Polizza Life Selection di CreditRas Vita: È la Soluzione Migliore per Te?

Stai cercando recensioni e opinioni sul web in merito alla polizza Life Selection della compagnia CreditRas Vita? La tua banca (o il tuo assicuratore) ti ha consigliato di sottoscriverla ma tu sei pieno di dubbi?

Fortunatamente sei capitato su Affari Miei! Qui trovi le recensioni aggiornate di tutti i principali prodotti bancari e assicurativi.

Le polizze vita, in particolare, sono un tema ricorrente sul mio blog. Sia perché sono tra i contratti più venduti, sia perché moltissimi risparmiatori ancora ignorano il loro funzionamento e le criticità che spesso nascondono.

Se non vuoi essere uno di quelli che firmano contratti a caso, e se non ti piace fare investimenti azzardati senza averci capito qualcosa, allora seguirmi nella lettura di questo articolo. Avremo modo di approfondire le caratteristiche della polizza vita Life Selection: come funziona, quanto dura, quanto ti costa e quali benefici/svantaggi comporta.

Cominciamo.

CreditRas Vita: un’ottima scelta

CreditRas Vita è una compagnia di bancassicurazione che opera nel ramo vita da molti anni. Offre una ricca gamma di soluzioni di investimento assicurativo e di risparmio previdenziale, adatte a tutte le esigenze.

Appartiene al Gruppo Allianz ed è partecipata al 50% da UniCredit Banca. Allianz e UniCredit sono due leader di primo piano nel mercato assicurativo e bancario, sia in Italia che all’estero, quindi, investendo in una polizza CreditRas benefici di alti standard di professionalità, trasparenza, affidabilità e solidità patrimoniale.

Questa premessa è molto importante, perché prima di valutare la convenienza di una polizza è sempre bene scegliere una compagnia di alto livello.

Prima di investire, conosci i rischi a tuo carico?

Non è casuale se finora ho parlato della polizza Life Selection come di un investimento, perché lo è a tutti gli effetti.

Probabilmente ne sei consapevole, ma esistono risparmiatori che sono convinti di mettere al sicuro i loro risparmi sottoscrivendo una polizza vita.

In realtà, li stanno affidando alla compagnia di assicurazione, e a terze case di gestione, affinché siano investiti nei mercati finanziari. Il punto è: tutti gli investimenti, in quanto tali, comportano dei rischi!

Il principale rischio è la perdita del capitale. Ti spiego perché esiste questa eventualità.

Forse sai che esistono delle polizze vita rivalutabili, dei contratti assicurativi che prevedono una garanzia di conservazione del capitale investito. Le polizze Ramo I sono indubbiamente le più popolari, ma ne esistono anche di altri tipi senza garanzia.

Life Selection, per l’appunto, non fa parte delle Ramo I, ma è una polizza unit linked, uno strumento un po’ diverso.

Essa prevede che i premi versati dai contraenti siano convertiti in quote di svariati fondi comuni di investimento, e che siano impiegati dai gestori per acquistare diversi strumenti finanziari.

La prestazione finale della polizza (la somma che la compagnia paga ai clienti) dipende direttamente dall’andamento dei mercati. Non ci sono garanzie di rendimento minimo e neppure di restituzione delle somme investite.

In altre parole: è possibile guadagnare poco e perdere pure dei soldi. Soprattutto se vengono fatte scelte avventate, come disinvestire prematuramente (le polizze unit linked sono investimenti con orizzonte medio-lungo).

Prima di investire occorre anche valutare la rischiosità del portafoglio di investimento. Ma non è così semplice.

Le polizze sono strumenti complessi che offrono più soluzioni di investimento, il profilo di rischio/rendimento può variare sensibilmente da un contratto all’altro. Perciò, i rischi ci sono eccome e spesso il cliente ne è ignaro o non sa valutarli.

Ora passiamo ad analizzare le caratteristiche della polizza.

Chi può sottoscriverla?

