Investire in strumenti sicuri ha sempre o quasi fatto rima con investire in titoli di stato. Le autorità di questo tipo vengono, spesso a buon diritto, altre volte no, ritenute più affidabili degli altri operatori di mercato, offrendo strumenti che vengono percepiti come tranquilli e sicuri.
In questa guida ti parlerò di tutti gli strumenti e tutte le opportunità per i tuoi investimenti in titoli di stato, settore che è diventato ipertrofico e che oggi offre diverse tipologie di strumenti, spesso anche difficili da comprendere. Puoi anche consultare l’apposita sezione!
In Questo Articolo Si Parla di:
Che cosa sono le obbligazioni statali?
Prima di passare al vivo della questione, un breve ripasso sulle obbligazioni. Quando acquistiamo una obbligazione stiamo di fatto prestando denaro a chi l’ha emessa, denaro che ci verrà restituito a scadenza.
Le obbligazioni incorporano un tasso di interesse, che ci viene retribuito o periodicamente (come nel caso dei titoli con cedola, tipicamente ogni 6 mesi), oppure a fine del rapporto, ma questo non cambia la sostanza della cosa: stiamo prestando denaro ad uno stato ed è della sua affidabilità come debitore che dobbiamo preoccuparci.
Le obbligazioni possono essere anche aziendali: a qualche compagnia, che deve rispondere nel nostro ordinamento a requisiti relativamente restrittivi, è concesso approvvigionarsi di capitali ricorrendo a questo strumento.
Mediamente le obbligazioni corporate, questo il loro nome sui mercati, sono meno affidabili delle obbligazioni statali, anche se non è sempre questo il caso.
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I Titoli di Stato Italiani
Ci sono diverse tipologie di titoli italiani sottoscrivibili, lascia che te le illustri in breve.
Cosa sono i BOT?
I BOT, acronimo che sta per Buoni Ordinari del Tesoro, sono uno degli strumenti più conosciuti tra quelli appartenenti a questa categoria.
Hanno tipicamente una scadenza molto breve, a 3, 6 o 12 mesi. Non prevedono cedole o pagamenti periodici: l’interesse viene rimborsato a scadenza del titolo.
In realtà non possiamo neanche parlare di interesse, perché in questo caso il rendimento è dato dalla differenza tra il costo del titolo e il capitale rimborsato.
Qui puoi trovare una guida che ho scritto per approfondire le competenze e le informazioni circa questo strumento di investimento.
Cosa sono i CCT?
I CCT, acronimo che sta per Certificati di Credito del Tesoro, sono titoli che hanno durata fissa di 7 anni e erogano cedole semestrali a tasso variabile. Il tasso di riferimento è quello EURIBOR, al quale viene aggiunto uno spread.
I CCT sono uno strumento tipicamente utilizzato per assicurarsi contro la crescita dei tassi eccessiva, che vedrebbe i titoli di stato a tasso fisso diventare molto meno convenienti.
Anche in questo caso ho redatto una guida: la puoi trovare qui. Se vuoi approfondire questo tema ti consiglio di leggerla!
Cosa sono i CTZ?
I CTZ, acronimo che sta per Certificati del Tesoro Zero Coupon, sono titoli che hanno scadenza fissa a 24 mesi e che non prevedono cedole (da qui appunto la dicitura Zero Coupon, dove Coupon sta per cedola).
Anche in questo caso siamo davanti a titoli il cui rendimenti è dato dallo scarto tra il prezzo d’acquisto e il capitale che si restituirà.
Se vuoi approfondire l’argomento non esitare a leggere l’articolo che lo approfondisce in maniera dettagliata, puoi trovarlo qui!
Cosa sono i BTP?
I BTP sono di gran lunga lo strumento più diffuso per il finanziamento del debito pubblico. È l’obbligazione che ha la durata più flessibile, nel senso che possono essere emessi con scadenza a 3, 5, 10, 15 o 30 anni.
Il tasso di interesse viene retribuito con cedola semestrale a tasso fisso: qui puoi leggere una guida di approfondimento molto valida e dettagliata su tale strumento.
I BTP€i
I BTP€i erano, e usiamo il passato perché almeno per il momento non vengono più emessi, buoni poliennali che avevano capitale e cedole rivalutate all’inflazione europea.
Per il momento non è dato sapere se questi strumenti torneranno disponibili, e con il vento dell’inflazione che sembra essere tornato timidamente a soffiare, non pare che ci siano speranze, almeno per adesso.
Quale titolo scegliere?
In realtà i titoli sono equivalenti per affidabilità dell’emittente, nel senso che è sempre la Repubblica Italiana a far fronte ai pagamenti.
A fare la differenza è la nostra, se vogliamo, scommessa: preferiamo un titolo che abbia rendite periodiche? Preferiamo invece avere tutto dopo, per incassare qualche euro in più? Qual è la scadenza che ci interessa?
Dato che il rischio emittente è lo stesso, vale la pena di ricordare quali sono i fattori che dobbiamo considerare prima di scegliere questo o quell’altro titolo:
- durata: più è alta, più sono alti i rischi (ci sono delle nobilissime eccezioni, che però nel caso dell’Italia possono essere ignorate);
- cedola: ci interessa o meno avere delle rendite periodiche? Parliamo di pochi euro, dati i tassi di interesse estremamente bassi che per il momento vengono offerti dai mercati;
- tasso fisso o variabile: il calcolo è molto meno semplice di quello che vorrebbe farti credere il promotore della banca; è una scelta molto complessa, dato che nessuno sa come si muoveranno i tassi da qui a 1, 2, 3, 10, 15 o 30 anni.
Scopri che Investitore Sei
Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:
Come investire in titoli di stato?
Investire in titoli di stato è quanto di più semplice ci possa essere. Ogni banca offre un conto deposito titoli che permette di acquistare sia all’emissione sia sul mercato secondario i titoli che preferiamo.
C’è inoltre la possibilità di investire sia in ETF, che sono fondi a gestione automatica, che includono diversi tipi di obbligazioni statali e aziendali come indice di riferimento e anche di scegliere fondi comuni di investimento obbligazionari, che in portafoglio hanno in percentuale preponderante di obbligazioni, appunto.
Per concludere, voglio rimandare alla lettura di questo articolo: troverai 13 consigli per i tuoi investimenti.
Buona lettura!