Challenge Pro, la Polizza Unit Linked di Darta Saving: Conviene?

Hai sentito parlare di Challange Pro? Si tratta di una polizza Unit Linked, ossia un tipo di prodotti assicurativo ibrido che piace molto alle compagnie di assicurazione. I risparmiatori che si vedono proporre questo genere di contratto dovrebbero invece stare in guardia perché si tratta di strumenti finanziari costosi e di difficile comprensione. 

Fa parte della categoria la polizza vita oggetto delle recensione di oggi: si chiama Challenge Pro ed è distribuita dalla Compagnia di assicurazione Darta Saving che fa capo ad Allianz Spa. Con un unico investimento è possibile beneficiare di una prestazione di tipo assicurativo – prestazione caso morte – e incrementare il proprio capitale grazie alla partecipazione in quote di fondi di investimento interni alla Compagnia.

Se ti interessa l’argomento probabilmente ti trovi nella situazione di non saper valutare da solo la reale convenienza dell’investimento. In tal caso fai proprio bene a leggere fino in fondo l’articolo: cercheremo di analizzare insieme tutte le caratteristiche contrattuali e di scovare vantaggi e svantaggi della polizza.

Solo se capisci il contratto che hai davanti puoi decidere serenamente se sottoscriverlo o meno, perciò, continua a leggere!

Ma chi è Darta Saving? 

Darta Saving Life Assurance è una compagnia di diritto irlandese con sede a Dublino, nata nel 2003 e specializzata in prodotti assicurativi Ramo Vita. Appartiene ad Allianz S.p.A. che a sua volta fa parte del Gruppo Allianz, leader assicurativo mondiale al servizio di 92 milioni di clienti in 70 paesi. 

Darta Saving è autorizzata ad operare nel mercato italiano e per quanto riguarda l’affidabilità, professionalità e trasparenza non ci sono grandi differenze tra questa società e un qualsiasi assicuratore italiano.

Piuttosto è meglio che ti interroghi sui rischi legati all’investimento assicurativo in sé…

Le polizze unit linked sono strumenti rischiosi?

Per rispondere meglio alla domanda bisogna prima capire che cos’è una polizza unit linked.

Al contrario delle polizze tradizionali a gestione separata e a capitale garantito, le unit linked non predispongono alcuna protezione sul capitale del cliente rispetto alle performance future del mercato e non garantiscono alcun rendimento minimo. Pertanto potresti perdere il tuo intero investimento o parte di esso. 

Questo accade perché le unit linked seguono l’andamento di un titolo finanziario sottostante, tipicamente un fondo azionario. I soldi degli assicurati, al netto dei costi, sono convertiti in quote di quel fondo e investiti.

I guadagni possibili e le perdite eventuali dipenderanno quindi dall’andamento dei mercati finanziari: i risultati dell’investimento determineranno il valore della prestazione assicurativa finale.

Diventa complesso farsi un’idea realistica dei rischi che si corrono perché in genere il fondo collegato a una unit linked non è solo uno: una polizza come Challenge Pro permette di scegliere fra ben 210 fondi interni, ognuno presenta un profilo di rischio diverso, da basso a medio-alto, a seconda degli strumenti in cui investe, dell’area geografica e del tipo di gestione finanziaria. 

Tu puoi scegliere come e dove suddividere il tuo capitale quindi sono anche le tue scelte a determinare i rischi che corri. Se deciderai di sottoscrivere la polizza dovrai andare a leggere il KID specifico di ogni fondo in cui intendi investire! Quindi, per rispondere alla domanda iniziale: siamo davanti ad un prodotto che per sua stessa natura deve essere considerato potenzialmente molto rischioso

Caratteristiche della polizza Challenge Pro

Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio come funziona la polizza.

Challenge Pro è un contratto finanziario-assicurativo che prevede il pagamento di un premio (una somma di denaro) da parte del contraente alla Compagnia. Il premio investito (meno i costi) verrà convertito in quote di uno o più fondi interni eventualmente gestiti da SGR esterne (società di gestione del risparmio). 

Come ti spiegavo prima, ogni cliente può scegliere come far crescere il proprio capitale avendo a disposizione numerose combinazioni e potendo creare la propria strategia di investimento in base al proprio profilo di rischio-rendimento.

Si può anche effettuare lo switch, il passaggio di capitale tra un fondo e l’altro per cambiare le “carte in tavola”.

