Investire in Vino: Tutto Quello Che c’è da Sapere sull’Oro Rosso

Investire in vino potrebbe rivelarsi una scelta sorprendente ma allo stesso tempo conveniente.

Hai mai sentito parlare del vino da investimento? Se sei curioso di capire come è possibile investire in vino e come funziona nel concreto l’investimento, sei nel posto giusto.

Negli ultimi anni gli investimenti si sono sempre più allargati anche a settori non propriamente “classici” come possono essere le azioni, le obbligazioni, oppure le materie prime.

L’investimento in vino va classificato in una categoria più ampia, quella degli “alternative assets”, ovvero quella degli strumenti alternativi. Parliamo ad esempio di auto d’epoca, orologi, opere d’arte, ma anche di gioielli vintage e del vino.

Il vino viene anche ribattezzato come oro rosso, proprio per la sua associazione ad investimento e all’oro, da sempre considerato ed inteso come un bene rifugio.

Adesso vediamo però in cosa consiste nel concreto l’investimento sul vino.

Perchè investire nel vino?

Quando scegli di comprare una buona bottiglia d’annata di quel vino famoso che ti piace tanto, solitamente lo fai per tenerlo in cantina e per aprirlo in un’occasione speciale, vero?

Bene, sappi che puoi farlo anche per ottenere dei rendimenti che sono risultati sempre molto positivi.

Comprare beni reali (o fisici che dir si voglia) ultimamente è diventato un vero e proprio trend, sia per gli investitori grandi ma anche per i piccoli investitori che si approcciano a questo mondo.

Investire in vino infatti promette dei ritorni interessanti anche durante periodi di crisi economica o finanziaria.

Considera che nemmeno nel periodo di crisi economica del 2008 i vini pregiati da investimento hanno registrato una flessione significativa, né tantomeno un crollo.

Questo vuol dire che il vino da investimento ha sempre fornito buone performance e si è distinto per essere un ottimo bene rifugio, guadagnandosi a pieno diritto il titolo di ‘oro rosso’.

Se prendiamo a riferimento gli ultimi 10 anni, per poter avere una sorta di panoramica sulle performance, i vini pregiati più importanti hanno garantito dei guadagni medi che si sono attestati sul 7% all’anno.

Questo non è un dato che può essere preso come garanzia assoluta sul futuro, però ci aiuta a capire che il vino può essere un ottimo ‘protettore’ all’interno di una strategia studiata e di un portafoglio ben diversificato.

Investire in vino quindi offre l’opportunità di poter gestire i rischi e contrastare i periodi di crisi e di volatilità del mercato, rivelandosi un ottimo investimento alternativo.


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Come investire nel vino?

Forse ti starai chiedendo come si fa un investimento in vino in modo concreto.

L’investimento in vino è più o meno simile a quello che riguarda le opere d’arte o le auto d’epoca, con la differenza che in questo caso ti bastano dei capitali iniziali anche più bassi.

L’investimento prevede l’acquisizione di un bene tangibile (in questo caso la bottiglia di vino pregiato) il cui valore ci si aspetta che si apprezzi nel tempo, per poi rivenderla ad un prezzo più elevato in un secondo momento.

Potrebbe sembrare che l’investimento in vino sia un’attività per pochi eletti, o per intenditori, o ancora riservata ad investitori elitari, invece non è così: è accessibile da qualsiasi investitore in possesso delle giuste conoscenze e di una quantità minima di capitale da investire.

Questo investimento coinvolge molti professionisti del settore che quotidianamente operano sui mercati e sanno quali vini acquistare e quando rivenderli per ottenere maggiori rendimenti.

I diversi investimenti possibili

Per investire nel vino occorre stare attenti ad alcune caratteristiche per evitare di compiere scelte sbagliate.

Così come quando scegliamo un’azione o un’obbligazione guardiamo la società che la emette, il settore di provenienza della società, il rating e la duration, allo stesso modo se decidiamo di puntare sul vino dobbiamo tenere presente alcuni fattori.

Una tra le più importanti è sicuramente l’etichetta: se vuoi investire nel vino, esattamente come quando lo compri per berlo, puoi decidere di puntare su etichette famose, e in questo caso opererai come uno speculatore di borsa, ovvero comprerai la tua bottiglia per poi rivenderla ad un prezzo superiore.

L’annata è l’altra caratteristica importante del vino: puoi decidere di puntare su un investimento di più lungo periodo, quindi scegliere un’annata di pregio di vini italiani o francesi, e fare in modo che il vino possa acquisire valore nel tempo.

