BTP Italia Marzo 2023: Opportunità o Trappola per i Risparmiatori?

L’emissione dei BTP Italia a partire da oggi ha suscitato l’interesse degli investitori italiani. Il governo ha mostrato un certo interesse ad incentivare l’acquisto di questi strumenti finanziari da parte dei cittadini, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dell’Italia dalla speculazione internazionale.

Tuttavia, prima di investire in questi strumenti, è importante valutare attentamente i rischi e i potenziali benefici per i propri investimenti.

I BTP Italia si presentano bene

La prospettiva di ottenere una cedola attraente con un rischio apparentemente nullo può sembrare allettante per molti risparmiatori, ma non bisogna sottovalutare i rischi connessi a questo tipo di investimento.

Come ogni forma di investimento, anche i BTP Italia presentano dei rischi, che potrebbero causare perdite di denaro.

In particolare, il mercato secondario di questi titoli è soggetto a oscillazioni e variazioni che possono influire sul loro valore, il che significa che un’opzione che oggi sembra conveniente potrebbe perdere di valore domani.

E’ importante essere consapevoli di queste oscillazioni, soprattutto se si verificano riduzioni dell’inflazione, parametro discriminante del valore sul mercato delle obbligazioni.

BTp Italia Marzo 2023: la cedola

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che la cedola annua minima della diciannovesima emissione del BTP Italia (codice ISIN: IT0005532715) che prenderà il via lunedì 6 marzo, è fissata al 2,00%.

Giovedì 9 marzo invece verrà stabilita la cedola definitiva, quindi non ci resta che attendere la prossima comunicazione: la cedola quindi potrà essere confermata oppure rivista al rialzo.

La prima giornata di collocamento

Il primo giorno di collocamento del nuovo BTP Italia con scadenza a marzo 2028 si è chiuso con un controvalore di raccolta di circa 3,64 miliardi di euro. Sono stati oltre 132mila i contratti siglati. Nella precedente emissione di novembre 2022 gli ordini raccolti nel primo giorno di collocamento furono pari a circa 3,18 miliardi di euro, sulla base di 103mila contratti.

La seconda giornata di collocamento

È proseguito con ritmi sostenuti il collocamento della diciannovesima tranche del BTP Italia (scadenza marzo 2028). Nella seconda giornata di offerta gli ordini sono stati pari a un controvalore di oltre 2,93 miliardi di euro sulla base di 114.870 contratti (furono 81mila nel collocamento di novembre 2022.

La terza giornata di collocamento

Al termine dell’ultima giornata di offerta il titolo con scadenza a marzo 2028 ha ottenuto richieste per oltre 1,99 miliardi di euro, con 80.119 contratti siglati (327.333 i contratti totali nei tre giorni). Le richieste dal retail per la diciannovesima tranche del BTp Italia sono state pari a 8,56 miliardi di euro, quindi questo è il valore della raccolta complessiva.

Il 9 marzo alle ora 10 partirà invece la fase di collocamento del BTp Italia riservata agli investitori istituzionali.

Vantaggi dei BTP Italia

Investire in BTP Italia ha alcuni vantaggi, tra cui la possibilità di ottenere una cedola interessante e la protezione dall’inflazione, un aspetto che preoccupa molti investitori.

I rendimenti, poi, sono tassati al 12,50%, quindi in via agevolata rispetto al 26% previsto per gli altri investimenti.

Questi strumenti finanziari, inoltre, consentono di investire nel debito pubblico italiano, contribuendo così a finanziare le attività del paese: se desideri in qualche modo aiutare l’Italia, questa è una delle possibilità (non l’unica) a tua disposizione.

Rischi e svantaggi

Ci sono due principali rischi da considerare quando si investe in BTP Italia. Il primo rischio è la volatilità del prezzo del titolo, che dipende dal mercato e può aumentare o diminuire in relazione alla durata del periodo di investimento.

Ad esempio, se i tassi di interesse aumentano, il prezzo dei BTP emessi in precedenza diminuisce, mentre se i tassi di interesse diminuiscono, il prezzo dei BTP emessi in precedenza aumenta.

Questo rischio è ancora più evidente nei bond la cui cedola è fissa, mentre è meno pronunciato nei titoli indicizzati all’inflazione o ad altri parametri variabili come il PIL.

Il secondo rischio è il rischio emittente, ovvero il rischio che l’Italia possa andare incontro al default o ad una ristrutturazione del debito, con la conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

L’emittente potrebbe chiedere agli obbligazionisti di accettare il taglio del valore nominale del titolo, la riduzione delle cedole o l’allungamento delle scadenze attraverso le clausole collettive (CACs).

Le CACs, introdotte progressivamente dal 1° gennaio 2013, prevedono la possibilità di una modifica delle condizioni degli obblighi in capo all’emittente del titolo di stato.


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Cosa conviene fare?

Gli investitori in BTP Italia dovrebbero quindi essere consapevoli di questi rischi e prendere decisioni di investimento informate, tenendo in considerazione la durata del periodo di investimento, il livello di volatilità dei titoli e la situazione finanziaria del paese emittente.

