Fondo Algebris Financial Credit Fund: Caratteristiche, Rischi, Costi e Opinioni – Recensione Completa

Stai valutando se investire nel fondo Algebris Financial Credit Fund (ISIN: IE00B8J38129)?

Allora sei capitato nel posto giusto: in questo articolo trovi una recensione indipendente e dettagliata del fondo, costruita sulla base della documentazione ufficiale (KID e factsheet).

Vedremo insieme le caratteristiche, la strategia di investimento, i costi, il profilo di rischio e infine, al termine dell’articolo, troverai anche le mie opinioni su questo fondo comune, così da capire se può essere una scelta adatta alla tua strategia.

Cominciamo!

Algebris: una panoramica sulla società di gestione

Algebris Investments è una società di gestione del risparmio indipendente, con sede principale a Londra ma con forte presenza anche in Italia.

Fondata nel 2006 da Davide Serra, è nota per il suo approccio specializzato nel settore finanziario e per la gestione attiva e concentrata dei propri fondi.

Algebris punta molto sull’analisi fondamentale e sull’investimento in strumenti di debito (e in misura minore di capitale) emessi da istituzioni finanziarie globali, come banche e assicurazioni.

Ora possiamo addentrarci nell’analisi del fondo.

Algebris Financial Credit Fund: le caratteristiche

Il fondo Algebris Financial Credit Fund è un comparto UCITS di diritto lussemburghese, con focus sul debito subordinato emesso da istituzioni finanziarie. L’obiettivo principale è generare un reddito elevato e una moderata crescita del capitale nel medio-lungo termine, sfruttando opportunità nel comparto dei cosiddetti “financial credit instruments”.

Gli strumenti principali in cui investe sono:

  • Obbligazioni subordinate (Tier 1, Tier 2, strumenti ibridi);
  • CoCo Bond (Contingent Convertible Bonds);
  • Titoli senior emessi da banche e assicurazioni;
  • In misura minore, strumenti derivati per coperture.

Il gestore può costruire il portafoglio senza vincoli di tracking error rispetto a un indice.

Il periodo minimo di detenzione consigliato per questo fondo è di almeno 3 anni.


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In cosa investe il fondo

Vediamo ora qual è la composizione del fondo in questione.

Il portafoglio è composto principalmente da:

  • CoCo Bonds (AT1) – circa 45%;
  • Obbligazioni Tier 2 – 30%;
  • Obbligazioni senior bancarie e assicurative – 15%;
  • Liquidità e derivati – 10%.

Dal punto di vista geografico, il fondo è molto esposto all’Europa (in particolare Regno Unito, Italia e Francia), con una quota residuale negli Stati Uniti.

La duration del portafoglio è bassa (tra 2 e 3 anni), il che rende il fondo meno sensibile alla variazione dei tassi di interesse rispetto ai bond tradizionali. Tuttavia, l’esposizione a strumenti subordinati implica rischi di credito e volatilità elevati.

Il benchmark di riferimento

Il fondo non adotta un benchmark ufficiale, quindi è gestito con un approccio pienamente attivo e discrezionale.

Questo significa che il gestore ha massima libertà quando gestisce questo fondo.

Ma cosa significa per un investitore? Significa anche non avere il controllo pieno di quello che sta succedendo al tuo investimento e quindi ai tuoi soldi.

Prima di scegliere un investimento simile il mio consiglio è quello di riflettere a lungo e capire se davvero ha senso per te e per la tua strategia di investimento.

Modalità di distribuzione dei proventi

Il comparto analizzato appartiene alla classe distributiva (D – EUR Hedged), con cedole trimestrali, quindi adatto a chi cerca un flusso regolare di reddito.

Questo fondo infatti distribuisce dividendi, quindi non è in grado di sfruttare il potere dell’interesse composto per generare redditi nel lungo periodo, anche perché comunque, come abbiamo visto, il periodo di detenzione raccomandato è di 3 anni, quindi siamo di fronte a un investimento di breve durata.

Il profilo di rischio

Il fondo presenta un indicatore sintetico di rischio pari a 3 su una scala da 1 a 7, quindi classificato come rischio medio-basso.

Ma attenzione: questo valore può trarre in inganno, perché si basa sulla volatilità storica.

Nella pratica, il fondo espone l’investitore a rischi specifici:

  • Rischio di credito: i CoCo bond e le obbligazioni Tier 1 sono tra i primi a subire perdite in caso di problemi dell’emittente;
  • Rischio di mercato: questi strumenti sono molto sensibili alla fiducia degli investitori nel sistema bancario;
  • Rischio normativo: in caso di eventi sistemici (bail-in, crisi bancarie), alcuni titoli possono essere azzerati.

