Investire in Uranio ed Energia Nucleare: Investimenti sull’Atomico

Conviene investire in uranio? Se ti stai chiedendo se conviene investire nel nucleare, è perché il tema dell’energia nucleare è tornato alla ribalta, tanto che molti investitori si sono concentrati su ETF e azioni sull’uranio.

Vediamolo insieme.

Perché investire nel nucleare?

Siamo nell’epoca delle energie alternative, il mondo sta cambiando e l’ambiente chiede maggiore sostenibilità. Per questo l’idea di dover usufruire di un’energia come quella nucleare forse potrebbe non sembrare coerente con l’idea di sostenibilità.

Eppure questa energia sta vivendo una vera e propria rinascita nel dibattito sulla transizione energetica, in quanto in realtà nuove centrali  sarebbero ovviamente più sicure che in passato e permetterebbero di produrre meno rifiuti. Potrebbe essere, quindi, un’energia in grado  di permetterci di raggiungere gli obiettivi climatici del 2050 e rispecchiare i requisiti  della ‘tassonomia verde’” (un elenco di energie considerate rispettose dell’ambiente che la Commissione europea approva entro la fine dell’anno).

Rimane comunque un dibattito controverso, basta vedere che la Germania sta cercando, in pochi mesi di dismettere le sue centrali, mentre Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti stanno cercando di costruirne di nuove e più efficienti.


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La guerra e la questione del nucleare: il rialzo dei prezzi dell’uranio

Oggi c’è un’altra questione che però incide sulla questione energetica e incendia il dibattito: la guerra Russo-Ucraina che sta portando vari Paesi a cercare di smarcarsi dal gas russo.

Proprio queste dinamiche hanno portato all’aumento dei prezzi di materie quali il gas, la benzina, alcuni generi alimentari. Ma anche quello dell’uranio è salito… e sappiamo che l’uranio è essenziale proprio nel settore nucleare.

Quali sono i dati? Si è passati dai 43 dollari alla libbra registrati nel febbraio 2022, poco prima dell’invasione russa, a prezzi di 57,5 dollari alla libbra, ovvero un rialzo del 33% in un mese soltanto.

Per poter vedere prezzi superiori ai 55 dollari alla libbra è necessario fare un salto indietro di più di 10 anni, ovvero novembre del 2011.

Ma qual è la ragione di questa corsa?  È destinata a continuare?

Ci sono due motivi dietro al rialzo del prezzo dell’uranio:

  • l’aumento possibile della domanda per gli investimenti sull’energia nucleare, in quanto sono stati svariati i Paesi che, a seguito della guerra, hanno annunciato progetti nel nucleare;
  • il rischio che le forniture di uranio subiscano qualche impatto negativo a causa della guerra. Il Paese che più produce uranio è il Kazakistan, le cui forniture, però, prima di raggiungere l’Occidente, passano da Mosca e San Pietroburgo. Sebbene per ora non si siano registrati problemi, i rischi di una contrazione dell’offerta di urani permangono a causa della probabilità di un’estensione del conflitto al Kazakistan – e questo non può che spingere al rialzo il suo prezzo. Basta pensare che la metà dell’uranio utilizzato dagli Stati Uniti per far funzionare le proprie centrali nucleari arriva da Russia, Kazakistan e Uzbekistan: se si dovessero bloccare questi flussi, mancherebbe sul mercato una fetta importante di uranio.

Quanto durerà l’uranio?

Apriamo una rapida parentesi prima di entrare nel vivo del discorso: è bene chiedersi quanto Uranio c’è ancora.

Infatti, come molte risorse terrestri, l’uranio è una fonte esauribile e non rinnovabile. Al ritmo attuale di consumo di 70 mila tonnellate l’anno, queste riserve dureranno appena 70 anni.

Tuttavia, se, come sembra, si inizierà a puntare sul nucleare per superare l’attuale empasse energetico, il suo esaurimento arriverà con un bel po’ di anticipo.

Non sono molti anni, come vedi, e questo potrebbe essere un motivo per non scommettere eccessivamente su questa unica risorsa per cercare di ridurre l’impatto dell’attività umana sul pianeta.

