BTp Italia: Ghiotta Cedola Minima Garantita & Indicizzazione all’Inflazione. Occasione Imperdibile?

Il MEF ha annunciato il tasso di rendimento minimo per il BTp Italia che sarà collocato a partire dal 6 marzo: si partirà da un minimo del 2%, mentre la cedola definitiva sarà resa nota giovedì 9 marzo.

Il BTp Italia sarà indicizzato all’inflazione italiana e staccherà cedole semestrali.

La prima fase del periodo di collocamento, dedicata esclusivamente ai risparmiatori individuali, avrà luogo a partire da lunedì fino a mercoledì 8 marzo 2023, salvo eventuale chiusura anticipata. Il codice ISIN è IT0005532715.

Ciò detto, la domanda che dobbiamo porci è: siamo di fronte ad un investimento conveniente?

Perché sì? I vantaggi

Investire in BTP Italia può offrire diversi vantaggi per gli investitori, ovviamente dipende sempre dal punto di vista di chi sta valutando l’investimento.

Con questa emissione è possibile ottenere una cedola interessante se rapportata alle emissioni dei precedenti anni e, in teoria, questi BTp hanno la funzione dichiarata di proteggere il capitale dall’inflazione, che è una preoccupazione comune per molti investitori.

I rendimenti sui BTP Italia, inoltre, sono tassati al 12,50%, il che rappresenta una tassazione agevolata rispetto ai 26% previsti per altri tipi di investimenti.

Oltre a questi vantaggi, investire nei BTP Italia consente anche di contribuire al finanziamento delle attività del Paese. Se si desidera supportare l’Italia, investire in questi strumenti finanziari rappresenta una delle opzioni a disposizione.

Tra i vantaggi si può anche inserire la durata che non è lunghissima: 5 anni come orizzonte temporale per molti può essere buono perché non troppo breve, ma neanche infinito.

Perché no? Svantaggi

Passiamo all’analisi dei rischi che dobbiamo considerare e che, di fatto, rappresentano gli svantaggi di uno strumento del genere.

Il primo rischio riguarda la volatilità del prezzo del titolo, che può aumentare o diminuire in base alle fluttuazioni del mercato e alla durata del periodo di investimento: tutto dipenderà dall’andamento dell’inflazione.

Il secondo rischio da tenere in considerazione è il rischio emittente. Ciò significa che c’è il rischio che l’Italia possa andare incontro al default o alla ristrutturazione del debito, il che potrebbe portare alla perdita parziale o totale del capitale investito.

Tra i rischi, poi, andrebbe considerata un’analisi del costo-opportunità: la cifra che andiamo ad allocare, infatti, potrebbe essere destinata ad altre tipologie di investimento.

Chiaramente, se riusciamo ad ottenere un rendimento migliore nel lungo termine la nostra decisione potrebbe essere sbagliata mentre, di contro, se la nostra scommessa generale sull’inflazione dovesse rivelarsi azzeccata potremmo trovarci di fronte ad un buon investimento

Scommettere contro il rallentamento dell’inflazione…  are you ready?

Il tema chiave, ignorato dai più, è il seguente: acquistare un titolo indicizzato all’inflazione significa credere che questa resti alta nei prossimi anni.

Ciò è vero nonostante la cedola minima garantita del 2% che farà gola a molti e che, con ogni probabilità, decreterà il successo di questi BTp.

In parole povere, se l’inflazione dovesse mantenersi alta, il BTp in esame potrebbe essere uno strumento interessante per proteggere il capitale. Apro e chiudo parentesi: proteggere non vuol dire guadagnare, vuol dire avere gli stessi soldi di prima, solo che nominalmente valgono di più.

Di contro, se l’inflazione smettesse di correre un titolo del genere potrebbe rendere meno di altre emissioni a tasso fisso che, sul decennale, si aggirano ormai sul 4%.

Comprare questo titolo vuol dire scommettere contro il rallentamento dell’inflazione e comporta un rischio.

Per approfondire

Colgo l’occasione di questo articolo per invitarti al nostro incontro online speciale del 6 marzo dedicato proprio ai BTp Italia: puoi iscriverti qui.

Ti invito, inoltre, a leggere altri articoli su questo tema per ulteriori dettagli:

Se sei nuovo su Affari Miei, infine, puoi cominciare il tuo cammino dalle seguenti risorse:

Buon proseguimento.


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Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale.
Categorie: Obbligazioni

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