Obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti 2023: Conviene Investire? Rendimento, Caratteristiche e Rischi

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha annunciato il lancio di un nuovo bond (codice ISIN IT0005568719) rivolto ai risparmiatori retail, cioè agli investitori privati. Questa mossa segue le emissioni precedenti del 2015 e del 2019 che hanno riscosso un certo successo sul mercato.

Ma quali sono le caratteristiche di questo bond e conviene davvero investire? Lo scopriremo in questo articolo in cui vedremo rendimenti, rischi e, infine, le nostre opinioni generali su questa emissione.

Caratteristiche

Il bond avrà una durata di sei anni, il collocamento partirà da martedì 7 novembre e sarà attivo fino al 27 novembre, salvo chiusura anticipata.

Perché CDP emette queste obbligazioni riservate ai retail? In una nota si legge che i soldi raccolti “consentiranno di destinare ulteriori risorse per sostenere imprese, territorio e infrastrutture con l’obiettivo, in coerenza con il Piano strategico 2022 -2024, di contribuire concretamente alla crescita del Paese“.

L’ammontare complessivo che CDP intende raccogliere è di 1,5 miliardi di euro, in linea con le emissioni precedenti.

Per quanto riguarda l’aspetto più vicino a chi desidera investirvi, cioè l’investimento minimo, è richiesto un capitale relativamente basso: si parte da 1.000 euro,  corrispondenti al valore nominale di ciascuna obbligazione.


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Al via l’emissione

Da ieri, martedì 7 novembre, è partita l’emissione delle obbligazioni CDP che terminerà il 27 novembre, salvo eventuale chiusura anticipata. La scadenza è fissata per il 2029.

Rendimento delle Obbligazioni CDP

L’aspetto del rendimento è quello che interessa tutti, soprattutto quando parliamo di obbligazioni. In questo caso abbiamo una struttura se vogliamo mista perché il bond avrà nei primi tre anni un tasso fisso del 5%.

Dopo questa prima fase, invece, si passerà al tasso variabile che sarà pari all’Euribor a 3 mesi maggiorato di almeno lo 0,90% annuo. Ciò vuol dire, dunque, che ad un minimo dello 0,90% si aggiungerà quanto risulterà dall’andamento generale dei tassi in quegli anni.

Secondo le previsioni più accreditate, la tendenza nei prossimi anni sarà al ribasso quindi è lecito immaginarsi che nei primi anni si avrà il tasso più alto salvo poi doversi “accontentare” di un rendimento inferiore a lungo termine.

L’aspetto della tassazione è assimilabile ai titoli di stato governativi europei: gli interessi e altri proventi, infatti, saranno soggetti a un’imposta sostitutiva con un’aliquota agevolata del 12,50%.

Rischi

Le obbligazioni di CDP hanno ottenuto un rating a medio-lungo termine assimilabile a quello attribuito allo stato italiano di cui, del resto, Cassa Depositi e Prestiti è un’emanazione: Baa3 da Moody’s, BBB da S&P, BBB da Fitch e BBB+ da Scope.

In teoria CDP, a differenza dello Stato italiano che emette i BTp, dovrebbe utilizzare le risorse per investimenti produttivi e non anche per finanziare il Welfare come fa lo stato quindi, di base, queste risorse dovrebbero essere usate meglio rispetto a come i governi usano quelle pubbliche.

Si tratta, tuttavia, di una supposizione teorica: da un punto di vista pratico il futuro è sempre incerto.

Opinioni di Affari Miei: Conviene Investire?

Sorrido ogni volta che mi chiedono opinioni su emissioni obbligazionarie di questo tipo perché agli occhi di un investitore inesperto sembrano qualcosa di straordinario o un’occasione da non perdere.

In realtà, da un punto di vista tecnico, queste obbligazioni non sono niente di particolare: hanno una scadenza di sei anni, per i primi tre pagano il 5% fisso mentre negli ultimi tre anni, in cui i tassi dovrebbero comunque scendere, hanno una componente variabile che difficilmente si avvicinerà a quella attuale.

Chiariamoci, potrebbe anche succedere: ma immaginare l’economia italiana ed europea tra un po’ di anni, all’inizio della seconda fase di questo bond, ancora con i tassi elevati non è una prospettiva particolarmente rosea.

Sottoscrivendo questo bond, di fatto, ci prendiamo un tasso leggermente più alto e “scommettiamo” per il futuro con il “paracadute” del tasso minimo.