Ci sono poi altri svantaggi che non vanno dimenticati, a partire da quello legato alla gestione delle scorie nucleari, ancora radioattive e dannose per la salute. Non dimentichiamo i costi di installazione, di manutenzione e smantellamento quando le centrali nucleari diventano troppo vecchie e costi di costruzione elevati.

Come investire in uranio?

Ora che abbiamo fatto questa premessa, vediamo come è possibile investire in questo elemento.

Fondo di investimento sull’uranio

Iniziamo con un fondo di investimento, lo Sprott physical uranium.

Questo fondo, in dollari canadesi, compra reali partite di uranio. Esse vengono custodite in appositi magazzini. Agli inizi del 2022 l’andamento è stato molto buono (+34,3%) rispetto ai prezzi precedenti allo scoppio della guerra.

Tuttavia non è facile da comprare, in quanto è quotato solamente sulla Borsa di Toronto.

Etf North Shore global uranium mining 

Per facilitarti le cose, se vuoi investire, potresti passare per l’Etf North Shore global uranium mining, acquistabile in modo più semplice  a New York.

Tale ETF non solo investe  su società legate all’estrazione dell’uranio, ma dedica una buona parte del patrimonio proprio al fondo Sprott physical uranium.

Anche questo ETF ha registrato un buon andamento da inizio 2022 (+36,2% in euro). Ricordati, però, che si tratta di un ETF non armonizzato. 

Le azioni dell’uranio

Se preferisci investire in azioni, ecco un titolo azionario di una società che estrae e produce uranio.

Azioni Kazatomprom

Certamente è una strada più pericolosa rispetto agli ETF e questo va tenuto a mente. Un’azione da tenere a mente, se sei comunque deciso di valutare le azioni singole, è legata alla società Kazatomprom, società di Stato kazaka attiva nell’estrazione dell’uranio.

Attenzione, perché è stata comunque colpita dalla guerra e, come abbiamo visto, è un rischio che non possiamo trascurare. Per questo ti sconsiglio più che mai di non investire in questa azione, che ho voluto presentarti per completezza delle informazioni, e perché magari sei arrivato qui proprio perché stavi cercando queste specifiche azioni.

Azioni Cameco

Piuttosto, se proprio vuoi investire in azioni sull’uranio, valuta quelle della società canadese Cameco.

Queste, a differenza delle precedenti, stanno andando bene e sono salite del 47% in euro. Infatti, questo gruppo ha approfittato del rialzo dei prezzi della materia prima e ha beneficiato del possibile incremento della domanda che potrebbe ricevere in caso le sanzioni limitassero le attività del Kazakistan.

Tuttavia, ricordati che le azioni hanno chiuso il 2021 in perdita, quindi non pensare di inserire queste azioni in portafoglio senza avere una strategia e senza sapere ciò che fai.


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Un certificato sul nucleare

Su Borsa Italiana è sbarcato un certificato che punta su società del settore nucleare. Stiamo parlando dello Strategic Certificate su Vontobel Nuclear Energy Index emesso, appunto, da Vontobel Financial Products.

L’indice sottostante è costituito da 25 società operative nel settore dell’energia nucleare, non solo di Paesi sviluppati, ma anche di quelli in via di sviluppo.

Non sono incluse le società oggetto di sanzioni in ambito internazionale e quelle legate in qualsiasi modo allo sviluppo o produzione di armi nucleari.

Le aziende operano nell’estrazione dell’uranio e nella produzione di energia nucleare e vengono selezionate in relazione alla loro capitalizzazione di mercato.

La composizione finale dell’indice non è fissa, anzi,  viene adeguata ogni sei mesi.I dividendi e i proventi dei titoli vengono reinvestiti.

Dal 21 febbraio, questo certificate ha guadagnato  +42,2%, mentre i costi, le commissioni di gestione annue sono pari all’1,25% e non sono previste commissioni legate al rendimento

Attenzione, non dimenticare che si tratta di un investimento rischioso, ma permette di  concentrare l’investimento su un’unica azione ed è quotato su Borsa Italiana, quindi è di più facile negoziazione e anche il trattamento fiscale è più semplice, rispetto all’Etf North Shore global uranium mining.

