Azioni Enel: Previsioni 2023 su Andamento del Titolo nel Medio e Lungo Periodo

Conviene comprare azioni ENEL? Quale rendimento si prospetta nel 2023? Quali potrebbero essere i rischi dell’investire in questa società? Oggi vedremo azioni Enel previsioni.

Se come investitore ti sei chiesto se queste azioni sono convenienti, allora in questa guida troverai tutte le informazioni utili per capire se investire o meno in questa azienda.

Infatti, studieremo la quotazione, vedremo quali sono i rendimenti, qual è l’andamento e quale il consensus.

Partiamo!

ENEL: chi è?

Sicuramente non c’è bisogno di presentazioni, tuttavia quando introduco queste guide amo approfondire a 360° e scoprire chi c’è dietro alle azioni che ho deciso di inserire in portafoglio: credo che sia importante conoscere la storia e le informazioni sull’azienda nella quale si è deciso investire. Dunque cerchiamo di capire la storia di questa azienda.

ENEL è una multinazionale italiana che opera nel settore dell’energia ed è uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell’energia elettrica e del gas.

Questa società viene istituita nel 1962 come ente pubblico. In seguito, nel 1992 si trasforma in società per azioni e si quota alla borsa di Milano. Lo Stato italiano però continua a mantenere, attraverso il Ministero dell’economia e delle finanze,  il 23,6% del capitale sociale.

La società è quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana.

La sua capitalizzazione ammonta a 55,44 miliardi di euro, con un fatturato di circa 108 miliardi.

Andamento ENEL e Prezzo

Ora che abbiamo esaminato la storia dell’azienda, analizziamo qual è il suo andamento, visionando il grafico che in tempo reale ci mostra la curva:

Previsioni Azioni ENEL 2023

Ora che abbiamo il grafico sotto mano, possiamo continuare la nostra analisi e fare approfondimenti più mirati in modo da capire se investire su ENEL conviene.

Le ultime notizie

Nel primo semestre 2020 si sono registrati ricavi di 29.500 milioni di euro circa (+10,6%): la variazione è principalmente attribuibile alle attività di Generazione Termoelettrica e i maggiori proventi derivanti dalle attività di Enel Green Power, dei mercati finali per effetto delle maggiori quantità vendute e di Enel X.

Continuiamo ad esaminarne l’andamento nel corso dei mesi: la società  ha chiuso l’esercizio di bilancio 2021 con ricavi a 88,3 miliardi di euro, con un aumento di 22,3 miliardi di euro (+33,8%) rispetto ai 66 miliardi dell’anno precedente.

La variazione è legata soprattutto:

  • all’aumento dei ricavi da Infrastrutture e Reti a causa dell’incremento della domanda di energia elettrica;
  • all’aumento dei ricavi di Enel Green Power;
  • ai ricavi dei mercati finali maggiori, a cause dell’incremento della vendita di energia elettrica in Italia e in America Latina;
  • all’aumento dei ricavi di Enel X;
  • ai maggiori ricavi da generazione termoelettrica e trading.

L’incremento dei ricavi include inoltre il provento di 2,7 miliardi realizzato dalla cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber che ha generato una plusvalenza di 1,76 miliardi.

E il 2022?

Lo scorso anno la Società ha festeggiato i 60 anni di attività. Ad oggi rappresenta la più grande società elettrica italiana, e tra i maggiori produttori internazionali di energia da fonti rinnovabili. Essa è presente in 31 paesi, anche se recentemente ha annunciato di volere uscire dalla Russia. 

Attenzione se vuoi investire in queste azioni: non dimenticare che il mercato tutelato gestito dal Servizio Elettrico Nazionale dovrebbe chiudere nel 2024 (salvo rinvio della dirigenza). Nello stesso anno,  Enel promette di aprire in Sicilia una centrale a pannelli solari che offrirà più di mille posti di lavoro, oltre ad aver annunciato lo stanziamento di fondi per un nuovo rigassificatore scontrandosi con cittadini e ambientalisti.

Potrebbe essere interessante segnalare che Enel, attraverso Enel Finance International (società finanziaria di diritto olandese) ha lanciato sul mercato un sustainability-linked bond single-tranche in sterline rivolto agli investitori istituzionali. Nello specifico, l’emissione è strutturata in una singola tranche di 750 milioni di sterline.

Cosa sta succedendo ora, alla luce della crisi energetica in atto? Abbiamo assistito a due fenomeni, ovvero l’aumento dei prezzi dell’energia  e il contributo dalle energie rinnovabili (il tutto accompagnato dalle attività extra UE) che hanno consentito al settore delle utility di chiudere il primo semestre del 2022 con utili in crescita. Tali risultati sarebbero destinati a crescere, secondo gli analisti di Bloomberg Intelligence,  nonostante la volatilità del mercato e l’inflazione.

Tuttavia, Enel ha passato un brutto momento, proprio a causa del trambusto in ambito energetico: investire in questo settore può sembrare controproducente, a meno che non si guardi alla versione green dell’energia. In questo scenario, a vincere saranno in special modo le utility ben posizionate sul rinnovabile, come Enel.

Il gruppo, ad oggi, produce già il 51% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili e  ha l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 una quota di circa l’80% di generazione rinnovabile e di produrre entro il 2040 il 100% di elettricità venduta da fonti green. 

