ETF Petrolio, ecco i Migliori su Borsa Italiana: Investi sul Greggio

Vuoi comprare ETF sul petrolio e non sai da dove cominciare? Sei nel posto giusto, perché oggi analizzerò per te e insieme a te tutto quello che c’è da sapere a riguardo, per un ETF che è uno dei più richiesti e soprattutto uno di quelli che più solletica le attenzioni di chi mi legge.

Perché proprio il petrolio? E perché non comprare un titolo secco sul petrolio invece che un fondo a gestione passiva? Conviene investire sugli ETF petrolio?

Quale scegliere tra le centinaia di titoli che sono a disposizione di questo tipo?

Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

Petrolio: di cosa parliamo

Anche se è una materia prima con la quale tutti o quasi abbiamo a che fare ogni giorno, finanziariamente tendiamo a sapere decisamente poco sul petrolio.

Il petrolio è una materia prima impiegata largamente nel settore dei carburanti e nel settore industriale, che ha come particolarità quella di avere la sua estrazione concentrata fondamentalmente in due grossi blocchi: gli Stati Uniti e il Medio Oriente, con le altre produzioni (quella norvegese, quella canadese, quella venezuelana, e ne potremmo citare tante altre) che svolgono un ruolo minore, quantomeno di apprezzamento o deprezzamento della materia prima in questione.

Questa situazione apre ad una questione di fondamentale importanza: una discreta parte dei paesi produttori sono confederati in un ente gestore della produzione, l’OPEC, che può avere in determinati frangenti, aprendo o chiudendo i rubinetti del grosso dei paesi mediorientali, svolgere un ruolo fondamentale nell’andamento del prezzo di questa materia prima.

Siamo davanti dunque ad un prodotto particolare: la politica c’entra molto (senza entrare in teorie e contro-teorie sulle manovre militari occidentali degli ultimi anni) e siamo in tutto fuorché che in un regime di libero mercato. Trattandosi di una merce tanto preziosa e tanto richiesta, c’è tanta politica, c’è tanta guerra e ci sono tanti fattori che possono incidere sul prezzo.

Il petrolio è inoltre un bene da esportare importantissimo per talune economie: pensa al Venezuela, che dal crollo relativamente recente dei prezzi del petrolio ha imboccato una spirale negativa che l’ha portato in pochi mesi a diventare paese poverissimo, dato che basava, appunto, il grosso delle sue attività di export, proprio sul greggio.

I due tipi di petrolio

I tipi di petrolio trattati sui mercati finanziari sono due:

  • Brent: è il petrolio per così dire europeo, quello che viene trattato principalmente a Londra e che viene considerato di qualità inferiore;
  • Wti: è il petrolio “texano” ed è quello che viene considerato di maggiore qualità;

Tipicamente gli ETF sul petrolio ti permettono di investire soltanto su una delle due famiglie. Non ci sono differenze sostanziali tra i due per l’investitore.

Occhio: ci sono tantissimi ETF sul petrolio

Prima di addentrarmi nel vivo della discussione, ovvero prima di passare a quelli che sono i fondamentali di questa vicenda, è bene ricordarti anche che se cercherai in autonomia su qualunque deposito titoli o piattaforma per il trading online, troverai moltissimi ETF dedicati al petrolio.

Ce ne sono pochissimi che però dovrebbero entrare a far parte della tua strategia di investimento, in quanto:

  • Moltissimi sono a “moltiplicatore”, nel senso che incorporano un investimento a margine, e dunque un aumento degli andamenti positivi e negativi; questo vuol dire che sarà per te come operare con leva finanziaria, il che, su un prodotto tanto volatile, è forse qualcosa da lasciare da parte;
  • Altri sono invece strumenti poi complessi, che incorporano altre operatività e quindi non sono in grado di restituirci un risultato “puro” sul petrolio;

Per te ne ho selezionati due, che ti permettono di investire sul petrolio in modo semplice e lineare, con commissioni relativamente basse e con la sicurezza della liquidità del titolo, che per un prodotto così volatile diventa di fondamentale importanza.