Investire sull’uranio: pro e contro

Vediamo i vantaggi e gli svantaggi di questo investimento, prima di focalizzarci sulle opinioni.

Per capire se quello attuale è  un buon momento per investire in ETF uranio o su altri strumenti dedicati a questo bene,  è necessario valutare attentamente il contesto che si sta attraversando, esaminando alcuni aspetti ai quali abbiamo fatto accenno in apertura di questo approfondimento. importanti.

La prima considerazione da fare riguarda l’uranio in sé e i suoi campi di utilizzo: parliamo di una materia prima che continuerà a ricoprire un ruolo importante in campo energetico, oppure verrà presto soppiantata da fonti di energia più green?

Purtroppo non è semplice dare una risposta: abbiamo visto che l’uranio non durerà per sempre, oltre ad avere numerosi svantaggi, tuttavia il dibattito è ancora aperto e il nucleare continua a restare una fonte di energia molto controversa.

Sicuramente rappresenta una fonte di energia meno inquinante di altre, d’altra parte non sembra sposare i principi della transizione ecologica.

Il secondo spunto di riflessione riguarda la situazione delle materie prime nel loro insieme: il prezzo delle commodities è determinato dalle dinamiche di domanda e offerta e tende a mantenersi anche nei periodi più complessi.

I mesi dominati dalla pandemia da Covid-19 e dal conflitto tra Russia e Ucraina hanno causato notevoli stravolgimenti sui mercati, spingendo la volatilità e l’incertezza. Tuttavia, storicamente, i mercati sono caratterizzati da immensa resilienza. Ciò non toglie che non significhi di poter investire ad occhi chiusi senza informarsi!

Conviene investire nel nucleare? Opinioni

Per prima cosa, se vuoi investire sull’uranio, e di riflesso, sul nucleare, ci tengo a fare una precisione. Più che l’investimento sul “materiale”, devi considerare il tipo di strumento su cui investirai, anche perchè, diversamente ad esempio dall’oro, è impossibile investire sull’uranio fisico (stiamo parlando di un materiale radiottivo, nessuno lo terrebbe in cassaforte!).

Opterai per le azioni? Oppure gli ETF? O, ancora, un certificato?

Personalmente sconsiglio sempre di investire in singole azioni a chi non ha un portafoglio variegato e, soprattutto, non ha una strategia.

Investire in ETF, se sei alle prime armi, è sempre la soluzione più sicura e stabile, anche se, ovviamente, non suggerisco di investire ad occhi chiusi nemmeno in ETF.

Sarebbe come dover effettuare un’operazione sul corpo umano senza aver studiato: se ti obbligassero a scegliere di operare per la prima volta qualcuno e la scelta ricadesse tra un’operazione a cuore aperto o mettere dei punti di sutura a una brutta ferita, credo che senza indugio, dal basso della tua inesperienza (a meno che tu non sia un medico) sceglieresti i punti di sutura! Nonostante sia ovviamente più semplice, saresti comunque a tuo agio a fare un lavoro del genere senza avere le competenze?

Non penso, e lo stesso dovrebbe valere sugli investimenti. Quindi, in conclusione, quello che voglio dire che il nucleare è un settore che fa parlare di sé, e potrebbe certamente avere molti risvolti da offrire, ma la situazione, ad oggi, è incerta.

Dunque, investi in questo settore solo se sai cosa stai facendo (scegliendo uno strumento che tu sappia gestire e investendo solo una piccola parte del tuo capitale) e solo se credi davvero nel futuro dell’uranio e del nucleare: in questo modo, se dovesse andare male, non avrai comunque rimpianti.

Altre risorse per te

Come avrai capito, investire non è così semplice come potrebbe sembrare. Richiede un minimo di consapevolezza.

Ti lascio qui alcune letture gratuite da consultare per ampliare le tue competenze al riguardo e magari per scoprire altre opportunità di investimento:

Ed ecco altre guide per te:

Ti auguro buon proseguimento su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Investimenti

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