Fondo Credit Suisse Global Prestige Equity Fund: Recensione e Opinioni

Stai cercando delle informazioni sul fondo Fondo Credit Suisse Global Prestige?

Se ti stai interessando di investimenti, e in particolar modo ti stai facendo delle domande sul settore del lusso, allora sei capitato nel posto giusto.

Oggi analizzeremo questo fondo, che è anche uno dei pochi fondi che investe nel settore del lusso.

Cercheremo di analizzare tutte le sue caratteristiche, i suoi costi e i rendimenti, e poi cercheremo di capire se conviene investire in questo fondo oppure no.

Buona lettura!

Due parole su Credit Suisse

Prima di cominciare con l’analisi, vediamo in breve qual è l’istituto che propone il fondo.

Credit Suisse è stato fondato nel 1856: si tratta di un leader di mercato globale nel settore wealth management, con solide competenze di investment banking.

Può vantare una storia di oltre 160 anni.

La strategia del gruppo di Credit Suisse punta a rafforzare e allo stesso tempo a semplificare il modello integrato, e anche all’investimento in una crescita sostenibile, ponendo nello stesso tempo la gestione del rischio al centro della banca.

La banca può inoltre contare su una rete di 3520 gestori di relazioni a livello globale.

Il loro scopo è quello di costruire valore duraturo, occupandosi dei clienti con cura e con spirito imprenditoriale.

Uno dei valori che hanno più a cuore è sicuramente quello della fiducia, dal momento che essa è difficile da guadagnare e quando i clienti si fidano così la banca si fida a sua volta dei clienti, creando un rapporto proficuo e duraturo.

Il settore del lusso

Prima di analizzare il fondo nel dettaglio, cerchiamo di inquadrare meglio il particolare settore nel quale investe, ovvero il settore del lusso.

L’industria dei beni di lusso è in crescita, e si tratta di un settore redditizio.

Ti sarà capitato spesso di vedere consumatori asiatici, soprattutto cinesi, in giro per Milano intenti ad acquistare marchi di lusso italiani.

Questa tipologia di consumatori è proprio quella che traina e che contribuisce all’espansione del settore stesso.

La domanda del mercato del lusso è trainata quindi sai dai mercati emergenti, ma anche dalla fascia alta degli Stati Uniti e dell’Europa Occidentale.

Il settore dei beni di lusso infatti registra un trend di crescita secolare, e il potere di acquisto che sta aumentando in Asia è proprio il principale motore di questa forte crescita.

Questo settore è infatti in grado di registrare un forte crescita, con tassi che superano di gran lunga quelli dell’espansione economia globale.

Come funziona nel dettaglio?

I beni di lusso sono dei prodotti che hanno come caratteristiche principali un design esclusivo e dei materiali pregiati. Essi vengono venduti a prezzi elevati, e consentono quindi ai produttori di beneficiare di margini di utile interessante.

Per esempio il margine di utile delle borse di lusso da donna si aggira sull’ordine del 25-60%.


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Identikit del fondo 

Il fondo in questione è proposto da Credit Suisse, ed è un fondo di diritto lussemburghese. La valuta del fondo è l’euro.

L’obiettivo del fondo è quello di offrire agli investitori la possibilità di investire in marchi leader a livello mondiale, che operano nel settore dei beni di lusso e servizi, e che beneficiano di un trend di crescita strutturale a lungo termine.

Il fondo si propone di conseguire la maggior crescita del capitale possibile. Per fare questo investe su scala globale in società di beni di lusso leader, che abbiano un elevato livello di determinazione dei prezzi.

Le aziende nelle quali investe il fondo operano nelle categorie di prodotto quali borse, pelletteria, moda, gioielli, alberghi, automobili, superalcolici, cosmetici e orologi.

Il portafoglio viene gestito attivamente, da un team stabile di esperti con un track record nel settore di oltre otto anni.

In cosa investe

Adesso cerchiamo di capire meglio la politica d’investimento del fondo, e di capire quindi quali sono le aziende nelle quali il fondo investe.

Il fondo offre un’esposizione pura al megatrend dei beni di lusso, che comprende diversi segmenti complementari tra i quali abbigliamento, pelletteria, gioielli, automobili e altro.

Il team di gestione investe in aziende del lusso globali che sono davvero consolidate. Ti faccio qualche nome giusto per darti un’idea: Richemont, Hermes, LVMH e Christian Dior.

Il portafoglio inoltre investe in 25-50 società che sono leader nel settore del lusso, e che hanno un forte potere di determinazione dei prezzi. Questo rappresenta una barriera all’ingresso davvero importante.

Il fondo come abbiamo detto è in grado di offrire una diversificazione globale, anche se almeno il 90% è investito in marchi europei e statunitensi.

