Migliori Azioni Europee (non Euro) da Comprare nel 2023: Su Quali Aziende Investire?

Se il tuo obiettivo è trovare le migliori azioni europee non dell’area Euro hai trovato l’articolo che fa al caso tuo.

Stai cercando un investimento in azioni europee e vuoi conoscere alcuni titoli che potrebbero consentirti di ottenere un valido rendimento e che potrebbero farti cogliere una buona opportunità?

In questo articolo cercheremo prima di capire di quale mercato stiamo parlando (poiché parliamo di azioni europee che non fanno parte dell’area Euro e che per questo motivo possono differire da un investimento votato invece a scegliere delle azioni europee dell’area Euro), poi vedremo un elenco delle migliori azioni su cui investire e infine ti fornirò le mie opinioni su un investimento eventuale in azioni europee non dell’area Euro.

(A tal proposito ti invito anche a consultare l’articolo in cui ti parlo delle azioni dell’area Euro).

Buona lettura!

Un’introduzione

Spesso il mercato europeo appare come un mercato difficile, ma a dire la verità si tratta di un mercato florido se visto nel panorama finanziario mondiale.

Stiamo infatti parlando di un mercato che annovera al suo interno delle realtà importanti e solide provenienti da Paesi quali Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Se vuoi investire in azioni quindi il mercato dell’Europa si presenta come un buon mercato che può rappresentare un’ottima opportunità di investimento e di profitto nel settore delle azioni.

Sicuramente abbiamo avuto un impatto devastante dato dalla pandemia di Covid-19, ma questo è successo in tutti i paesi e di conseguenza in tutti i mercati.

Ora sembra che la situazione si stia piano piano riprendendo, quindi ecco che il mercato europeo risulta essere di attrattiva per gli investitori.

L’Europa ha inoltre annunciato ingenti investimenti nel settore green, e questo è sicuramente un altro punto a favore per un eventuale investimento.

Un’altra caratteristica che potrebbe essere molto valida per un investitore è il fatto che molte azioni europee hanno un prezzo basso attualmente, quindi si tratterebbe di un’ottima opportunità anche nel medio-lungo termine.

E ora proseguiamo.


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Migliori azioni europee (non Euro)

Vediamo adesso insieme le migliori azioni europee che non fanno parte dell’area Euro.

Spotify

È uno dei più grandi servizi di streaming web, che offre contenuti e accesso legale a musica, podcast e audiolibri.

È dotato di un servizio gratuito per la fruizione dei contenuti e di un servizio premium, a pagamento, che dà accesso a maggiori funzionalità.

L’azienda è stata fondata nel 2006 e ha la sua sede a Stoccolma, in Svezia.

Negli anni ha ampliato notevolmente il suo pubblico, e ha raggiunto circa 300 milioni di utenti attivi al mese, di cui quasi un terzo possiedono un abbonamento premium.

Spotify è infatti finanziato dagli abbonamenti, ma anche attraverso le pubblicità che vengono mostrate a chi non è abbonato e con gli acquisti musicali in negozi partner. Il suo modello di business è inoltre basato su contratti che vengono stretti con le più grandi etichette discografiche e musicali, per poter proporre agli utenti sempre più contenuti.

Nel 2018 si è quotata in Borsa, ma non si è rivolta al mercato bensì agli investitori comuni che possono acquistare le sue azioni. Questo porterà ad una certa volatilità, almeno nel breve termine.

Un punto di debolezza per questa società è rappresentato dalla concorrenza che è molto ampia in questo settore, in quanto ci sono attori sempre più numerosi. Possiamo nominare a tal proposito Amazon Music, Google Play Music e Deezer, un servizio di streaming molto simile a Spotify.

Per quanto riguarda le partnership, possiamo menzionare quella del 2017 con Netflix: consisteva nella possibilità per gli utenti di conoscere i loro punti in comune con i personaggi della serie Stranger Things tramite una playlist interattiva.

Un’azione costa oggi 133 dollari, e la capitalizzazione di mercato dell’azienda è di circa 25 miliardi di dollari.

Un investimento in questo titolo consente a un investitore di entrare nel capitale, infatti molti sono attratti dal potenziale di questa azienda in quanto è il numero uno del settore al momento.

Inoltre, il grafico ci mostra una crescita notevole, perché da inizio anno la società ha fatto registrare il +63%.

GlaxoSmithKline

È una casa farmaceutica inglese, che ha sede nel sobborgo londinese Brentford ed è stata fondata nel 2000 a seguito della fusione tra Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham.

