Migliori Fondi Obbligazionari: Quali sono i Migliori Fondi ed ETF Obbligazionari nei quali Investire?

Stai cercando delle informazioni sui migliori fondi obbligazionari nei quali investire? Spesso è il mercato azionario ad attirare maggiormente l’attenzione degli investitori.

Come mai? In primis perchè il mercato azionario racchiude e comprende al suo interno tutta la crescita mondiale, e tantissime tra le più grandi aziende al mondo.

Esso però nasconde alcune insidie:

  • Volatilità: il mercato azionario presenta un’elevata volatilità e delle oscillazioni marcate, che bisogna essere in grado di sopportare;
  • Rischio elevato: correlato alla volatilità, il rischio che si corre quando si decide di investire nel mercato azionario è sicuramente maggiore.

Questo è il motivo per cui il mercato obbligazionario potrebbe essere interessante in un’ottica di diversificazione e di ribilanciamento del portafoglio, proprio per fare da contrappeso ad un portafoglio azionario e di conseguenza più rischioso.

In questo articolo vedremo quindi cosa sono i fondi a gestione attiva che investono in obbligazioni e gli ETF obbligazionari, e di seguito troverai una lista dei migliori di entrambi per poter prendere le tue decisioni di investimento.

Buona lettura!

Obbligazioni: due parole

Prima di partire con la nostra analisi vediamo brevemente e ripassiamo insieme cos’è un’obbligazione. 

Quando investiamo in obbligazioni facciamo un investimento legato a un prestito che avviene tra l’emittente dell’obbligazione e noi che acquistiamo.

Quando acquistiamo un’obbligazione paghiamo una determinata somma, l’emittente mantiene i soldi per il proprio uso e naturalmente si impegna a pagare gli interessi al detentore di obbligazioni secondo degli intervalli prestabiliti, solitamente semestrali, fino a quando il titolo matura, ovvero raggiunge la scadenza. A quel punto l’emittente paga all’acquirente l’importo. 

Il mondo delle obbligazioni è più variegato e complicato di ciò che si pensa.

Esistono infatti moltissimi tipi differenti di obbligazioni, che si suddividono in poche categorie, ed esse sono:

  • Buoni del Tesoro: emessi dal governo federale
  • Buoni di Stato: emessi da un ente governativo statale
  • Buoni societari: emessi da un’azienda privata.

Per quanto concerne invece la durata e il rischio delle obbligazioni, possiamo distinguere:

  • Obbligazioni a breve, medio e lungo termine: a seconda della durata di un’obbligazione distinguiamo queste diverse categorie, basandoci sul tempo che trascorre tra l’emissione dell’obbligazione e la data di scadenza dell’obbligazione stessa;
  • Obbligazioni indicizzate all’inflazione: esse servono per aiutare gli investitori a proteggersi dall’inflazione. Vengono emesse da Stati sovrani e sono indicizzate all’inflazione di modo che il capitale e gli interessi salgano e scendano seguendo il tasso di interesse;
  • Obbligazioni investment grade: sono quelle obbligazioni che vengono emesse e che hanno un’elevata possibilità di essere rimborsate alla scadenza. Si tratta quindi di un investimento sicuro e poco rischioso;
  • Obbligazioni high yield: sono quelle ad alto rendimento, ovvero quelle che tra prezzo di acquisto e cedola rendono all’investitore più della media del mercato. Solitamente se il rischio di non rimborso è elevato, allora il rendimento delle obbligazioni sarà maggiore. 

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Cos’è un Fondo a Gestione Attiva Obbligazionario

Un fondo obbligazionario ha in portafoglio principalmente delle obbligazioni di Stato oppure delle obbligazioni societarie, ovvero emesse da imprese private. 

Essendo investiti in obbligazioni, essi vengono considerati più sicuri rispetto magari ad un fondo azionario, e possono quindi offrire un portafoglio differenziato.

L’altra faccia della medaglia è quella che si riferisce ai rendimenti: essendo dei fondi obbligazionari essi sono in grado di offrire dei rendimenti generalmente meno elevati.  Si tratta quindi di un fondo comune di investimento meno rischioso.

