Investimenti per Bambini: Come Investire i Soldi per Figli e Nipoti?
Se stai leggendo questo articolo, con ogni probabilità, sei alla ricerca di consigli sui migliori investimenti per bambini. Siano essi figli o nipoti, è sicuramente da persone intelligenti e previdenti pensare al loro futuro.
Si tratta di un gesto intelligente e generoso, non perché si voglia “farli diventare ricchi”, ma perché costruire un capitale nel tempo significa dare loro qualcosa di molto più importante del denaro: significa offrire libertà di scelta, un margine di sicurezza, un avvio alla vita adulta più sereno e la possibilità di dedicarsi a ciò che desiderano davvero senza essere soffocati dal peso economico.
La verità è che un piccolo capitale, costruito con metodo e con un orizzonte temporale di 10, 15 o 20 anni, può diventare un vantaggio competitivo enorme per un ragazzo. È l’opposto della logica del regalo immediato e del consumo fine a sé stesso: è una scelta strategica, educativa e patrimoniale.
Come gestire i risparmi dei bambini?
L’obiettivo è permetterti di prendere decisioni consapevoli, che abbiano senso nel tempo e che proteggano il futuro dei bambini, anziché complicarlo.
Cominciamo!
In Questo Articolo Si Parla di:
- 1 Investire per i bambini oggi non è più un’opzione, ma una scelta strategica
- 2 I vantaggi del risparmio per bambini
- 3 Quali forme di risparmio preferire per un investimento per minorenni?
- 4 Quanto serve investire davvero per un figlio?
- 5 Il Miglior investimento per bambini è il tempo
- 6 Consigli avanzati per investire
Investire per i bambini oggi non è più un’opzione, ma una scelta strategica
Viviamo in un mondo in cui tutto costa di più e in cui il percorso verso l’indipendenza economica, che un tempo era scontato, oggi è sempre più accidentato. Basta pensare a quanto sia aumentato il costo della vita: affitti, università, dispositivi tecnologici, trasporti, formazione specializzata, esperienze internazionali.
Quello che un tempo era considerato “extra” oggi è quasi necessario per competere in un mercato del lavoro globale, digitale e iper-specializzato.
Le opportunità ci sono, ma hanno un prezzo più alto rispetto al passato. E questo prezzo ricade spesso sulle famiglie.
Investire per i bambini significa anticipare questo costo e spalmare nel tempo uno sforzo economico che altrimenti si concentrerebbe tutto negli anni più difficili, quando il ragazzo si trova a dover prendere decisioni importanti: studiare all’estero, trasferirsi, affittare un appartamento, fare un master, oppure avviare un proprio progetto imprenditoriale.
Costruire un capitale nel tempo è un modo per dire: “Quando arriverà il momento delle scelte, non sarai costretto a farle al ribasso.”
Siamo davanti a un gesto educativo prima che finanziario, perché aiuta a insegnare ai bambini la differenza tra risparmio, spesa, lungo periodo e valore delle opportunità.

Le domande fondamentali
Prima di investire molti genitori cominciano con la domanda sbagliata perché si chiedono: “Qual è il migliore investimento per mio figlio?”.
Questo è un errore perché prima di tutto bisogna capire cosa si vuole ottenere, e infatti le 3 domande essenziali da porsi sono:
- Per quale obiettivo vogliamo far crescere il capitale? L’università? Un master? Una caparra per l’acquisto della prima casa? Una riserva economica per affrontare il futuro senza ansie?
- Tra quanti anni serviranno questi soldi? Dobbiamo ovviamente capire se i soldi serviranno tra 5, 10 o 20 anni, perché la differenza tra un investimento a 5 anni e un investimento a 20 anni è enorme.
- Chi si occuperà dell’investimento e con quale metodo? I bambini non hanno bisogno di un portafoglio complesso, ma di un sistema semplice, sostenibile e replicabile.
Prima di tutto si risponde a queste domande, e poi si comincia a investire.
I vantaggi del risparmio per bambini
Iniziare a risparmiare per i bambini è senza dubbio una scelta finanziaria lungimirante.
I minori infatti non hanno impegni economici immediati, non hanno bisogno di così tanti soldi per vivere, e quindi possono sfruttare il tempo per far crescere in maniera molto importante il capitale.
Un investimento per un bambino si configura anche come un percorso educativo.
Verso i 10–12 anni si può cominciare a spiegare cosa significa risparmiare, perché il denaro cresce, perché non si deve avere paura dei mercati e come pianificare gli obiettivi.