Dal momento che il contratto presenta delle caratteristiche specifiche, che vedremo a breve, non è indicato per qualsiasi tipologia di risparmiatore. Se intendi attivare la polizza devi, come minimo, soddisfare questi requisiti:

  • La persona sulla quale stipulare la polizza – cioè l’assicurato, che puoi essere tu o un’altra persona – deve avere un’età compresa tra 18 e 89 anni alla data di decorrenza del contratto;
  • Se intendi versare personalmente i premi, devi avere una disponibilità finanziaria immediata di almeno 100.000 euro. Somma da versare in un’unica soluzione alla compagnia, fin dal principio. Quei soldi non ti devono servire per altro;
  • Devi avere come prospettiva di investimento un orizzonte temporale abbastanza lungo, perché il fattore tempo è decisivo se vuoi ottenere un rendimento;
  • Non sarebbe male, inoltre, conoscere un minimo le differenze tra i vari strumenti finanziari che costituiscono il paniere di attività finanziarie collegate al contratto;
  • Siccome l’investimento è potenzialmente rischioso dovrebbe essere alla portata di chi ha un profilo di rischio adeguato.

Caratteristiche principali

Passiamo all’analisi delle caratteristiche principali del contrato: quanto dura e quanto devi sborsare alla compagnia.

La polizza è a vita intera perciò si estingue solo in due modi:

  1. Al verificarsi del decesso dell’assicurato;
  2. Se il cliente fa richiesta di liquidazione totale anticipata (riscatto).

L’attivazione richiede una disponibilità economica importante: bisogna versare un premio unico iniziale di almeno 100.000 euro! Dopo un mese è possibile effettuare versamenti aggiuntivi a piacere, di importo minimo pari a 25.000 euro!

Il premio unico e quelli aggiuntivi sono quindi investiti, secondo percentuali scelte liberamente, in una combinazione di fondi esterni (OICR e anche ETF), gestiti da note SGR e SICAV internazionali.

È possibile scegliere fino ad un massimo di 25 fondi contemporaneamente, purché il versamento in ciascun fondo sia uguale o maggiore di 5.000 euro, e per una concentrazione non superiore al 25% del premio complessivo. Ciò dovrebbe consentire una diversificazione ottimale.

E ora occupiamoci della prestazione assicurativa.

Prestazione in caso di decesso 

In caso di decesso dell’assicurato, in qualsiasi momento questo avvenga, la Compagnia paga ai beneficiari designati dal contraente un importo pari al controvalore delle quote possedute dal cliente.

L’importo viene maggiorato di una percentuale in funzione dell’età dell’assicurato al momento del decesso, ma non può superare 50.000 euro.

La maggiorazione viene calcolata in questo modo:

  • Fino a 65 anni: maggiorazione del 1,0%;
  • Da 66 a 75 anni: maggiorazione dello 0,5%;
  • Da 76 a 90 anni: maggiorazione dello 0,2%;
  • Oltre 90 anni: nessuna maggiorazione.

All’atto della sottoscrizione della polizza, puoi anche chiedere che la prestazione in caso di decesso venga liquidata in rate semestrali di importo costante, e per un periodo a tua scelta.

Limitazioni alla maggiorazione

Non tutti i beneficiari hanno diritto alla maggiorazione della prestazione. Di seguito riporto alcune condizioni di esclusione:

  • Se il decesso si verifica entro i primi sei mesi dalla data di decorrenza del contratto (a meno che non sia causato da malattie infettive e infortunio);
  • Se il decesso si verifica entro i primi cinque anni dalla data di decorrenza e sia dovuto a sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS);
  • Se il decesso è conseguente a dolo del contraente o dei beneficiari, o alla partecipazione dell’assicurato a delitti dolosi, guerra, terrorismo, disordine civile ecc.;
  • Se il decesso è causato da un incidente di volo o dal suicidio avvenuto nei primi due anni dalla data di decorrenza del contratto.

Se vuoi conoscere la lista completa delle esclusioni devi leggere la documentazione informativa.

Cos’è l’opzione “Loss Protection” 

Una caratteristica distintiva di Life Selection è la possibilità di attivare l’opzione Loss Protection. Essa consiste in una copertura a favore dei beneficiari che si attiva in presenza di una performance negativa dell’investimento – eventualità assai probabile.

L’importo della copertura non può risultare superiore a 200.000 euro, ed essa non viene riconosciuta se il decesso dell’assicurato si verifica nei primi sei mesi dalla data di decorrenza del contratto.

Questa copertura aggiuntiva non è gratuita, quindi non si tratta di un vantaggio vero e proprio. È previsto il pagamento di un costo extra ogniqualvolta si verifichi un incremento del valore del capitale del cliente. La Compagnia addebita il costo totale una volta all’anno, ad ogni ricorrenza di polizza, tramite il prelievo di quote del cliente.

