Romania personale qualificato e adatto al lavoro, a prezzi sicuramente più bassi di quelli che troveresti in Italia.

La Romania è in uno snodo logistico importante

La posizione della Romania è interessante anche sotto il profilo logistico. Il paese è il crocevia naturale tra paesi ex-sovietici, Balcani e Europa Centrale.

Una sorta di passaggio obbligato per molte merci via terra e per la gestione logistica delle spedizioni. Anche se distante dall’Italia, la Romania è decisamente ben collegata.

La manodopera costa molto meno che in Europa Occidentale

Non è un mistero per nessuno: il livello dei salari in questo Paese è molto più basso di quello dell’Europa occidentale. Lo stipendi medio in Romania si attesta su livelli anche del 50% inferiori a quelli italiani.

Un livello di salari basso, combinato con discrete capacità produttive, rende il paese molto attraente anche per le produzioni labour-intensive, ovvero quelle produzioni che hanno bisogno di un grosso intervento umano per essere portate a termine.

Molti imprenditori italiani hanno spostato fabbriche di abbigliamento, di calzature e di oggettistica in metallo, vetro o plastica in Romania soprattutto per questo tipo di considerazioni.

Che tipo di attività puoi aprire in Romania?

In realtà il paese è attivo su diversi fronti, tanto a livello industriale quanto a livello di servizi. Tra le scelte più comuni troviamo:

  • tessile: con una presenza italiana già molto forte e maestranze che spesso fanno anche la spola tra Italia e Romania;
  • servizi bancari e finanziari, grazie alla preparazione della popolazione locale e a legislazione fiscale di favore per questo tipo di imprese;
  • indotto automobilistico: Dacia, Ford e Daewoo (tramite marchi controllati) producono nel paese, offrendo possibilità importanti per chi ha esperienza nel settore;
  • informatica: la Romania vanta un’istruzione di altissimo livello nel campo e si possono portare a casa specialisti a prezzi estremamente concorrenziali;
  • industria delle armi e relativo indotto: la Romania è l’11esimo produttore mondiale di armi, per un settore che macina utili record e che continua a far crescere un indotto già molto importante.

I settori più attivi del paese sono questi, anche se nulla ti vieta, soprattutto di fronte ad un’economia che continua a crescere con tassi importanti, di investire in altri settori, compatibilmente con le tue attitudini e capacità.

La tassazione è bassa

In Romania una certa facilità di profitto si accompagna a livelli di tassazione molto bassi. Per il momento è in vigore nel paese una flat tax al 16% sui redditi prodotti nel paese, una percentuale di denaro da destinare all’erario estremamente più bassa di quella che viene invece richiesta dai ben più avidi paesi occidentali.

Certo, questo è a fronte di un livello di servizi pubblici neanche lontanamente paragonabile a quello di Italia e paesi limitrofi.

Per chi deve fare impresa però questo non è assolutamente uno svantaggio, anzi, è un vantaggio competitivo verso le imprese che operano in altri paesi dell’Unione Europea.

C’è unione doganale perfetta con gli altri paesi dell’UE

Nonostante la Romania non faccia parte dell’unione monetaria, è comunque un paese che è oggi pienamente membro dell’Unione Europea.

Questo si traduce in una unione completa a livello doganale con gli altri paesi dell’UE. Se il tuo obiettivo è quello di vendere le tue merci in Italia o all’estero, non incontrerai alcun tipo di problema operando dalla Romania.

Conviene investire in Romania?

Investire in Romania può essere molto conveniente, seppur si dovrà tenere conto di due aspetti fondamentali:

  • per godere di parte dei benefici fiscali riconosciuti ci si dovrà trasferire da quelle parti;
  • per seguire un’attività di impresa… idem. È impensabile seguire un’attività d’impresa importante da remoto, devi per forza pensare di vivere in Romania.

Visita la Romania, valutane le possibilità anche mettendoti in contatto con i molti imprenditori italiani in Romania, che già operano nel paese, e pensa se sia il caso o meno di tentare un’avventura potenzialmente molto redditizia a Bucarest o nelle altre grandi città della Romania.

Se vuoi confrontare le opportunità imprenditoriali all’estero e hai bisogno di guide simili a questa, ti consiglio di visitare la sezione dedicata alla possibilità di trasferirsi e lavorare all’estero aprendo una tua attività!

Buona fortuna!

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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