BTP Italia Marzo 2023: il Governo punta sui risparmiatori italiani. E tu…che farai?

In arrivo una nuova emissione di BTP Italia a partire dal prossimo 6 marzo: ha senso investire?

In tanti si stanno facendo probabilmente questa domanda e nell’articolo di oggi proveremo a dare una risposta.

Qui ci sono tutte le caratteristiche del nuovo strumento, aggiorneremo in tempo reale il contenuto man mano che conosceremo tutti i dettagli dal 3 marzo in poi.

Veniamo alla nostra analisi sui pro e sui contro generali per investire oggi in BTP Italia, ISIN IT0005532715.

Pro: perché investire

In generale, il motivo principale che spinge gli investitori a comprare i BTp è la relativa sicurezza degli strumenti che possono rappresentare un’alternativa relativamente stabile e sicura rispetto ad altri prodotti finanziari più rischiosi o complessi.

Inoltre, i BTp offrono un rendimento predeterminato sotto forma di cedola, che viene corrisposta periodicamente e garantisce un certo livello di guadagno per l’investitore. Questo rendimento è generalmente superiore a quello offerto dai conti deposito o altri prodotti simili.

Un altro vantaggio dei BTp è la loro semplicità. Rispetto ad altri strumenti finanziari, come i fondi comuni d’investimento o le polizze bancarie, i BTp sono relativamente facili da comprendere e non richiedono una grande conoscenza del mercato finanziario.

Inoltre, i BTp offrono una scadenza predeterminata, alla quale l’investitore riceve il capitale investito, maggiorato degli interessi corrisposti mediante le cedole. Questo permette all’investitore di pianificare il proprio investimento a lungo termine in modo relativamente preciso.

Infine, nel caso specifico dei BTp Italia, ci sarà una cedola garantita  che potrebbe ulteriormente motivare gli investitori. Il fatto che ci sia una cedola minima garantita potrebbe dare un certo livello di tranquillità ai risparmiatori che possono contare su un livello di guadagno in qualche modo certo anche in un contesto di tassi in diminuzione nel medio termine.

BTP Italia marzo 2023: cedola

Il 3 marzo il MEF ha comunicato la cedola reale annua minima della diciannovesima emissione del BTP Italia, al via da lunedì 6 marzo, che è fissata al 2,00%.

La cedola definitiva verrà invece stabilita con una prossima comunicazione all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 9 marzo e potrà essere confermata o rivista al rialzo rispetto a quella oggi comunicata.

Contro: perché non investire

Sebbene i BTP possano offrire vantaggi come la relativa sicurezza e la semplicità degli strumenti, esistono anche diversi svantaggi da considerare prima di investire.

In particolare, i BTP sono soggetti a oscillazioni sul mercato secondario che possono portare a perdite importanti, specie se l’investitore non ha una solida conoscenza del mercato finanziario. Inoltre, i titoli indicizzati all’inflazione perdono di valore quando l’inflazione scende, e poiché l’inflazione è soggetta a variazioni, questo rappresenta un ulteriore rischio per gli investitori.

In particolare, è importante considerare che l’esca utilizzata per incoraggiare gli investimenti nei BTP è la copertura dall’inflazione, ma bisogna sapere (e sperare) che un’alta inflazione possa durare per un periodo limitato di tempo dato che le Banche Centrali si sono attivate proprio per farla diminuire. In caso di inflazione a doppia cifra prolungata per un decennio, l’Italia potrebbe avere difficoltà a pagare i suoi debiti e rimborsare il capitale investito.

Il governo “fa il tifo” per i risparmiatori italiani?

Fin dal suo insediamento, almeno a parole, il governo Meloni sta incoraggiando l’acquisto di BTP da parte dei cittadini italiani, sostenendo che ciò aiuterebbe il Paese ad essere indipendente dalla speculazione internazionale.

Secondo il ragionamento del governo, attirare i risparmiatori italiani in un momento di incertezza economica è possibile promettendo loro una cedola attraente con zero rischio.

Tuttavia, questa strategia di “sovranità del debitonasconde un trappolone che potrebbe essere rischioso per gli investitori.

Per comprendere il rischio potenziale, è importante notare che il debito pubblico italiano è insostenibile per diverse ragioni, come la spesa eccessiva per le pensioni rispetto al PIL, la crisi demografica e gli sprechi della pubblica amministrazione. Questo significa che il governo ha bisogno di ristrutturare il debito stesso e ha le mani libere per farlo.

Tuttavia, i governi italiani non hanno un buon track record per la gestione dei soldi pubblici, il che potrebbe causare preoccupazioni tra gli investitori.

La domanda importante da porsi, quindi, è: il nostro Paese è meritevole di credito?

In altre parole, faresti credito ad un Paese che vuole “avere le mani libere” rispetto ai creditori internazionali?

Poiché il debito, nell’ipotesi “sovranista”, sarebbe tutto in mano agli Italiani, una eventuale ristrutturazione del debito sarebbe più facile e potrebbe includere il taglio di cedole, dilazioni o riduzioni sugli importi da restituire ai creditori. In sostanza, il rischio di acquistare BTP in questo contesto potrebbe essere maggiore di quanto i risparmiatori italiani credano: ne abbiamo parlato qui.

In definitiva, comprare BTP in questo momento può sembrare un’opzione attraente, specie ai meno esperti, ma è importante considerare i potenziali rischi prima di decidere di investire i propri soldi.

Pensaci…that’s your money!


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Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.

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