Naturalmente se decidessi di optare per un fondo obbligazionario dovrai comunque leggere bene il prospetto informativo: per esempio se dovessi ritrovarti ad investire in obbligazioni esotiche, ad esempio, ovvero quelle emesse da stati in via di sviluppo o poco solvibili, allora potresti incappare in uno strumento rischioso.

I fondi obbligazioni sono in grado di offrirti la possibilità di investire in un portafoglio diversificato di moltissime obbligazioni diverse, a fronte di un investimento anche modesto.

Il vantaggio di un fondo comune di investimento è quello di offrire all’investitore la diversificazione del proprio denaro. Infatti invece di comprare soltanto poche obbligazioni, in questo modo potrai accedere a migliaia di titoli a secondo di quello che è l’obiettivo del fondo. 

Un altro vantaggio è quello relativo al rischio emittente: se investi in una sola obbligazione, potresti imbatterti nel default di un’azienda o di uno Stato (anche se è molto difficile, però la storia ci insegna che può succedere), mentre se investi tramite un fondo obbligazionario azzeri questo rischio in quanto il patrimonio del fondo è separato da quello dell’emittente.

Pro e i contro dei fondi obbligazionari

Questo genere di strumento è  utile per gli investitori in quanto gli investimenti minimi richiesti per investire direttamente in singole obbligazioni sono in linea di massima considerevoli: i costi sono molto più alti!

Inoltre, il mercato obbligazionario è diverso rispetto al mercato azionario quando si tratta della partecipazione di singoli investitori: quando investiamo in azioni, è sufficiente un conto di intermediazione online, grazie a cui si possono acquistare azioni a commissioni estremamente basse. Con l’accesso diretto agli scambi, la compravendita di azioni viene eseguita in una frazione di secondo.

C’è da dire, poi, che il mercato obbligazionario si rivolge maggiormente agli operatori professionali, e per gli investitori “comuni” è difficile accedere al mercato. Investendo tramite un fondo obbligazionario le operazioni sono più accessibili anche agli investitori privati.

Non pensiamo però che i fondi obbligazionari siano privi di svantaggi, a partire dal fatto che i fondi obbligazionari addebitano commissioni per i loro servizi di gestione e di investimento.

Tutti i fondi obbligazionari passano tramite le loro spese per finanziare gli azionisti attraverso il rapporto spese, prendendo una piccola percentuale del patrimonio degli azionisti per coprire i costi, che possono oscillare tra lo 0,05% e l’1% o più su base annua.

Maggiore è il rapporto, più soldi perderai per le commissioni.

Un altro rischio è che  i prezzi dei fondi obbligazionari possono variare in maniera evidente nel corso del tempo. A differenza delle obbligazioni singole, i fondi obbligazionari non offrono alcuna garanzia che alla fine si sarà in grado di incassare a un prezzo fisso.

Come scegliere i migliori?

Forse ora ti senti un po’ confuso, ecco quindi qualche dritta per scegliere i fondi obbligazionari, i quali devono avere queste caratteristiche:

  • Bassi coefficienti di spesa che vadano a ridurre al minimo l’importo del reddito obbligazionario perso per pagare la gestione del fondo;
  • Grandi quantità di beni in gestione: tale caratteristica permette di ripartire i costi del fondo in un insieme più grande di investitori e conferire al fondo maggiore potere nel mercato obbligazionario di acquistare obbligazioni interessanti al miglior prezzo possibile;
  • Per gli ETF, alti livelli di volume di scambi giornalieri, che permette agli investitori di investire, acquistare o vendere più facilmente;
  • Rendimenti del reddito più elevati rispetto ad altri fondi obbligazionari nella stessa categoria;
  • Un obiettivo di investimento che corrisponde alle tue esigenze: dovrai conoscere la tua strategia!

Cos’è un ETF Obbligazionario

Gli ETF obbligazionari sono fondi a gestione passiva che replicano un determinato indice obbligazionario.

Come abbiamo visto prima il mercato delle obbligazioni è molto vario, e comprende al suo interno una vasta gamma di titoli tra cui scegliere.

Scegliere tra tutti questi titoli potrebbe risultare davvero difficile, ma con un ETF obbligazionario il problema viene risolto.

