Feelgood di Italiana Assicurazioni: Caratteristiche, Costi e Opinioni

Stai valutando la possibilità di costruire un piano di previdenza individuale? Feelgood di Italiana Assicurazioni è una delle opzioni disponibili sul web.

Si tratta di un investimento finalizzato all’integrazione della pensione pubblica e come tutti i contratti di questo tipo gode di interessanti sgravi fiscali.

La recensione che ti propongo intende semplificarti il lavoro di analisi e confronto con gli altri prodotti concorrenti, inoltre ti darò alcuni consigli che ti aiuteranno a compiere una scelta consapevole.

Continua a leggere l’articolo se ti interessa conoscere il piano di previdenza complementare di Italiana Assicurazioni.

Cominciamo.

Una breve presentazione

Prima di analizzare le caratteristiche del piano individuale pensionistico, voglio sottolineare una cosa importante: la società che colloca il prodotto ha una lunga esperienza in ambito assicurativo ed è assolutamente affidabile.

Italiana Assicurazioni S.p.A.si occupa da anni di protezione a cose e persone, sia nel ramo danni che nel ramo vita, ma colloca anche prodotti per il risparmio gestito e finalizzati alla previdenza complementare.

Fa parte, insieme ad altre controllate, di Reale Group, gruppo attivo nel settore assicurativo, immobiliare, bancario e in quello dei servizi.

Italiana Assicurazioni è poi soggetta alla direzione e coordinamento della capogruppo Reale Mutua Assicurazioni, una tra le più grandi compagnie assicurative italiane che sicuramente conosci.

Fatta questa breve introduzione va comunque detto che un investimento finalizzato alla previdenza complementare comporta sempre dei rischi…

Il rischio di investire nei fondi pensione

Molti lettori non hanno ben chiaro questo punto: i piani individuali pensionistici sono investimenti veri e propri.

Un contratto come quello che stiamo analizzando è infatti collegato ad almeno un fondo comune di investimento interno alla Compagnia, ovvero un fondo pensione che raccoglie i contributi monetari di tutti gli aderenti.

I contributi raccolti vanno a costruire un patrimonio collettivo, utilizzato per comprare strumenti finanziari di varia natura.

È chiaro come il capitale di ciascun aderente è così soggetto a rischi finanziari: oscillazioni dei mercati, possibilità di andare in negativo e conseguente variabilità nei rendimenti.

Non sarà solo l’andamento dei mercati a determinare il valore del tuo investimento ma anche il tipo di gestione del fondo pensione.

Vedremo che potrai scegliere una gestione più prudente, focalizzata sui titoli di Stato a breve termine, oppure una gestione più dinamica che accetta un rischio più alto perché investe soprattutto nei mercati azionari.

Ma devi essere consapevole che il rischio connesso all’investimento, alto o basso che sia, è totalmente a tuo carico.

E ora ti spiego meglio come funziona il piano individuale.

Caratteristiche 

Feelgood è un contratto ad adesione individuale che prevede una fase di accumulo del capitale in cui il cliente versa delle somme periodiche alla Compagnia, somme che poi verranno investite in un fondo pensione scelto dal cliente e collegato al contratto.

In questo modo l’investimento cresce col mercato e dà la possibilità al soggetto aderente di costruire, negli anni, un patrimonio da poter spendere una volta raggiunta l’età per il pensionamento.

Al quel punto inizierà la fase di erogazione della pensione complementare, in genere sotto forma di rendita a vita natural durante.

In questo modo l’aderente potrà garantirsi un buon tenore di vita indipendentemente dalla situazione del sistema pensionistico pubblico. Fin qua non c’è nulla di nuovo.

Anche Feelgood, come tutti i PIP, è un contratto personalizzabile che permette di scegliere l’ammontare della contribuzione e la periodicità dei versamenti (mensile, trimestrale, semestrale, annuale), lasciando inoltre libertà di modificare queste impostazioni successivamente.

Trascorsi 2 anni, ogni aderente può decidere eventualmente di annullare il contratto e di trasferire la propria posizione individuale ad un’altra forma pensionistica complementare (opzione “trasferimento”).