Solitamente le annate di vini più ‘vecchi’, quindi vini rari e antichi sono da preferire rispetto alle annate più comuni, poiché risultano essere più ricercate.

La zona di provenienza: si tratta di un’altra caratteristica importante, infatti sapere quali sono le regioni che producono vino di alta qualità che possiedono i vini di annata migliori fanno nascere le opportunità di investimento più interessanti.

Le zone migliori sono Piemonte e Toscana per quanto riguarda i vini italiani, poi Borgogna e Bordeaux invece per quanto riguarda i vini italiani, e da tenere sotto controllo abbiamo anche la contea di Napa in California. Queste sono le zone migliori per gli investitori.

Quali sono i vini da investimento?

Per poterti dare un’idea di quali vini potresti acquistare per effettuare un investimento profittevole, ti elenco qui alcune bottiglie che hanno avuto dei buoni rendimenti e che sono state scelte da molti investitori nell’anno passato.

  • Champagne: parliamo forse di uno dei vini spumanti più famosi del mondo, la cui fama è dovuta anche alla sua storia e al suo accostamento a ricchezza, lusso che tutti ne abbiamo nell’immaginario collettivo. Lo champagne offre tradizionalmente un andamento eccellente in termini di crescita stabile dei prezzi nel lungo termine, quindi quando andrete a rivendere la vostra bottiglia potrete guadagnarci;
  • I vini di Bordeaux: essi garantiscono un ottimo scambio nel mercato secondario e hanno un’ottima resa di invecchiamento nel corso del tempo;
  • Barolo: è il vino più scambiato, prodotto in Piemonte. Ha realizzato una buona performance nel 2020;
  • I vini della Borgogna: essi sono alcuni dei vini da investimento più preziosi al mondo. Nel 2019 hanno visto un andamento un po’ al ribasso nelle loro performance, sia per le condizioni generali dei mercati che per gli investitori che si sono interessati di più a prodotti delle aree limitrofe. Si tratta di vini che raggiungono prezzi davvero elevati, quasi proibitivi.

Se decidi di investire in vino devi ricordati un’altra cosa fondamentale, che si fa in ogni mercato: la diversificazione. Anche per i vini occorre infatti avere un portafoglio diversificato.


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Qual è il mercato finanziario del vino?

Abbiamo capito come investire, ma dove sono quotate le bottiglie così tanto pregiate?

Il mercato del vino, ovvero il mercato mondiale dove vengono scambiati i vini è il London International Vintners Exchange, detto anche Liv-ex.

Esso è accessibile ai trader di vino professionisti. Se sei invece un investitore privato di vino, puoi acquistare da un distributore o rivenditore che ha accesso a questo mercato.

Si possono acquistare i vini anche attraverso aste controllate.

Cosa fa di un vino un vero e proprio gioiello? Sicuramente serve puntare su bottiglie nelle propria confezione originale, oppure su bottiglie rare, i cui esemplari in circolazione sono pochi: qui il prezzo può davvero lievitare parecchio.

Il benchmark di riferimento del mercato dei vini è il Liv-ex 100. Esso non ha risentito delle volatilità del 2018.

Il mercato Liv-ex è stato lanciato nel 2000 da James Miles e Justin Gibbs, due broker all’ingrosso di etichette di vini prestigiosi, che si sono accorti che il trading del settore stava aumentando e che l’investimento in vino cominciava a prendere il sopravvento. Si sono anche accorti che mancava un indicatore affidabile per tutto questo. Da allora hanno cominciato ad inventare un paniere di indici che si arricchisce ogni volta che un nuovo prodotto comincia a guadagnare quotazioni sul mercato.

Se vuoi puntare al mercato italiano, forse ti interessa sapere che vi è anche un sub-indice, il Liv-ex Italy 100, che comprende solo 10 etichette italiane.

Attenzione ai rischi!

Qualsiasi investimento è rischioso, questo si sa, oppure se preferisci nessun investimento è esente da rischi.

Cade in questa categoria anche il vino, con alcuni aspetti differenti dai classici investimenti che meritano una certa attenzione da parte degli investitori:

  • È molto importante decidere subito quanta parte del proprio capitale dedicare al vino;
  • Il vino è un bene fisico, e per questo deteriorabile: se un raccolto va male, se il maltempo distrugge le coltivazioni di uva, o se un disastro naturale minaccia le vigne, i prezzi subiranno necessariamente degli scossoni;
  • Attenzione a non conservare impropriamente il vino poiché questo potrebbe alterare il suo sapore e di conseguenza rovinare il tuo investimento.

