Fundera: la Piattaforma “Green” di Equity Crowdfunding. Recensione e Opinioni

Fundera è una piattaforma online di equity crowdfunding che raccoglie sul suo portale campagne di capitali che servono per finanziare startup e PMI innovative. Gli utenti iscritti al portale possono liberamente investire somme di denaro nei progetti imprenditoriali pubblicati, così facendo sottoscrivono dei titoli di partecipazione al capitale di rischio dell’impresa finanziata.

Il piccolo investitore grazie all’impiego di modeste somme e senza muoversi da casa diventa così socio di un business emergente e può beneficiare dei diritti patrimoniali e amministrativi che ne derivano; questo è il principio dell’equity crowdfunding.

Fundera si è distinta dalle piattaforme concorrenti specializzandosi nel settore cleantech (clean technology). La piattaforma infatti lancia campagne di raccolta per finanziare progetti ed iniziative che promuovono tecnologie e servizi a basso impatto ambientale attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica, l’uso sostenibile delle risorse e di fonti energetiche alternative, e attività di protezione ambientale.

Il modello green economy è una finestra protesa sul futuro; i progetti proposti sulla piattaforma acquisiscono  un’attrattiva maggiore e un investimento tramite Fundera potrebbe rappresentare un contributo concreto allo sviluppo delle tecnologie pulite.

A questo punto, se vuoi saperne di più sull’attività di Fundera, prosegui con la lettura della recensione: ti spiegherò il funzionamento del portale, quali vantaggi otterrai dall’investimento, quali sono i rischi correlati, se ci sono benefici fiscali e tutte le opinioni per avere un’idea prima di iniziare.

Chi gestisce Fundera?

Il Gestore della piattaforma è la società Fundera Srl con sede legale a Milano, soggetta a direzione e coordinamento da parte di Frigiolini & Partners Merchant S.p.A., società leader nel supporto all’emissione di minibond che possiede la quota di maggioranza del capitale di Fundera.

La Fundera Srl è stata autorizzata da Consob nel 2014 a svolgere l’attività di gestore di portali di equity crowdfunding, ma la piattaforma è diventata pienamente operativa solo nel 2016.

Il sito serve principalmente da vetrina per promuovere iniziative di startup innovative, PMI innovative, PMI in generale, OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio) e Società di capitali che investono prevalentemente in Startup e PMI innovative.

Ma oltre alle campagne di equity, Fundera si dedica anche al crowdfunding di tipo donation, finalizzato alla raccolta di donazioni senza alcun ritorno economico per gli investitori, e reward che differisce dal precedente perché l’investitore riceve una ricompensa rappresentata dal bene o servizio oggetto della campagna. Sul sito la sezione delle offerte donation e reward è separata rispetto a quella dalle campagne di equity.

Come funziona la piattaforma?

Tramite il portale, gli emittenti dei progetti propongono agli investitori di aderire all’acquisto del loro capitale di rischio rappresentato da azioni (nel caso di Società per Azioni) o da quote (nel caso delle Società a responsabilità Limitata).

Gli utenti maggiorenni possono investire sul portale se effettuano la registrazione compilando il form con l’indirizzo email e altri dati richiesti per l’attivazione dell’account. L’utente autenticato può accedere alle informazioni complete relative alle campagne di raccolta.

La selezione dei progetti viene fatta dal team di Fundera avvalendosi anche del supporto professionale di terzi. Gli offerenti dei progetti sono obbligati a pubblicare sulla loro scheda una descrizione della propria società e del progetto, il business plan, le modalità di way out (l’uscita dall’investimento), i curricula degli amministratori ecc.

Sono tutte informazioni vitali per l’investitore e quindi bisogna dedicare del tempo alla ricerca e allo studio della campagna.

Ogni campagna di raccolta ha una durata stabilita, se al termine è stato raggiunto l’obiettivo minimo di raccolta prefissato allora potrà dirsi una campagna di successo e gli investitori saranno ufficialmente titolari di una quota di partecipazione della società in misura proporzionale alla cifra investita.

Se una campagna raggiunge l’obiettivo minimo prima della sua conclusione va in overfunding, ovvero continua a raccogliere capitali puntando ad un obiettivo massimo stabilito in partenza. Diversamente, se entro la data di conclusione la campagna non ha raccolto sufficienti fondi, questa viene chiusa con un nulla di fatto e le somme di partecipazione sono rese agli investitori.

L’investitore che aderisce ad una campagna potrà rendere effettivo l’ordine di investimento solo dopo che avrà versato su Fundera il capitale scelto. In genere ogni campagna stabilisce se c’è un investimento minimo di partenza, e poi le piattaforme in fase di completamento dell’ordine forniscono al cliente i termini e le condizioni per il pagamento (in genere bonifico).

Attualmente non ci sono campagne attive, ma esse, avendo già raggiunto il loro obiettivo, sono tutte chiuse.

Costi

Fundera, a fronte dei servizi offerti sul portale, applica dei costi. Una parte dei guadagni della Società deriva dagli oneri a carico degli Emittenti, che a te non interessano, ma una parte di oneri è anche a carico dell’investitore e questi arrivano fino ad un massimo di 30,00 € per ciascun investimento effettuato.

Dal momento che questo aspetto non è comunicato con troppa chiarezza dal sito, converrebbe chiedere direttamente alla piattaforma delle delucidazioni prima dell’iscrizione al portale.


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Come guadagni investendo su Fundera?

Oltre alla possibilità di contribuire allo sviluppo di società tecnologiche, innovative e pulite, avrai un ritorno sull’investimento nel caso in cui il progetto finanziato avrà successo e le quote della società aumenteranno di valore.

