Core Series Fineco: Che Cosa Sono e Come Investire?

Oggi torno a parlarti di fondi comuni di investimento con un approfondimento sul Core Series Fineco di FinecoBank; una selezione di prodotti d’investimento rivolta ai clienti al dettaglio – potrebbero interessarti se stai cercando un modo per risparmiare e aumentare il valore del tuo capitale.

Vedremo insieme quali e quanti profili d’investimento sono compresi nella Core Series; che caratteristiche hanno e quali strategie permettono di attuare. Chiaramente farò una sintesi del piano dell’offerta per ragioni di tempo e spazio, sarà poi compito tuo approfondire le caratteristiche dei fondi che ti interessano leggendo il KIID di ognuno.

Cominciamo.

Due parole su FinecoBank  

FinecoBank è principalmente nota per essere una banca diretta, multicanale e indipendente. Offre, in unico conto, i normali servizi bancari e di credito, una sezione per il trading online e svariati prodotti di investimento per i clienti al dettaglio.

È anche leader nella consulenza finanziaria e nel collocamento di fondi comuni di investimento, che sono gestiti da Fineco Asset Management (società irlandese creata appositamente) in partnership con alcuni dei migliori gestori internazionali.

Cos’è la Serie Core Fineco?

La Core Series è un prodotto di investimento di Fineco Asset Management ma è gestito da Amundi Luxembourg S.A.

Si tratta di un fondo con “struttura ad ombrello”, cioè un fondo contenitore suddiviso in molteplici comparti di investimento tra loro indipendenti. Ognuno di essi differisce dagli altri per la politica di investimento, nella composizione del portafoglio, nel regime commissionale e per profilo di rischio/rendimento.

Nella gestione dei comparti è utilizzato un approccio di tipo “multi-manager”, che prevede il coinvolgimento di più specialisti in diversi settori (quindi con competenze diversificate) per migliorare l’efficacia complessiva del portafoglio.

Inoltre, i comparti Core sono dei “fondi di fondi”, chiamati così perché investono il loro patrimonio in quote di altri fondi comuni e/o Sicav, anziché investire le risorse direttamente in titoli azionari, obbligazionari, monetari ecc.

Chiaramente, il fondo investe in panieri con caratteristiche compatibili agli obiettivi dichiarati all’interno del suo Regolamento e al profilo di rischio scelto.


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Fondi di fondi, perché esistono? Qual è il loro vantaggio?

Il principale vantaggio di un fondo di fondi è che permette una diversificazione più ampia rispetto ad un fondo classico.

Investendo indirettamente nei mercati, un fondo di fondi può giovare di una doppia diversificazione: la prima avviene in fase di distribuzione delle risorse fra più fondi comuni con caratteristiche diverse; la seconda diversificazione è quella attuata da ogni fondo acquistato, che chiaramente opera la sua asset allocation.

Se ciò non bastasse, il fondo di fondi è in grado di mitigare il “rischio gestore”, perché beneficia, indirettamente, di più stili di gestione e dell’esperienza diversificata di più manager.

I fondi di fondi realizzano, quindi, un paniere estremamente ampio di attività finanziarie, e nel farlo non si legano a un solo gestore che potrebbe anche commettere degli errori di giudizio ma si affidano a più menti. Per queste ragioni, sono considerati, a livello teorico, più efficienti, più performanti e più remunerativi della media.

Alla fine dell’articolo vedremo che non è sempre vero e che ci sono anche degli svantaggi.

Come si articola la serie Core 

La proposta Core di Fineco spazia tra le consuete classi di attività che non possono mancare in nessuna offerta. Parliamo di:

  • Profili azionari, dai più aggressivi ai più moderati, da quelli con strategia difensiva a quelli con approccio sostenibile;
  • Profili obbligazionari e liquidità, alcuni generano un flusso cedolare periodico, altri permettono un investimento più profittevoli e volatile nei Mercati Emergenti;
  • Profili bilanciati, fondi multi-asset che combinano l’investimento azionario con quello obbligazionario;
  • Profili flessibili, investono in asset class senza vincoli settoriali o geografici, e non adottano alcun benchmark.

La serie Core propone portafogli globali o focalizzati sul mercato americano, europeo o dei Paesi emergenti. Ci sono fondi che distribuiscono dividendi e altri ad accumulazione. Chiaramente, ci sono livelli di rischio/rendimento e orizzonti temporali in grado di soddisfare tutte le esigenze.