Come vengono scelte le aziende?

Per la costruzione del portafoglio efficace vengono seguite 5 fasi:

  • Screening dell’investimento: vengono selezionati 200 titoli di aziende che vengono filtrati secondo i criteri di selezione della capitalizzazione di mercato e della liquidità. Almeno il 50% del capitale è investito in aziende che presentano una capitalizzazione di mercato superiore si 5 miliardi di euro;
  • Analisi dei fondamentali: da 200 si arriva a 150 aziende che vengono selezionate per crescita e sostenibilità degli utili, trend dei margini e situazione competitiva;
  • Applicazione della Score Card: successivamente vengono prese le decisioni d’investimento basandosi sull’approccio Score Card, al fine di individuare le imprese che abbiano una forte posizione di mercato e che presentino delle promettenti prospettive di crescita. Così facendo si arriva a 80 aziende;
  • Valutazione: in questa fase vengono fatte le valutazioni, attraverso l’analisi di DCF, EBITDA, P/E per arrivare a 60 azioni;
  • Costruzione del fondo: l’ultima fase è la costituzione del fondo, che presenterà a questo punto dalle 25 alle 50 azioni, con un massimo del 10% di liquidità e la regola 5/40.

Composizione del fondo

Analizziamo ora nel dettaglio la composizione del fondo Credit Suisse Global Prestige.

Per quanto riguarda l’allocazione geografica, il portafoglio è così composto:

  • USA: 26,4%;
  • Francia: 24,3%;
  • Cina: 11,3%;
  • Italia: 9,1%;
  • Hong Kong: 7,7%;
  • Attività liquide: 4,7%;
  • Corea del Sud: 4,4%;
  • Germania: 4,4%;
  • Macao: 3,1%;
  • Altri: 4,5%.

Soffermiamoci adesso sull’allocazione settoriale per vedere nel dettaglio a che categoria merceologica appartengono le aziende presenti in portafoglio:

  • Abbigliamento: 35%;
  • Lifestyle: 13,5%;
  • Hotel e resort di lusso: 11,5%;
  • Cosmetici: 10,4%;
  • Automobili di lusso: 9,6%;
  • Alimentari e bevande: 7%;
  • Beni immobili: 4,2%;
  • Orologi e gioielli di lusso: 4,1%.

Come dicevamo prima le aziende presenti nel fondo sono tutte società del lusso affermate. Infatti nel portafoglio troverai marchi quali Kering, LVMH, Ferrari, Apple, Tiffany & Co., Hermes e altri.

Il benchmark

Il fondo è stato quotato nel 2000, quindi si tratta comunque di un fondo abbastanza maturo.

Il suo benchmark di riferimento è l’MSCI World, ma è bene precisare che il fondo attua un approccio privo di vincoli e quindi non orientato al benchmark, per poter individuare società con valutazioni interessanti e che siano in grado di beneficiare del tema dei beni di lusso.

Possiamo anche precisare che il fondo è stato lanciato nel 2000, ma è solo dal 2015 che poi ha cambiato nome ed è divenuto ciò che è ancora oggi.

Il fondo ha vinto diversi Lipper Fund Award nella categoria dei beni di consumo voluttuari, nel 2011, nel 2012 e nel 2013.

Il profilo di rischio 

Questo fondo ha un profilo di rischio pari a 4, in una scala che va da 1 a 7, quindi siamo davanti a un rischio medio/alto.

I rischi in questo caso sono relativi al fatto che la performance del fondo potrebbe essere penalizzata da eventuali recessioni gravi e di lunga durata.

Inoltre la limitazione alle aziende dei beni del lusso potrebbe comportare una significativa concentrazione in un singolo sottosettore, oppure in una singola regione.

Uno dei rischi più importanti da considerare è inoltre quello relativo al fatto che non vi è alcuna protezione del capitale.

Politica di utilizzo dei proventi

Il fondo investe principalmente in quote di “classe B”, che non distribuiscono dividendi ma che prendono i proventi ottenuti dall’investimento e a loro volta li reinvestono nel fondo.

Questa politica di chiama ad accumulazione, ed è orientata ovviamente a un aumento dell’investimento, e di conseguenza a un obiettivo di crescita, e non alla ricerca di una rendita.

I costi

Analizziamo adesso una delle parti più importanti quando parliamo di qualsiasi investimento, ovvero quella dei costi.

Il fondo viene gestito attivamente da un team di esperti, quindi ti devi già aspettare dei costi di gestione che verranno aggiunti ad altre commissioni varie.

Analizziamo le spese:

  • Spese di sottoscrizione: 5%;
  • Spese di rimborso: 0%;
  • Commissione di gestione annua: dallo 0,90% all’1,92%, sulla base della classe di azioni;
  • Performance fee: nessuna;
  • Spese correnti: 2,21%.