La prestazione assicurativa

Questa che abbiamo visto è la parte dell’investimento vero e proprio, la parte assicurativa consiste invece nel pagamento da parte della Compagnia di una prestazione in denaro ai beneficiari designati in caso si verifichi il decesso dell’assicurato. Può essere assicurato solo chi è residente o domiciliato in Italia e non ha ancora superato i 90 anni.

L’ammontare della prestazione è pari al controvalore del contratto, calcolato in base al numero delle quote attribuite al cliente per il valore unitario delle stesse. 

La prestazione caso morte prevede anche una maggiorazione.

Maggiorazione della prestazione

Se il decesso dell’assicurato avviene non prima di sei mesi dalla sottoscrizione del contratto, il capitale riconosciuto ai beneficiari viene maggiorato in funzione dell’età dell’assicurato al momento del decesso, in questo modo: 

  • Fino a 65 anni, maggiorazione pari al 10,00% dei premi netti versati, ma senza superare il limite di 50.000 euro;  
  • Da 66 a 80 anni, maggiorazione pari allo 0,02% del controvalore del contratto; 
  • Oltre 80 anni, maggiorazione pari allo 0,01% del controvalore del contratto.

La maggiorazione è negata se il decesso è avvenuto in conseguenza a malattie come l’AIDS, a suicidio, ad abuso di alcool o sostanze, e altri fattori da approfondire leggendo il set informativo.

Per beneficiare della maggiorazione il cliente deve corrispondere un premio a parte: annualmente verrà detratta dal valore delle proprie quote una percentuale pari allo 0,25% dei premi netti versati. Il premio per la maggiorazione è dovuto fino al compimento del 66° anno d’età dell’assicurato.

Durata 

La polizza è a vita intera, quindi non ha una scadenza predefinita, si estingue in 3 casi:

  1. Se si recede dall’accordo entro i primi 30 giorni; 
  2. Se ad un certo punto si fa richiesta del riscatto totale anticipato della prestazione assicurativa, con l’assicurato ancora in vita;
  3. Al verificarsi del decesso dell’assicurato. 

Non ci sono altri modi per uscire dall’investimento.

Versione Challenge Pro Capital e Plan

Una cosa che ancora non ti ho detto è che la polizza è disponibile in 2 versioni: Capital e Plan, che differiscono sostanzialmente per la modalità con cui va versato il premio, ma vediamole nel dettaglio.

Versione Capital

La versione Capital del contratto richiede il versamento di un Premio unico iniziale di minimo 10.000 euro. Volendo si può integrare successivamente il capitale con il versamento di Premi aggiuntivi di minimo 2.500 euro ciascuno. 

Considerata la natura dell’investimento e i costi da sostenere annualmente, è consigliabile mantenere il prodotto per almeno 8 anni, cioè di non disinvestire prima perché la somma corrisposta dalla Compagnia potrebbe rivelarsi nettamente inferiore a quanto investito.

Versione Plan 

Il contratto in versione Plan prevede invece il versamento di un Premio ricorrente di minimo 1.200 € all’anno.

Puoi scegliere la frequenza tra: annuale, semestrale, trimestrale o mensile (600 euro ogni sei mesi, 300 euro ogni tre mesi o 100 euro al mese). Solo al momento della sottoscrizione è previsto il pagamento di un’annualità aggiuntiva

Il capitale deve essere investito per almeno 12 anni, altrimenti i costi applicati e le proposte finanziarie collegate non permetteranno alla Compagnia di corrispondere una cifra adeguata. 

A chi è rivolta questa polizza 

Come sottolineato nel set informativo del prodotto, Challenge Pro è destinata ad investitori che hanno conoscenza ed esperienza sul funzionamento delle polizze unit linked!

Non solo, il contraente deve essere in grado di sopportare le oscillazioni del valore dell’investimento e di accettare le perdite di modesta o più considerevole entità a fronte di un rendimento più basso dello sperato. Non si tratta di un contratto di facile comprensione e quindi non è adatto a tutti.

In genere chi sottoscrive una polizza unit linked mira a rendimenti potenzialmente più alti rispetto ad una polizza classica, ed è quindi disposto ad accettare maggiori rischi. L’importante è esserne consapevoli e avere i mezzi finanziari per sostenere le eventuali perdite.

La prestazione assicurativa in caso di vita: il riscatto

Non è indispensabile che si verifichi il decesso dell’assicurato per chiedere il pagamento della prestazione assicurativa: il cliente può in qualsiasi momento, purché siano trascorsi almeno tre mesi dall’attivazione della polizza, fare richiesta del riscatto totale o parziale dell’investimento.