Per quanto riguarda i metodi di adesione, sono ammessi anche i Piani di Accumulo del Capitale (PAC), che permettono di fare un investimento graduale, diluito nel tempo, attraverso versamenti periodici con piccole cifre.

La serie core è in grado di costruire il portafoglio in maniera definita, partendo dalle classi di attivo, e inoltre è in grado di avere un focus sull’allocazione delle classi di attivo, per poter massimizzare la diversificazione per area o per stile.

Quale fondo scegliere

La scelta del fondo dipende da alcuni fattori che solo l’investitore può conoscere. Per cominciare, è fondamentale definire i propri obiettivi.

A cosa ti serve l’attività d’investimento in un fondo? A risparmiare; a costruire un capitale nel corso degli anni; a valorizzare una somma di denaro che già possiedi; per bilanciare il tuo portafoglio di attività finanziarie…

Differenti esigenze non possono che portare a differenti soluzioni.

Per esempio, chi mira a realizzare rendimenti apprezzabili sul lungo periodo dovrebbe scegliere un fondo azionario. Invece, chi desidera generare un rendimento periodico dovrebbe puntare a un fondo obbligazionario, che permette anche di fare un investimento meno rischioso.

Questo discorso è però semplicistico perché sappiamo che alcuni fondi azionari distribuiscono i dividendi, siamo a conoscenza del fatto che ci sono azioni e azioni; e che persino alcuni titoli obbligazionari sono considerati ad alto rendimento.

E infine sappiamo anche che la maggior parte dei portafogli combina al suo interno asset delle due categorie, proprio per creare una strategia intermedia.

Insomma, la scelta è davvero complessa come appare, ma infatti bisogna considerare anche altri aspetti: la tua propensione al rischio; il tempo necessario per realizzare i tuoi obiettivi; la somma che vuoi investire; le altre attività finanziarie che hai in corso ecc.

Alcuni fondi tra cui scegliere

Tra i vari fondi presenti nella serie core, possiamo citarne due tra gli azionai più richiesti:

  • Sustainable: si tratta del fondo che investe in titoli di società che rispettano i principi di responsabilità sociale e ambientale;
  • Emerging markets equity: è il fondo che offre la possibilità di beneficiare del dinamismo e della crescita delle economie emergenti.

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Conviene investire nei fondi Core Series?

Su due piedi mi è impossibile dire cosa conviene e cosa no. Un fondo comune deve essere giudicato singolarmente, deve essere analizzato in tutte le sue caratteristiche (soprattutto nella parte dei costi) e messo a confronto con altri panieri simili. Solo in questo modo puoi capire se l’investimento è potenzialmente conveniente.

La Core Series proposta da Fineco permette di imboccare tantissime strade diverse, alcune saranno più convenienti di altre ma non si può fare di tutta l’erba un fascio!

Se proprio vuoi investire in questa grande famiglia di fondi devi seguire il procedimento che ho descritto prima, non ci sono scorciatoie. Nessuno può dirti cosa è meglio per te.

Invece di aspettarti la lista della spesa, con l’elenco dei fondi migliori fondi Fineco da comprare, puoi fare una cosa più furba: continuare a leggere questo articolo perché, fra poco, ti svelo quali sono gli svantaggi tipici dei fondi comuni di investimento a gestione attiva e, ancora peggio, quali sono gli svantaggi dei fondi di fondi.

Perché devi stare attento ai fondi comuni? 

Dovresti sempre mettere le mani avanti quando hai a che fare con i fondi comuni di investimento a gestione attiva (non solo alla gestione patrimoniale Fineco, ma al risparmio gestito in genere), per alcune buone motivazioni:

  1. Hanno spesso costi nascosti e non è sempre chiaro e limpido come sono investiti i soldi degli aderenti e per quale motivazione (ci possono essere degli interessi non dichiarati);
  2. La gestione è spesso poco trasparente. Certo, puoi consultare la composizione del portafoglio in qualunque momento, e puoi anche leggere attentamente lo statuto che viene diffuso dal gestore, ma non è abbastanza. Viste le “amicizie” tra gestori e istituti finanziari, aziende ed enti di borsa, non è dato sapere cosa abbia spinto effettivamente il gestore a fare le sue scelte;
  3. I costi sono in genere altissimi, più la politica del fondo è prudente, più le prospettive di guadagno sono basse, e più diventa difficile abbattere l’impatto delle spese. Niente è gratis, sia chiaro, quindi devi confrontare il costo di un fondo comune con altri prodotti simili per poterti fare un’idea;
  4. I fondi molto tranquilli, con un bassissimo profilo di rischio, facilmente avranno rendimenti negativi o irrisori; i fondi più performanti che investono in strumenti più rischiosi ti mettono invece nella situazione di avere molto, se non tutto, da perdere; i fondi flessibili lasciano invece la libertà alla SGR di fare quello che le pare;
  5. Sono pochissimi i fondi che riescono a fare performance migliori del benchmark di riferimento; in media, i fondi hanno rendimenti molto simili a chi investe per conto proprio con competenze adeguate.

In pratica, spesso e volentieri investire attraverso un fondo comune significa solamente spendere di più, e senza avere alcuna garanzia di guadagnare meglio di chi utilizza altri strumenti, ad esempio gli ETF che sono ugualmente dei fondi ma a gestione passiva, quindi più economici.

Sì perché il problema sta proprio nella gestione attiva che costa di più, dal momento che c’è una società che investe i tuoi soldi compiendo determinate scelte e che, giustamente, guadagna da quello che riesce a portare a casa cercando di fare meglio del benchmark.

Neanche la rete commerciale fa beneficenza: per quale motivo, altrimenti, la banca cercherebbe di venderti a tutti i costi l’investimento in fondi comuni? Ne ho parlato qui.


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Ulteriori svantaggi dei fondi di fondi

All’inizio ho elencato i punti positivi (giudicati tali) dei fondi di fondi. Adesso è arrivato il momento, invece, di analizzare i possibili svantaggi.

Il primo che mi viene in mente è l’eccessiva complessità del portafoglio di investimento.

L’investimento è spesso troppo complesso per chi ha conoscenze limitate. Non si tratta di essere poco intelligenti o poco preparati, i prodotti di questo tipo sono spesso resi estremamente complessi di proposito.

Seguimi: il fondo investe in tanti altri fondi, che a loro volta investono in queste e quelle attività con stili di gestione diversi… Si crea così una struttura ramificata, molto complessa, che fa venire mal di testa a immaginarla, e ti impedisce di avere un quadro chiaro di come è investito e gestito il patrimonio del fondo.

Già normalmente non è così trasparente la politica del gestore di un fondo normale, figurarsi poi se le performance del tuo fondo dipendono direttamente dalle scelte di numerosi altri gestori.

Inoltre, non hai un unico benchmark come punto di riferimento. Ma dimmi, come fai a capire se il fondo sta davvero facendo quello che dichiara? Come fai a valutare, eventualmente, di disinvestire e di puntare a un prodotto più performante? Bella domanda.

Ok che l’investimento è gestito, ma non significa che puoi disinteressarti totalmente di quello che capita alle tue quote. La responsabilità dei tuoi soldi è solo tua.

Alla fine, i vantaggi dei fondi di fondi sono più teorici che reali, non è sempre vero che rendono meglio dei fondi normali, anzi, spesso sono anche più costosi!

I fondi sottostanti, se gestiti dalla stessa SGR, non applicano costi di gestione, di entrata e di uscita, però ci sono le commissioni applicate dal fondo acquirente; in particolare, i costi di ingresso possono andare dall’1% al 5% massimo nel caso della serie Core.

Conclusioni

Non voglio convincerti a lasciar perdere l’investimento, per carità, sei libero di fare quello che vuoi con i tuoi soldi, e anche di avere opinioni diverse dalle mie (anche se a parlare sono i fatti). Spero solo che valuterai attentamente lo strumento (costi, rischi, complessità e performance ecc.) prima di assumerti l’impegno.

Io continuo a preferire strumenti passivi e più semplici come gli ETF, e altre strategie di investimento, e penso che la formazione sia alla base di un vero percorso di crescita finanziaria.

Se non sai da dove cominciare potresti leggere le guide personalizzate di Affari Miei:

Non mi resta che augurarti di fare la scelta migliore per le tue tasche e spero che continuerai a seguirmi in nuovi approfondimenti.

Buon investimento!


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Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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