Se invece si verifica il decesso prematuro dell’aderente, prima del raggiungimento della pensione, il capitale accumulato non va perso ma viene pagato agli eredi (garanzia eredi).

Si tratta indubbiamente di un tipo di investimento con meno vincoli e più libertà rispetto alle classiche polizze vita.

Tipologie di contribuzione

Oltre alla contribuzione periodica che fai tu stesso, il piano di finanziamento ammette anche dei versamenti aggiuntivi e facoltativi.

Se poi sei un lavoratore dipendente puoi contribuire versando il TFR maturando. Può essere lo stesso datore di lavoro a contribuire al PIP, in presenza di accordi collettivi (anche aziendali) o in loro assenza.

Mentre il piano di contribuzione può sempre essere sospeso ed eventualmente   riattivato in seguito, senza che questo comporti l’annullamento del contratto, quando si tratta di flusso del TFR la decisione non è più reversibile.

I fondi pensione

Tutti i PIP permettono in genere di scegliere fra più fondi di investimento, anche 4 o 5. Feelgood predispone solo 2 linee, ciascuna con una propria combinazione di rischio, rendimento e orizzonte temporale.

Nel dettaglio abbiamo…

La Linea Equilibrio, da scegliere se ricerchi la continuità dei risultati senza rinunciare alle opportunità di crescita nel medio-lungo periodo (tra 10 e 15 anni). L’investimento è un mix di titoli obbligazionari e azionari ma con un’esposizione al rischio moderata.

È da preferire la Linea Futuro se invece ricerchi risultati elevati nel lungo periodo, accettando una maggiore esposizione al rischio, la linea è prevalentemente azionaria. L’orizzonte temporale è sempre compreso tra 10 e 15 anni.

Come vedi, si tratta in ogni caso di un investimento di lungo periodo, per cui ogni opportunità di rendimento va considerata in un arco temporale importante.

Nel corso degli anni puoi anche modificare la scelta di investimento iniziale, facendo una “riallocazione” delle risorse. Tra ciascuna riallocazione e la precedente deve tuttavia trascorrere un periodo non inferiore a 12 mesi.

Erogazione della rendita

La prestazione pensionistica complementare è erogata solo dal momento in cui si maturano i requisiti d’età per il pensionamento. A quel punto la rendita è vitalizia perciò prosegue per tutto il resto della vita dell’aderente.

L’ammontare viene calcolato in base al capitale accumulato, ai rendimenti raggiunti e alla tua età.

In alternativa alla rendita esiste pure una modalità di erogazione in forma di capitale fino al 50% dell’ammontare complessivo; se però l’ammontare risulta molto contenuto puoi richiedere il pagamento dell’intero importo in forma di capitale.

Tipologie di rendita 

La rendita immediata vitalizia è la modalità standard con la quale verrai pagato, salvo altra indicazione da parte tua. Se ne farai richiesta, la Compagnia erogherà la prestazione pensionistica in forma di rendita reversibile o di rendita certa.

Ti spiego subito qual è la differenza…

Mentre la rendita vitalizia “standard” cessa di essere erogata con la morte dell’aderente, la rendita vitalizia reversibile prosegue anche dopo il decesso, venendo erogata, per la quota scelta, ad una persona designata.

Il vantaggio è che se l’aderente dovesse mancare a pochi anni dal pensionamento, tutti i suoi risparmi non andrebbero sprecati e qualcuno dei suoi potrebbe beneficiarne.

La rendita certa e poi vitalizia è ancora una storia diversa. Prevede l’erogazione certa della pensione per un numero di anni stabilito, compreso tra 5 e 15 anni.

Se l’aderente viene a mancare in quell’arco di tempo, la rendita continua ad essere pagata ad un suo erede. Scaduto il periodo concordato, con l’aderente ancora in vita, la rendita si trasforma in vitalizia e prosegue normalmente.

Prestazione caso morte

Ecco un dettaglio che è peculiare di questo contratto: la prestazione assicurativa accessoria.

Feelgood prevede una copertura facoltativa per il caso di morte o, in alternativa, per il caso di morte o invalidità totale e permanente.

Se una di queste tragiche circostanze si verifica entro il 55° anno di età dell’aderente, allora la Compagnia paga un capitale aggiuntivo, variabile in funzione dell’età.