Opzioni di investimento

Ora occupiamoci della componente finanziaria del contratto, in altri termini, rispondiamo alla domanda: come sono investiti i premi?

Ho spiegato che ogni premio viene convertito in quote di fondi esterni scelti dal contraente fra quelli collegati al prodotto. L’allocazione può essere cambiata successivamente su richiesta; l’operazione di chiama “switch” e prevede 6 modifiche gratuite all’anno.

Ogni fondo ha un suo regolamento, un gestore, un diverso livello di rischio/rendimento e investe in differenti attività finanziarie. Per ogni fondo andrebbero letti rispettivamente il KID e il Regolamento.

Tra i fondi disponibili ci sono anche gli ETF, una tipologia di fondi le cui quote sono negoziate sui mercati regolamentati al pari delle azioni, e che replicano l’andamento di un indice preso come riferimento (benchmark) attraverso una gestione patrimoniale totalmente passiva

Tuttavia, investire nella polizza non è come investire direttamente in un ETF! Non farti fregare!

Richiesta di riscatto

Il riscatto totale è quell’operazione che ti permette di ottenere il rimborso del capitale investito quando l’assicurato è ancora in vita, e che ti permette di annullare il rapporto con CreditRas Vita anticipatamente.

La richiesta di riscatto totale obbliga infatti la Compagnia a rimborsarti. L’unica condizione è che sia passato almeno un mese dalla data di decorrenza del contratto.

L’importo liquidato da CreditRas corrisponde al controvalore delle quote possedute al momento della richiesta di riscatto. Dal controvalore di ciascun ETF, qualora selezionato, viene trattenuto un costo di disinvestimento pari allo 0,04%.

Non è che il riscatto sia una soluzione proprio conveniente. Se ne fai richiesta entro i primi 5 anni, la Compagnia ti fa pagare una penale.

Dopo il quinto anno non ci sono penali da pagare, e dopo il terzo anno è anche possibile convertire il riscatto in una rendita erogabile in rate posticipate. Questa opzione non è gratuita ma comporta delle spese.

Le spese di erogazione della rendita sono pari all’1,25% della rendita annua, per ogni anno di pagamento della stessa, indipendentemente dalla rateazione prescelta. Tale costo è già conteggiato nel calcolo dei coefficienti di conversione.

Eventualmente, puoi fare richiesta di un riscatto solo parziale, in modo da non annullare completamente il contratto. L’importo di liquidazione deve essere di minimo 10.000 euro, ammesso un capitale ancora investito dello stesso importo. In caso di riscatto parziale è previsto però un costo fisso di 20 euro, in aggiunta all’eventuale penale.

Non c’è molta convenienza a riscattare il contratto.

Costi e caricamenti

Questo paragrafo è molto importante, presta attenzione.

Delegare la gestione dei tuoi investimenti a terzi provoca necessariamente l’ammontare di spese indirette a tuo carico che riducono il profitto finale. Andiamo a vedere quali sono…

  1. La Società di assicurazione trattiene da ciascun premio versato un costo pari all’1,50% del totale.
  2. Per la parte di premio investita in ETF, dall’importo da investire nel fondo viene trattenuto un costo di negoziazione per l’operazione di investimento pari allo 0,04%.
  3. L’attività di gestione e di salvaguardia del portafoglio del cliente prevede l’applicazione di una commissione di gestione su base annua, pari all’1,60%, prelevata dal numero di quote del contraente.
  4. Ogni fondo ha i suoi costi annui di gestione che servono per remunerare le rispettive SGR e SICAV. Doppia intermediazione, doppi costi.

Questa è la principale criticità delle polizze vita: costano troppo ed è difficile quantificare tutte le spese perché sono sempre espresse in percentuali, più o meno variabili.

Diritto di revoca e recesso 

Ricorda che finché il contratto non è formalmente concluso dalle parti, hai possibilità di cambiare idea e revocare la proposta di assicurazione tramite lettera raccomandata. A seguito della revoca ti viene rimborsato quanto versato.

Dopo aver concluso il contratto hai comunque altri 30 giorni di tempo per fare dietrofront e recedere dall’impegno preso con la compagnia. Dopo averne fatta comunicazione rientrerai in possesso della rata di premio eventualmente già versata. Se il premio è già stato investito potrebbe risultare un valore diverso da quello iniziale.