Faccio un esempio pane e salame per capirci: nei primi tre anni prendiamo il 5% lordo, negli anni successivi invece, faccio un’ipotesi, prendiamo il 3,5% lordo dato dalla somma tra lo 0,9% che ci viene assicurato e magari un tasso generoso del 2,6% (oggi l’Euribor a 3 mesi è al 3,9% con trend discendente, questa ipotesi è casuale ed è stata formulata giusto per farti un esempio, ndr) che potrebbe essere garantito dall’Euribor. Al termine del periodo ipotizzato di sei anni, dunque, percepiamo una media del 4,25% lordo che, tolte le imposte (e senza considerare il bollo per non complicare la faccenda) ci mette in tasca il 3,71% netto.

Nel momento in cui sto scrivendo ci sono dei BTp, il cui rating è praticamente giudicato identico dalle agenzie, che rendono cifre simili: forse un po’ meno ma, sottoscrivendo adesso, ti assicureresti circa il 3,5% netto senza rischiare nulla (a parte il default dell’emittente).

Potrebbe anche andare peggio: l’Euribor, per esempio, potrebbe scendere molto di più e se fosse al 2%, per fare un altro esempio, il tuo rendimento finale sarebbe del 3,95% lordo, pari cioè al 3,45% netto.

Ancora, con l’Euribor all’1% il rendimento lordo a scadenza sarebbe del 3,45%, pari cioè al 3,01% netto.

In tutto questo, poi, devi metterci il fatto che sul mercato secondario il valore del titolo muterà sicuramente a seconda del comportamento dei tassi, il che è una complicazione se ti intendi poco di mercati e stai considerando questo bond come il classico “parcheggio” di liquidità.

Ma quindi a chi conviene?

A mio parere solo a chi non conosce le cose e sottoscrive strumenti finanziari a caso.

Qualsiasi investitore con un minimo di patrimonio, infatti, ha sicuramente allocato una parte dei suoi soldi in fondi comuni o ETF orientati al mercato obbligazionario che, quotidianamente, comprano titoli del genere.

Solo che i non addetti ai lavori, semplicemente, neanche lo sanno perché tantissime emissioni non sono pubblicizzati.

Pertanto, in molti casi, finiresti per comprare una cosa che hai già e che non presenta nessuna caratteristica particolare tale per cui in questo caso ne valga la pena.

E se stai pensando cose del tipo “i miei fondi / ETF sono in perdita” mi tocca ancora dirti che, purtroppo, se non capisci le cose finisci per pagarle di più o per ottenere l’opposto di quello che ti serve perché:

  • dipende da quando li hai comprati;
  • dipende da cosa hai capito quando li hai comprati;
  • dipende dal sottostante su cui investono;
  • dipende da tutta una serie di altri fattori che è troppo complicato spiegare qui ma che puoi meglio comprendere se approfondisci il nostro approccio generale alla materia. Scoprirai che molte delle convinzioni che ti portano a prendere scelte come quella di comprare bond a caso sono le conseguenze di azioni sbagliate che potresti aver posto in essere in passato e che non sono risolutive del problema generale che potresti avere, cioè l’insoddisfazione a come hai investito finora.

Di questo, e tanto altro, parliamo quotidianamente su Affari Miei. Anzi, se vuoi approfondire ecco una serie di risorse introduttive:

Buon proseguimento e a presto!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

17 Commenti

Nicola · 16 Novembre 2023 alle 10:10

“A mio parere solo a chi non conosce le cose e sottoscrive strumenti finanziari a caso.” Visto il successo straordinario che ha avuto il collocamento, la chiusura super anticipata, dovresti cambiare un tantino la tua linea…Queste saranno meglio delle Eni come stabilità dei prezzi, tra tre anni saranno connesse al tasso variabile quindi con ancor meno oscillazione del prezzo

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    Davide Marciano · 17 Novembre 2023 alle 15:57

    Ciao Nicola,

    questo è il classico commento da utente che non sa di cosa parla e fa anche il presuntuoso.

    CDP ha raccolto 3,5 miliardi che sono BRICIOLE se consideriamo che BTP Valore ha raccolto circa 40 Miliardi in due emissioni: lo scrivo a beneficio di chi sa fare almeno addizioni e sottrazioni, non pretendo che lo comprendano tutti.

    L’iniziativa non poteva non essere un successo perché il target di compratori è praticamente sovrapponibile a quello dei BTp, per quello che mi riguarda non ho mai avuto alcun dubbio che questo prodotto potesse avere successo visto il timing e viste le premesse.

    Infatti ho scritto l’articolo proprio perché sapevo che sarebbe stato letto da decine di migliaia di persone: in caso contrario non avrei proprio perso tempo.

