Tasse B&B: Guida agli Aspetti Fiscali dei Bed and Breakfast

Sogni di aprire un bed and breakfast ma non sai quali sono, in Italia, le tasse b&b? La tua confusione è lecita, poiché la normativa legata a questo genere di struttura ricettiva extra alberghiera è piuttosto complessa.

Il Bed and Breakfast, infatti, pur nell’ambito di disposizioni nazionali, è regolato da una disciplina che varia da regione a regione.

Essa è in evoluzione continua, in quanto si tratta di una formula di ospitalità turistica che non prevede l’apertura di una partita Iva e comporta una chiusura forzata per un certo di numeri all’anno (a seconda delle disposizioni regionali: per approfondire puoi leggere la mia guida dedicata proprio alla normativa sui b&boltre a studiare questa guida tematica suddivisa per argomenti: l’ho scritta per aiutarti a capire come aprire un B&B si successo).

Continua a leggere se vuoi scoprire nello specifico come gestire le tasse di un eventuale bed and breakfast che potresti aprire a casa tua!

Cos’è un B&B

Prima di iniziare cerchiamo di dare una rapida definizione di quello che è un bed & breakfast: si tratta appunto di una struttura turistica extra alberghiera, in cui l’ospite può ricevere la prima colazione e un posto letto, mentre deve recarsi altrove per il pranzo e la cena.

Si tratta di un’attività che non può essere definita “imprenditoriale”, in quanto è:

  • saltuaria;
  • con un numero di posti letto limitato;
  • svolta da privati che mettono a disposizione dei turisti la propria casa o alcune stanze.

Però attenzione! E’ possibile anche aprire una partita Iva agevolata per esercitare questa attività non in maniera occasionale, ma professionale. Ti illustrerò entrambi i casi.

Come aprire un B&B occasionale

Il primo caso che vado ad approfondire è quello del B&B occasionale, saltuario. In questo caso, i guadagni che derivano dalla tua attività pseudo alberghiera saranno classificati come redditi diversi. Il reddito stesso verrà ottenuto dalla differenza tra i proventi maturati meno le spese inerenti e documentate.

Per effettuare questa operazione è chiaro che dovrai essere preciso e documentare le spese relative alla gestione del B&B, utilizzando una gestione contabile precisa, organizzando e conservando i dati degli incassi e ricevute. Allo stesso tempo vanno conservate le ricevute delle spese inerenti l’attività: canoni di affitto, utenze, lavanderia, alimenti per la prima colazione, pulizia e così via.

Le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate si è espressa fornendo delle indicazioni per capire in maniera trasparente ed inequivocabile quando le attività appena citate sono da considerarsi esercitate professionalmente oppure no, elemento da cui deriva la necessità o meno di aprire la partita Iva.

Tale passaggio non è richiesto quando il B&B è gestito:

  • senza mezzi organizzati;
  • attraverso l’occasionalità del servizio;

Le regioni, tuttavia, hanno, come ho anticipato, precisato alcuni punti su questo tema, e qui rimando alla guida che trovi nelle prima righe dell’articolo.

Sulla base di ciò, la gestione di un bed and breakfast sembra piuttosto snella da un punto di vista burocratico e contabile, tuttavia è fondamentale conservare i documenti e le ricevute con la stessa cura che avresti se aprissi partita Iva.

Se seguirai quanto detto in questa prima parte dell’articolo potrai aprire un B&B gestendo le tasse grazie alla disciplina dei “redditi diversi“: tale reddito è soggetto alle aliquote ordinarie dell’IRPEF e all’addizionale IRPEF e la tassazione avviene in base al principio di cassa dichiarando i solo proventi che fanno capo al periodo d’imposta.

Come aprirne un B&B professionale

Se pensi di poter lavorare in maniera continuativa e professionale, allora dovrai aprire una partita Iva, e in questo caso potresti usufruire di alcune agevolazioni.

Per aprire un B&B dovrai presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di inizio attività) allo sportello attività produttive (SUAP) del comune in cui si trova la tua abitazione che (te lo ricordo) deve coincidere con il B&B, e allegarvi:

  • planimetria dell’immobile;
  • autodichiarazione sul titolo di possesso dell’immobile;
  • certificati attestanti la regolarità e la messa a norma degli impianti.

Inquadramento fiscale del bed and breakfast

E veniamo al punto saliente del nostro articolo: la tassazione. Il B&B professionale può aderire no al regime ordinario, ma a quello forfettario, presente nel nostro ordinamento in seguito all’approvazione della legge di stabilità 2015, poi modificata con a legge di stabilità 2016.

