Strutture Ricettive in Italia: Che Cos’è il B&B e in cosa Differisce Dalle Altre

Cos’è il bed and breakfast? Quali sono le differenze che contraddistinguono questa struttura ricettiva rispetto alle altre? Hotel, affittacamere, case vacanza, campeggi…

Quando decidiamo di organizzare una vacanza abbiamo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda la tipologia di location in cui possiamo decidere di soggiornare.

È però anche vero che non sempre nella nostra testa sono ben chiare le differenze tra un tipo di struttura e un altro: ad esempio, per quanto riguarda il b&b c’è molta confusione.

In questa guida voglio proporti un insieme di informazioni che ti aiutino ad inquadrare questo tipo di struttura, in modo che tu possa fare luce e chiarezza sia nell’organizzare le tue prossime vacanze sia nel caso in cui tu stessi valutando di avviare un’attività nel settore alberghiero.

Continua a leggere per trovare risposta ad ogni tua domanda… Ma prima, se è la prima volta che ti introduci a questo argomento, coglio caldamente consigliarti di leggere questo testo dedicato a 360° all’apertura di un B&B. Ho raccolto ogni informazione necessaria che ho scritto sul blog, in modo da aiutarti a elaborare un piano completo per avviare questa attività!

E ora cominciamo!

Le strutture ricettivo turistiche nel nostro Paese

Di base, sappiamo che qualunque struttura ricettiva alberghiera rappresenta un edificio destinato al pernottamento e al soggiorno dei turisti durante il periodo delle loro vacanze.

Questa definizione è piuttosto ampia, e quindi è bene effettuare una sotto distinzione per poter entrare nel dettaglio e muoverci agevolmente all’interno delle categorie ricettive: infatti, possiamo distinguere tra esercizi alberghieri ed extra alberghieri.

Ecco una schematizzazione.

  • Strutture alberghiere: rientrano in tale categoria gli hotel e gli alberghi, residenze turistico alberghiere, alberghi diffusi, villaggio-albergo;
  • strutture extra alberghiere: case vacanza, alloggi turistici, affittacamere, foresterie lombarde, case per ferie, rifugi alpini, unità abitative ammobiliate, b&b;
  • strutture all’aperto: campeggi e villaggi turistici.

Le cosiddette “pensioni” non esistono più, in quanto sono state inglobate dalle strutture sopraelencate.

Si tratta dunque di un sistema molto complesso ed articolato, la cui complessità è ulteriormente aggravata dal fatto le leggi Regionali sono differenti da una Regione all’altra, rendendo il quadro normativo davvero caotico.

È comunque vero che vi è una cornice normativa di indirizzo a livello nazionale ed europeo, tuttavia, appunto, sono le regioni a dover recepire le norme e attuarle, con la conseguente differenziazione e frammentazione all’interno dell’Italia.

La normativa è in continua evoluzione e dunque non ci resta che seguire gli sviluppi per capire in che direzione stiamo andando.

Intanto, vediamo di fare un po’ di chiarezza e di definire alcune tra le strutture che ti ho elencato, in modo da coglierne le differenze organizzative ed economiche nell’offerta in ambito turistico.

Gli alberghi

Vediamo subito la definizione di “Albergo”: con questa parola ci si riferisce a esercizi ricettivi aperti al pubblico, la cui gestione è unitaria e che mirano a offrire alloggio e talvolta vitto, proponendo camere site nello stesso edificio o in parte di esso.

Naturalmente, tale edificio e le camere devono rispondere al soddisfacimento di determinati requisiti imposti dalla legge quadro, in materia di sicurezza ed igiene.

Gli alberghi possono essere contrassegnati da un numero di stelle che va da 1 a 5. In linea di massima, quelli a 4/5 stelle hanno fino a 80 camere circa, quelli a 3 stelle circa 40, gli altri una ventina.

Affittacamere

Ecco un altro tipo di struttura che certamente hai già sentito nominare: gli esercizi di affittacamere.

Essi si caratterizzano per le dimensioni, considerando che non possono essere costituiti da oltre sei camere, le quali devono essere situate all’interno del medesimo stabile, in non più di due unità abitative ammobiliate.

La normativa è prevalentemente a livello Regionale: sono infatti le regioni a definire i requisiti minimi perché l’esercizio dell’attività sia a norma di legge.

Tali enti hanno stabilito che nel prezzo debbano essere compresi la pulizia delle camere, l’energia e il cambio della biancheria. In alcune regioni, comunque l’affittacamere è assimilabile al b&b, che vedremo tra poco.

Short Lets…

… ovverosia case e appartamenti a livello non imprenditoriale. Le unità abitative dei privati possono essere messe a disposizione dei turisti con questa nuova formula, che ancora non è regolamentata in maniera chiara poiché si tratta di una novità degli ultimi tempi.

Per ogni riferimento bisogna avvalersi del codice civile e di alcune leggi (e dunque la normativa è nazionale).

In particolare, gli affitti brevi a carattere non imprenditoriale, gestiti da privati, sono regolamentati dalla legge 431/98, che stabilisce che con questa formula parliamo di “alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche da chiunque ne abbia titoli, i quali esulano da alcuni obblighi relativi alla registrazione di contratto, alla durata ecc”.