    Questo articolo, dunque, era un sondaggio sul successo commerciale dell’iniziativa ma un’analisi oggettiva sullo strumento e, di base, la penso esattamente come quando ho analizzato l’obbligazione: il fatto che altre persone l’abbiano comprata non sposta di una virgola la mia valutazione, infatti io non le ho acquistate per le ragioni espresse.

    E le mie premesse non erano campate per aria: il 74% degli Italiani, secondo l’ISTAT, è considerabile finanziariamente analfabeta. Quanto vale il parere di una persona che non conosce le cose? Sicuramente tanto per chi vuole intercettarlo a suo favore, sicuramente poco sul piano fattuale e culturale.

    Questo prodotto è, di base, quello che gran parte di quel 74% oggi, a torto o ragione, richiede.

    Chi visita questo sito vuole un parere, poi può prenderlo e farci quello che vuole, compreso scrivere commenti senza senso come il suo.

    Il mio augurio è di aver fatto un buon servizio a tutte quelle persone che, invece, volevano riflettere un attimino prima di seguire il gregge. Se sono riuscito ad essere di aiuto anche ad una sola persona delle circa 50 mila che mi risulta hanno letto questa pagina ne sono felicissimo.

    Un caro saluto.

    PS: sempre a beneficio delle persone normodotate che generalmente sono la maggioranza silenziosa che visita questo blog, il principio espresso da Nicola è astraibile anche in altri ambiti ed è pericolosissimo.

    C’è chi, per esempio, ritiene che in Parlamento possiamo mandare anche gli incapaci: l’importante è che abbiano un mandato popolare, cioè che tante persone pensino che siano all’altezza di fare cose che non capiscono nemmeno. Non c’è da sorprendersi, poi, se con la peggiore classe dirigente dell’Occidente siamo diventati un Paese decadente sul piano economico e culturale.

    A buon intenditor poche parole.

Ettore Torinese · 6 Novembre 2023 alle 17:45

Quanto mi puzza di interessato questo commento ! si vede lontano un miglio che vuoi incanalare i risparmi dei polli verso i tuoi interessi

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    Davide Marciano · 7 Novembre 2023 alle 8:49

    Signor Ettore,

    certo che ogni mio contenuto è interessato: io sono qui a lavorare, non a scrivere scemenze come lei.

    Ed il mio scopo, nel limite del possibile, è aiutare chi vuol essere aiutato da noi.

    Tutto qui, linearmente, palesemente, onestamente.

    Un caro saluto.
    Davide Marciano

    Mario · 13 Novembre 2023 alle 16:44

    Quanto vi piace parlare. Un vecchio detto afferma che ognuno porta acqua al proprio mulino. Guarda caso quello che gli altri decidono è sempre peggio di quello che voi proponete. La disamina delle cose deve essere obbiettiva cosa che in questo caso non lo è. Grazie comunque 👋👋

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      Davide Marciano · 15 Novembre 2023 alle 9:42

      Ciao Mario,

      mi dispiace che pensa tutto questo perché l’analisi è oggettivamente obiettiva: se ci fosse stata una convenienza reale avrei investito con i miei soldi e lo avrei detto pubblicamente.

      Trovo commenti come questo fastidiosi perché partono sempre dal voler in qualche modo insinuare sull’onestà intellettuale dello scrivente quando, in realtà, da quasi dieci anni creo contenuti che hanno permesso, anche a chi segue solo i materiali gratuiti, di imparare cose che non conoscevano.

      Se si sente esperto o più capace, semplicemente, Affari Miei non è il posto adatto a Lei fermo restando che queste obbligazioni, io, non le ho comprate (direttamente, potrei anche averle in qualche strumento passivo che le comprerà senza che io lo sappia, immagino che tutti i cervelloni che vengono a fare i professori qui lo sappiano) per le ragioni che ho espresso nell’articolo.

      Un caro saluto.
      Davide Marciano

Giuliano · 6 Novembre 2023 alle 10:19

ho investito su btlp e fondi sto perdendo 16000€

Giuliano · 6 Novembre 2023 alle 9:30

Capisco che vuoi tirare acqua al tuo mulino di trader, ma le cose non stanno così, io ho investito una cifra cospicua nel 2017 dovuta alla vendita di un appartamento in fondi consigliati da Unicredit mediante i loro consulenti. Dal 2017 sono in continua perdita e si giustificano dando la colpa al mercato, al Covid, alla guerra in Ucraina, ecc. Ho cambiato alcuni fondi sempre su loro consiglio ma non è cambiato niente. Adesso che i tassi sono aumentati ed anche i rendimenti ultimamente ho investito il Btp e adesso aspetto mercoledì per investire nel bond Retail della CDP che arriva come una manna a calmierare le perdite. Sono stufo di foraggiare le banche, Amundi, Pinco, Morgan Stanley e compagnia bella, le cui attività hanno l’unico scopo di lucrare sui clienti delle banche. Mi dirà che non è così ma dopo sette anni è impossibile non crederci. Buona giornata

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    Davide Marciano · 7 Novembre 2023 alle 8:54

    Buongiorno Giuliano,

    non c’è nessuna acqua da tirare a nessun mulino anche perché noi non siamo trader ma investitori di lungo termine: ci occupiamo di educazione e consulenza finanziaria indipendente.

