Investire all’Estero: Perché Guardare Oltre Confine? Consigli e Opinioni

Stai pensando di investire all’estero? Ti stai chiedendo se possa essere davvero una cosa intelligente da fare o se comunque possa essere importante per te guardare altrove negli investimenti?

Gli italiani potrebbero essere interessati a investire all’estero per diversi motivi. Se ti stai interessando di questo argomento non ti resta che continuare nella lettura dell’articolo.

Cominciamo!

I mercati esteri

Quando si cerca un Paese in cui investire, spesso si guardano le dimensioni del Paese stesso, la crescita potenziale dei mercati, ma anche l’ambiente, e si cerca infatti di comprendere se quella determinata economia possa essere quello favorevole agli investitori.

Se uno Stato è grande e ha una possibilità di crescita potenziale notevole, allora risulterà avere fascino per un investitore. Se il mercato ti farà ottenere accesso a nuovi clienti e a sua volta ad altri mercati, sicuramente avrà un’attrattiva maggiore.

Dobbiamo anche dire che le opportunità di investimento all’estero possono essere più ampie rispetto a quelle presenti in Italia. Investire all’estero può offrire agli investitori italiani una maggiore diversificazione dei portafogli, un accesso a mercati finanziari più grandi e un’esposizione ad altre valute. 

Inoltre, l’investimento all’estero offre agli investitori la possibilità di ottenere rendimenti più elevati rispetto a quelli disponibili sul mercato domestico. 

Infine, l’investimento in Paesi stranieri può anche essere un modo per diversificare i propri rischi: questo potrebbe avvenire per esempio grazie alla diversificazione geografica e settoriale che potrebbe bilanciare un portafoglio di investimento che altrimenti resterebbe troppo sicuro oppure troppo sbilanciato verso il rischio.

La strategia per investire

Investire all’estero può rivelarsi un’opportunità davvero molto interessante, ma occorre comunque andare con i piedi di piombo e prestare attenzione, perché ci sono tanti fattori da considerare.

Vediamo di elencarne alcuni:

  • Informazioni generali: la prima cosa da fare prima di investire all’estero è informarsi. Vuoi investire in Africa? Beh, ok: in primis dovresti “studiare” il luogo da te prescelto, per comprendere al meglio su quali business si fonda, quali sono le società più importanti, quali le aziende più grandi, quali i settori migliori e quali invece quelli da non considerare. Sembra una cosa banale, ma spesso le persone si buttano a capofitto in un investimento senza riflettere abbastanza e soprattutto senza raccogliere adeguate informazioni, il che può portarle anche a perdere soldi;
  • Politica: una cosa molto importante è informarsi al meglio sulla stabilità politica del Paese in cui si vorrà investire. Se ne scegli uno poco stabile politicamente o che sta vivendo una situazione non del tutto rosea sotto il punto di vista istituzionale, i tuoi investimenti potrebbero essere più difficoltosi del previsto. È importante anche trovare uno Stato che abbia un quadro normativo in grado di tutelare gli investitori da eventuali frodi o dai conflitti;
  • Tassi di cambio: investire all’estero comporta investire, con molta probabilità, in una moneta diversa da quella del tuo Paese. A questo punto sarà importante conoscere la stabilità economica e monetaria della realtà in cui andrai a investire, quindi sarà importante controllare i tassi di cambio e l’inflazione. Un tasso di cambio potrebbe risultare vantaggioso per noi, ma anche andare a nostro sfavore, oppure un’inflazione troppo elevata potrebbe svalutare la moneta.

Questi sono tutti aspetti da considerare prima di effettuare un investimento in uno Stato estero, che ci permettono di andare più a cuor leggero e di conoscere la realtà con la quale andremo a interfacciarci.

Dico questo perché alcune nazioni sono più rischiose di altre a causa di vari fattori, come l’instabilità politica o economica, le sanzioni internazionali, la debolezza della struttura dei mercati, l’alta inflazione, l’instabilità monetaria e così via.


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Normative fiscali

Affrontiamo ora un argomento di vitale importanza, ovvero un argomento relativo alle tasse.

Se investi in azioni estere, devi prendere in considerazione la legislazione fiscale del Paese in cui si trovano le azioni o i fondi o comunque gli investimenti che hai deciso di porre in essere. 

In particolare, dovrai considerare le normative che regolano le imposte sui redditi da capitale, le imposte sulle plusvalenze, le imposte sulle transazioni e le norme in materia di tassazione dei dividendi. Inoltre, è necessario verificare le normative della tua nazione di residenza in materia di imposte sul reddito da capitale e le imposte sulle plusvalenze. Inoltre, dovresti anche prendere in considerazione eventuali trattati bilaterali in materia fiscale tra il tuo Stato di residenza e quello in cui si trovano gli investimenti.