Nonostante ciò è necessario che il contratto sia redatto in forma scritta: si parla di contratto di Locazione Turistica. Non bisogna superare il periodo di 30 notti di locazione temporanea.

Case e appartamenti

Con questa dicitura intendiamo, appunto, appartamenti e abitazioni adoperate a fini turistici come unità abitative per le vacanze.

Si tratta di adoperare con organizzazione imprenditoriale un immobile arredato, senza tuttavia offrire servii come la colazione o la pulizia. I contratti possono durare fino (ma non oltre) i tre mesi consecutivi.

In cosa si differenzia dall’affittacamere? L’attività si svolge a livello imprenditoriale e previo conseguimento dell’autorizzazione comunale.

Il prezziario va inoltrato e pubblicato dalle autorità competenti (come avviene per gli alberghi), e non vi sono i servizi che ho elencato poc’anzi.

RTA

Ossia residenze turistico alberghiere. Si tratta di attività ricettive caratterizzate da una gestione unitaria, in cui il turista trova alloggio e può usufruire di servizi come la pulizia, cambio della biancheria ecc.

Tali esercizi si trovano in unità abitative arredate e sono dotate di bagno e cucina autonoma.

In Italia sono anche noti come residence, e sono regolate dalle medesime normative tipiche del settore alberghiero classico. I contratti possono essere stipulati su base mensile oppure settimanale.

Attenzione, il termine residence non è un termine ufficiale adoperato nella normativa.

Alloggi agrituristici

Questi locali sono inseriti in un contesto rurale, in cui sono proprio gli imprenditori agricoli a dare alloggio ai turisti.

In questo modo, così come previsto dalla legge, l’imprenditore può integrare il suo reddito con questo tipo di attività turistico ricettiva collaterale, pur essendo soggetto a agevolazioni e gravi rispetto all’attività ricettiva classica.

Appartamenti e Case in Multiproprietà

Questo settore particolare è regolato dal Decreto Legge 79 del 2011 (il Nuovo Codice del Turismo): attenzione però! Tale DL è stato dichiarato incostituzionale ed è anche stato annullato ad opera della Corte Costituzionale in alcune sue parti.

Cosa è stato annullato? Nello specifico, le parti riguardanti la classificazione e gli standard qualitativi.

Cosa intendiamo con “titolo”? Con questa dicitura la legge si riferisce al possesso della proprietà dell’immobile, ma sono ammessi anche il comodato d’uso o la locazione.

Per quanto riguarda i servizi offerti, in realtà lo Short Lets è un affitto standard vero e proprio, soltanto più contenuto: pertanto non bisogna né si deve offrire la colazione, la pulizia in corso di soggiorno e così via.

E il bed and breakfast?

E ora vediamo finalmente le caratteristiche del B&B. Si tratta di una struttura ricettiva che a gestione familiare che offre il pernottamento e la prima colazione.

Il turista si trova così a dormire presso abitazioni private: l pulizia è a carico del gestore, i servizi igienici possono essere condivisi con altri turisti o con i familiari stessi, mentre altri servizi sono facoltativi.

Il soggiorno di solito dura soltanto qualche giorno. Si tratta di un’esperienza turistica familiare, proprio perché ci si trova inseriti in un nucleo familiare vero e proprio e per questo clima è un concorrente serio per gli hotel con meno stelle.

Conclusioni

In questa guida ti ho spiegato quali sono le caratteristiche tipiche dei vari tipi di struttura ricettiva che puoi trovare nel nostro Paese, in modo da aiutarti a capire quale idea imprenditoriale fa al caso tuo.

Il B&B potrebbe essere un’idea meno impegnativa e adatta ad arrotondare lo stipendio o la pensione: considera che si tratta di un tipo di attività che non può essere esercitato in maniera continuativa durante il corso dell’intero anno: te ne ho parlato in maniera più approfondita in questa guida dedicata.

Non mi dilungo a definire in questa sede le caratteristiche del B&B, poiché lo scopo della guida che stai leggendo ora era semplicemente introdurti alla realtà turistico alberghiera italiana, aiutandoti a districarti nel dedalo di definizioni che possono confondere chi non opera nel campo e ci si avvicina la prima volta.

Vorrei però fare una riflessione con te, prima di indirizzarti verso altre guide tematiche: credo che il bed and Breakfast, prima ancora di essere un’attività imprenditoriale, sia un investimento nel mattone (sarai d’accordo con me: senza casa di proprietà non puoi aprire un b&B).

Allo stesso tempo, l’investimento immobiliare è molto più che un investimento ma è un business vero e proprio.

Se mi dai ragione, potresti leggere queste guide legate al tema degli investiemnti:

E ora eccoti qualche altra guida per approfondire nello specifico l’argomento per cui sei arrivato qui, ossia il B&B.

Ulteriori risorse utili

Eccoti una serie di articoli la cui lettura potrebbe tornarti davvero utile. Ti consiglio di leggerli, perchè per avviare un’attività è necessaria moltissima preparazione e informazione. Avviare un’attività buttandosi a capofitto, senza prima essersi preparati adeguatamente, può essere un rischio.

Nonostante questa attività non possa essere considerata un’impresa, questo non vuol dire che non richieda un investimento di capitali che potresti perdere…

Dunque, eccoti i testi che possono servirti per percorrere questo percorso!

Buon proseguimento su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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