Il 2023 di Enel si è aperto con una cessione: Enel ha infatti comunicato che Enel Brasil ha perfezionato la cessione dell’intera partecipazione detenuta nella società brasiliana di distribuzione di energia elettrica Enel Goiàs, pari al 99,9% del capitale, a Equatorial Participacoes e Investimentos. Il corrispettivo per Enel Brasil è stato di 1,6 miliardi di dollari.

Questa operazione ha avuto un effetto positivo sull’indebitamento netto del gruppo, pari a circa 1,5 miliardi di euro, ma un effetto negativo sull’utile netto pari a circa 850 milioni di euro.

Un’altra notizia recente, del 10 gennaio 2023, ci informa che Enel ha collocato bond non convertibili, subordinati ibridi perpetui con denominazione in euro, destinati a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo di 1,75 miliardi di euro. Gli ordini sono stati di circa 15 miliardi di euro. Il 18 gennaio invece il colosso BlackRock ha ridotto al 4,91% la partecipazione detenuta nel capitale di Enel.

A febbraio Enel ha emesso un eurobond, un sustainability-linked bond in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di euro.

A marzo invece la società ha sottoscritto un accordo per la cessione alla società greca Public Power Corporation di tutte le partecipazioni detenute dal gruppo in Romania. PPC verserà circa 1,26 milioni di euro, e questo dovrebbe generare in Enel un effetto positivo sull’indebitamento netto.

Altra notizia rilevante fa riferimento al consensus elaborato sulle indicazioni di 22 banche d’affari: il colosso elettrico dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con un margine operativo lordo di 20,48 miliardi di euro, con un intervallo di stima compreso tra i 18,94 miliardi di euro e i 21,34 miliardi di euro.

Il certificato Enel

Chi ha fiducia nel rinnovabile e vuole investire, ma ambisce anche alla tutela del proprio capitale, potrebbe essere interessato a un nuovo prodotto di investimento: un Express Step-Down Certificate.

Questo è un certificato di investimento che consente di prendere posizione in maniera indiretta sull’azione e ottenere un rendimento interessante al momento della scadenza anticipata, puntando sulla crescita e/o sulla lateralità del titolo.

Questo certificato ha una scadenza di poco più di tre anni (novembre 2025), ma può essere rimborsato in anticipo sin  da febbraio 2023 purché, nelle date di osservazione trimestrali, il valore di Enel sia pari oppure superiore al livello di rimborso anticipato, ma in questo caso il certificato non paga un premio periodico, ma un premio trimestrale cumulato.

ENEL: dividendi

L’ultimo dato disponibile sul dividendo (gennaio 2023) ci dice che esso è pari a 0,20€ e che è stato pagato il 25 gennaio 2023.

Il nuovo piano strategico di Enel 2023-2025 fa sapere che è previsto un aumento del dividendo per azione a 0,43€.


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Conviene investire sulle azioni ENEL?

Arriviamo al dunque di questa lettura: conviene investire in azioni di ENEL? Come dico sempre, investire in una sola società non è mai una scelta saggia, questo perché si incorre nel rischio specifico (specialmente se agiamo acquistando un’azione isolata e senza inserire le operazioni in una strategia di diversificazione, tenendo conto dei vari rischi).

Se non hai mai provato ad investire in azioni e vuoi mettere a punto la tua strategia, ti suggerisco di dare una lettura alla guida per iniziare a investire in azioni.

Dove comprare le azioni di ENEL?

Vuoi comprare azioni ENEL? Se sei consapevole dell’importanza di avere una strategia e vuoi comprare azioni, sapendo come farlo, allora ci sono due modi:

  • Rivolgerti alla banca tradizionale: se hai intenzione di investire somme pari a 3.000 euro, allora il classico conto corrente potrebbe essere sufficiente. Le banche italiane danno la possibilità di creare un portafoglio titoli, operando con loro. Tuttavia sappi che gli oneri spesso sono molto elevati;
  • Affidarti alle piattaforme online: ne puoi trovare molte specializzate nell’acquisto di azioni che ti consentono di accedere ai mercati. Questa strategia è spesso più economica rispetto a quello proposto dalle banche. Con le piattaforme puoi acquistare azioni anche investendo solo 50 euro. Per piccoli investimenti, spesso, sono da preferire sul piano della user experience e  soprattutto dei costi che andrai a pagare.

Se vuoi scoprire le piattaforme online migliori per investire in autonomia, leggi la guida dedicata.

Ulteriori risorse utili

In conclusione, un ultimo consiglio: se vuoi investire in questa azienda devi naturalmente credere in quello che fai, pensare che il prodotto offerto abbia un futuro  roseo e devi credere nell’azienda.

Se vuoi investire devi utilizzare sempre e solo somme che puoi permetterti di perdere o che non superino mai il 2% del denaro che vuoi investire.

Diversificare è importante quando si investe in singole azioni, sai già che la mia posizione è irremovibile su questo aspetto: rischiare sì, ma con caparbietà e prudenza.

Intanto, ecco alcune guide che potrebbero interessarti:

Infine, trovi anche alcune guide dedicate a chi ha bisogno di un ripasso, prima di iniziare ad investire:

Buona lettura!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

2 Commenti

ercole · 18 Ottobre 2021 alle 13:02

Articolo veramente interessante, grazie che ci tieni aggiornati sui vari sviluppi/ titoli che ci sono sul mercato italiano. Complimenti al Team Affari Miei

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    Davide Marciano · 18 Ottobre 2021 alle 17:47

    Grazie Ercole!

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