Trattamento fiscale

Ecco alcune indicazioni di tipo fiscale…

Le plusvalenze generate dall’investimento sono soggette all’imposta sostitutiva del 26%, ma poiché i rendimenti derivanti dai Titoli di Stato (ed equiparati) godono di un trattamento fiscale più favorevole, l’aliquota effettiva di tassazione sarà compresa tra il 12,5% e il 26% in base alla natura degli investimenti collegati al contratto.

Le somme sono esenti dalle imposte di successione e, per la parte relativa al rischio demografico (rischio premorienza), dall’IRPEF.

L’imposta di bollo, calcolata ogni anno, è da versare in caso di recesso, riscatto e decesso dell’assicurato.

Un vantaggio importante che potrebbe interessare è dato dal fatto che le somme dovute dalla compagnia sono impignorabili e insequestrabili.

Opinioni finali di Affari Miei

Oggi abbiamo analizzato la polizza Life Selection di CreditRas Vita, cioè un prodotto assicurativo e finanziario.

Onestamente, i prodotti della Compagnia (alcuni dei quali sono già recensiti sul mio blog) si somigliano un po’ tutti e continuo a non vederci questi grandi vantaggi.

Avrai capito anche tu che i contratti unit linked sono piuttosto complessi e comportano gli stessi rischi di un qualunque investimento nei mercati finanziari.

Questa categoria di polizze dà l’illusione al cliente di poter proteggere i suoi cari rispetto all’eventualità della propria dipartita, gli dà l’illusione di poter conservare il suo capitale e anche di guadagnare.

La realtà è un po’ diversa poiché gli investimenti assicurativi rendono meno di quello che promettono, costano molto, a causa delle doppie intermediazioni, e non scongiurano il rischio di perdita del capitale, nonostante tutte le rassicurazioni e protezioni che possono comprendere (a pagamento!).

Le performance dei fondi dipendono strettamente dall’andamento dei mercati finanziari: possono essere positive o negative, e dove ci sono più opportunità di rendimento ci sono necessariamente più rischi.

Complessità = poca chiarezza

Altro svantaggio che ho riscontrato: il vasto numero di fondi selezionabili dal cliente. Indubbiamente non manca la possibilità di diversificare, ma non ti sembra che l’investimento sia troppo complesso per il tipo di cliente a cui si rivolge il prodotto?

A che serve avere decine di fondi fra i quali scegliere quando le proprie conoscenze in fatto di strumenti finanziari sono limitate o nella media?

Oltretutto, la compagnia può fare modifiche al portafoglio del cliente che, diciamolo, si affida ciecamente al gestore.

Se per te l’idea di delegare in tutto e per tutto la gestione dei tuoi soldi a terzi rappresenta il meglio auspicabile, allora io mi tiro indietro. Se invece pensi che mantenere un po’ di controllo sia necessario per tutelare i tuoi interessi, allora dovresti investire in modo differente.

Piuttosto, potresti investire direttamente in un portafoglio di ETF, anziché passare per vie indirette sottoscrivendo questa polizza – che, tra l’altro, annulla tutti i vantaggi economici dei fondi passivi.

Io, per esempio, faccio le cose in autonomia, usando gli strumenti preposti ad ogni scopo. Scelgo delle polizze di puro rischio per proteggermi, come la TCM e la polizza infortuni (sono soggette alle stesse detrazioni fiscali), e opto per strumenti finanziari a basso costo quando voglio investire, come gli ETF.

Per capire meglio questi concetti ti invito a guardare il video nel quale spiego esaustivamente la ma posizione:

Conclusioni

Ti ho detto come la penso, dopodiché sei libero di fare quello che reputi migliore per te stesso. Alcune persone sono convinte di poter trarre beneficio dal risparmio gestito per il fatto che non vogliono occuparsi direttamente dei loro soldi.

Preferiscono delegare per anni a uno o più gestori il compito di amministrare i loro interessi, pazienza se in cambio pagano costi alti e perdono la loro autonomia

Se invece tu vuoi imparare ad investire e risparmiare con intelligenza, nel modo più opportuno in base alla tua situazione personale e alla tua età, allora leggi le mie guide pratiche per i principianti:

Buona lettura e a presto!


Scopri che Investitore Sei

Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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