Questa trasparenza prepara il bambino a un rapporto sano col denaro — cosa rara, ma preziosissima.
Non sai come investire?
Scopri che investitore sei. Ti bastano 3 minuti per scoprire la strategia migliore per te.
Quali forme di risparmio preferire per un investimento per minorenni?
Anche se sei già un investitore incallito e magari hai già conseguito dei guadagni importanti sui mercati finanziari, devi partire dal presupposto che investire per i bambini è diverso sia nella forma che nella sostanza.
Ci sono due diverse tipologie di soggetti che si interessano di investimenti per minorenni:
- Nonni che vogliono accantonare denaro per i nipoti;
- Genitori che stanno investendo per i figli.
Sebbene lo scopo sia lo stesso – garantire un capitale al destinatario in futuro – cambia la prospettiva soggettiva di chi prende la decisione.
Come avrai modo di capire a breve, infatti, la finanza è personale proprio perché dipende dalle dinamiche del soggetto che vi si approccia.
Accantonamento per i nipoti
Se sei il nonno o la nonna che si sta interessando dei propri nipoti, ti trovi in una situazione soggettiva diversa rispetto ai genitori perché probabilmente sei in pensione e, quasi sicuramente, hai messo da parte un patrimonio nel corso degli anni.
Il primo consiglio che mi sento di darti in questa sede è quello di pensare al passaggio generazionale se questo patrimonio è consistente perché, prima di avere dei nipoti, sicuramente hai dei figli e qualcuno potrebbe non gradire eventuali tue donazioni.
Ciò detto, l’investimento può essere fatto con contribuzione mensile oppure lasciandogli un capitale.
Nei prossimi paragrafi vedremo i prodotti più comuni.
Accantonamento per i figli
In questo caso hai qualche complicazione in meno e puoi decidere autonomamente il da farsi.
Nello specifico puoi sia acquistare dei prodotti pacchettizzati ed intestati già al bambino o alla bambina oppure puoi gestire tutto sul conto di famiglia ma con una maggiore organizzazione.
La cosa importante, in questa fase, è quella di creare un percorso di investimento che sia in linea con le possibilità economiche della famiglia.
Un errore che ho visto fare a molti è quello di investire soldi che non andavano affatto investiti e che, dopo qualche anno, servivano ad altre esigenze familiari.
Un primo consiglio che posso darti, prima ancora di vedere i prodotti, è quello di investire soltanto denaro che non ti servirà nel corso dei prossimi anni perché qualsiasi tipologia di investimento necessita di tempo per dare i suoi frutti.
I tuoi figli hanno tutta la vita per godere dei vantaggi dei mercati finanziari però per sfruttare questo fattore appieno devi fare in modo di investire soldi che non ti occorreranno se non in casi catastrofici.
Dove accantonare i soldi per i bambini?
Questa forse è la domanda chiave con cui hai probabilmente iniziato le tue ricerche e ti sarai reso conto che sul mercato l’offerta è sterminata, e che puoi davvero scegliere tra molti prodotti finanziari per minori.
In sintesi, prima di vedere una lista, mi preme dirti che esistono due approcci:
- Approccio “a pacchetto”: ti compri uno dei prodotti proposti da banche, assicurazioni o uffici postali e torni alle tue cose. Questo approccio ha il vantaggio di limitare il tuo impegno temporale ma presenta una serie di svantaggi legati al controllo ed al rendimento dei soldi che vuoi investire per i tuoi figli o nipoti;
- Approccio autonomo: inserisci gli investimenti per minori all’interno di una strategia che valorizzi gli obiettivi che ti hanno portato ad investire. Ne parlerò approfonditamente nella seconda parte dell’articolo.
Vediamo adesso alcune opzioni da considerare, partendo dagli investimenti meno rischiosi e andando verso quelli più rischiosi.
Conto Deposito
Il conto deposito è al momento uno dei migliori prospetti di investimento per chi vuole tutelare il suo capitale e soprattutto ottenere dei rendimenti certi e prestabiliti da contratto.
I conti deposito, nel caso in cui dovessimo accenderli a favore dei nostri piccoli, ci garantiscono anche rendimenti interessanti, in quanto possiamo permetterci ovviamente di vincolare i nostri risparmi per periodi molto lunghi, dato che sono destinati ai nostri bambini, che non dovrebbero avervi accesso prima dei 18 anni.
Tutti gli investimenti fino ai 100.000 euro in conto deposito sono completamente tutelati dal Fondo Interbancario di Garanzia, fondo al quale devono aderire per obbligo di legge tutte le banche operanti nel nostro paese.