Il capitale è finanziato attraverso un importo trattenuto periodicamente dai contributi versati dal cliente:

  • pari a 120 euro annui per la prestazione caso morte;
  • pari a 180 euro annui per la prestazione caso morte o invalidità totale e permanente.

Se la cosa non ti interessa non sei obbligato ad attivarla.

In quali casi puoi disporre del capitale prima del pensionamento?

Questo sì che è un argomento molto interessante. Devi sapere che il regolamento del piano pensionistico ti permette di ottenere il tuo capitale anche prima di raggiungere l’età pensionabile.

Vediamo quali sono questi casi eccezionali.

Anticipazioni di capitale

Le anticipazioni di capitale sono ammesse per regolamento ma con questi criteri:

  • in qualsiasi momento puoi richiedere un’anticipazione fino al 75% del capitale maturato per far fronte a spese sanitarie di particolare gravità (anche se riguardano il coniuge o i figli);
  • dopo 8 anni puoi richiedere un’anticipazione fino al 75% per l’acquisto della prima casa di abitazione (per te o per i figli), o anche solo per pagare delle spese di ristrutturazione;
  • dopo 8 anni hai anche facoltà di chiedere un’anticipazione fino al 30% del capitale per altre esigenze di carattere personale.

Il riscatto

Trovandoti in una situazione lavorativa particolarmente difficile (cessazione attività lavorativa, cassa integrazione, mobilità) potrai riscattare, in tutto o in parte, la posizione maturata, indipendentemente dagli anni che ancora mancheranno al raggiungimento della pensione.

Il riscatto totale annulla definitivamente il contratto quindi perderai i tuoi diritti sulla prestazione pensionistica.

Rendita Anticipata

L’ultima opzione contrattuale che voglio analizzare con te è la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA), che ti permette di riscuotere il tuo capitale in forma di rendita temporanea, finché non raggiungi l’età della pensione.

Quando puoi farne richiesta? Anzitutto devi aver maturato almeno 5 anni di partecipazione a forme di previdenza complementare, dopodiché deve verificarsi:

  • la cessazione dell’attività lavorativa a 5 anni dalla pensione di vecchiaia e con almeno 20 anni di contributi versati;
  • oppure la cessazione dell’attività lavorativa e conseguente inoccupazione per un periodo superiore a 24 mesi, a solo 10 anni dal raggiungimento della pensione.

Con questo è tutto, perciò occupiamoci finalmente dei costi!

Costi

La presenza dei costi comporta inevitabilmente una diminuzione della tua posizione individuale e quindi della prestazione pensionistica, per questa ragione devi valutare bene l’impatto che le spese hanno sull’investimento.

I costi di Feelgood consistono in un primo caricamento di 10,00 euro, prelevati all’atto di adesione dal primo versamento effettuato.

Ad ogni versamento (incluso il primo) è trattenuta una percentuale pari all’1,00% della cifra, con l’applicazione di un importo minimo di 5,00 euro.

La “garanzia eredi” obbligatoria vale un caricamento dello 0,50% su ciascun premio versato.

Anche l’investimento prevede dei costi di gestione:

  • Linea Equilibrio: 1,70% trattenuti dal patrimonio del fondo interno su base annua;
  • Linea Futuro: 2,20% su base annua trattenuti dal patrimonio del fondo.

Sulle richieste di anticipazione capitale, riallocazione e RITA non è applicato alcun costo. Invece la richiesta di trasferimento verso altra forma pensionistica costa 15,00 euro, mentre il riscatto costa 75,00 euro.

Al fine di avere un’indicazione sintetica dell’onerosità del contratto, devi guardare l’Indicatore sintetico dei costi che esprime l’impatto delle spese sulla posizione individuale maturata, facendo riferimento a un aderente-tipo che versa un contributo annuo di 2.500 euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4%:

Quali sono le agevolazioni fiscali?