Infatti un ETF obbligazionario permette all’investitore che lo sceglie di investire in un paniere di obbligazioni, cercando di riprodurre l’andamento sui mercati. 

I fondi investono nelle obbligazioni, e solitamente la replica adottata è quella sintetica, in quanto si va ad effettuare una selezione sui titoli da inserire, puntando su quelli più rappresentativi di un determinato indice per poter ottenere un replica più fedele possibile.

Gli ETF obbligazionari, proprio seguendo la vastità del mercato delle obbligazioni, possono essere divisi e classificati secondo alcuni criteri, che ora vediamo:

  • Per tipologia di obbligazioni: i fondi possono acquistare sia delle obbligazioni governative, che delle obbligazioni corporate, che vengono cioè emesse da aziende private. La tipologia può anche seguire dei criteri a livello geografico, quindi per esempio possono essere selezionate soltanto obbligazioni europee o americane, dei criteri a livello settoriale, ovvero obbligazioni di aziende che operano nel settore dell’informatica oppure soltanto di aziende ad elevata capitalizzazione, oppure ancora secondo criteri macroeconomici, per esempio con obbligazioni di nazioni sviluppate oppure di paesi in via di sviluppo;
  • Per scadenza: l’ETF può essere composto da obbligazioni con scadenza a 5,10, 15 anni o anche di più;
  • Per rischio: alcuni ETF acquistano soltanto obbligazioni AAA, che hanno un rischio di insolvenza praticamente nullo, mentre alcuni ETF acquistano dei titoli investment grade, che hanno un rischio bilanciato e infine ci sono degli ETF che acquistano degli strumenti sotto il livello investment grade che sono molto rischiosi ma che di contro sono proficui e offrono un rendimento elevato;
  • Per valuta: alcuni ETF utilizzano l’euro come valuta quindi potrai stare più sereno e non avrai alcun rischio di cambio, mentre altri ETF usano altre valute, allora in questo caso dovrai tenere conto del rischio e dell’oscillazione del cambio;
  • Per trattamento delle cedole: alcuni gestori decidono di distribuire le cedole dividendole tra i proprietari delle quote, mentre altri gestori invece le capitalizzano nel fondo facendo in questo modo aumentare il valore delle quote stesse. 

Uno dei vantaggi dell’investimento in ETF obbligazionari è relativo alla liquidità: questi fondi infatti sono piuttosto liquidi e, mentre non tutte le obbligazioni possono essere scambiate in modo semplice e in ogni momento sui mercati finanziari, gli ETF possono essere negoziati in Borsa, quindi acquistati e venduti in qualsiasi momento.

Un altro vantaggio è sicuramente quello della diversificazione, in quanto con un ETF sei in grado di acquistare moltissimi titoli riducendo anche il rischio di credito, ovvero il rischio di default dell’emittente del titolo.

Per ultimo ma non meno importante, i costi: un ETF, essendo un fondo a gestione passiva, presenta dei costi di gestione contenuti, e più bassi rispetto ad un fondo comune di investimento, che segue invece la gestione attiva. Questa potrebbe essere una caratteristica da non sottovalutare.


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I migliori Fondi a Gestione Attiva Obbligazionari

Ora che abbiamo capito in cosa investono i nostri fondi, vediamo i 5 migliori fondi a gestione attiva obbligazionari. 

Franklin Euro Government Bond A(Ydis) EUR

L’obiettivo di investimento di questo fondo è quello di massimizzare i rendimenti totali tramite una combinazione di reddito da interessi e rivalutazione del capitale, investendo principalmente in titoli obbligazionari denominati in euro, che vengono emessi da governi ed emittenti governativi di paesi dell’eurozona.

Il comparto cerca di raggiungere il traguardo investendo prevalentemente in un portafoglio di obbligazioni garantite e a tasso fisso o variabile denominate in euro oppure in obbligazioni emesse da governi, entità sovranazionali, enti parastatali e società di tutto il mondo. 

La valuta del fondo è l’euro, quindi non dovrai affrontare il rischio di cambio.

Il fondo è stato lanciato nel 1999, quindi siamo di fronte a un fondo d’investimento molto maturo.