Alla fine dell’anno 2016 essa era la decima industria farmaceutica del mondo.

Essa produce e commercializza prodotti farmaceutici, vaccini e beni di consumo. Inoltre la società è molto attiva nella ricerca e investe per sviluppare nuovi prodotti.

Stiamo parlando inoltre del secondo più grande gruppo mondiale di questo settore attualmente in attività.

Per quanto concerne la ripartizione geografica, vediamo come la maggior parte degli introiti della società provengano dal livello internazionale, in quanto soltanto il 3% circa proviene dalla Gran Bretagna.

Durante questi anni, in cui a farli da padrone sono gli anni di allungamento della speranza di vita e di miglioramento delle cure mediche, gli Stati e i cittadini sono sempre più sensibili verso le esigenze sanitarie, e di conseguenza anche gli investitori sentono di poter riporre fiducia in un titolo simile, poiché si tratta di un interessante indice di rialzo.

I rischi potrebbero derivare dai nuovi prodotti immessi sul mercato, poiché occorrerà soppesare gli ingenti investimenti fatti per produrli e confrontarli con la risposta del mercato.

Nel 2016 la società ha stretto due partnership importanti: una con Siemens affinché esso diventasse il fornitore dei siti di produzione e di ricerca e sviluppo di GSK nel mondo, così che possa rinnovare la propria strategia globale sotto il punto di vista dell’automazione, e una con Google creando una joint-venture nel campo della bioelettricità.

Un’azione costa 1.400 sterline circa, la capitalizzazione di mercato è pari a 60 miliardi di sterline mentre il rapporto prezzo/utili è 14,24.

Il grafico ci mostra un andamento pressoché costante, con un aumento da segnalare a partire da marzo 2021, e un +2,30% dall’inizio dell’anno a oggi.

Asos

Asos è un rivenditore inglese attivo nel settore moda e cosmetici. L’azienda è stata fondata nel 2000 a Londra ed è rivolta in maniera particolare a giovani adulti.

Il sito vende più di 850 marchi oltre alla propria gamma di abbigliamento e di accessori; essa spedisce inoltre in tutti i 196 paesi, dai centri logistici nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Europa. La società è quotata alla Borsa di Londra, ed anche un componente dell’indice FTSE 250.

La capitalizzazione di mercato della società di è pari a 754 milioni di euro; al momento un’azione costa circa 755 sterline.

Se ci soffermiamo sul grafico e quindi sull’andamento del titolo, possiamo vedere come da inizio anno ad oggi l’azienda abbia registrato un notevole +41,90%.

Pandora

È un’azienda danese che produce e distribuisce gioielli, ha sede a Copenaghen in Danimarca ed è stata fondata nel 1982.

Il suo sito produttivo si trova in Thailandia e i suoi prodotti sono così famosi da essere commercializzati in più di 100 paesi nel mondo, coprendo tutti i continenti con circa 7000 punti vendita.

Il suo core business è rappresentato dai famosi braccialetti con i ciondoli personalizzabili, poi anche da anelli, collane e orologi e altri gioielli.

L’azienda è quotata sul mercato azionario danese e presenta una capitalizzazione di mercato pari a circa 61 miliardi di corone danesi.

La società ha effettuato parecchi investimenti per espandere il suo mercato soprattutto in Italia, Russia e Cina e sta cercando di allargare anche la sua proposta commerciale, creando nuovi prodotti.

Vediamo adesso nel dettaglio tre punti fondamentali da tenere in considerazione se si vuole puntare su questo titolo:

  • Problemi politici: come abbiamo visto Pandora ha un sito di produzione in Thailandia, che rappresenta la grandissima maggioranza della sua produzione totale. Per questo motivo andranno tenuti sotto controllo gli eventuali problemi politici o i cambiamenti di regolamentazione che avverranno in questo Paese;
  • Quotazione delle materie prime: si tratta di un’azienda di gioielli, quindi inevitabilmente occorrerà controllare l’evoluzione della quotazione dell’oro e degli altri metalli preziosi che servono per la produzione dei gioielli Pandora, in quanto essa potrebbe impattare sulla redditività dell’azienda;
  • Ciclo dell’economia: il settore della gioielleria fa parte della più ampia categoria dei beni di consumo discrezionali, e come sappiamo essi sono beni ciclici. Infatti performano bene durante periodi di espansione economica e di momenti floridi, mentre invece performano male se ci troviamo in un periodo di recessione economica.

I suoi concorrenti principali sono nel settore, e possiamo nominare a tal proposito Swarovski, Cartier e Tiffany & Co., anche se soprattutto gli ultimi due, puntano ad un mercato più elevato, posizionandosi nel settore del lusso.