Si tratta di disposizioni pensate proprio per gli operatori economici che lavorando in attività di ridotte dimensioni.

Dunque è possibile, aderendo a questo regime agevolato, sottrarre i guadagni derivanti dall’attività al regime ordinario dell’IRPEF e di “tassarli” separatamente, evitando che gli stessi si sommino all’imponibile IRPEF delle persone fisiche che li gestiscono.

In altre parole, se aderirai a questo regime, gli incassi derivanti dall’attività di B&B saranno tassati con una imposta sostitutiva (dell’IRPEF) determinata in misura fissa pari al 15%, percentuale che scende al 5% per i primi cinque anni, nel caso di nuova attività.

Ma come determinare la base imponibile a cui applicare l’imposta sostitutiva del 15% che ho appena nominato?

Tale imposta non va applicata al fatturato realizzato nell’esercizio, cioè  a tutte le somme incassate, bensì si applica ad una somma inferiore, la quale si individua, come si po’ intuire, in maniera forfettaria: questa somma è pari al 40% del fatturato realizzato, preventivamente ripulito  dai contributi previdenziali effettivamente versati nel corso dell’anno.

Riassumendo, il gestore del B&B deve assolvere al pagamento delle tasse versando una somma pari al 15% del 40% di quanto incassato a livello globale, ma solo una volta che siano stati dedotti i contributi previdenziali versati nel corso dell’anno.

Requisiti per aderire a questo regime

E vediamo a quali requisiti è necessario rispondere per poter aderire a tale regime agevolato:

  • dovrai aver conseguito guadagni non superiori a € 50.000,00;
  • dovrai aver sostenuto spese non superiori a 5.000 euro lordi per lavoro accessorio, dipendente e per i compensi erogati ai collaboratori, anche assunti per l’esecuzione di specifici progetti;
  • infine, il costo totale dei beni strumentali, al lordo degli ammortamenti, non deve oltrepassare, alla data di chiusura dell’esercizio, i 20.000 euro.

Inquadramento previdenziale

Per quanto riguarda invece l’aspetto previdenziale, questo regime forfettario offre la possibilità di usufruire di agevolazione non indifferente: potrai infatti richiedere facoltativamente una riduzione dei contributi da versare del 35%, purché la domanda sia inoltrata entro il 28 febbraio di ogni anno.

Riassumendo

Possiamo così riassumere le caratteristiche del regime a cui può aderire il titolare del bed and breakfast per pagare le tasse:

  • l’imponibile va calcolato previa applicazione del 40% all’importo ottenuto dalla sottrazione dei contributi versati nel periodo d’imposta e del fatturato conseguito nello stesso lasso di tempo;
  • l’imposta è pari al 15% in via ordinaria, ma ammonta al 5% nei primissimi 5 anni di svolgimento dell’attività.
  • è possibile avanzare la domanda per l’agevolazione contributiva riducendo del 35% i contributi da versare;
  • non vi sono limiti temporali per il regime forfettario.

Attenzione: non concorrono alla formazione del limite di cui ti ho parlato i beni immobili, anche se detenuti in locazione, che vengano adoperati per esercitare l’attività.

Al contrario, vanno inserito nel calcolo:

  • i beni in locazione finanziaria, il costo sostenuto dal donante;
  • i beni in locazione, noleggio e comodato d’uso, il valore normale degli stessi determinato alla data del contratto di locazione/noleggio o comodato;
  • i beni in proprietà, il prezzo di acquisto.

Invece, i beni utilizzati in maniera promiscua per l’esercizio dell’attività di B&B e anche per questioni familiari concorrono alla formazione del limite nella misura del 50%, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo.

Infine, non concorrono i beni strumentali all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’impresa il cui costo unitario non sia superiore a 516,45 euro.

Conclusioni

Il B&B è un tipo di attività in continua evoluzione e la cui disciplina si basa su disposizioni per lo più regionali, che dovrai necessariamente studiare a fondo.

Per il resto, la tassazione a cui sarai soggetto potrebbe essere di due tipi:

  • reddito diverso;
  • regime forfettario.

Tutto dipende da come pensi di lavorare. In queste guide ti spiego se conviene aprire un bed and breakfast,quanto puoi guadagnare e molto altro, sperando di fornirti gli spunti utili a decidere:

Siccome siamo davanti a quello che, a mio avviso, prima ancora di essere un’impresa è un investimento immobiliare, e poichè sostengo da sempre che investire nel mattone sia un business, ti saluto allegandoti queste guide:

Buona lettura!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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