Fondo Azimut Strategic Trend: Recensione e Opinioni

Stai cercando informazioni sul fondo Azimut Strategic Trend? Se vuoi saperne di più per poter valutare un eventuale investimento con questo strumento, allora non ti resta che leggere la recensione dove andremo a vedere vantaggi e svantaggi, costi e rendimenti del fondo. Infine potrò anche fornirti le mie opinioni sul prodotto e i consigli sull’investimento.

Il fondo in questione è gestito da Azimut Capital Management S.p.A., che gestisce 15 fondi di diritto italiano armonizzati alla direttiva 2009/65/CE.

Questa società di gestione fornisce delle soluzioni caratterizzate da uno stile di gestione in grado di adattarsi attivamente a tutte le condizioni di mercato. Essa investe in strumenti del mercato azionario ed obbligazionario.

Buona lettura.

Due parole su Azimut Holding

Si tratta di una società indipendente che si occupa di consulenza e gestione patrimoniale.

L’anno di fondazione della società è il 1989, e si tratta dell’unica multinazionale italiana del risparmio gestito. Essa è presente in 17 Paesi del mondo, opera in Italia secondo un modello di piattaforma aperta di prodotti e servizi offrendo al cliente le stesse possibilità di scelta di un multi-family office, a livello però industriale.

I suoi clienti nei vari paesi sono circa 223 mila. Possiedono inoltre una rete di 1800 consulenti e gestiscono 53 miliardi di patrimonio di gestione. Da questi numeri è facile intuire che siamo davanti alla più grande SGR indipendente sul mercato italiano. La società non dipende né da gruppi bancari, né da gruppi assicurativi né industriali, ed è quotata in Borsa dal 2004.


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Profilo del fondo

Azimut Strategic Trend è un fondo di diritto italiano, la cui tipologia di gestione è absolute return fund; parliamo inoltre di un comparto flessibile con valuta di base euro.

Il fondo è a gestione attiva, e il suo stile di gestione non prevede che esso abbia un benchmark di riferimento che possa rispecchiare il profilo rischio/rendimento del fondo.

Azimut Strategic Trend investe in strumenti finanziari di natura monetaria, obbligazionaria e azionaria.

Le azioni presenti nel fondo potranno essere al massimo del 60% del patrimonio. Il fondo prevede inoltre la facoltà di azzerare la componente azionaria del portafoglio, e quindi offre la possibilità di investire soltanto in titoli obbligazionari oppure strumenti del mercato monetario.

Il fondo presenta copertura valutaria, infatti la SGR realizza le coperture dal rischio di cambio di modo che l’esposizione al rischio di cambio sia contenuta.

Per quanto riguarda la componente obbligazionaria, le obbligazioni nelle quali investe il fondo hanno tutte rating non inferiore all’investment grade, sono emesse da Stati sovrani, organismi internazionali e/o da emittenti societari.

Per quanto riguarda invece la componente azionaria, le azioni sono emesse da società a media/alta capitalizzazione, e gli investimenti vengono diversificati in tutti i settori economici.

L’obiettivo del fondo è l’accrescimento del valore del capitale investito nell’ambito della misura di rischio stabilita dal gestore e rappresentata dal VaR, (Value at risk).

Il benchmark

Come abbiamo accennato prima, lo stile di gestione del fondo è attivo e non prevede il confronto con un benchmark tradizionale che possa rispecchiare il profilo rischio/rendimento del fondo.

Questa scelta è data dallo stile gestionale che lo contraddistingue.

A tal proposito, viene fornita una misura di rischio alternativa, che è indicata dal VaR 1 mese, e che ha un intervallo di confidenza del 99%.

Il valore è del -9%, ma questo indicatore non vuole in alcun modo rappresentare la perdita massima del fondo.

È soltanto un valore che rappresenta la misura di rischio ex-ante del fondo, visto che la perdita massima può anche arrivare al 100% del capitale investito.

Modalità di sottoscrizione, uscita e utilizzo dei proventi

Il fondo può essere sottoscritto con il versamento in un’unica soluzione (ovvero il PIC) oppure con più versamenti (in questo caso parliamo di PAC). L’importo minimo di sottoscrizione del fondo varia a seconda della modalità di sottoscrizione prescelta. È inoltre possibile effettuare delle operazioni di passaggio verso altri fondi.

Il Depositario del Fondo è BNP Paribas Securities Services S.C.A.

La modalità di uscita dall’investimento è chiara: l’investitore può richiedere in ogni momento alla SGR di uscire dall’investimento, e non deve fornire alcun preavviso. In questo modo gli verranno rimborsate le quote.

La politica di distribuzione dei proventi è ad accumulazione, ovvero essi sono reinvestiti nel fondo stesso e non vengono distribuiti agli investitori.

