Fondo Eurizon Azioni Paesi Emergenti: Caratteristiche, Rischi, Costi e Scenari di Performance – Recensione Completa

Conviene investire nel fondo Eurizon Azioni Paesi Emergenti (ISIN:IT0001031928)?

Non è semplice dare una risposta, perché la riuscita di un investimento dipende da diversi fattori.

Per prima cosa però, l’investitore deve definire la propria propensione al rischio in relazione agli obiettivi di guadagno e all’orizzonte temporale che ha a disposizione.

Il mercato dei Paesi emergenti non è per tutti: prima di sottoscrivere la partecipazione al fondo dovresti valutare attentamente la coerenza di questa scelta.

Nell’articolo troverai informazioni sulla composizione del portafoglio, sul benchmark di riferimento, sul profilo di rischio/rendimento, sui costi, e anche alcune mie osservazioni oggettive che potranno esserti di aiuto.

Insieme infatti analizzeremo il KID del fondo e cercheremo di estrapolare le informazioni migliori per compiere una scelta di investimento consapevole e profittevole.

Buona lettura.

Chi è Eurizon Capital SGR

Prima di addentrarci nell’analisi del KID (Key Information Document) e vedere tutte le caratteristiche del fondo Eurizon Azioni Paesi Emergenti, cominciamo come sempre con la presentazione della società.

Eurizon Capital SGR è la società a cui fa capo la Divisione Asset Management del Gruppo Intesa Sanpaolo: al Gruppo fanno riferimento la lussemburghese Eurizon Capital S.A., le italiane Epsilon SGR e Eurizon Capital Real Asset SGR, e la società con sede nella capitale del Regno Unito Eurizon SLJ Capital LTD.

La Divisione è attiva in 25 paesi ed è anche presente nell’Est Europeo, e opera in Francia, Germania, Svizzera e Spagna tramite le proprie strutture commerciali.

Se vuoi approfondire e ti interessa scoprire quali sono tutti i fondi proposti, qui trovi tutta l’offerta completa dei fondi Eurizon.

Profilo di investimento e caratteristiche del fondo Eurizon Paesi Emergenti

Il fondo che stiamo analizzando è gestito attivamente da Eurizon Capital.

Il fondo investe principalmente in azioni quotate nei mercati regolamentati dei Paesi Emergenti, emesse principalmente da società a capitalizzazione medio/elevata. Le azioni sono denominate in valute estere perciò l’investimento è fortemente esposto al rischio di cambio.

Il fondo mira a conseguire una crescita significativa del capitale investito, discostandosi anche in modo marcato dal benchmark di riferimento – un portafoglio di titoli rappresentativo del segmento di mercato in cui investe il fondo.


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In cosa investe il fondo

Il Fondo investe principalmente in azioni quotate nei mercati regolamentati dei Paesi Emergenti. Le azioni sono denominate principalmente nelle valute dei Paesi Emergenti, in dollari USA ed in euro.

Il fondo è gestito attivamente con riferimento al benchmark e non si propone di replicare la composizione del benchmark, infatti il grado di discrezionalità rispetto al benchmark è significativo.

La gestione del fondo è caratterizzata da un significativo tasso di movimentazione del portafoglio (turnover).

Il benchmark

Il benchmark a cui questo fondo fa riferimento è composto così:

 

  • 95% MSCI Emerging Markets in euro;
  • 5% Bloomberg Euro Treasury Bill.

L’indice MSCI Emerging Markets è quello che si propone di replicare il rendimento dei titoli azionari che appartengono ai paesi emergenti. Questo al suo interno presenta diverse società che provengono dalla Cina, dall’India, da Taiwan e dal Brasile.

Per quanto riguarda i settori invece abbiamo al primo posto il settore finanziario, seguito dall’information technology e dal settore dei consumi discrezionari.

Rischi e opportunità delle economie emergenti

Ma cosa si intende con “Paesi emergenti” e cosa comporta un investimento di questo tipo?

I mercati emergenti sono tutti quei mercati che non fanno parte del gruppo delle economie sviluppate. Sono paesi che arrivano da un passato di povertà o di instabilità politica, e che solo negli anni recenti hanno cominciato a registrare tassi di crescita interessanti.