Gli obblighi sono legati alla compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi.

Ti consiglio di approfondire meglio questa parte con il tuo commercialista o comunque di prendere tutte le informazioni necessarie per fare le cose in regola e per bene, e per non trovarti poi a dover pagare delle multe.

I mercati emergenti

I mercati emergenti sono da sempre uno dei mercati più seguiti e più scelti per un investimento all’estero.

Questo perché essi rappresentano la miglior scelta per diversificare e soprattutto perchè possono portare guadagni più elevati rispetto ai mercati sviluppati. 

Questo perché i mercati emergenti sono spesso più volatili e le loro economie hanno un potenziale di crescita più alto. Investire in tali mercati può anche fornire ai potenziali investitori la possibilità di diversificare il loro portafoglio e di ridurre il rischio complessivo. 

È importante ricordare, tuttavia, che i mercati emergenti sono potenzialmente più rischiosi di quelli sviluppati.

Nei mercati emergenti inoltre vi è molto spazio per incrementi di produttività; essa infatti è in notevole ritardo rispetto a quella delle economie mature, ma grazie al miglioramento delle infrastrutture e ai progressi tecnologici la produttività potrebbe aumentare molto, e questo potrebbe essere un fattore molto importante nella crescita economica sostenibile.

Alcuni esempi di investimento

Se la tua scelta è quella di investire all’estero per diversificare il tuo portafoglio, allora potrai scegliere di investire per esempio in due o più Paesi. Questo potrebbe aiutarti a ridurre il rischio di un’eccessiva concentrazione di capitale in un solo posto.

Alcuni Stati ovviamente offrono un rischio relativamente più basso, come per esempio gli Stati Uniti. Qui infatti si concentrano le migliori azioni del mondo, quelle delle società più capitalizzate.

Altri Paesi invece sono mercati emergenti ma ormai possono contare su economie comunque solide che chiamarli emergenti potrebbe sembrare quasi un’inesattezza.

La Cina infatti è un mercato emergente ma può contare davvero su molte società importanti.

L’Africa anche è una realtà che sta attirando molti investitori ultimamente, e potrebbe essere una buona idea darle uno sguardo.

Potresti pensare di investire con gli ETF in Africa, più sicuri e meno costosi delle azioni in quanto con un fondo sarai in grado di acquistare più società in una volta e quindi di diversificare al meglio.

Se sei più propenso al rischio inoltre potresti anche dare uno sguardo a questo articolo in cui si parla di ETF sul Vietnam, una nazione che ha attirato negli ultimi anni l’attenzione di molti investitori, che però ha ancora molti rischi nascosti dentro di sé, quindi è adatto maggiormente a investitori consapevoli e in grado di sopportare eventuali perdite.

Anche il Medio Oriente è rientra tra gli emergenti che stanno attirando l’attenzione degli investitori.

Per quanto riguarda l’America, il Canada si piazza senza dubbio in cima alla lista dei Paesi interessanti, soprattutto sotto il profilo delle aziende minerarie e petrolifere.

Opinioni di Affari Miei

Siamo arrivati al termine della nostra guida, quindi ora cercheremo di capirne di più e di trarre le nostre conclusioni.

Investire all’estero può essere un’ottima strategia per diversificare i propri investimenti e per ridurre i rischi. 

Tuttavia, ci sono vari fattori da considerare (come abbiamo visto prima durante l’analisi) prima di prendere una decisione. 

Ad esempio, è importante esaminare i regolamenti, le tasse e lo stato dell’economia del Paese in cui si sta prendendo in considerazione l’investimento. Inoltre, è necessario considerare il cambio valutario e il rischio di cambio, in particolare se si prevede di investire in una valuta diversa dalla propria.

Senza dubbio si tratta di una scelta importante che potrebbe giovare ai nostri investimenti, se presa consapevolmente e in maniera corretta.

Alcune economie sono più solide, quindi risultano essere adatte a un investimento; altre invece meritano qualche attenzione in più e soprattutto meritano di essere studiate a fondo, ma potrebbero portare eventuali soddisfazioni. 

Il principio da tenere sempre in considerazione a mio avviso è quello di diversificare. Diversificando infatti si cerca di attutire i rischi e di non concentrarli in un unico investimento, quanto piuttosto di espanderli per evitare delle perdite o addirittura un collasso dei propri investimenti.

Se ti interessa capire come cominciare a farti strada nel mondo degli investimenti ti lascio queste risorse che potrebbero esserti molto utili:

A presto!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Investimenti

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