Certificati Société Générale: Guida ai Prodotti di Investimento. Conviene Investire?

Vorresti saperne di più sui certificati di Société Générale? Questo è uno dei principali gruppi di servizi finanziari in Europa, mette a disposizione della clientela un’ampia gamma di certificati di investimento e per il trading con leva.

I certificati sono strumenti derivati cartolarizzati, negoziati sul mercato SeDeX. Sono prodotti il cui valore dipende dall’andamento di un’attività sottostante, che può essere un’azione, un indice, una valuta, futures su materie prime, panieri di titoli e tassi di cambio.

Diversi investitori fanno uso dei certificati per diversificare il portafoglio, come alternativa all’acquisto diretto dell’attività sottostante. Sono molto utilizzati per fini di copertura del capitale e anche per recuperare le minusvalenze generate con altri investimenti.

Di seguito faccio una panoramica generale dei prodotti di Société Générale, ma poiché questo non è un approfondimento sui certificati (ma sull’offerta della Banca), ti indico un altro articolo più specifico da leggere: “Cosa sono i Certificates”.

Se invece sei già preparato sulle basi, prosegui.

Ad ogni strategia il suo certificato

I vari certificati che oggi sono negoziati in Borsa hanno caratteristiche eterogenee, e soprattutto non si limitano alla mera replica del titolo sottostante.

I certificati si prestano a diverse strategie e a differenti profili di rischio e rendimento. Le macro-categorie entro le quali è possibile classificare i certificati sono 3 o 4:

  1. Certificati a capitale protetto;
  2. Certificati con protezione condizionata del capitale;
  3. Certificati senza protezione del capitale;
  4. Certificati con leva finanziaria per le attività di trading.

L’offerta della Société Générale spazia fra la seconda e la quarta tipologia. Se tu dovessi comprare un certificato presso la Banca, potresti scegliere i prodotti che ti illustro di seguito.

Certificati Bonus con protezione condizionata all’evento Barriera

I certificati Bonus hanno la peculiarità di riconoscere all’investitore un importo predefinito di 100 € quando scadono, anche nel caso si verifichi un moderato ribasso del prezzo dell’attività sottostante. Il loro prezzo di emissione è sempre inferiore a 100€, quindi c’è un guadagno minimo garantito.

Tuttavia, bisogna prestare molta attenzione alla Barriera, perché da essa dipende il valore del rimborso finale.

La Barriera è un livello limite che il prezzo del sottostante non dovrebbe mai raggiungere. Se accade, l’investitore perde i 100€, e il rimborso corrisposto alla scadenza corrisponde a quello del sottostante.

Ne consegue che, se la performance del sottostante è inferiore al prezzo di emissione, il proprietario subisce una perdita di capitale anche importante.

Il capitale non è quindi protetto a tutte le condizioni, ma solo se la Barriera non viene mai raggiuta e superata dal sottostante.

Certificati Cash Collect

Passiamo ai Cash Collect che pagano premi periodici in date di valutazione prestabilite. Anche in questo caso il pagamento è compromesso dal superamento della Barriera: se alla data di ciascuna valutazione il valore del sottostante risulta superiore o pari alla Barriera, il premio viene pagato, altrimenti no.

Inoltre, i premi pagati tengono memoria delle passate date di valutazione e quindi sono moltiplicati per il tempo trascorso dall’emissione del prodotto, sottraendo però la somma dei premi eventualmente già pagati in precedenza.

Se poi, in certe date di valutazione, il prezzo del sottostante risulta pari o superiore a un livello prestabilito, allora è possibile ottenere il rimborso anticipato pari al 100% del prezzo di emissione.

Se il certificato non è stato rimborsato anticipatamente, giungerà naturalmente a scadenza. Gli scenari possono essere due, a seconda che il prezzo finale sia pari o superiore alla Barriera o viceversa.

Nel primo caso il rimborso corrisponderà al 100% del prezzo di emissione. Nel secondo caso, il rimborso sarà calcolato sul prezzo finale del sottostante, comportando una perdita parziale o totale del capitale investito.

Benchmark senza protezione del capitale

L’obiettivo dei Benchmark è di replicare l’andamento del sottostante senza utilizzo della Barriera e senza condizioni. Il rischio di perdita del capitale è molto alto, qualora il valore finale risultasse inferiore all’investimento iniziale.

Di contro, non ci sono limiti di rendimento, se la performance del sottostante è positiva, il valore del certificato aumenterà con essa.

Durante la vita del certificato, l’investitore ha diritto di chiedere il rimborso anticipato in certe date prestabilite poiché non c’è una scadenza fissa.

Certificati a leva

Société Générale tratta anche i certificati a leva, che invece di muoversi in linea con il sottostante, ne moltiplicano l’andamento giornaliero per una leva fissa.

L’investimento in questo prodotto espone a rendimenti e rischi amplificati, perché la leva moltiplica sia le performance positive che quelle negative del sottostante, determinando perdite o profitti entro periodi di tempo non prevedibili – il valore di rimborso è calcolato sul valore del sottostante al momento della scadenza del certificato.