In definitiva, investire in BTP Italia può essere conveniente, ma dipende dalle specifiche condizioni di cedola minima garantita che saranno annunciati dal MEF il 3 marzo. Sarà necessario valutare attentamente i rischi e i potenziali benefici prima di prendere una decisione di investimento informata.

La cedola minima al 2%, superiore rispetto all’emissione di novembre 2022, non deve trarre in inganno:  io continuo a non vedere una particolare convenienza nell’investire in singoli BTP, a meno che tu non sia sprovvisto di un portafoglio ben diversificato che includa una componente obbligazionaria indicizzata all’inflazione. In tal caso, però, comincerei dal costruire il portafoglio più che dal singolo strumento.

Non sto condannando totalmente questo strumento, ma se investi in maniera diversificata, probabilmente hai già nel tuo portafoglio una quota adeguata di bond statali indicizzati all’inflazione e non hai bisogno di investire in altri BTP.

Se possiedi già fondi o ETF di questo tipo, infatti, hai già una copertura adeguata e questi BTP sono solo una variante tra le tante obbligazioni che vengono quotidianamente collocate sul mercato.

Se non ne possiedi e stai pensando di riempire questo vuoto solo con questi strumenti, a mio parere potrebbe essere un po’ rischioso, perché ci sarebbe una esposizione eccessiva su un singolo titolo e su un solo paese.

Ancora peggio, se stai pensando di fare un investimento massiccio allocando la maggior parte del tuo patrimonio con una strategia fai da te, magari perché hai avuto un anno negativo e non ti fidi dei consulenti precedenti che a tuo parere ti hanno fatto perdere denaro nel 2022, il rischio potrebbe essere ancora più alto.

In generale, è importante adottare una strategia di investimento diversificata e informata, tenendo in considerazione il proprio profilo di rischio e le specifiche condizioni di mercato.

Se sei nuovo su Affari Miei, ti consiglio di leggere i seguenti approfondimenti sui BTP:

Inoltre, se non hai mai investito e desideri approfondire puoi cominciare dalle seguenti guide:

Buon proseguimento!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

6 Commenti

antonio · 8 Marzo 2023 alle 12:49

Buongiorno Davide, ho letto con attenzione il tuo pezzo, dopo averne letto un altro molto più esplicito (parlava di bidonata) che non trovo più. Sono ancora indeciso sul da farsi e credo che potrei chiederti un consiglio, ma non ti sentire costretto a darmelo, capirei.
Per uno come me che si ritrova con un po’ di liquidità (non voglio precisare per discrezione), e che non ha più investito dal 2007 in nessuno strumento, avrebbe senso, investire diciamo un 12/13% in un btp come questo? Ripeto, non ho niente in portafoglio, solo liquidità, su conti a rendimento tra l1,5 e il 2 lordo
Grazie di ogni consiglio che vorrai darmi!

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    Davide Marciano · 9 Marzo 2023 alle 9:30

    Ciao Antonio,

    mi spiace non abbia trovato l’articolo sul sito, era presente.

    Ad ogni modo, se non hai investito dal 2007 credo ci sia qualche problema più profondo nella tua esperienza che non credo si possa risolvere in un commento qui sul blog né tanto meno posso assumermi la responsabilità di dirti cosa sia giusto fare in questa sede.

    Continua a seguirci se ti fa piacere.

    Un caro saluto,
    Davide

pippo · 28 Febbraio 2023 alle 20:43

una marea di cazzate

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    Davide Marciano · 1 Marzo 2023 alle 8:36

    Non capisco perché ogni volta che parliamo di BTp Italia viene fuori gente come te, caro il mio “pippo”, che, in maniera anonima e senza alcun argomento, viene qui ad insultarmi.

    Non riesco proprio a capire quale sia il tuo problema, quali siano le cause del tuo disagio mentale, perché mai un’analisi indipendente ti dia così fastidio.

    Ammesso che tu non sia una banca collocatrice per conto del Ministero – loro almeno ci guadagnano – tu cosa ci guadagni dal renderti così ridicolo?

    Sono curioso, fammelo sapere.

    Cordialità.

      Antonio · 3 Marzo 2023 alle 8:09

      Ciao Davide, ti chiamo con il tuo nome in maniera cosi amichevole perché ti seguo assiduamente da un po’ di tempo e quindi mi sento quasi di parlare ad un conoscente. Ascolto sempre i tuoi consigli adesso ascoltane uno, da un umile lettore, non sprecare tempo, neanche un secondo, per dare risposte a tizi del genere. So che t viene da dentro (io sono di Salerno) capisco, ma concentra le tue energie in quello che fai , che già lo fai alla grande.Buon lavoro “amico mio”

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        Davide Marciano · 3 Marzo 2023 alle 8:58

        Grazie Antonio,

        hai perfettamente ragione, grazie del commento.

        Di solito non pubblichiamo gli insulti ma alcuni si perché chi li scrive deve potersi vergognare e le persone per bene come te devono rendersi conto della differenza che c’è tra loro e questi individui.

        Un caro saluto,
        Davide

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