Certificati a Capitale Protetto: Come Funzionano? Conviene Investire? Le mie opinioni

I certificati a capitale protetto rientrano a pieno titolo in quelli che sono gli strumenti finanziari più amati dalle banche negli ultimi tempi.

Come funzionano? Conviene investire in questi strumenti oppure no? In questo articolo cercheremo di capire le informazioni di base che ti occorrono per prendere le tue decisioni e ti fornirò le mie opinioni sul tema.

Cominciamo ad esaminare quindi questi investimenti a capitale protetto.

Cosa sono i certificates a capitale protetto

Il naming è di quelli accattivanti, visti i tempi incerti sui mercati finanziari.

I certificati a capitale protetto nascono per servire gli investitori meno propensi al rischio e, quindi, meno idonei per investire in altre tipologie di certificates aventi funzione speculativa.

Sintetizzando – per approfondire, leggi la guida generale sui certificati – questi strumenti ti permettono di investire con una garanzia totale o parziale del capitale (vi è questa prima distinzione, infatti) basandosi su un sottostante di riferimento che, generalmente, è un indice.

Per capirci, ipotizziamo che il nostro sottostante sia l’indice S&P500 e che l’obiettivo sia la protezione totale del capitale: ci propongono, dunque, un certificato a capitale totalmente protetto.

Cosa succede?

Generalmente, la banca emittente del certificato ci garantisce il capitale investito anche nel caso in cui l’indice dovesse raggiungere un valore inferiore alla data di emissione.

Di contro, se l’indice dovesse salire, partecipiamo parzialmente al suo incremento: questo accade perché lo scopo dello strumento è la protezione, non il guadagno in sé.

Se siamo in presenza di un certificato a capitale parzialmente protetto, invece, c’è un ulteriore elemento di complessità: l’evento barriera. La società emittente ci garantisce il capitale fino al verificarci si una condizione che può essere, per esempio, la perdita di una percentuale predefinita.

Facendo l’esempio dello S&P500, potremmo trovarci di fronte ad un certificato garantito al 60%: se l’indice perde più del 60%, viene meno la protezione del nostro capitale.


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Una galassia sterminata ed in continua evoluzione

Ci sono tantissimi certificati con tante altre condizioni, in questa sede ti sto semplificando al massimo il discorso per darti un’idea generale di base.

Possono esserci dei bonus al raggiungimento di determinati obiettivi e/o diverse tipologie di evento barriera a seconda dell’emittente e dello strumento.

I certificati sono quotati

Come azioni, ETF o obbligazioni, i certificati sono scambiati sui mercati regolamentati: in Italia devi far riferimento al SeDeX su Borsa Italiana.

Ciò vuol dire che puoi anche acquistare sul mercato secondario, fatte salve diverse regole imposte dall’emittente.

I certificati sono sicuri?

Per quanto mi sforzi da anni di dire che la sicurezza è un concetto che non esiste negli investimenti, il mercato cerca di assecondare gli investitori e la nascita dei certificati a capitale protetto vuole proprio accontentare chi cerca investimenti sicuri.

I certificati sono strumenti finanziari complessi da maneggiare con cura e da cui devi stare assolutamente lontano se hai scarsa conoscenza dei mercati finanziari.

Chi ti dice il contrario è in mala fede (o è un promotore finanziario, o prende soldi a vario titolo dalle banche 😉 ).

Ciò detto, questa tipologia di certificati è costruita per ridurre di molto i rischi derivanti dalle oscillazioni e tendenzialmente devi misurarti con due rischi:

  • rischio emittente: facile, fallisce l’emittente e perdi i soldi. In genere sono grosse banche specializzate nella creazione di strumenti finanziari ma è un rischio che esiste, a differenza per esempio degli ETF o delle azioni dove il rischio fallimento della banca è limitato se non assente;
  • rischio evento barriera: assicurati di capire bene le condizioni, specie nei certificati a capitale parzialmente protetto, se no puoi farti male sul serio.

Le mie opinioni

Arriviamo al dunque: conviene investire o meglio guardare altrove?

La risposta di rito è DIPENDE e, in questo caso, dipende veramente da tante cose perché siamo di fronte a strumenti veramente complessi e non adatti a tutti.

I certificati sono una categoria, sarebbe da stupidi dire che fanno tutti schifo o che sono tutti buoni.

Al tempo stesso, però, sarebbe da incoscienti lasciarsi andare in raccomandazioni che possano andar bene per tutti.

La prima domanda che dovresti farti è: perché cerchi un investimento sicuro?

Se è semplicemente perché hai paura e non vuoi perdere neanche un soldo, te la faccio facile: vai su Conto Deposito TOP e con 3 click trovi conto con interessi migliori e garanzia statale fino a 100 mila euro. Fine della corsa, fine delle rogne.

Se, invece, stai pensando come dicono in tanti “perché non capisco niente di finanza ma…”, seguimi un attimino.

Stiamo parlando dei tuoi soldi e dei tuoi investimenti: se hai un minimo di danaro da parte (e se non ne avevi nessuno in banca si scomodava a telefonarti per venderti i certificati, stanne certo 😉 ) non puoi semplicemente permetterti di non sapere.

Non sapere, infatti, ti impedisce di elaborare una vera e propria strategia che ti metta nelle condizioni di comprendere quali sono i tuoi veri obiettivi: senza obiettivi non c’è pianificazione finanziaria, non ci sono investimenti…c’è shopping compulsivo, come quando vai al centro commerciale e riempi il carrello di cose che dopo due anni ti ingombrano la cantina.

Se hai un minimo a cuore, dunque, la cura dei tuoi interessi finanziari ti consiglio di dare uno sguardo al video report gratuito “Investi con Buon Senso” in cui ti spiego i rischi enormi a cui sei esposto se continui ad affidarti alla tua banca e le grandi opportunità che puoi cogliere intraprendendo un percorso autonomo.

La risposta vera al “mi conviene comprare questo o quel certificato?” non ce l’ho io, ce l’hai tu e puoi ottenerla soltanto con un percorso di consapevolezza che ti faccia prendere il controllo delle tue finanze.

Mi auguro di esserti stato di aiuto e spero di averti presto ancora su Affari Miei.

Risorse Utili

Se sei all’inizio del tuo cammino, ti consiglio di iniziare dalle seguenti guide tematiche:

Buon proseguimento.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Certificati

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