Per approfondire, confronta subito gratis le migliori offerte con Conto Deposito TOP, lo strumento indipendente di Affari Miei che ti permette di avere una panoramica completa ed efficace con pochi click.
I libretti di Poste Italiane
Il risparmio per bambini è stato affidato sempre o quasi, almeno nel nostro paese, ai libretti postali.
Puoi consultare le seguenti guide per approfondire:
- Guida generale agli investimenti postali
- Guida generale ai libretti postali
- Libretti postali per bambini
I tempi in cui i nonni riempivano libretti postali che fruttavano gruzzoletti niente male sono purtroppo lontani, anzi lontanissimi.
Oggi un libretto postale altro non è che un luogo dove depositare i soldi come alternativa alla mattonella o al conto corrente. Il libretto non è un prodotto di investimento perché gli interessi, se presenti a seconda delle promozioni, sono bassissimi.
I libretti sono anche un ottimo spazio per cominciare il risparmio per neonati: spesso infatti appena nasce un bambino la prima cosa a cui si pensa è mettere da parte per lui un gruzzoletto che potrà servirgli in futuro, e senza dubbio il libretto postale è un pensiero comune come strumento dove mettere i soldi dei bambini
Buoni fruttiferi postali
I BFP storicamente sono sempre stati utilizzati per questo scopo ma negli ultimi anni i rendimenti si sono molto assottigliati rispetto ad una volta.
Ciò nonostante, presentano alcuni vantaggi:
- Sono facili da capire: se non hai mai investito in vita tua non c’è niente di più semplice;
- Sono facili da sottoscrivere sia online che recandosi presso uno degli innumerevoli uffici postali;
- Hanno la garanzia dello Stato Italiano, il tuo denaro è al sicuro.
Di contro, ci sono alcuni svantaggi, ovvero i rendimenti bassi.
In ogni caso, se ti interessa approfondire, qui trovi una guida.
Libretti di risparmio bancari
Le banche più famose negli anni hanno provato ad emulare il successo delle Poste creando dei prodotti simili, appunto i libretti. Di solito questi strumenti non hanno la garanzia statale delle Poste ed offrono condizioni molto simili, condividendo le medesime problematiche.
Per approfondire, qui trovi una rassegna.
PAC – Piano di accumulo per minorenni
Molte banche vendono il piano di accumulo come “prodotto” per risolvere il problema dell’investimento per minori.
Vista dall’esterno, la cosa può sembrare facile e carina: versi X euro al mese per N anni ed il tuo capitale cresce.
Tuttavia il PAC non è un prodotto ma una strategia di investimento che non devi necessariamente fare con gli strumenti che vogliono proporti loro che spesso sono carichi di insidie.
Per approfondire questo tema ti invito a leggere la guida al piano di accumulo capitale.
Investimenti Immobiliari: ha senso lasciare una casa ad un bambino?
Ho sempre invidiato la generazione dei miei genitori perché, anche quelli non ricchi, spesso hanno ricevuto in eredità un immobile dai genitori. Da grande ho scoperto che l’invidia era per certi versi giustificata perché nel luogo dove sono nato, la Costiera Amalfitana, gli immobili costano dai 5 ai 10 mila euro al metro quadro ed i miei nonni, nella loro ignoranza finanziaria, hanno avuto la lungimiranza (o la fortuna) di acquistare quando i prezzi erano molti più bassi.
Oggi non è così per tutta una serie di ragioni che ho espresso nella mega guida sugli investimenti immobiliari che puoi leggere per approfondire.
Fondi comuni ed ETF
L’investimento per i più piccoli si può fare in due modi:
- Piano di Accumulo: un po’ per volta si investe al fine di creare un capitale;
- PIC: unico investimento iniziale se c’è già un capitale.
Sono due soluzioni estreme, in realtà si può procedere anche ad una combinazione di queste due strade investendo una parte subito, se già disponibile, e poi integrare con dei versamenti successivi negli anni.
Su questo sicuramente strumenti come i fondi comuni di investimento o gli ETF si prestano meglio per garantire una maggiore diversificazione e, con la giusta esposizione azionaria, anche maggiori rendimenti.
Per approfondire, puoi consultare le seguenti risorse:
- Guida generale per investire in ETF;
- Guida generale per investire in fondi comuni;
- Come costruire un portafoglio in ETF
Non sai come investire?
Scopri che investitore sei. Ti bastano 3 minuti per scoprire la strategia migliore per te.