Le pensioni integrative sono famose perché consentono di beneficiare di un trattamento fiscale di favore:

  • i contributi versati, in base alla normativa vigente, sono deducibili dal reddito fino all’importo di 5.164,57 euro annui, inclusi gli eventuali contributi versati dal datore di lavoro ma escluso il TFR;
  • i rendimenti generati dall’investimento sono tassati al 20% e non al 26% come gli altri investimenti; sulla quota di rendimento che deriva dal possesso di titoli di Stato e similari la tassazione è al 12,5%;
  • i prodotti previdenziali sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo;
  • la prestazione sotto forma di rendita o di capitale che deriva dai contributi non dedotti è esente dalla tassazione. Sulla parte rimanente, costituita dai contributi dedotti o dal TFR versato, l’aliquota è pari al 15% e si riduce dello 0,3% per ogni anno di partecipazione alla forma pensionistica successivo al 15°, con uno sconto massimo del 6%.

A tal proposito ti consiglio di leggere l’articolo di Affari Miei: Come Pagare Meno Tasse Sfruttando i Fondi Pensione.

Opinioni conclusive di Affari Miei: conviene sottoscrivere il PIP?

Ti ho presentato in lungo e in largo il contratto pensionistico Feelgood. Ora dovresti essere in grado di valutare da solo la convenienza dell’investimento. Ma se vuoi sapere cosa ne penso io, ti accontento subito…

La mia opinione riguardo ai prodotti previdenziali in generale è molto chiara. Non faccio un discorso specifico sul prodotto collocato da Italiana Assicurazioni, ma mi rivolgo in generale a tutta la categoria.

I PIP sono investimenti che possono essere utili o meno utili, dipende dai casi, ma si tratta pur sempre di risparmio gestito che quasi MAI è il metodo migliore per costruire una rendita.

Come cerco di spiegare quotidianamente sul mio blog, scrivendo numerosi articoli sul risparmio e sugli investimenti, secondo me l’autonomia finanziaria è sempre la scelta migliore, se uno ha tempo e voglia di imparare ad occuparsene.

Voglio dire, tutti dobbiamo risparmiare in vista della pensione perché le prospettive future sono davvero drammatiche. Ma quel che differenzia me da molti risparmiatori là fuori, è che io ho scelto di ovviare a questo problema con un’attività di risparmio e investimento che gestisco autonomamente, senza rivolgermi a prodotti impacchettati!

Non mi piace il risparmio gestito e ho le capacità e le conoscenze, nonché la voglia, di dedicarmi personalmente alla gestione dei miei soldi.

I contratti come Feelgood hanno costi onerosi che difficilmente permettono di guadagnarci qualcosa. Può allettare l’idea di godere dei vantaggi fiscali e delle coperture assicurative accessorie, tanto per mischiare un po’ finalità diverse in un unico prodotto…

Io disapprovo tutto ciò, però capisco che ci sono categorie di persone a cui conviene di più attivare un PIP invece di studiare e formarsi…

In questo video sulla previdenza integrativa ti spiego quando e perché conviene investire in un fondo pensione e quando è meglio lasciar perdere:

La migliore scelta che hai è sempre quella di formarti e diventare padrone dei tuoi soldi!

Anche per questo ho realizzato il programma avanzato per chi vuole approcciare gli investimenti in modo serio…

Easy Investments Formula è un percorso che mira a formare tutte le persone che non hanno mai acquisito delle competenze vere di finanza, ma che hanno finalmente deciso di cambiare atteggiamento! Tu sei uno di loro? Spero di sì!

Se seguire un corso ti sembra troppo impegnativo, allora puoi cominciare ad approfondire l’argomento “investire in modo consapevole” leggendo queste risorse che ho messo a disposizione sul mio blog:

Conclusioni 

Spero che la mia recensione di Feelgood ti sia piaciuta. Ora puoi decidere in autonomia se il piano pensionistico è quello che ti serve oppure no.

Non mi resta che augurarti buona fortuna!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

1 Commento

luca · 23 Gennaio 2021 alle 14:31

Le uniche argomentazioni valide per sottoscrivere un PIP o un fondo aperto sono appunto gli sgravi fiscali. Nella peggiori delle ipotesi hai una rendita del 23% annuo (aliquota irpef più bassa) al lordo dei costi. Ritengo che, fintanto che saranno in vigore questi sgravi fiscali, sia opportuno sottoscrivere questi strumenti per differenziare la propria strategia pensionistica/patrimoniale nel limite di investimento di 5.164,57 euro annui

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