Profilo di rischio

Ora possiamo analizzare il profilo di rischio/rendimento del fondo. Il valore del profilo di rischio per questo fondo è pari a 5, in una scala che da 1 a 7 indica il livello minimo di rischio e il livello massimo rispettivamente. Vuol dire che il fondo ha un rischio medio-alto, visto che può investire fino al 60% del patrimonio in strumenti azionari, che sono normalmente considerati più rischiosi.

Il fondo è soggetto al rischio di credito, di controparte e di liquidità.

Esso è pensato per un investitore consapevole che possa essere disposto a sopportare perdite di capitale che potrebbero anche essere ingenti e che sta ricercando dei rendimenti più elevati.

I costi

Siamo arrivati alla parte dei costi, quella che solitamente interessa maggiormente gli investitori in quanto i costi sono quelli che impattano sui rendimenti e potrebbero mangiare il tuo capitale.

Ti elenco le spese che dovrai sostenere nel caso in cui decidessi di optare per questo fondo:

  • Spese di sottoscrizione: 4%
  • Spese di rimborso: 2,50%
  • Spese correnti prelevate dal fondo in un anno: 2,09%
  • Commissioni legate al rendimento: 15% annuo dei rendimenti superiori al parametro di riferimento (50% euribor 1 anno + 1%), visto che non segue nessun indice. Nell’ultimo anno la commissione legata al rendimento è stata pari a 0,66%.

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Rendimenti storici

L’ultima parte della recensione vuole soffermarsi sui rendimenti storici, che possono darci una visione delle performance passate del fondo, anche se devi ricordarti che le performance passate non sono predittive di quelle future.

Possiamo comunque osservare il grafico dei rendimenti per poterci fare un’idea e per avere una panoramica sull’andamento del fondo.

Ti allego anche il grafico per comodità.

Come puoi vedere il benchmark non è presente, visto che il fondo non replica alcun indice. Possiamo soltanto commentare i numeri del fondo.

Da quel che vediamo, il fondo ha avuto delle performance e dei rendimenti un po’ altalenanti, in quanto in alcuni anni ha avuto buone percentuali, mentre in altri anni non è andato molto bene (2011, 2017 e 2018). Nel 2019 ha avuto un buon rendimento, con il 12%, mentre l’anno successivo è calato al 4,6%.

Questo grafico ci fa capire in qualche modo che fare una previsione sui rendimenti risulta molto difficile se non impossibile.

Opinioni di Affari Miei

Se sei arrivato a questo punto, allora hai letto tutta la recensione del fondo, e adesso avrai le idee più chiare.

Se hai già letto altre mie recensioni forse sai già come la penso: non amo molto questi fondi comuni di investimento a gestione attiva: li trovo poco trasparenti e molto vincolanti per l’investitore.

Inoltre presentano dei costi davvero elevati, poiché oltre alle spese di gestione da pagare ogni anno, come hai visto ci sono spese di sottoscrizione e di rimborso, nonché spese legate ai rendimenti. Questo vuol dire che se il tuo investimento dovesse andare bene, ti ritroveresti a dover sostenere dei costi ulteriori, che a questo punto potrebbero compromettere i rendimenti ottenuti.

Per i miei investimenti personali io prediligo i fondi a gestione passiva, come gli ETF. Sono dei fondi con i quali puoi investire davvero in qualunque settore tu desideri, e soprattutto anche negli strumenti del mercato che preferisci, poiché ci sono ETF azionari, ETF obbligazionari ed anche ETF sulle materie prime.

I costi di gestione per questi fondi sono molto meno elevati di quelli a gestione attiva, poiché nel caso degli ETF non hai alcun gestore da dover remunerare, in quanto l’ETF si limita a replicare passivamente un indice di riferimento: puoi approfondire in questa guida.

Se ti stai chiedendo quindi se ti consiglio questo fondo, la mia risposta è abbastanza negativa. La decisione finale naturalmente spetta a te, poiché soltanto tu conosci la tua situazione personale e finanziaria.

Se desiderassi davvero sottoscrivere questo fondo, ricorda che si tratta comunque di un fondo abbastanza rischioso, e quindi metti in conto che dovrai poter essere in grado di sostenere delle perdite eventuali. Questo fondo è adatto ad un investitore consapevole, che sa che sta rischiando per ottenere dei rendimenti più elevati.

Infine, ti consiglio di cominciare a studiare un po’ e a formarti per acquisire delle competenze di base sulla finanza personale, in modo da poter successivamente prendere delle decisioni in autonomia e soprattutto con consapevolezza, senza dover per forza delegare ad altri la gestione del tuo patrimonio e dei tuoi investimenti.

Qui su Affari Miei puoi trovare numerosi approfondimenti; io ti consiglio di iniziare da queste guide:

Buon proseguimento su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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