Il benchmark di riferimento è il Bloomberg Euro Government Bond Index.

Per quanto riguarda i costi, abbiamo:

  • Commissione d’ingresso: 3%;
  • Commissione di gestione: 0,55%;
  • Spese correnti: 0,80%.

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 3, in una scala che va da 1 a 7: stiamo quindi parlando di un rischio medio.

Nordea 1 – Global High Yield Bond Fund BP

Il fondo persegue l’obiettivo di offrire agli azionisti una crescita del capitale a medio-lungo termine.

Il fondo ha una gestione attiva, e nell’ambito di questa gestione vengono selezionati titoli che sembrano offrire opportunità d’investimento superiori.

Il fondo investe principalmente in obbligazioni societarie ad alto rendimento di tutto il mondo, con almeno 2/3 del patrimonio complessivo che vengono destinati a titoli di debito subordinato e ad alto rendimento emessi dalle società.

Il fondo inoltre applica una serie di tutele ambientali e/o sociali di base.

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 4, in una scala che va da 1 a 7, quindi stiamo parlando di un rischio medio.

Per quanto riguarda le spese abbiamo le spese di sottoscrizione che sono pari al 3%, mentre non sono previste spese di rimborso, ma le spese correnti ammontano all’1,31% annuo.

Per quanto concerne i rendimenti, il fondo ha quasi sempre replicato il benchmark, sottoperformandolo di poco dal 2011.

Fidelity Funds – Euro Corporate Bond Fund 

Il comparto mira a ottenere un reddito relativamente elevato con possibilità di crescita del capitale.

Come percentuali, il fondo in quesitone investirà almeno il 70% in obbligazioni societarie denominate in euro, mentre meno del 30% sarà investito in obbligazioni denominate in valute diverse dall’euro e/o in obbligazioni non societarie. 

Inoltre, il comparto investirà almeno il 50% del patrimonio netto in titoli che mantengono caratteristiche sostenibili, prendendo in considerazione le caratteristiche ambientali e sociali relative alla limitazione del cambiamento climatico e alla gestione delle acque.

Il fondo può investire in obbligazioni emesse da governi, società oppure altri enti.

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 3, quindi siamo su un rischio medio.

Passiamo adesso alla parte dei costi.

Per questo fondo abbiamo:

  • Commissione di sottoscrizione: 3,50%;
  • Commissione di rimborso: non prevista;
  • Spese correnti: 1,05%.

Nordea 1 – Chinese Bond Fund BP CNH

L’obiettivo di questo fondo è offre agli azionisti una crescita del capitale a medio-lungo termine.

Nell’ambito della gestione attiva del fondo vengono selezionati titoli che sembrano offrire opportunità d’investimento superiori. 

Il fondo investe principalmente in obbligazioni cinesi, includendo le obbligazioni ad alto rendimento.

Se vogliamo essere più precisi, il fondo investe almeno 2/3 del suo patrimonio in titoli di debito che sono emessi da enti pubblici o da scoierà con sede o che svolgono la maggior parte delle loro attività nella Repubblica popolare cinese, a Hong Kong, a Macao o a Taiwan, ovvero nella Grande Cina e in Asia.

Questi titoli sono investment grade o high yield.

Il fondo inoltre è esposto principalmente alla valuta di base o al CNY, ma può anche avere un’esposizione ad altre valute. 

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 3, quindi stiamo parlando di un rischio medio.

I costi per questo fondo sono pari al 3% per quanto concerne le spese di sottoscrizione, mentre le spese di rimborso non sono previste. Invece le spese correnti sono pari all’1,38% annuo.

BlackRock Global Funds – Euro Bond D2

Il Fondo investe almeno l’80% del patrimonio complessivo in titoli a reddito fisso. Essi comprendono obbligazioni e strumenti del mercato monetario (ossia titoli di debito a breve scadenza). Almeno il 70% del patrimonio complessivo del Fondo sarà investito in titoli denominati in euro. 

