Franklin FTSE India UCITS ETF: Caratteristiche, Costi e Opinioni – Recensione Completa

Se stai cercando informazioni sul Franklin FTSE India UCITS ETF, identificato con ISIN: IE00BHZRQZ17 e ticker FLXI (tra le varie piazze anche su Borsa Italiana), sei nel posto giusto perché oggi analizzeremo nel dettaglio questo fondo.

Se ti interessa un’esposizione concentrata sull’India tramite gestione passiva continua a leggere: vedremo com’è costruito l’indice, le caratteristiche operative dell’ETF, la sua composizione, i costi reali, i rischi e gli scenari di performance.

Al termine della recensione troverai anche le mie opinioni.

Buona lettura!

IE00BHZRQZ17: Presentazione dell’ETF

Il Franklin FTSE India UCITS ETF è stato lanciato il 25 giugno 2019, è domiciliato in Irlanda e replica in modo fisico (replica totale) l’indice FTSE India 30/18 Capped.

Secondo il factsheet più recente, l’ETF è cresciuto in scala e, a fronte di una metodologia lineare, offre un’esposizione diretta e trasparente al mercato azionario indiano.

Il fondo ha una dimensione grande, pari a 1.197 milioni di euro.

Composizione dell’ETF

Il fondo è fortemente concentrato sull’India (oltre il 90% del patrimonio), con una piccola quota residua classificata come “altri” (per componenti tecniche o cash).

Questa concentrazione geografica è una caratteristica voluta: se scegli questo ETF stai realmente puntando sull’equity indiano.

A livello settoriale, la fotografia riflette i pilastri dell’economia del Paese: un peso importante della finanza (banche e servizi finanziari), una componente crescente di tecnologia e servizi IT (grandi campioni dell’outsourcing e del software), beni discrezionali legati alla domanda interna, energia e materiali per accompagnare lo sviluppo industriale, oltre a sanità e beni di consumo di base. In sintesi, è un paniere che miscela domanda domestica e campioni dell’IT orientati all’export.

Nel dettaglio:

  • Finanziari: 27,20;
  • Beni di consumo discrezionali: 12,35%
  • Tecnologia Informatica: 9,57%;
  • Industriali: 9,44%;
  • Materiali: 8,91%;
  • Energia: 8,46%;
  • Beni di consumo: 6,27%;
  • Assistenza Sanitaria: 6,18;
  • Altri: 10,12%;
  • Liquidità: 1,50%.

La Top 10 offre una buona istantanea dei leader locali:

  • HDFC Bank
  • Reliance Industries
  • ICICI Bank
  • Infosys
  • Bharti Airtel
  • Tata Consultancy Services (TCS)
  • Mahindra & Mahindra
  • Bajaj Finance
  • Axis Bank
  • Hindustan Unilever.

Il benchmark

Il FTSE India 30/18 Capped Index nasce per rappresentare in modo ampio le large & mid cap indiane; è un indice free-float adjusted e ponderato per capitalizzazione, ma con un tetto ai pesi per evitare eccessiva concentrazione: il primo titolo non può superare il 30% del paniere e tutti gli altri sono limitati al 18%.

L’indice è rivisto periodicamente e, in termini pratici, consente di cogliere la crescita strutturale dell’economia indiana mantenendo un profilo di concentrazione più controllato rispetto a un classico indice puramente cap-weighted.

L’ETF utilizza replica completa, quindi detiene i titoli dell’indice nelle stesse proporzioni.

Modalità di distribuzione dei proventi

Questo ETF ha una politica ad accumulazione: se scegli di investire non riceverai cedole periodiche, perché i proventi confluiscono direttamente nel fondo, favorendo l’interesse composto nel lungo periodo.

Questa caratteristica è coerente con chi cerca crescita del capitale più che reddito.

Profilo di rischio

Il KID classifica il fondo a rischio 4 su 7, che è un rischio medio.

Parliamo di un singolo Paese emergente: oltre alla volatilità azionaria, bisogna mettere in conto rischio regolatorio e politico, governance societaria non sempre omogenea e rischio di cambio. Il periodo di detenzione raccomandato è 5 anni.


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Scenari di performance

Gli scenari non sono previsioni, ma esempi standardizzati al netto dei costi che mostrano l’ampiezza delle possibili oscillazioni:

  • Stress: 1.070 USD a 1 anno (-89,3%); 2.100 USD a 5 anni (-26,8% annuo);
  • Sfavorevole: 6.870 USD a 1 anno (-31,3%); 8.590 USD a 5 anni (-3,0% annuo);
  • Moderato: 10.760 USD a 1 anno (+7,6%); 15.380 USD a 5 anni (+9,0% annuo);
  • Favorevole: 17.220 USD a 1 anno (+72,2%); 20.510 USD a 5 anni (+15,5% annuo).

Tradotto in parole semplici: l’India è un mercato a elevata dispersione. Gli esiti a 1 anno possono essere estremi (in positivo o negativo), mentre sul lungo periodo la traiettoria dipende da crescita interna, ciclo del credito, riforme e cambio.

I costi

L’ETF ha un TER annuo dello 0,19%, quindi siamo abbastanza in media con i costi degli ETF in generale.

Non ci sono commissioni di sottoscrizione o rimborso da parte dell’emittente.

A proposito qui trovi le migliori offerte, così potrai scegliere quale piattaforma è la migliore per gestire i tuoi investimenti.

Come acquistare

L’ETF è quotato su Borsa Italiana, ma anche su Xetra e altre piattaforme europee. Può essere acquistato tramite i principali broker italiani e internazionali, tra cui Fineco, Degiro, Directa, Banca Sella, Scalable Capital, e altri.

Verifica sempre le commissioni di negoziazione, la presenza di costi valutari e il livello di liquidità.

Opinioni su Franklin FTSE India UCITS ETF

Siamo arrivati al termine della nostra recensione.

Il Franklin FTSE India UCITS ETF  è una soluzione semplice, economica e trasparente per prendere posizione e investire sull’India.

I punti di forza sono chiari: replica fisica completa, TER concorrenziale, e investimento ad accumulazione coerente per chi sta ricercando una crescita di lungo termine.

Nel complesso, è uno strumento che può funzionare bene come satellite tematico-geografico o, per chi desidera un’esposizione più marcata al Paese, come tassello dedicato all’interno della quota azionaria dei mercati emergenti.

Dall’altro lato, ricordiamo le criticità intrinseche a una scommessa monopaese emergente: la volatilità può essere elevata, il rischio non è trascurabile, e la dipendenza dal ciclo interno (credito, investimenti capex, riforme) è forte.

Questo fondo può essere adatto a chi ha un orizzonte di almeno 5 anni, una tolleranza alla volatilità medio-alta e desidera un’esposizione mirata sull’India, e a chi costruisce un portafoglio core world/emerging e vuole sovrappesare l’India rispetto agli EM aggregati.

Diciamo che questo fondo andrebbe inserito con peso ragionevole in un portafoglio già diversificato e gestito con disciplina nel tempo.

Non ti sto dicendo come utilizzare questo ETF perché non conosco la tua situazione personale e finanziaria, posso solo dirti di stare attento e di utilizzarlo con criterio.

Se ti interessa approcciarti in maniera concreta a questi strumenti ti invito a scaricare il nostro report con 3 ETF per cominciare.

Se sei un investitore alle prime armi e vuoi imparare a costruire un portafoglio in modo consapevole, ti consiglio di partire da queste risorse:

Buon proseguimento!


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Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.
Categorie: ETF, Indici e Fondi

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