La liquidità è fondamentale sui titoli ETF Petrolio

Quando sei davanti ad un prodotto/asset come il petrolio, diventa necessario scegliere un prodotto liquido. No, non intendo ovviamente la liquidità del petrolio in sé, ma del titolo. Il titolo deve garantirti di poter essere venduto in qualunque momento, e quindi devi sceglier un ETF con una ottima capitalizzazione e che sia scambiato per buoni volumi ogni giorno.

È questo il terzo criterio che ho scelto per presentarti quelli che a mio avviso sono i 2 migliori ETC sul petrolio.

I migliori ETF presenti su Borsa Italiana

Vediamo adesso quali sono i migliori ETF sul petrolio che puoi scegliere da inserire nella tua strategia d’investimento.

Wisdomtree Brent Crude Oil

Se vuoi investire sul Brent ti consiglio fortemente questo ETC senza leva che ti permette di operare con lotti minimi molto interessanti, denominato in dollari statunitensi.

Si tratta di un titolo di debito regolamentato dalla legge del Jersey.

I rendimenti degli ultimi anni non sono stati esattamente brillanti, ma questo non dipende ovviamente dalla gestione del fondo, ma piuttosto dal fatto che il petrolio negli ultimi anni ha sofferto parecchio sui mercati, con un crollo verticale del prezzo nel 2014.

Il profilo di rischio è pari a 6, quindi siamo davanti a un rischio elevato in quanto il petrolio ha tutta una serie di criticità che abbiamo già affrontato in precedenza e di cui dobbiamo tenere conto.

Le commissioni annue sono dello 0,54%, in perfetta linea con i migliori prodotti del settore.

Wisdomtree WTI Crude OIL

Questo invece è un ETC che ha come sottostante il petrolio texano.

Anche qui siamo davanti ad un prodotto che non ha leva finanziaria, non ha commissioni di performance e soprattutto ti offre un costo complessivo di gestione dello 0,54%, esattamente come l’ETF di prima.

Anche in questo caso il rendimento del titolo lascia il tempo che trova: l’andamento negativo si deve all’andamento pessimo del sottostante nel 2014, e non a problemi di gestione. Trattandosi inoltre di un titolo che è a gestione passiva/automatica, non si corrono rischi di questo tipo.

Il profilo di rischio anche in questo caso è pari a 6 in una scala che va da 1 a 7, quindi siamo davanti a un rischio elevato.

Conclusioni

Cominciamo col dire che, a prescindere da quale dei due tu scelga, indirizzandoti verso questi prodotti potrai operare senza alcun tipo di problema in quanto la liquidità è tale da poterti garantire vendita in qualunque momento.

Posso dirti che degli strumenti del genere andrebbero inseriti in un portafoglio ben strutturato. Con questo intendo che non ti conviene investire tutto quello che hai in un ETF petrolio, strumento che viaggia su profili di rischio tra 5 e 7 in genere, quanto piuttosto destinare una parte minoritaria del tuo portafoglio a questo tipo di titoli, dato anche il fatto che il petrolio non è correlato all’andamento del mercato azionario.

Questo vuol dire che potresti usarlo, nel tuo piccolo, per fare hedging, ovvero per controbilanciare e assicurare l’andamento di investimenti in altro settore.

Il consiglio che ci tengo a dare quasi sempre è infatti quello di diversificare il proprio portafoglio, per ottenere davvero il massimo dai propri investimenti.

Risorse Utili

Per approfondire il discorso sugli ETF puoi leggere anche:

Buoni investimenti!

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei Società di Consulenza Finanziaria Indipendente
Ha iniziato il suo percorso nel 2014 scrivendo i primi articoli su Affari Miei. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente.
Categorie: ETF

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