Bancoposta Selezione Attiva: Conviene? Ecco la Guida Alle Caratteristiche

Se stai cercando informazioni sugli investimenti postali, sei nel posto giusto: su Affari Miei recensisco sempre i vari strumenti, e oggi mi dedico proprio a una delle offerte proposte da Poste Italiane, BancoPosta Selezione Attiva.

Esso è un prodotto che potenzialmente potrebbe offrirti un rendimento più alto se sei disposto a correre qualche rischio in più, per cui potresti prendere in considerazione questo prodotto che ti è offerto da Poste Italiane.

Continua a leggere se sei interessato!

Due parole su Poste Italiane

Prima di procedere con l’analisi del prodotto e quindi con lo studio delle sue caratteristiche, dei suoi costi e dei suoi vantaggi, ci tengo a dirti due parole sull’istituto che mette a disposizione il prodotto stesso, anche se naturalmente non penso ci sia bisogno di molto parole per presentare Poste Italiane.

Poste Italiane è la più grande infrastruttura d’Italia, e con 160 anni di storia può contare su una rete di circa 12.800 uffici postali, 121.000 dipendenti e 586 miliardi di euro di attività finanziarie totali. Inoltre essi hanno circa 35 milioni di clienti.

Poste Italiane rappresenta una realtà unica per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela. Il nostro ruolo è decisivo per il tessuto economico, sociale e produttivo italiano e ci pone in prima linea per favorire lo sviluppo sostenibile, l’evoluzione digitale e la coesione del Paese.

Nell’ultimo periodo la società è anche molta attenta ai principi ESG, quindi è orientata agli investimenti che siano correlati o che comunque siano in grado di focalizzarsi su questi aspetti.

Caratteristiche di BancoPosta Selezione Attiva

Vediamo insieme le caratteristiche di questo strumento, che è un fondo flessibile per tutte le fasi di mercato:

  • Adatto a chi desidera investire in una soluzione flessibile, capace di adattarsi a tutte le fasi di mercato;
  • Il Fondo ha come obiettivo la crescita moderata del capitale nel medio periodo, attraverso l’investimento in un universo ampio e diversificato di strumenti finanziari senza vincoli geografici, settoriali e valutari;
  • Il Gestore può investire sino al 100% del patrimonio in titoli di natura monetaria e obbligazionaria. La componente azionaria non può superare il 40% del portafoglio, mentre l’utilizzo di strumenti finanziari collegati al rendimento delle materie prime non deve essere maggiore al 10%;
  • Il Fondo può investire fino ad un massimo del 30% in Paesi Emergenti;
  • La selezione degli strumenti avviene tenendo conto dei criteri di finanza sostenibile, ovvero dei principi ESG.

Il benchmark

Dato lo stile di gestione adottato, non è possibile individuare un parametro di riferimento (ossia il benchmark) che rappresenti efficacemente la politica di investimento del fondo, ma è possibile individuare una misura di volatilità annua indicativamente pari a 8%.

Il profilo di rischio

Il prodotto ha un indice sintetico di rischio 3. Ti ricordo che l’indice sintetico di rischio va da 1 a 7, con 1 che indica il minimo rischio possibile, e 7 che indica il massimo profilo di rischio che può essere raggiunto da un prodotto finanziario.

Siamo davanti dunque ad un prodotto che ha un rischio medio, che è la combinazione della preponderante componente Obbligazionaria, accompagnata poi verso un profilo di rischio più alto dalla componente azionaria e dei titoli che arrivano dai paesi emergenti.


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I costi

Le spese sostenute dall’investitore sono utilizzate per coprire i costi di gestione del fondo, compresi i costi legati alla commercializzazione e alla distribuzione dello stesso. Tali spese riducono la crescita potenziale del suo investimento.

I costi di ingresso e di uscita sono pari a 2 euro, mentre invece i costi correnti, ovvero le commissioni di gestione e altre commissioni amministrative sono pari all’1,08% del valore dell’investimento all’anno.

I costi di transazione invece ammontano allo 0,22% del valore dell’investimento all’anno.

Il periodo di detenzione raccomandato per un investimento simile è sui 3 anni.

Ecco una schermata per aiutarti a farti un’idea chiara e immediata: essa mette in luce i costi che andranno pagati nel caso in cui dovessi uscire dall’investimento prima del periodo raccomandato.

L’ho tratta dal foglio illustrativo che è reperibile sulla pagina ufficiale  di Banco Posta Selezione Attiva, dove trovi tutte quante le informazioni dettagliate:

Come puoi sottoscrivere questo prodotto?

Così come per ogni prodotto che viene offerto da Poste Italiane e che appartiene alla categoria dei fondi flessibili, hai due metodologie per andare a partecipare a questo fondo.

Puoi innanzitutto procedere con versamenti unici, con un importo iniziale minimo che deve essere di minimo 500 euro, e con versamenti minimi successivi almeno pari a 100 euro.

Se invece sei interessato ad un prodotto Piano di Accumulo, puoi versare una somma iniziale di 50 euro, e rate periodiche ogni mese, ogni 2 mesi, ogni 3 mesi oppure ogni 6 mesi, sempre da un minimo di 50 euro o multipli. Il periodo minimo è di 1 anno, mentre quello massimo è di 12 anni.

Conviene investire in BancoPosta Selezione Attiva?

Se segui Affari Miei conosci già la mia opinione sui fondi comuni di investimento, prodotti che sono molto convenienti per la società di gestione ma non del tutto per l’investitore/risparmiatore e che presentano delle problematiche importanti per chi vuole risparmiare, in primis i costi.

Come sai bene infatti sono proprio i costi che impattano notevolmente sull’investimento e, se essi sono elevati, l’investimento potrebbe già partire male proprio a causa di questo.

Anche con i prodotti che sono diffusi da enti “amici del risparmio” come Poste Italiane, ti troveresti infatti a pagare sopra l’1% in commissioni, commissioni che vanno detratte dagli eventuali guadagni che conseguirai con il fondo.

Si tratta di somme enormi da pagare, soprattutto per gli investimenti di lungo periodo, commissioni che rendono questa metodologia per l’investimento tra le meno convenienti per chi opera sui mercati con capitali piccoli o grandi.

A tal proposito puoi leggere un report di Morningstar, relativo proprio ai costi dei fondi comuni d’investimento.

Con lo stesso identico profilo di rischio e dunque scegliendo strumenti che ti permettono di rischiare allo stesso modo puoi portarti a casa investimenti che rendono di più e che hanno meno spese! Per esempio potresti pensare di dare uno sguardo e di capire meglio come funzionano gli ETF, i fondi a gestione passiva che sono in grado di abbattere i costi di gestione e quindi, al contempo, di offrirti un investimento maggiormente profittevole.

A tal proposito ci tengo a lasciarti alcune guide per cominciare il tuo percorso di investimento:

Buon proseguimento su Affari Miei!


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Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

2 Commenti

Angela · 28 Agosto 2022 alle 7:18

Molto interessante l’argomento…come recedere se si é sottoscritto il contratto?

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    Davide Marciano · 29 Agosto 2022 alle 10:53

    Buongiorno Angela,

    ti consiglio di rivolgerti al consulente che te l’ha venduto dopo aver consultato le condizioni generali che hai firmato e/o di farti assistere da professionisti indipendenti.

    Se desideri il nostro supporto, qui trovi i nostri contatti:
    https://www.affarimiei.biz/contatti

    A presto,
    Davide

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