Siccome si tratta di economie giovani, e in forte crescita, sono terreno fertile per gli investimenti, tuttavia comportano un rischio molto alto perché sono soggette, più dei Paesi sviluppati, a volatilità dovute e instabilità politiche e sociali, nonché alle variazioni di prezzo delle materie prime.

Profilo di rischio del fondo

Ti ho già spiegato come investire in economie giovani sia molto rischioso. L’investimento è infatti suscettibile al rischio geopolitico, e c’è un’alta possibilità che si verifichino degli eventi al di fuori del controllo della SGR.

Il fondo, nonostante questo, si colloca al numero 4 della scala che misura il livello di rischio/rendimento, e dove il 7 rappresenta il rischio più alto. Ciò vuol dire che Eurizon Azioni Paesi Emergenti è un prodotto adatto ad investitori in grado di sopportare, mentalmente ed economicamente, le perdite potenziali, anche se comunque non si configura come un fondo troppo rischioso, perché appunto il rischio in questo caso è medio.

Modalità di sottoscrizione e politica di distribuzione dei proventi

Il fondo è del tipo “aperto”, significa che è possibile sottoscrivere delle quote in qualsiasi momento, sia attraverso un versamento unico (PIC), che con l’investimento periodico (PAC). L’importo minimo da investire è pari a 50€.

Il fondo è distribuito dal gruppo Intesa San Paolo e da numerose altre banche e SIM partner.

Il fondo è ad accumulazione, ciò vuol dire che i proventi maturati ogni anno vengono reinvestiti nel patrimonio del fondo stesso. Per disinvestire non ci sono particolari indicazione, in qualsiasi momento è possibile darne comunicazione alla SGR che provvederà a rimborsare il valore delle quote possedute.

Costi e Spese

Il fondo presenta i seguenti costi:

  • Spese di sottoscrizione pari all’1,50% del capitale investito;
  • Spese di rimborso, per uscire dall’investimento, non previste;
  • Spese correnti, prelevate dal fondo annualmente, pari all’1,89% (le provvigioni di gestione corrispondono all’1,80%);
  • Spese di performance legate al rendimento, pari al 20% della differenza tra l’incremento del valore della quota e l’incremento del benchmark di riferimento.

Ti invito a soffermarti su questa parte del KID che ti serve per comprendere al meglio l’investimento che andrai a fare e soprattutto quale sarà l’andamento del tuo portafoglio.

Se vuoi approfondire, in questo nostro report spieghiamo come un investimento troppo costoso può produrre decine di migliaia di euro di rendimenti in meno.

Rendimenti Storici

Infine, diamo un’occhiata ai rendimenti passati del fondo. Ti ricordo che non sono indicativi di quelli futuri, ma ci servono semplicemente per capire come si è mossa la gestione negli anni precedenti.

Per completezza ti allego qui una schermata tratta dal sito ufficiale, che rappresenta le performance del fondo: 

Gli ultimi dati che abbiamo a disposizione riguardano un arco di 10 anni. Com’era prevedibile, i risultati sono stati molto altalenanti: una costante però è chiara, ovvero che il fondo non ha mai sovraperformato il benchmark, ma al massimo lo ha eguagliato.

Il grafico ci fa capire che l’andamento dell’investimento è un continuo sali e scendi, adatto solo a chi ha uno stomaco forte.

Scenari di performance

Dal 2023 la normativa europea ha previsto che i KID dei prodotti finanziari avessero una sezione dedicata agli scenari di performance in cui si ipotizza il rendimento dell’investimento.

Le simulazioni vengono effettuate sulla base del comportamento del mercato di riferimento nell’ultimo decennio quindi hanno una valenza puramente esemplificativa e, si legge chiaramente, “non esiste un rendimento minimo garantito. Potreste perdere il vostro intero investimento o parte di esso“.

Il fondo in questione, nel documento, prevede uno scenario basato su un periodo di detenzione minima di 6 anni con un investimento di 10.000€.

Gli scenari sono:

  • Stress: in caso di uscita dopo un anno si può ottenere un rendimento negativo fino al 72,85% mentre in caso di disinvestimento dopo sei anni il rendimento medio annuo negativo può essere del 20,96%;
  • Sfavorevole: in caso di uscita dopo un anno si può ottenere un rendimento negativo fino al 25,67% mentre in caso di disinvestimento dopo sei anni il rendimento medio annuo negativo può essere del 4,15%;
  • Moderato: in caso di uscita dopo un anno si può ottenere un rendimento dello 0,74% mentre in caso di disinvestimento dopo sei anni il rendimento medio potrebbe essere del 3,02%;
  • Favorevole: in caso di uscita dopo un anno si può ottenere un rendimento del 41,71% mentre in caso di disinvestimento dopo sei anni il rendimento medio potrebbe essere dell’8,05%.

