Fondi a Scadenza: Cosa Sono e Come Funzionano? Convengono?

Stai cercando delle informazioni sui fondi a scadenza?

Ti sei imbattuto in questa tipologia di fondi e vuoi saperne di più, per capire di cosa si tratta e soprattutto per comprendere al meglio se possa essere un investimento interessante per te oppure no.

In questo articolo oggi vedremo insieme cosa sono i fondi a scadenza, quali sono le loro caratteristiche, i loro vantaggi e svantaggi, e al termine dell’analisi troverai anche le mie opinioni a riguardo.

Buona lettura!

Cosa sono i fondi a scadenza

Cominciamo subito dall’inizio e vediamo che cosa sono questi fondi, e quali caratteristiche hanno.

I fondi a scadenza sono anche chiamati fondi data target, sono una delle tante tipologie di fondi comuni d’investimento.

Nella pratica vi è quindi un capitale che viene raccolto per poi essere gestito dalla società di gestione, che segue le regole e cerca di seguire anche il profilo di rischio del fondo.

I patrimoni dei fondi comuni d’investimento vengono gestiti proprio allo scopo di aumentarne il valore, seguendo delle regole predeterminate dal fondo stesso, con l’obbiettivo ovviamente di massimizzare i profitti.

Qual è la caratteristica principale dei fondi a scadenza? 

Essi sono caratterizzati da una scadenza (come è facilmente intuibile dal nome), la quale definisce praticamente il termine temporale dell’investimento.

Essi sono inoltre in grado di garantire sempre dei rimborsi al valore di mercato, e permettono di investire anche con un investimento minimo e contenuto, cosa che non dispiace ovviamente agli investitori.

Possiamo dire quindi che nel complesso negli ultimi anni questi fondi hanno avuto davvero un grande successo tra gli investitori, sia per le ragioni menzionate prima, ma soprattutto perchè essi offrono la possibilità di incassare una cedola periodica, e questo sicuramente ha una grande influenza su chi investe, dal momento che offre tranquillità, quasi al pari dell’invertire in titoli di Stato o comunque in una normale obbligazione.

Vediamo come si aderisce concretamente ai fondi data target.

Vi è una finestra di collocamento, ovvero un periodo di sottoscrizione che può durare qualche settimana, durante il quale gli investitori possono aderire al fondo, dopodiché, terminato il periodo di collocamento, non sarà più possibile sottoscrivere quel fondo.

Essendo a scadenza, il fondo ha una durata prestabilita che solitamente è di 5 o 7 anni.

Tipologie di fondi presenti sul mercato

I fondi a scadenza che sono offerti sul mercato possono essere di due tipi: obbligazionari e bilanciati.

Se decidessi quindi di investire in un fondo data target, ti troveresti a scegliere tra:

  • Fondi obbligazionari: sono fondi composti in maniera prevalente da obbligazioni, che devono pesare almeno l’80% del patrimonio in portafoglio, e che presentano quindi un profilo di rischio più basso, adatti quindi o per un orizzonte temporale minore, o per un investitore che non se la sente di assumersi troppi rischi. Ovviamente vale anche la regola che con rischi bassi si riceveranno dei rendimenti più bassi;
  • Fondi bilanciati: sono fondi composti in maniera equilibrata tra fondi obbligazionari e fondi azionari, che presentano un profilo di rischio che può variare, ovvero che può essere sia più “conservativo” quindi far prevalere la sua componente obbligazionaria, sia più rischioso, intento a ricercare dei rendimenti più elevati sfruttando maggiormente la componente azionaria.

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Il rischio

Come abbiamo appena visto, i fondi a scadenza possono essere sia obbligazionari che bilanciati. 

Nel caso dei bilanciati è importante sottolineare che essi si adattano per diminuire in maniera automatica la quota azionaria, man mano che il fondo si avvicina alla data prestabilita di scadenza.

Questa riduzione della componente di rischio rende gli strumenti a scadenza adatti anche in ottica di previdenza integrativa, dal momento che quando si avvicina la pensione non si vuole più investire rischiando troppo, ma piuttosto si cerca di mitigare il rischio dal momento che l’orizzonte temporale si accorcia.

La cedola

La cedola è sicuramente uno dei motivi per cui questi fondi hanno così tanto appeal negli investitori.

Se pensiamo alla cedola ci vengono subito in mente i titoli di Stato o le obbligazioni, e quindi la associamo di riflesso a un investimento sicuro e garantito.

Infatti la possibilità di ricevere una remunerazione periodica fissa dal proprio investimento è senza dubbio una cosa che attira gli investitori.