    Per chi volesse approfondire in merito, qui c’è il nostro approccio:
    https://www.affarimiei.biz/investimenti/percorso-per-investire-in-maniera-redditizia

    Ciò detto, Lei è in perdita perché ha sottoscritto prodotti tramite la grande industria bancaria e, con ogni probabilità, se non comprende che la gestione del patrimonio è un affar suo e non della banca perderà soldi a vita.

    Il perché è spiegato qui (https://www.affarimiei.biz/investire-in-fondi-conviene/48133) e, da quasi 10 anni, lo spieghiamo su Affari Miei: se ha piacere di approfondire partendo dai contenuti gratuiti ha solo da guadagnarci.

    Mi spiace dirle che il suo approccio non è risolutivo del problema: non saranno i bond a tasso fisso che comprerà adesso a risolvere il problema dell’elefante nella stanza rappresentato dai fondi che ha sottoscritto.

    Anzi, sarà solo una perdita di tempo (e soldi ulteriori che paga alla sua banca) che non risolverà nulla.

    Le consiglio caldamente di partire da quel problema invece di cercare una “consolazione” effimera in altri strumenti. Glielo dico come se fosse un mio amico, i soldi sono i suoi e non i miei e, fortunatamente, io i miei li so gestire.

    Sia meno diffidente, mi creda: non tutti su questo mondo sono qui per fregarla, anzi, noi siamo qui proprio per aiutare chi vuole uscire da situazioni come la sua.

    Un caro saluto!
    Davide Marciano

      ferdinando · 7 Novembre 2023 alle 20:07

      Sperando di non suscitare L ira di nessuno, esprimo la mia opinione sui fondi: Hanno il vantaggio della diversificazione tanto cara a consulenti bancari ed autonomi; causa dei maggiori costi, rendono 1/ 1,5% all’ anno meno degli etf; se bisogna pagare onorari ai consulenti autonomi che li suggeriscono, la differenza si riduce. Giuliano è in perdita probabilmente perché ha investito in prodotti prevalentemente obbligazionari. Con gli etf non sarebbe andata meglio. L etf ishares global bond euro hedged dal 2019, data in cui è stato quotato sulla borsa Italiana, perde circa il 12%. Ora il mercato del reddito fisso è cambiato. Rispetto ai Btp o bond cassa depositi e prestiti, è uno strumento diversificato ma anche più complesso perché a “duration costante”. Questo etf era consigliato da molti consulenti (non mi riferisco a questo sito che seguo da poco) anche prima che esplodessero i rendimenti dei bond di tutto il mondo.

Davide · 6 Novembre 2023 alle 9:08

Grazie dell’articolo, ma perché non considerare il caso di acquisto ora e vendita prima dei 3 anni, ovviamente assumendosi i rischi del caso soprattutto sull’andamento del prezzo che, tuttavia, al momento può prospettarsi favorevole?

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    Davide Marciano · 7 Novembre 2023 alle 8:55

    Ciao Davide,

    semplicemente perché questa che prospetti è un’operazione di trading e per un investitore privato, a nostro parere, non ha senso avventurarsi in iniziative di questo tipo.

    Quando tra tre anni hai venduto cosa farai? Ricomincerà il giro di cercare altre opportunità e, 9 volte su 10, facendo così si perdono i soldi.

    Non è questo l’approccio giusto, se desideri approfondire ne parliamo qui:
    https://www.affarimiei.biz/investimenti/percorso-per-investire-in-maniera-redditizia

    Un caro saluto,
    Davide Marciano

Enrico Pugliese · 5 Novembre 2023 alle 18:37

Ottimo articolo…come sempre bravo Davide

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    Davide Marciano · 5 Novembre 2023 alle 21:11

    Grazie Enrico,

    un caro saluto!
    Davide

    Antonio De Cesari · 6 Novembre 2023 alle 19:54

    Caro amico, capisco che fondi comuni ed etf sono il vostro pane…ma a noi costano, spesso in maniera occulta…

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