Dal documento possiamo leggere che “Le cifre riportate comprendono tutti i costi del prodotto in quanto tale ma possono non comprendere tutti i costi da voi pagati al consulente o al distributore. Le cifre non tengono conto della vostra situazione fiscale personale che può incidere anch’essa sull’importo del rimborso”.

Lo scenario di stress, infine, indica quale potrebbe essere l’importo rimborsato in circostanze di mercato particolarmente estreme ed è da intendersi come l’ipotesi in assoluto peggiore.


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Opinioni di Affari Miei sul Fondo Eurizon Azioni Paesi Emergenti

Veniamo al punto, conviene investire nel fondo Eurizon Azioni Paesi Emergenti?

La convenienza è relativa, soprattutto quando si maneggia un fondo azionario simile bisogna fare mille-mila valutazioni. Ti dico subito che investire in questo fondo può aver senso solo se a monte c’è una strategia mirata.

Infatti è risaputo che il miglior motore di crescita di un portafoglio è l’investimento azionario, però occorre aver fare un’opportuna diversificazione delle risorse, e avere come prospettiva un orizzonte temporale molto lungo.

Se pensi di investire tutto il capitale in un fondo azionario, sbagli. Devi predisporre altri strumenti che possano coprirti le spalle e dare maggiore stabilità al tuo portafoglio, altrimenti troppo volatile.

Qui su Affari Miei non siamo dei grandi “fan” dei fondi comuni d’investimento per tutta una serie di caratteristiche intrinseche di questi prodotti e dalla loro distribuzione: costi alti, poca trasparenza e conflitti di interesse tra i consulenti bancari ed i propri clienti.

Se vuoi approfondire questo aspetto, ti consiglio di scaricare gratuitamente questo report in cui tocchiamo con mano quanto può incidere una gestione poco efficiente sul tuo patrimonio: l’impatto è di decine di migliaia di euro.

Nella nostra strategia di investimento preferiamo utilizzare gli ETF, i fondi a gestione passiva che spesso riescono a fare meglio dei fondi comuni.

Riguardo alle azioni, è chiaro che esse siano più remunerative di altre asset class, e certamente i mercati emergenti apportano quella dinamicità e imprevedibilità all’investimento che molte persone cercano; una spinta in più, se ben pianificata e bilanciata, può dare grandi soddisfazioni.

Tuttavia, senza una propensione al rischio adeguata, senza un impegno a lungo termine, e senza una completa pianificazione, un fondo come quello analizzato oggi può facilmente rivelarsi un’arma a doppio taglio.

La formazione viene prima di tutto

Se pensi di investire in Eurizon Azioni Paesi Emergenti, io mi aspetto che tu possieda delle conoscenze finanziarie adeguate. Trovo che sia un fondo troppo rischioso e complesso per essere maneggiato da un risparmiatore qualunque.

Spero che tu abbia i mezzi adeguati per valutare la convenienza di questo investimento. Se così non fosse allora devi necessariamente fare un passo indietro e ripartire dalla formulazione della tua strategia.

Prima di investire in questo o quell’altro fondo, infatti sarebbe meglio valutare anche strumenti alternativi e organizzare meglio la propria strategia di investimento.

Sui fondi comuni di investimento a gestione attiva ci sono una serie di perplessità tecniche che, a nostro avviso, non li rendono particolarmente attrattivi: in questo report spieghiamo l’impatto enorme che tutte le criticità evidenziate possono avere nel corso del tempo.

I fondi comuni a gestione attiva non sono l’unica soluzione disponibile, esistono anche gli ETF, come ti accennavamo prima.

Altre Risorse da consultare

Se invece non ti senti così esperto da investire, allora ecco qualche guida che puoi leggere per ampliare la tua conoscenza:

Ti auguro di fare la cosa giusta per te, continua a seguirmi su Affari Miei.


Scopri che Investitore Sei

Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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