I titoli a reddito fisso possono essere emessi da governi, agenzie governative, società ed enti sovranazionali (per es. la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo) con sede in paesi sia all’interno che all’esterno dell’eurozona. Almeno l’80% del patrimonio complessivo del Fondo sarà di tipo investment grade (ossia soddisferà uno specifico livello di solvibilità) al momento dell’acquisto. 

La parte restante può comprendere investimenti con un rating creditizio relativamente basso o privi di rating.

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 3, quindi stiamo parlando di un rischio medio, facendo riferimento alla scala che va da a 1 a 7.

Le spese in questo caso sono così suddivise:

  • Spese di sottoscrizione: 5%;
  • Spese di rimborso: non previste;
  • Spese correnti: 0,40%.

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I migliori ETF Obbligazionari

Ora che abbiamo visto i migliori fondi comuni di investimento a gettone attiva, passiamo ad analizzare i migliori ETF obbligazionari nei quali investire.

Xtrackers Harvest CSI China Sovereign Bond UCITS ETF 

L’indice CSI Gilt-Edged Medium Term Treasury Note replica i titoli di stato cinesi, che hanno una scadenza che va dai 4 ai 7 anni.

Il fondo ha una dimensione media, pari a 259 milioni di euro, ed è stato quotato a luglio 2015.

Il metodo di replica è fisco, e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Lussemburgo.

La politica di distribuzione delle cedole è a distribuzione, ed esse vengono distribuite annualmente agli investitori.

Il costo di gestione annuo ammonta allo 0,35%.

Il profilo di rischio è medio, pari a 3.

La composizione dell’ETF per rating vede al 98,66% obbligazioni con rating A1, mentre per il restante 1,34% l’investimento è in liquidità e strumenti del mercato monetario.

Lyxor BofAML EUR Short Term High Yield Bond UCITS ETF

L’indice BofA Merrill Lynch BB-CCC 1-3 Year Euro Developed Markets High Yield Constrained replica i titoli obbligazionari societari europei a breve termine, che hanno un rating Sub-Investment Grade e con scadenza: 1-3 anni.

Il fondo ha una dimensione media, pari a 164 milioni di euro, ed è stato lanciato a giugno 2017.

Il fondo ha una replica sintetica, e non ha copertura valutaria.

Il fondo è domiciliato in Lussemburgo.

Le cedole vengono distribuite semestralmente, quindi la politica per quanto concerne i dividendi è a distribuzione.

Il costo di gestione ammonta allo 0,30% annuo.

Il profilo di rischio è pari a 4, quindi stiamo parlando di un rischio medio.

L’allocazione geografica dell’indice vede al primo posto l’Italia con il 19,5%, seguita dalla Germania con il 14,47%, e dalla Francia con il 14,45%.

SPDR Bloomberg Barclays 0-3 Year Corporate Bond UCITS ETF

L’indice Bloomberg Euro Corporate Bond 0-3 replica il mercato delle obbligazioni societarie denominate in Euro di titoli investment grade a tasso fisso con una scadenza inferiore ai 3 anni.

Il fondo è grande, con 1.778 milioni di euro, ed è stato quotato nell’agosto del 2013.

Il metodo di replica è fisica, e non ha copertura valutaria.

Il fondo ha domicilio in Irlanda, e la politica di distribuzione dei dividendi è a distribuzione, con le cedole che sono distribuite semestralmente agli investitori.

I costi di gestione sono pari allo 0,20% annuo.

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 2, quindi stiamo parlando di un fondo relativamente poco rischioso.

La ripartizione per settore vede al primo posto con il 48,37% il settore finanziario, seguito da quello industriale con il 45,76% e da quello dei servizi pubblici con il 5,67%.

Xtrackers II Global Government Bond UCITS ETF

L’indice FTSE World Government Bond – Developed Markets (EUR Hedged) replica obbligazioni governative a livello mondiale emesse da nazioni sviluppate, con rating: Investment Grade.

Il fondo ha una dimensione grandi di 865 milioni di euro ed è stato quotato a ottobre 2008.

Il metodo di replica è fisico e ha copertura valutaria.

È domiciliato in Lussemburgo, e la politica sui dividendi è ad accumulazione, ovvero le cedole non vengono distribuite con una certa frequenza ma sono invece reinvestite nel fondo stesso.