Tuttavia la richiesta di riscatto (totale o parziale) ha un costo di 50 euro, e la somma riscattata può risultare inferiore all’ammontare del premio versato.

Il regolamento che disciplina il riscatto parziale impone che si possano riscattare importi di almeno 2.500 euro e che il valore residuo del capitale ancora investito non sia inferiore alla stessa cifra. Il riscatto parziale mantiene in vigore la polizza per il capitale residuo, invece il riscatto totale estingue definitivamente il contratto.

È anche possibile attivare un piano automatico di riscatti programmati chiamato “Plan for You”, ai costi e alle condizioni illustrati nel set informativo.

Opzioni di switch 

Challenge Pro prevede una serie di opzioni attivabili a propria discrezione che permettono di modificare o ribilanciare la composizione del portafoglio di investimento.

Ho già citato lo “switch” che permette di disinvestire, totalmente o parzialmente, le quote collegate ad uno o due fondi interni per reinvestire il relativo controvalore in altri fondi a scelta. Ma è anche possibile attiva il piano di switch automatici chiamato “Easy Switch”. 

Per ribilanciare la ripartizione del capitale tra i fondi scelti, al fine di neutralizzare gli effetti dell’andamento dei mercati finanziari, esiste l’opzione “Easy Rebalancing” che ogni 6 mesi ripristina l’allocazione di base.

Come ultima opzione c’è il piano di consolidamento del rendimento: “Profit Lock-in”. Al raggiungimento di un livello prefissato di plusvalenza (5% o 10%) avviene lo slittamento automatico del guadagno su un fondo di controllo (AllianzGI Stone) caratterizzato da un profilo di rischio prudenziale.

L’attivazione di tutte queste opzioni è possibile soli in presenza di certe condizioni e prevede un costo specifico indicato all’interno della relativa documentazione. Da leggere!

Costi della polizza

Eccoci arrivati alla parte più importante della recensione: i costi!

Devi sapere che lo svantaggio principale delle polizze unit linked è rappresentato proprio dai costi. Oltre alle commissioni che devi pagare alla Compagnia di assicurazione per la gestione del contratto devi anche pagare (indirettamente) le società esterne che gestiscono i fondi e quindi il tuo investimento.

Spesso l’impatto dei costi riduce o annulla il rendimento realizzato, soprattutto se si disinveste troppo presto – considera che generalmente questi investimenti rendono solo sul lungo periodo.

Quindi, vediamo quali sono i costi che devi sostenere…

Per prima cosa, ci sono da sostenere i costi di caricamento applicati sul premio unico e sui premi aggiuntivi, nella versione Capital, o sui premi ricorrenti e sull’annualità aggiuntiva di premio nella versione Plan. I caricamenti consistono in una percentuale di premio che viene trattenuta dalla Compagnia a ogni versamento e che non viene investita. Il calcolo funziona così:

  • Premio complessivo accumulato fino a 100.000 € – caricamento pari al 2,00%;
  • Premio complessivo accumulato superiore a 100.000 € – caricamento pari all’1,50%.

Ad ogni Premio ricorrente pagato tramite addebito diretto SEPA si applica un costo fisso di 1,50 €.

Dopodiché bisogna calcolare le commissioni di gestione che sono conteggiate quotidianamente e prelevate dal patrimonio netto di ciascun fondo interno, riducendo di conseguenza anche il rendimento del cliente.

Le commissioni di gestione variano tra l’1,20% e il 2,00% in base al fondo, ma per avere maggiori dettagli occorre visionare la documentazione specifica disponibile sul sito web di Darta Saving.

Su alcuni fondi viene anche applicata una commissione di overperformance, cioè solo quando il valore unitario della quota raggiunge il suo massimo storico.

Altri costi a carico dei fondi interni prevedono:

  • Spese di amministrazione, custodia e pubblicazione del valore unitario delle quote;
  • Oneri inerenti all’acquisizione e dismissione delle attività del fondo ed oneri ulteriori di diretta pertinenza;
  • Spese di gestione ed altri oneri propri degli OICR in cui possono essere investite le relative disponibilità.  

Farsi un’idea dell’ammontare delle spese complessive non è affatto semplice poiché i costi da sostenere dipendono dalla proposta di investimento selezionata e dalle opzioni contrattuali che si attivano (switch, riscatti parziali, ribilanciamento ecc.). 

Sappiamo che dovremo pagare tutta una serie di cose ma non sappiamo esattamente quanto. Tutte le tabelle che trovi all’interno della documentazione non forniscono un quadro completo dei costi da sostenere. La poca chiarezza è un altro punto critico di questa categoria di prodotti.

