Quanto Guadagna un B&B: Come Stimare il Fatturato e Capire se Conviene

L’idea di avviare un bed and breakfast per mettersi in proprio e cambiare vita, magari sfruttando la propria casa, può esserti balenata in mente.

Prima di mettere in piedi un qualunque genere di attività, però, ti consiglio di farti alcune domande. In primis: quanto guadagna un b&b? Conviene avviarne uno, a fronte delle spese che inevitabilmente dovremo sostenere per essere in regola e offrire servizi adeguati agli avventori?

Calcolare il margine dei guadagni possibili in ottica realistica, considerando le spese da sostenere, è un passaggio fondamentale. È proprio di questo che ti voglio parlare nel corso della guida che stai leggendo… Ma prima ti consiglio di leggere la guida completa che ti suggerisce tutto ciò che c’è da sapere su questa attività: la trovi qui.

Inoltre, se stai avviando un business, devi assolutamente visionare gratuitamente il mio mio video corso “Business con Metodo”: vi troverai tanti contenuti esclusivi dedicati per chi vuole fare il salto e cambiare vita, ma non sa da dove partire.

Continua nella lettura, ora, e scopri quali potrebbero essere i costi legati all’idea di aprire un bed and breakfast!

Aprire un b&b conviene ancora?

Prima di iniziare con questa trattazione è bene porsi anche la domanda che trovi nel titolo di questo paragrafo. Perché ti consiglio di trovare risposta a questo quesito? Perché nel nostro Paese, negli ultimi decenni, l’incremento dei B&B è stato esponenziale.

Sempre più famiglie hanno pensato di sbarcare il lunario aprendo le porte della propria abitazione offrendo il classico servizio di pernottamento e prima colazione garantito da questo genere di struttura.

Esatto, parlo di aprire le porte della “propria casa” in quanto la maggior parte della normativa nazionale e regionale non prevede la possibilità di mettere in piedi un bed and breakfast inteso come attività commerciale, bensì tale attività va intesa quasi in accezione di secondo lavoro, un lavoro stagionale e/o occasionale.

Si tratta di un discorso complesso, che rischia di portarci fuori dalla trattazione dell’articolo in esame: se vuoi approfondire questo tema ti rimando alla guida dedicata alla normativa sui b&b, così che ora possiamo concertarci sul nocciolo della questione.

Molte famiglie hanno deciso di intraprendere questo percorso, e questo implica che la concorrenza potrebbe essere spietata, con conseguente ripercussione sui tuoi guadagni.

Dunque, consideriamo che tu abbia già considerato che il tuo territorio di azione sia idoneo ad ospitare un b&b: passaggio turistico, zona vacanziera o rilassante, poca concorrenza o offerta di strutture ricettive in generale, abitazione adeguata ad offrire questo tipo di servizio.

In questa condizione ideale, quanto potresti guadagnare?

Un’introduzione

È risaputo che in questo tipo di struttura non garantisca i grandi guadagni apportati da un hotel o anche soltanto di un affittacamere. Tuttavia, se inizierai questa avventura nelle condizioni ottimali che ho descritto nel precedente paragrafo, potrai migliorare le tue entrate e guadagnare una cifra interessante.

Infatti gestire un b&b è possibile vedere dei profitti concreti, questo perché è vero che va considerata spesso e volentieri come un’attività non imprenditoriale, e quindi potrebbe fruttare meno di quel che si vorrebbe, ma proprio per questo è soggetta a golose agevolazioni fiscali in confronto ad altre strutture ricettive.

In primo luogo, non sarai soggetto all’Iva, poiché quasi sempre non sarai costretto all’apertura di una partita IVA e all’iscrizione alla Camera di Commercio.

Detto ciò, dovrai cercare di attrarre la clientela, pubblicizzando l’esistenza della tua casa aperta ai turisti. Internet è uno strumento eccezionale, tuttavia anche recarsi presso l’ufficio del turismo e del comune potrebbe fornirti canali interessanti di pubblicità.

Per quanto riguarda invece la promozione online, presta attenzione alla normativa della tua regione, perché talvolta la sola esistenza di un sito web ha portato gli enti preposti a chiedere al titolare della struttura di aprire la partita Iva, poiché un sito rendeva l’attività imprenditoriale, e quindi idonea a pagare l’IVA.

Quanto costa aprire un B&B?

E quindi, quanto potresti spendere? Questa attività ricettiva di solito viene avviata in un edificio di cui già si è in possesso, risparmiando cos’ su affitti e compravendite ulteriori rispetto a quelle da considerare per la propria vita privata, poiché le due cose coincidono.

Per questo motivo potrebbero bastarti 10.000 – 30.000 euro di spesa, da utilizzarsi per eventuali lavori di miglioria architettonica, o per acquistare l’arredamento necessario ad ospitare dei turisti, rendendo gradevole e confortevole il soggiorno.