Vi è però un problema che merita un’attenzione rilevante, dal momento che la cedola non è garantita.

Infatti, se il portafoglio e l’investimento dovesse andare in negativo, allora a quel punto la cedola verrebbe pagata attingendo direttamente dal capitale che tu hai investito.

Quindi, nel concreto, che cosa succederebbe?

Praticamente tu investitore ti troveresti, oltre che a ricevere la cedola dal tuo capitale, anche a pagare la tassa relativa al capital gain pari al 26% sui capitali distribuiti, che come avrai capito sono a questo punto i tuoi risparmi e non i rendimenti.

Quindi significa che non solo non ricevi la cedola, ma stai semplicemente ritirando parte del tuo capitale e del tuo investimento.

Le commissioni di collocamento

Un altro aspetto importante da considerare riguarda le commissioni di collocamento.

I fondi a scadenza infatti, proprio perchè vincolano l’investitore per un certo periodo di tempo, hanno mantenuto le commissioni d’ingresso, anche se a dire la verità non vengono pagate direttamente dall’investitore.

Concretamente la banca o il consulente finanziario vende il fondo al cliente, e la società che gestisce il fondo stesso paga al distributore la commissione di collocamento al momento della vendita. Questa commissione può arrivare anche al 3%, 4%.

Questi fondi data target infatti sono molto vantaggiosi per chi li colloca, visto che la SGR anticipa la somma ai distributori, ovvero la banca o il consulente finanziario incassano immediatamente, nel momento in cui ti vendono il fondo, l’intera commissione di collocamento.

In questo modo tu investitore non ti accorgi che stai pagamento praticamente una commissione d’ingresso, anche se nel KIID alla voce commissioni d’ingresso è segnato zero.

Conviene investire?

Siamo giunti al termine della nostra analisi e ho cercato di racchiudere in questo articolo tutte le informazioni e tutte le caratteristiche dei fondi a scadenza.

Come avrai avuto modo di vedere ci sono dei punti poco chiari nell’investimento, che sono davvero dei punti critici da considerare a fondo se dovessi decidere di scegliere questi fondi per il tuo investimento. 

I problemi principali di questo tipo di fondo sono legati al rischio, perchè spesso non è detto che con il passare del tempo il rischio si adegui al vincolo temporale, e inoltre come abbiamo visto vi è anche un problema non indifferente di costi e commissioni nascoste che denotano comunque un indice di non trasparenza da parte dei gestori.

Un’altra criticità non indifferente poi riguarda la cedola, che non è garantita in alcun modo e che anzi, se il fondo è in perdita, verrà prelevata direttamente dal tuo investimento.

Posso dirti in generale che si tratta di strumenti comunque complessi, e che come avrai potuto notare non presentano chissà quali vantaggi, dal momento che potresti ritrovarti a pagare commissioni elevate per poi in fin dei conti non ottenere dei rendimenti esaltanti.

Lo specchietto per le allodole che rende questi fondi così attraenti per gli investitori è in primis la promessa di una cedola, visto che ottenere una rendita periodica spesso interessa sempre gli investitori, sia per la rendita in sé che perchè questo metodo che ricorda le obbligazioni o i titoli di Stato.

Si tratta quindi di un prodotto che fa guadagnare maggiormente banche e/o consulenti e società di gestione, più che gli investitori.

Se dovessi scegliere questo tipo di fondi ti invito a leggere con attenzione il KIID e a capire bene la situazione delle commissioni di ingresso, e quanto andrai a pagare realmente.

Non posso darti consigli specifici sull’investimento in quanto non conosco la tua situazione personale e finanziaria, però posso “metterti in guardia” su questo tipo di fondi, che non sono del tutto convenienti per te.

E se i fondi perdono?

Se i fondi perdono conviene disinvestire? Di base, la risposta sarebbe no. Agire in preda all’impulso, magari perché un periodo economico non è proprio roseo, significa agire senza una motivazione alla base.

Ti consiglio di informarti sui costi che dovrai sostenere qualora decidessi di voler chiudere il tuo investimento, in modo da capire se conviene disinvestire dai fondi in perdita.

Ulteriori risorse utili

Spero che questa analisi ti sia stata utile per comprendere al meglio le caratteristiche di questi fondi, e per capire se si tratta di un investimento davvero conveniente.

Prima di salutarti ci tengo inoltre a lasciarti delle guide che potrebbero servirti per cominciare un percorso di investimento consapevole:

Buon proseguimento su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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