Diritto di Revoca e di Recesso

Un ultimo dettaglio del contratto che ci interessa approfondire riguarda il tuo diritto a richiedere la revoca della proposta contrattuale e il recesso dalla stessa.

Il diritto di Revoca può essere esercitato entro la conclusione formale del contratto che coincide con l’investimento del primo premio che quindi verrà restituito al contraente. 

Il Recesso invece può essere esercitato entro 30 giorni dalla data di conclusione del contratto. In tal modo si annulla la polizza e il premio già investito viene rimborsato meno i costi e in base al valore raggiunto delle proprie quote. 

Passati quei 30 giorni diventa impossibile uscire dall’investimento senza perdite e costi aggiuntivi.

Opinioni di Affari Miei sulla polizza Unit Linked Challenge Pro 

Prima di concludere questa recensione voglio esprimere alcuni pensieri in merito alle polizze unit linked e al prodotto che abbiamo visionato oggi.

Ho lasciato intendere che io sono generalmente contrario a questa categoria di contratti assicurativi. Il concetto che cerco sempre di far arrivare al lettore è che le vere assicurazioni servono per proteggerci dai rischi e non per fare investimenti!

Unire le proprie ambizioni in fatto di rendita con la necessità di assicurarsi non è quasi mai un buon affare, il motivo? Perché si finisce per sottoscrivere questi pacchetti assicurativi complessi e pieni di costi nascosti, che oltretutto non danno garanzie sui rendimenti e lasciano poche vie d’uscita, tutte costose.

È ampiamente dimostrato che investire con le assicurazioni è un metodo tutt’altro che efficiente, soprattutto alla luce del fatto che esistono già gli strumenti preposti a svolgere questo scopo – leggi i miei articoli nella sezione dedicata agli investimenti

In relazione a ciascun fondo vengono solitamente riportati dalle compagnie i rendimenti storici: non lasciarti incantare, le performance passate non sono indicative di quelle future, non vi è alcuna certezza di guadagno!

Detto ciò, vediamo in quali casi la polizza Challenge Pro può essere comunque attivata senza “troppi” danni.

Quando la polizza fa per te?

Siccome il prodotto si colloca tra gli investimenti con rischio medio-alto è indispensabile che il contraente sia preparato alle perdite, cioè possa sostenerle mentalmente ed economicamente. 

Inoltre è importante capirci qualcosa di fondi, SGR, OICR, investimenti azionari eccetera; altrimenti deleghi a occhi chiusi la gestione dei tuoi soldi alla Compagnia senza avere idea di cosa stai facendo.

Devi anche essere disposto a mettere da parte i tuoi risparmi per diversi anni, infatti il tempo necessario affinché l’investimento renda qualcosa è piuttosto lungo. Se disinvesti troppo presto paghi le conseguenze.

Perciò la polizza è sicuramente più adatta a coloro che vogliono e possono permettersi di rischiare, e sanno anche come farlo in modo intelligente. Allo stesso tempo si tratta di investitori che preferiscono forme di risparmio gestito ad investimenti più autonomi e cercano rendite più elevate rispetto alle classiche polizze a gestione separata.

Se, però, quello che interessa veramente non è altro che uno strumento semplice per risparmiare investendo, che permetta anche di ottenere una crescita… allora, esistono strumenti alternativi alle polizze unit linked che hanno anche costi inferiori e meno controindicazioni, ad esempio gli ETF.

Insomma, investire con una polizza non è mai una scelta necessaria.

Quando la polizza NON fa per te?

Semplice: se non ti piace rischiare i tuoi soldi in investimenti su cui non hai un potere diretto, con elevati rischi e pochissime garanzie, allora questo non è il prodotto adatto a te. 

Se poi il tuo obiettivo prioritario è quello di assicurarti (ad esempio rispetto al rischio morte) hai proprio sbagliato strumento! Queste polizze vita, a dispetto del nome, tendono a comportarsi maggiormente come degli strumenti finanziari che non assicurativi. Opta invece per una semplice TCM, che è molto meglio.

Conclusioni

Abbiamo visto insieme la recensione completa della polizza unit linked Challenge Pro di Darta Saving; abbiamo analizzato costi, vantaggi e svantaggi e ti ho pure fornito degli spunti su cui riflettere, quindi ora possiedi tutti gli elementi per valutare il prodotto e decidere in piena serenità cosa fare. 

Ti allego anche i percorsi guidati per investire in base alla tua età.

Buon proseguimento su Affari Miei!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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