Per capirci: non è un fondo prudente in senso assoluto, ma ha una volatilità inferiore a un fondo azionario puro, e può offrire rendimenti interessanti in uno scenario stabile.

I costi del fondo Algebris Financial Credit Fund

Ecco uno dei punti più delicati.

Quando decidi di effettuare un investimento, considerare i costi dovrebbe essere la prima cosa da fare, perché sono i costi quelli che impattano in maniera preponderante sui risultati dell’investimento

Dal KID ufficiale emergono i seguenti costi:

  • Commissione di gestione: 1,28% annuo;
  • Commissione di performance: fino al 10% della sovraperformance (con high watermark), che ha inciso mediamente per lo 0,44% l’anno negli ultimi 5 anni;
  • Spese di transazione: 0,06% annuo;
  • Costi di ingresso: fino al 3% (a discrezione dell’intermediario).

Il costo complessivo annuo stimato (su base quadriennale) è pari al 2,15%, che può aumentare in anni con performance elevate.

Si tratta di un livello elevato, soprattutto se confrontato con ETF obbligazionari o fondi passivi che si attestano tra lo 0,20% e lo 0,30%. La differenza sul lungo periodo può significare migliaia di euro in meno di rendimento netto per l’investitore.

Se vuoi capirne di più sui costi, scarica gratuitamente il nostro report in cui ti spieghiamo come proteggerti da questo rischio a cui chi investe in fondi comuni è altamente esposto. 

I rendimenti: cosa aspettarsi

Dal factsheet, i rendimenti annualizzati a fine 2024 sono i seguenti:

  • Rendimento a 1 anno: +8,5%;
  • Rendimento a 3 anni: +4,1% annuo;
  • Rendimento a 5 anni: +3,6% annuo.

Sono risultati discreti, ma non sempre superiori a quelli ottenibili con ETF su obbligazioni ad alto rendimento o fondi passivi. Inoltre, la performance dipende molto dall’andamento del settore bancario e dalla tenuta dei CoCo Bond, che nel 2023 hanno subito shock significativi (es. caso Credit Suisse).

Scenari di performance

Il KID presenta degli scenari simulati sull’investimento di 10.000 euro con periodo di detenzione consigliato di 5 anni:

  • Scenario di stress: 3.690 euro, pari a una perdita del -18,06% annuo;
  • Scenario sfavorevole: 9.810 euro, con un -0,39% annuo;
  • Scenario moderato: 12.110 euro al termine, pari al +3,91% annuo netto;
  • Scenario favorevole: 14.090 euro, pari al +7,10% annuo netto.

Sono numeri che raccontano una realtà chiara: in uno scenario positivo, la strategia può portare a rendimenti importanti, ma la volatilità è alta, e i costi possono amplificare l’impatto dei mercati negativi.


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Opinioni di Affari Miei sul fondo Algebris Financial Credit Fund

Ora veniamo al punto cruciale: ha senso investire nel fondo Algebris Financial Credit Fund?

Come sempre, la risposta non è netta.

Il fondo ha una strategia ben precisa e molto specialistica, orientata a estrarre valore dal debito subordinato finanziario. È gestito in maniera attiva da un team esperto e offre cedole regolari interessanti per chi cerca reddito. Tuttavia, questa opportunità ha un prezzo:

  • Rischi specifici molto elevati, difficili da comprendere per l’investitore medio;
  • Costi di gestione molto alti, che erodono parte importante del rendimento;
  • Nessuna garanzia sul capitale.

In un portafoglio diversificato, il fondo può avere un senso per una quota minoritaria del capitale, destinata a produrre flussi cedolari e a sfruttare eventuali dislocazioni nel settore bancario. Ma non è adatto a chi cerca strumenti semplici, economici e trasparenti.

Noi di Affari Miei preferiamo, come sai, costruire strategie con ETF obbligazionari globali o high yield, che offrono rendimenti simili ma con più controllo, più liquidità e meno costi.

Se vuoi approfondire il nostro approccio, dai un’occhiata qui.

Se vuoi saperne di più su come costruire un portafoglio efficiente con strumenti a basso costo, leggi il mio articolo su come costruire un portafoglio ETF.

Prima di salutarti ti lascio alcune risorse per cominciare a muovere i primi passi in questo mondo:

Buon proseguimento su Affari Miei!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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