Questi prodotti sono più adatti a investitori con una buona preparazione tecnico-finanziaria, e che hanno una buona predisposizione al rischio e una buona sopportazione delle perdite.


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Consigli utili per investire con i certificati

Queste sono le caratteristiche salienti dei prodotti Société Générale. Hai potuto notare che il funzionamento di ciascun certificato è assai complesso. In generale i derivati non sono strumenti alla portata di tutti.

Da chi ne fa uso mi aspetto una preparazione adeguata in materia di finanza, e un’esperienza pregressa nel campo degli investimenti. Mi riferisco a chi possiede un portafoglio già strutturato e un piano d’azione ben definito.

Tu che mi leggi in questo momento, ti riconosci nella descrizione?

Se la risposta è “Sì”, allora buon per te; se la risposta è “No”, “Non so”, allora devi per forza fare un passo indietro, ripartire dalla tua formazione e dedicarti alla progettazione di una vera strategia d’investimento. È inutile pensare ai certificati!

Prima di investire fai attenzione a queste cose…

Mettiamo che sei consapevole del perché vuoi investire con i certificati – probabilmente hai le idee ben precise in testa e sai che utilizzo farne. Allora voglio darti solo alcuni, semplici, consigli.

Per scegliere lo strumento giusto devi focalizzarti sulla tua strategia e su quello che ti serve: più guadagni o maggiore protezione?

Devi considerare i rischi specifici di ogni certificato. La volatilità e liquidità del prodotto. Nonché il rischio emittente…

Il certificato è uno strumento emesso da una banca, e quindi è vincolato alla capacità dell’emittente di onorare i propri obblighi con il cliente. Anche i certificati a capitale protetto sono soggetti al rischio di default.

Certo, si tratta di ipotesi remote, ma potendo è meglio diversificare su certificati emessi da più banche!

Prima di investire leggi sempre il KIID

Ogni prodotto d’investimento è accompagnato dal suo prospetto informativo. All’interno trovi la descrizione e il funzionamento del certificato, il livello di rischio misurato su una scala da 1 a 7, i costi, gli scenari di performance e altre informazioni rilevanti.

Non lasciare nulla al caso, e se non sai come leggere un KIID, nessun problema, clicca QUI e leggi la guida.

Non basare la tua strategia sul recupero delle minusvalenze

I certificati sono ampiamente utilizzati per recuperare le minusvalenze generate con altre attività d’investimento. Infatti, essi generano redditi diversi e possono compensare, a livello fiscale, delle perdite passate.

Ma la verità che nessun ti dirà, è che non si investe per recuperare le minusvalenze! Specie se derivano da investimenti sbagliati e/o azzardati il cui recupero richiede, spesso, un rischio molto più alto di quello originario. Ne ho parlato nell’articolo dedicato al recupero delle minusvalenze.

Una strategia dovrebbe basarsi sulla costruzione e crescita del capitale! Le perdite vanno messe in conto perché nessuna attività finanziaria è priva di rischi. Piuttosto che fissarti sui dettagli fiscali, cerca di scegliere bene i tuoi investimenti futuri, vedrai che non ci sarà più bisogno di pensare alle minusvalenze.

Le mie opinioni personali sui certificati

Se sei nel dubbio, non sai bene se investire o no nei certificati e ti serve un parere, sarò lieto di dirti cosa penso e faccio io.

Personalmente, io non amo investire in questi strumenti perché non mi sono utili per realizzare i miei obiettivi. Oltretutto non fanno nemmeno parte dei portafogli modello creati dal Centro Studi di Affari Miei per Fast Investments Planner. Se vuoi investire con un metodo simile al mio, sappi che non incontrerai questi prodotti.

Reputo i certificati potenzialmente interessanti per la parte di protezione ma, trattandosi di strumenti complessi, vanno “maneggiati con cura”, e comunque non sono indispensabili. Quelli a leva proprio NON mi interessano perché non svolgo attività di trading. Il mio pensiero sul recupero delle minusvalenze te l’ho già illustrato.

Io ho ben chiaro cosa voglio e cosa mi serve, i certificati non rientrano nelle mie necessità. Se tu non hai la più pallida idea di cosa stai cercando è impossibile per te trarre beneficio da un certificato o da qualsiasi altro prodotto d’investimento.

In conclusione

I certificati possono essere utili se esistono determinate condizioni soggettive dell’investitore, se sono inseriti in una strategia ben precisa, e se sussiste una buona diversificazione che permette di evitare il rischio emittente.

Se ti trovi solo all’inizio del tuo percorso di investimento forse è il caso che ti concentri sulle basi anziché pensare già ai derivati finanziari e alla leva. Ti consiglio di partite con la lettura delle guide per i neo-investitori:

Per il resto ti auguro un buon proseguimento.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Certificati

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