Definizione del budget
Dopo aver risposto alle domande e aver inquadrato gli obiettivi da raggiungere, occorre definire il budget e sapere quanto capitale andrà impegnato per il futuro.
Ci sono alcuni elementi da considerare che serviranno per prendere le decisioni migliori:
- Valutare le risorse: naturalmente la prima cosa da fare è quella di tenere conto del reddito, delle spese correnti, e della famiglia, per non dover compromettere la stabilità. Se ci sono delle spese da sostenere a breve è inutile prendere quei soldi e investirli;
- Definire la tolleranza al rischio: un’altra cosa molto importante quando si investe è scegliere e definire il profilo di rischio, per capire dove indirizzarsi e verso quali strumenti sarebbe meglio guardare per ottenere i migliori risultati compatibilmente a orizzonte temporale e tolleranza alla volatilità;
- Pianificare: ultimo ma non meno importante è la pianificazione, in quanto anche se scegli di accantonare delle somme relativamente piccole ogni mese, è importante che vengano versate costantemente, così da poter accumulare un capitale significativo sfruttando l’interesse composto e senza avere dei “buchi” che potrebbero sfasare tutto l’investimento.
Quanto serve investire davvero per un figlio?
Uno dei miti più diffusi è che per investire per un bambino servano somme elevate. È falso, perché mai come in questo caso è il tempo il vero motore del rendimento, non il capitale iniziale.
Proviamo a immaginare un esempio concreto, quello che un genitore medio potrebbe fare senza sforzi eccessivi.
Con 100 euro al mese — una cifra che molte famiglie spendono in abbonamenti, cene fuori o acquisti ricorrenti — in un portafoglio diversificato, dopo 18 anni si può ottenere un capitale che si avvicina ai 35.000€, se ipotizziamo un rendimento del mercato del 5% annuo.

Se invece ipotizziamo un altro scenario:
- i nonni mettono un capitale iniziale di 30.000€, dato dai loro risparmi per il nipote
- i genitori si impegnano a versare 200 euro al mese fino al raggiungimento della maggiore età
- rendimento annuo del 6%
allora come vedi dal grafico qui sotto a 18 anni questo ragazzo potrebbe ritrovarsi ad avere un gruzzolo di circa 165.000€! Non male direi, no?

Stiamo parlando di cifre che cambiano la vita di un ragazzo e che lo aiutano nelle sue scelte e nelle sue decisioni future.
Il Miglior investimento per bambini è il tempo
Qualsiasi sarà la modalità di investimento che sceglierai, converrai con me che hai una grande opportunità: il tempo.
Un bambino, infatti, avrà bisogno del denaro che vuoi mettergli da parte tra almeno 10-15 anni…un’eternità!
In tutto questo tempo puoi cogliere le incredibili opportunità dei mercati finanziari ed ottenere una grande rivalutazione del tuo capitale. Questo accade grazie all’interesse composto e migliore è la tua scelta e più redditizia sarà la rivalutazione!
Come insegnare ai bambini il valore dei soldi?
Questa domanda è collaterale a quanto visto finora, ma penso che sia importante non limitarsi a risparmiare per figli e nipoti, ma insegnare loro il valore dei soldi sin da piccolini. Per fare questo, bisogna coinvolgerli nella gestione del budget familiare.
Ad esempio, puoi insegnargli il valore del denaro aiutandoli a gestire i soldini portati dalla fatina dei denti, oppure piccoli guadagni legati al rendimento scolastico.
Sicuramente la formazione (anche finanziaria!) e il valore dell’indipendenza saranno un tesoro prezioso.
Questo vorrà dire creare un ponte tra presente e futuro, un ponte fatto di scelte consapevoli e non di improvvisazione.
In un mondo in cui le opportunità costano e l’incertezza aumenta, dare ai bambini un capitale e un’educazione finanziaria è uno dei regali più grandi che possiamo fare. È un gesto che parla di cura, di responsabilità e di visione.
Non sai come investire?
Scopri che investitore sei. Ti bastano 3 minuti per scoprire la strategia migliore per te.
Consigli avanzati per investire
Concettualmente, l’investimento per i figli non è niente di diverso rispetto all’investimento per sé stessi, anzi, rientra proprio nell’ambito della tua pianificazione finanziaria individuale.
Non si investe per i figli a caso, per dare loro genericamente “un futuro”, ma prima di agire è importante darsi degli obiettivi reali che vogliamo raggiungere.
Obiettivi che hanno un “nome e cognome” e che sono prezzabili economicamente.