Un’azione costa circa 635 corone danesi.

Ultimamente la società sta andando davvero bene, perché dopo un periodo con il prezzo giù si è ripresa, e infatti da inizio anno ha ottenuto un +26,35%.


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Unilever

Stiamo parlando di un’azienda globale che opera nel settore dei beni di consumo. Essa è titolare di più di 400 marchi, tra i più diffusi che fanno parte del settore dell’alimentazione, dei prodotti per l’igiene e per la casa e delle bevande.

L’azienda ha sede a Rotterdam nei Paesi Bassi e a Londra ed è stata fondata nel 1930; essa ha quindi una doppia quotazione.

Si tratta di una società che dalla data di fondazione ha compiuto un percorso di espansione incredibile, arrivando ad essere oggi una delle multinazionali più potenti sul mercato: è presente in 90 paesi ed è il gruppo più importante nel settore dei beni di largo consumo.

Nel 2015 ha acquisito la società italiana Grom, produttrice di gelati fondata a Torino nel 2003.

L’azienda, leader nel settore dei beni di consumo, offre sicurezza e un investimento interessante nel lungo termine. Si tratta inoltre di un settore anticiclico, visto che commercializza prodotti di prima necessità: questo lo rende un ottimo titolo anche in ottica di protezione del portafoglio e in certe fasi del ciclo economico non proprio floride.

I suoi punti di forza sono gli investimenti che opera sia per acquistare i più importanti marchi e per rafforzarli, che per svilupparsi nei mercati in via di sviluppo.

Essa, possedendo i migliori marchi, può contare su entrate costanti durante tutto l’anno. Questo le permette di avere un fatturato costante, rendimenti sul capitale e profitti di cassa affidabili, che gli permettono di conseguenza di pagare dei dividendi interessanti.

Un’azione costa circa 4.200 sterline e il rapporto prezzo/utili è di 16,26.

La sua capitalizzazione di mercato è di 108 miliardi di sterline, e il grafico ci mostra un risultato molto positivo nell’ultimo anno.

Come comprare azioni europee (non Euro)

Abbiamo visto le migliori azioni europee che non appartengono all’area Euro nelle quali investire.

Ma come possiamo acquistare questi titoli?

Abbiamo due opzioni: o affidarci alle banche, anche se personalmente lo sconsiglio in quanto ti imbatterai in maggiori costi di gestione e di investimento, oppure affidarsi al web che ci viene incontro anche sotto questo punto di vista.

Se vuoi seguire la strada delle piattaforme per l’investimento però è bene che prima tu possa informarti al meglio per capire come operare in autonomia, e inoltre sappi che queste piattaforme ti serviranno sicuramente a sborsare dei costi inferiori rispetto alle banche.

Ti consiglio di leggere questo articolo in cui ti spiego come comprare azioni online.

Conviene investire in azioni europee (non Euro)?

Possiamo adesso fare un ragionamento insieme e cercare di capire se investire in azioni europee non euro possa essere un buon investimento e soprattutto se possa essere conveniente.

Come abbiamo accennato all’inizio della nostra trattazione il mercato europeo è uno dei mercati più ricercati dagli investitori, e, al contrario di come molti pensano, è uno dei mercati più solidi e floridi.

Attualmente inoltre possiamo parlare anche di una ritrovata fiducia post pandemia, di un aumento nei consumi che è cominciato e sta continuando, e di conseguenza di ottime opportunità per gli investimenti.

Gli esperti inoltre prevedono un tasso di crescita nei prossimi due anni per le aziende quotate europee, cosa che non può che alimentare maggiormente l’idea di investire nel mercato europeo.

Le azioni europee non euro risultano essere interessanti, e la possibilità di comprare simili titoli continua ad attirare l’attenzione degli investitori.

Personalmente seguo una strategia differente, che non è quella dell’investimento azionario diretto, ma non posso dirti di fare come me, in quanto non conosco la tua situazione.

La mia risposta al quesito se conviene oppure no investire in azioni europee non euro è dipende!

Si tratta sicuramente di un mercato interessante con buone opportunità di guadagno; posso darti a tal proposito un consiglio importante: se decidi di investire in queste azioni fallo sempre nell’ottica della costruzione di un portafoglio diversificato.

Ti lascio anche alcune risorse che potrebbero servirti per questo investimento:

E ti allego anche alcuni articoli per una tua conoscenza del percorso di investimento in generale.

Buona lettura!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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