Per ovviare a questi problemi potresti considerare di acquistare un’assicurazione sulle bottiglie per isolare il tuo investimento dai danni che ti ho elencato prima, ma questo andrebbe ad aggiungersi al costo del tuo investimento iniziale, mentre per la conservazione decidere di affidarti ad aziende che offrono dei servizi agli investitori quali la custodia dei propri vini. Pagheresti una commissione ma potrebbe valere la pena se questo ti portasse a massimizzare i profitti.

I vantaggi

Quali sono i vantaggi derivanti da un investimento in vino?

  • Niente tasse sul capital gain: essendo un bene deteriorabile non ha tassazione sul capital gain, quindi il margine di guadagno rimane all’investitore;
  • Rendimenti: come abbiamo detto prima, investire in vino offre una crescita stabile e a lungo termine. Questo è dettato dal fatto che la produzione di vino pregiato è limitata, quindi la domanda aumenta, il vino comincia ad essere consumato e man mano diventa sempre più raro, e di conseguenza i prezzi nel lungo termine aumentano;
  • Investimento sicuro: esso è meno suscettibile agli effetti di crisi e di condizioni economiche avverse rispetto a quello che succede nei mercati finanziari. Questa sua caratteristica quindi lo rende un buon affare ed una buona protezione per il portafoglio in condizioni economiche avverse o di crisi;
  • Tangibilità: esso è un investimento fisico, quindi ha un valore intrinseco ed è visto come un bene rifugio, e non è correlato all’andamento borsistico;
  • Ottimi guadagni: tra gli alternative assets, ha un guadagno secondo soltanto alle auto d’epoca;
  • Investimento liquido: c’è molta domanda, quindi risulta abbastanza facile poterlo rivendere e scambiare sul mercato.

Conviene investire sul vino?

Ora che abbiamo terminato la nostra trattazione e abbiamo cercato di capire tutti i segreti dell’investimento in vino, ci chiediamo se questo investimento possa essere o meno profittevole.

Come abbiamo visto si tratta di un bene rifugio che offre buoni guadagni, e risulta molto utile nell’ottica della diversificazione del portafoglio come ‘scudo’ contro le crisi economiche.

Investire in vino non comporta dei guadagni veloci e facili e inoltre si tratta di un mercato complicato.

Come ogni investimento che si rispetti va fatto con cognizione di causa e dedicandoci parecchio tempo. Se decidi di investire nel vino devi avere pazienza e tempo.

Infatti si parla di un investimento con un orizzonte temporale di lungo periodo.

Inoltre trattandosi di un mercato complicato, devi possedere una profonda conoscenza del settore, della qualità del vino, delle zone di provenienza e delle annate migliori. Per questo motivo devi studiare un po’ il mercato, ed evitare di buttarti a capofitto in questo investimento.

Potresti anche valutare di affidarti ad esperti che sanno bene come funziona il mercato e quali sono i vini più pregiati e migliori per effettuare un buon investimento.

Inoltre ricorda che il mercato del vino non possiede una regolamentazione forte come quello della finanza, quindi stai molto attento alle truffe perchè rischi di affidarti ad operatori di mercato non seri e non competenti che possono farti perdere molti soldi.

Dalla sua parte l’investimento in vino ha i numeri perché negli ultimi anni è cresciuto molto: una cosa importante da ribadire è comunque che non è detto che il vino abbia per forza un rendimento necessariamente superiore a quello di altri investimenti più convenzionali. A volte potrebbe essere meglio investire in azioni, per esempio.

Puoi cominciare anche con investimenti piccoli, soprattutto se sei nuovo nel settore, e soprattutto decidere di affidarti a professionisti ed esperti per evitare di commettere errori.

Per molti motivi investire in vino risulta interessante: mercato stabile, niente tasse sul capital gain, bene rifugio più sicuro dell’oro.

Se desideri cominciare in questo mercato, posso consigliarti però di farlo con calma e pazienza, e soprattutto evitando il fai da te.

Potresti valutare un investimento in tal senso per ampliare il tuo portafoglio di investimento e avere un asset che protegga il tuo capitale e che possa ridurre il rischio.

Il modo migliore per investire adeguatamente, senza commettere errori di cui pentirsi, è studiare e capire che cosa si sta facendo. Ti metteresti mai alla guida di un’automobile senza avere la patente?

Per questo, ti consiglio sempre di studiare per aumentare la tua formazione finanziaria e poter cercare di capire come si svolgono gli investimenti e quali strumenti potrebbero fare maggiormente al caso tuo.

Ti lascio a tal proposito delle risorse che potrebbero esserti utili.

Buon proseguimento su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Investimenti

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