I costi di gestione ammontano allo 0,25% annuo.

Il profilo di rischio per questo fondo è pari a 3, ovvero un rischio medio.

La composizione del fondo per allocazione geografica vede al primo posto gli USA con il 40,40%, seguiti dal Giappone con il 16,56% e dalla Francia con l’8,37%.

Lyxor US Treasury 1-3Y (DR) UCITS ETF

L’indice Bloomberg US 1-3 Year Treasury Bond replica i titoli di stato denominati in dollari statunitensi emessi dal tesoro americano, che abbiano una scadenza di 1 – 3 anni e un rating Investment Grade.

Il fondo ha una dimensione media pari a 128 milioni di euro, ed è stato quotato a novembre 2010.

Il metodo di replica è fisico, e non ha copertura valutaria. 

Il fondo ha domicilio in Lussemburgo.

La politica sui dividendi è a distribuzione, e le cedole sono distribuite agli azionisti ogni sei mesi.

I costi di gestione per questo fondo sono veramente molto esigui, pari allo 0,07% annuo.

Il profilo di rischio è pari a 2, quindi siamo di fronte a un fondo che ha un rischio basso.

Opinioni di Affari Miei

Ora che siamo giunti alla fine della nostra trattazione, e abbiamo visto quali sono i migliori fondi a gestione attiva obbligazionari, e i migliori ETF obbligazionari, possiamo ragionare insieme e cercare di capire come operare una scelta verso gli investimenti in obbligazioni.

Come prima cosa ti consiglio di delineare la tua strategia e prevedere di avere un portafoglio con una componente in percentuale di capitale investito in obbligazioni. 

Come abbiamo visto infatti, inserire una percentuale di investimento in obbligazioni nel tuo portafoglio è utile per diversificare, e anche per attenuare il rischio.

Potresti partire dalla delineazione del tuo profilo di rischio, così che potrai capire quanta percentuale in portafoglio destinare all’investimento azionario, quanta all’investimento obbligazionario e soprattutto come distribuirla.

Nella tua scelta, come consiglio personale, ti direi di valutare per bene le spese, ovvero i costi che dovrai sostenere nell’acquistare i fondi che ti permetteranno di avere in portafoglio molte obbligazioni.

Come abbiamo visto infatti, acquistare singole obbligazioni è un lavoro complesso e costoso, mentre attraverso un fondo o un ETF riuscirai ad avere un’ottima esposizione a questi titoli. 

Investire alcuni dei risparmi in obbligazioni ha senso per la maggior parte degli investitori, anche per coloro che hanno orizzonti temporali lunghi, e anche per coloro che a rischiare troppo non si sentono tranquilli.

L’obbligazione infatti assolve anche a un’altra funzione: come abbiamo visto nel caso degli ETF, essi sono quasi tutti a distribuzione, ovvero le cedole vengono distribuite a cadenza temporale all’investitore.

Questo particolare è interessante per un’azionista che vuole avere in portafoglio anche dei fondi in grado di corrispondergli dei pagamenti degli interessi e quindi garantirgli una sorta di rendita.

Tornando a parlare di costi, come avrai potuto notare nel caso degli ETF essi sono molto più contenuti che nel caso dei fondi d’investimento a gestione attiva. Questo capita per qualsiasi tipo di fondo, non soltanto per quelli obbligazionari.

Se potessi darti un consiglio personale infatti, ti direi di puntare su un ETF obbligazionario piuttosto che su un fondo a gestione attiva, ma questo naturalmente sta a te, alla tua situazione e al tuo obiettivo di investimento.

Conclusioni 

Spero che questa guida ti sia stata utile per comprendere il mondo dei fondi obbligazionari e per arrivare a compiere una scelta consapevole per il tuo investimento.

Prima di salutarti ti allego una risorsa ulteriore per scegliere gli ETF obbligazionari, e anche un articolo nel quale potrai fare chiarezza sul mondo complesso dei fondi comuni di investimento. 

Inoltre, ti allego anche alcune risorse interessanti che potresti valutare per cominciare a impostare un percorso di investimento consapevole.

Buona lettura.


Scopri che Investitore Sei

Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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