I costi di gestione

Oltre alle spese da supportare per l’avviamento dell’attività, dovrai tenere in debita considerazione quei costi che si presenteranno lungo tutto il corso dell’esercizio: sto parlando delle spese di gestione, ossia il costo di internet, delle vivande per la prima colazione, l’uso della lavastoviglie e i disinfettanti per pulire le stanze, così come anche della manutenzione (la lavanderia solo per citare un esempio).

Potrebbe essere utile, ai fini del risparmio, cercare di affidarsi sempre agli stessi professionisti (tecnici della caldaia, elettricisti ecce cc), in modo da essere dei clienti abituali e magari poter ottenere prezzi di favore.

Il guadagno

E veniamo a noi: quanto si guadagna con questo tipo di lavoro? Partiamo dal presupposto che una camera costa al cliente in media intorno agli 80 euro per notte, sebbene tale cifra possa variare a seconda del periodo in cui si pernotta (alta o bassa stagione) e a seconda della posizione geografica (probabilmente una città turistica comporterà prezzi più alti che un piccolo borgo sperduto nelle campagne).

Se il tuo bed and breakfast è dotato di circa 4 stanze per un totale di 6 posti letto che sia aperto quasi tutto l’anno (considera che sono sempre previsti dei periodi di chiusura, come i ho detto nella guida sulla normativa), l’incasso lordo annuo, considerando anche periodi in cui le stanze non saranno tutte occupate, potrebbe facilmente raggiungere i 40.000 euro.

E il netto? Escludendo le tasse e i costi di gestione sopracitati, potresti guadagnare circa 20.000 euro all’anno.

Ti sto parlando però di una gestione ottimale in un luogo turistico e con prenotazioni continue.

Impresa o Investimento immobiliare? Entrambi!

Per approfondire ulteriormente questo aspetto degli introiti, ti consiglio di leggere anche altre due guide in cui potrai trovare dati più precisi e reali dei guadagni derivanti dall’affitto delle stanze ai turisti:

Ti consiglio di sbirciare in questi due articoli, che potrebbero tornarti molto utili per ampliare la tua conoscenza e quindi le tue possibilità di avere successo in questo campo!

Non solo: poichè aprire un B&B, che ci piaccia o no, è un vero e proprio investimento immobiliare, ma l’investimento immobiliare è un business… vorrei che leggessi queste guide, prima di concentrarti sulle guide in fondo all’articolo, concentrate proprio sull’attività in sè.

Credo sia importante essere preparati su tutti i fronti, e quindi ti suggerisco:

Conclusioni

Dunque, visti i guadagni di un B&B, conviene ancora oggi cercare di avviarne uno? La risposta è sì, come sempre però ti rispondo dando per scontato che tu ti renda conto che, anche se non devi aprire la partita iva, si tratta pur sempre di un’attività “imprenditoriale” e professionale e come tale va presa, senza dare per contato nulla e senza sminuire l’impegno che in ogni caso bisogna mettere quando si intraprende una avventura lucrativa di qualunque genere.

Questo perché in gioco ci sono i tuoi soldi, investiti nel tuo progetto, le tue aspirazioni e la tua realizzazione personale.

Dunque rimboccati le mani e certamente potrai trarre soddisfazione dall’apertura di un bed and breakfast: ti consiglio altri articoli di approfondimento, che ti aiuteranno a capire se aprire un bed and breakfast è davvero ciò che vuoi:

Buona fortuna.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

5 Commenti

roberto · 28 Agosto 2021 alle 18:48

ciao, secondo lei conviene prendersi in carico un’ attività di bed and breakfast già avviata ove si dovrebbe pagare anche un fitto? è situato in Napoli centro vicino al porto ed ha 5 stanze, con un fitto di 1600 euro. come faccio a capire se è un buon investimento??

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    Davide Marciano · 29 Agosto 2021 alle 15:01

    Ciao Roberto,

    ci sono tante di quelle variabili per cui è difficile esprimersi.

    Per prima cosa, come spiego, non è un investimento ma un lavoro: l’investimento è quando metti i soldi e non fai quasi niente, un B&B è un lavoro.

    Sono concetti che esprimo qui, nella guida completa all’investimento immobiliare:
    https://www.affarimiei.biz/investimenti/guida-investimenti-immobiliari

    Buon proseguimento su Affari Miei.
    Davide

giancarlo · 11 Marzo 2019 alle 14:45

IO penso che la cosa più impegnativa sia la gestione degli orari di ricezione delle persone e il servizio di pulizia e cambio lenzuola

Annalisa · 16 Ottobre 2018 alle 9:37

Secondo lei conviene aprire una srl per iniziare L attività, per evitare tutti i disagi della seconda casa ma usufruire comunque delle agevolazioni europee?
Grazie

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    Davide Marciano · 16 Ottobre 2018 alle 9:40

    Ciao Annalisa, secondo me conviene prima concentrarsi sull’attività e poi sulle agevolazioni. Che intenzioni, nello specifico, hai? Vuoi avviare un business vero e proprio o desideri “solo” monetizzare la seconda casa?

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