Ti invito comunque a consultare il prospetto informativo per leggere nel dettaglio i costi e le spese che dovrai sostenere. 

I rendimenti 

Dopo aver analizzato i costi, possiamo quindi passare ai rendimenti.

Cominciamo con una premessa, ovvero che i rendimenti passati non sono in alcun modo indicativi dei rendimenti futuri.

Essi servono soltanto per offrire all’investitore una sorta di panoramica dell’investimento, per vedere come ha performato il fondo negli anni.

Dal grafico vediamo che nel complesso il fondo ha quasi sempre performato meglio dell’indice MSCI World.

A tal proposito è notevole il dato relativo alla performance da inizio anno, che mostrato come l’indice abbia fatto registrare un +2,34%, mentre il fondo abbia registrato un +12,46%.

Anche in questo caso ti invito a leggere il KIID per veder meglio il grafico e avere una panoramica ancora più completa.


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Come e quando disinvestire 

Se dopo aver scelto questo strumento di investimento dovessi capire che esso non soddisfa più appieno la tua idea iniziale, oppure se dovessi constatare che l’investimento sta andando male, potresti voler disinvestire e quindi voler ottenere il rimborso totale o parziale delle tue quote.

Ti consiglio di riflettere sulla tua scelta, e di optare per la strada del disinvestimento soltanto nel caso in cui non ci possano essere margini di miglioramento o di aggiustamento, perchè dovrai mettere in conto le commissioni e le eventuali spese di rimborso.

Ti invito quindi a riflettere bene e a prendere questa decisione soltanto se ti ritrovi davvero messo alle strette.

Opinioni di Affari Miei sul Fondo Credit Suisse Global Prestige

Giunti alla fine della nostra recensione possiamo cercare di trarre delle conclusioni e di ragionare insieme sull’investimento.

Come hai potuto vedere il fondo è uno dei pochi a disposizione che investe interamente in aziende che operano nel settore del lusso.

Si tratta di un settore che occupa una fetta molto importante del mercato globale, che viene trainato dal potere di acquisto dei consumatori asiatici e americani in primis.

Il mercato del lusso è uno di quei mercati che sarà sempre in espansione, sia perchè le barriere all’ingresso sono davvero elevate, sia perchè le previsioni future sono positive.

Gli esperti infatti stimano che tra dieci anni le dimensioni del mercato dei beni di lusso asiatico raggiungerà le dimensioni del mercato globale attuale.

Altre stime prevedono inoltre che le dimensioni del mercato dell’e-commerce del lusso passerà dal 4,5% del 2013 al 7,5% del 2017.

Il settore è quindi senza dubbio interessante.

Non posso però fornirti dei consigli diretti, dal momento che non conosco la tua situazione personale o finanziaria.

Posso dirti soltanto alcune cose sul mondo della gestione attiva: si tratta di una modalità di investimento predisposta per farti delegare tutta la gestione del tuo patrimonio a un gestore che investe per te e che prende per te le decisioni.

Spesso molte persone si affidano alla gestione attiva perchè non si fidano a investire da soli, dal momento che ritengono di non avere abbastanza competenze.

I fondi comuni d’investimento però presentano delle commissioni di gestione non indifferenti, che spesso impattano in maniera considerevole sui tuoi rendimenti e quindi sul risultato del tuo investimento.

Il mio ovviamente è un discorso generale, non soltanto riferito a questo fondo in particolare, ma a tutti i fondi comuni d’investimento.

A tal proposito ti invito a leggere il rapporto di Morningstar che riposta i costi superiori alla media mondiale dei fondi a gestione attiva in Italia.

Il mio consiglio principale è quello di pianificare una strategia d’investimento, perchè soltanto grazie a questa potrai investire con consapevolezza, per pianificare e far fruttare al meglio il tuo capitale.

Se ti interessano altri investimenti del lusso, ecco due guide interessanti:

Conclusioni 

Penso che tu abbia ora a disposizione tutti gli strumenti per analizzare il fondo Credit Suisse Global Prestige.

Come ti ho già detto ti consiglio di pensare a una strategia d’investimento, che dovrà essere orientata a una diversificazione completa del tuo portafoglio.

Successivamente ti posso dire che formarti e studiare sarà senza dubbio la cosa migliore che potrai fare, perchè ti permetterà di acquisire competenze e di poter compiere poi successivamente delle scelte importanti e consapevoli per il tuo patrimonio.

Proprio a tal proposito, prima di salutarci, ci tengo a lasciarti alcune risorse che potrebbero esserti utili:

A presto, e buon investimento.


Scopri che Investitore Sei

Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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