I modi in cui l’investitore può far fruttare il proprio investimento consistono nella vendita della quota posseduta ad un altro investitore per un valore maggiore o la vendita nel caso in cui la startup sia acquistata da un’altra società.

Si potrà ricavare un profitto anche incassando i dividendi distribuiti dalla società; tuttavia nel solo caso delle startup innovative (le PMI sono escluse) la distribuzione degli utili non può avvenire prima dei 5 anni previsti per legge. Esistono inoltre agevolazioni fiscali per chi investe in startup e PMI innovative.

L’equity crowdfunding è un investimento a lungo termine che ha sicuramente del potenziale, guadagnare tanto in ritorno dall’investimento è possibile ma non è automatico: non ci sono rendimenti certi.

Non dimenticare che oltre ai profitti si condivide anche il rischio d’impresa cioè la possibilità per le società di incorrere in un fallimento del proprio business per cui potresti perdere il capitale investito.

Rischi correlati all’investimento

Abbiamo appena visto che l’equity crowdfunding è una forma di investimento ad alto rischio e ho accennato infatti al rischio imprenditoriale a cui è sottoposto ogni socio e che può determinare, al peggio, la perdita dell’intero capitale investito.

In particolare, nel caso delle startup innovative – che ricordiamo non sono quotate su un mercato regolamentato – il rischio è maggiore perché la probabilità statistica di fallimento è elevata; parliamo di imprese neo costituite, senza storia, che promuovono un prodotto o servizio innovativo, mai commercializzato.

Ma le stesse considerazioni valgono anche per le PMI innovative, per le PMI in generale e per gli altri emittenti: la componente “innovativa” del settore a cui le imprese si rivolgono rappresenta un rischio e richiede un atto di fiducia da parte dell’investitore.

Oltre alla perdita del capitale esiste anche il rischio di illiquidità dovuto al fatto che gli strumenti finanziari sottoscritti nell’equity crowdfunding non sono negoziati in mercati organizzati. Per mitigare il rischio,gli emittenti dei progetti individuano già delle possibili soluzioni di disinvestimento (way out).

Prima di investire devi rispondere al questionario

Proprio perché si tratta di un investimento rischioso, il Regolamento Consob in fatto di equity crowdfunding prevede che prima di poter aderire alle offerte presentate sui portali, gli investitori retail debbano dare prova di aver preso visione delle informazioni fornite in materia di equity.

Per attestarlo le piattaforme come Fundera sottopongono direttamente l’investitore ad un questionario di appropriatezza per verificare se il suo livello di conoscenza e comprensione dei rischi è adeguato allo strumento finanziario che sta comprando. L’esito del test,“appropriato” o “non appropriato”, viene comunicato all’utente che, in entrambi i casi, è poi libero di  decidere se annullare l’ordine o procedere con l’investimento.

Se cambi idea avrai occasione di recedere dall’investimento

Il Regolamento Consob, rispettato da Fundera, prevede anche che l’investitore possa esercitare il diritto di:

  • Recesso entro 7 giorni dalla data dell’ordine di adesione, senza alcuna spesa, semplicemente inviando una comunicazione al gestore della piattaforma;
  • Revoca, entro 7 giorni da quando si viene a conoscenza di errori materiali o nuove informazioni sulla campagna scelta significativamente diverse rispetto a quelle iniziali. Niente spese, sempre previa comunicazione al gestore.

Le somme già versate verranno restituite all’investitore.


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Benefici fiscali

Avevo anticipato che esistono degli sgravi fiscali applicati agli investimenti di equity crowdfunding in startup innovative e PMI innovative, escluse le PMI normali, che prevedono:

  • per le persone fisiche una detrazione IRPEF pari al 40% (secondo la Legge di Stabilità 2019) dell’importo investito. L’investimento massimo detraibile per periodo d’imposta è di 1.000.000 €;
  • per le persone giuridiche una deduzione IRES pari al 40% dell’importo investito. Investimento massimo deducibile per periodo d’imposta pari a 1.800.000 €.

Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali, l’investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni – occhio! quando si tratterà di decidere se rivendere subito le tue quote.

Opinioni di Affari Miei

Per gli investimenti in equity crowdfunding faccio sempre queste raccomandazioni, visto che prevedono rischi economici elevati: se decidi di investire scegli solo progetti per cui sei disposto a rischiare e impegna esclusivamente piccole somme che puoi permetterti di perdere.

Vale sempre la regola di adottare una strategia di diversificazione di ampio respiro, se non sai come fare puoi seguire il mio Programma Avanzato per Investire “Easy Investments Formula”, in cui insegno a distribuire i soldi in maniera strategica scegliendo gli strumenti di investimento più adatti.

Conclusioni

Arriviamo alla fine della recensione sulla piattaforma Fundera; abbiamo visto di cosa si occupa e come funziona; ora conosci i rischi dell’equity crowdfunding, ma se le opportunità di questo mercato ti allettano allora non ti resta che lanciarti!

Fundera è una buona piattaforma, soprattutto per l’obiettivi di sostegno allo sviluppo che persegue, forse potrebbe migliorare la comunicazione sul suo sito internet e la parte inerente ai costi che è poco chiara (rammento che molte piattaforme sono completamente gratis!), ma alla fine la tua scelta dipende da quanto ti prendono “di pancia” i progetti pubblicati.

Ad ogni modo, puoi optare anche per una scelta di diversificazione tra più piattaforme di crowdfunding, trovi altre recensioni di portali qui su Affari Miei, all’interno della sezione dedicata agli Investimenti nel Crowdfunding.

Prima di salutarti, ti propongo degli approfondimenti interessanti: si tratta di una serie di guide che ho scritto per aiutare il lettore a comprendere qual è il suo reale profilo di investitore, potrebbero aiutarti:

Buon proseguimento su Affari Miei!


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Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Crowdfunding

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