Provo a farti qualche esempio. Il denaro che metti da parte potrebbe servire per:
- Università fuori sede: in questo caso devi calcolare di arrivare tra N anni ad avere un capitale che parta almeno da 50 mila euro, una parte devi risparmiarla ed investirla ed un’altra parte devi “ricavarla” dai mercati finanziari con la rivalutazione che puoi ottenere nel tempo;
- Avviamento di un’attività: potrebbe servire una cifra simile o più alta, anche qui vale lo stesso discorso;
- Percorsi di formazione professionale: anche qui ormai ci sono percorsi che costano quasi quanto l’università, quindi è necessaria una pianificazione;
- Qualsiasi altra cosa vorrà fare lui o lei: diventati adulti, i figli prendono la propria strada. Noi dobbiamo solo aiutarli, poi sta a loro.
Se hai obiettivi di questo tipo la risposta, spesso, non è nel prodotto pacchettizzato ma nella tua pianificazione finanziaria individuale e familiare.
Sono cose che insegno attraverso questo portale e che puoi comprendere meglio leggendo questo articolo in cui spiego come pianificare.
Conclusioni
Se vuoi fare l’investitore “a pacchetto”, ti ho mostrato la rassegna degli strumenti più comuni.
Se vuoi diventare un investitore autonomo, cogliendo le opportunità che offrono i mercati finanziari e magari sfruttando la “necessità” di dover investire per i tuoi cari, puoi continuare le tue letture qui su Affari Miei.
Qui trovi dei percorsi tematici, scopri quello più adatto a te:
- Che Investitore Sei? Scopri Subito il Tuo Percorso
- Percorso per Investire: Guida per Neo Lavoratori
- Percorso per Investire: Guida per Giovani Coppie con Figli
- Percorso per Investire: Guida per Mezza Età
- Percorso per Investire: Guida per Over 65
- IMPORTANTE - I Tuoi Investimenti in Banca non ti convincono? Scopri il DOCUMENTO SEGRETO (che la tua banca nasconde) in cui è spiegato tutto!
In bocca al lupo e buoni investimenti!
Scopri che Investitore Sei
Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

3 Commenti
Dario Sordi · 28 Marzo 2018 alle 13:34
I PAC vanno fatti sui fondi Azionari. Chiaramente l’orizzonte temporale deve essere congruo,Più è lungo il periodo e meglio è. Provate a fare simulazioni con un indice azionario ed uno obbligazionario, versandoci lo stesso importo. Con l’azionario si guadagna tanto più, quanto più, in periodi di crisi l’indice scende. Si compreranno così tante quote, che basta un piccolo rialzo per portare a casa rendimenti interessantissimi. mai replicabili con un indice (Fondo) obbligazionario. Cosa importantissima, evitate quei fondi con commissione di sottoscrizione elevata (max 1%). mortificherebbero il netto investito.
Piccola simulazione 10 versamenti da 100€ valore quota 10, 9, 7, 6, 5, 5, 6, 7, 8, 9. Se provate a dividere i 100€ per il valore della quota, otterrete il numero delle quote acquistate. Sommate tutte le quote e poi le moltiplicate per il valore dell’ultima quota (9) otterrete il montante accumulato. se avrete fatto bene i calcoli otterrete una performace (non un tasso di interesse) del 31,9%!!!! Altro che PAC obbligazionari.
Francesco · 30 Aprile 2023 alle 11:34
Non mi è chiaro il giudizio per i buoni fruttiferi postali. Forse l’articolo è datato. Investendo in buoni fruttiferi per minori ora, bloccati fino alla maggiore età si hanno rendimenti netti annuali che arrivano al 3% ed anche al 4% in base all’anno di nascita!
Davide Marciano · 1 Maggio 2023 alle 19:05
Ciao Francesco,
paradossalmente la situazione è peggiorata e non migliorata rispetto a qualche anno fa.
Sebbene dal 2022 i tassi siano in crescita e non più rasentanti lo zero come fino a poco tempo fa, il rendimento reale resta estremamente basso a causa dell’inflazione.
Per capirci, se nel 2019 con l’inflazione inferiore al 2% un BFP che rendeva il 2,5% ci sembrava avesse un rendimento quasi pari a zero, nel 2023, con l’inflazione stimata intorno al 6%, un BFP che rende il 3-4% risulta essere addirittura “peggiore” rispetto prima.
Molti guardano solo al rendimento nominale (la percentuale che ci viene offerta) e non al rendimento reale (rendimento nominale sottratta l’inflazione).
Un caro saluto,
Davide