Obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti: Conviene Investire?

Le obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti sono titoli di debito considerati molto sicuri e quindi pertinenti ad un investimento particolarmente prudente.

Nell’articolo di oggi cercherò di rispondere alla domanda se sia davvero vantaggioso detenere nel portafoglio queste obbligazioni, nell’interesse di coloro che investiranno in futuro.

L’ultima emissione di obbligazioni CDP rivolta all’investimento retail risale a settembre 2022.

Nel valutare la convenienza di questi titoli ci baseremo su quest’ultima emissione.

Buona lettura.

Cassa depositi e prestiti: cos’è

Iniziamo con una rapida definizione: la Cassa Depositi e Prestiti è una società per azioni controllata dallo Stato italiano.

Nata a Torino nel 1850, la sua funzione era inizialmente quella di ricevere depositi quale “luogo di fede pubblica”. Nel 1857 un Regio Decreto ha allargato l’ambito di attività anche al finanziamento degli Enti pubblici.

Perché l’emittente è una garanzia?

Le obbligazioni CDP sono titoli di debito emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, un’importante istituzione finanziaria italiana controllata per oltre l’80% dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Il principale compito della CDP è finanziare gli investimenti statali, pertanto è quasi assimilabile ad una banca di Stato – nonostante sia una società per azioni che per una piccola quota è partecipata da diverse fondazioni bancarie.

Inoltre, si occupa di finanziare aziende private coinvolte in operazioni a sostegno dell’economia del Paese e, in generale, offre un importante supporto al sistema imprenditoriale italiano.

Ma la CDP è nota ai risparmiatori soprattutto per l’emissione dei Buoni Fruttiferi e dei Libretti di risparmio postalistrumenti che sono garantiti dallo Stato e distribuiti da Poste Italiane.

Tramite il risparmio postale la CDP reperisce buona parte dei fondi necessari per svolgere le sue attività.

Oltre a ciò, Cassa Depositi e Prestiti emette sul mercato anche dei titoli obbligazionari a medio-lungo termine.

I bond sono indubbiamente emessi da un ente prestigioso e la cui affidabilità è una forma di garanzia.

Caratteristiche delle obbligazioni CDP 

Tra le varie obbligazioni emesse dalla CDP, alcune sono riservate al mercato retail, cioè all’acquisto da parte di persone fisiche residenti in Italia.

Con questi titoli la Cassa Depositi e Prestiti obbligazionari reperisce ulteriori risorse destinate alla realizzazione di progetti di interesse pubblico (in aggiunta ai fondi provenienti dalla raccolta postale).

Si tratta, quindi, di un investimento che il cittadino può fare nell’interesse del Paese.


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Emissione, scadenza e tassi

Le ultime obbligazioni retail sono state emesse nel giugno del 2019. Hanno durata di 7 anni per cui scadranno il 28 giugno 2026. Ma i Bond CDP 2026 sono un buon affare? Cosa sono?

Si tratta di obbligazioni a tasso misto, il che significa che maturano interessi a tasso fisso per i primi 2 anni e poi a tasso variabile per i successivi 5 anni.

In pratica, nel corso dei primi due anni l’investitore ha ricevuto una cedola fissa pari al 2,70% lordo annuo a cadenza trimestrale.

Attualmente la cedola è diventata a tasso variabile e viene calcolata a partire dal parametro di riferimento EURIBOR 3 mesi, maggiorato di uno spread dell’1,94%. L’EURIBOR viene comunicato giornalmente da European Money Markets Institute.

Le cedole sono pagate con cadenza trimestrale. Al termine del ciclo di investimento, l’investitore riceverà il rimborso integrale del capitale a scadenza.

Per quanto riguarda la tassazione: le obbligazioni sono tassate in modo agevolato, con imposta sostitutiva del 12,50%, valore inferiore rispetto ad altre tipologie di investimenti.

Bond CDP: un investimento vantaggioso?

Al solito, i vantaggi degli strumenti finanziari sono relativi. Nel giudicare un prodotto bisogna sempre contestualizzare l’utilizzo che ne viene fatto.

Riguardo ai bond CDP, bisogna tenere in considerazione che si tratta di titoli pensati per i piccoli risparmiatori non avvezzi ai rischi ma neppure in cerca di grandi guadagni.

L’investitore tipo è il classico risparmiatore che trova un senso di conforto nella presenza dello Stato e di enti collegati.

In effetti, il prestigio e l’affidabilità della Cassa Depositi e Prestiti sono forme di garanzia, ma bisogna assolutamente chiarire che i bond NON sono garantiti dallo Stato italiano, come accade invece per i libretti postali e i buoni fruttiferi. Questo dettaglio fa sì che i rendimenti dei bond siano leggermente più interessanti.

Tuttavia, alla luce della situazione dei tassi attuali (basta vedere quanto rende oggi l’Euribor 3 mesi, ovvero -0,54%), si deduce che i rendimenti non siano poi così eccezionali. Un investimento nei BTP (Buoni Poliennali del Tesoro) è praticamente equivalente, con l’aggiunta di godere della garanzia dello Stato e di una liquidità maggiore.

Conclusioni

La convenienza dei bond CDP è, pertanto, discutibile. La scelta di acquistarli è molto soggettiva. Non esiste una risposta giusta. L’importante è sapere quello che si vuole da un investimento.

Se come piccolo risparmiatore stai cercando degli strumenti particolarmente sicuri per investire, che abbiano un potenziale di rendimento leggermente superiore (anche se bisogna sempre tenere presente la realtà attuale dei tassi), e che paghino cedole periodicamente, allora ha senso considerare anche i bond CDP nel tuo portafoglio di investimenti.

Spero di esserti stato utile con questo articolo e mi auguro che continuerai a seguirmi.

Ti lascio alcune risorse da leggere:

Buon proseguimento su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei Società di Consulenza Finanziaria Indipendente
Ha iniziato il suo percorso nel 2014 scrivendo i primi articoli su Affari Miei. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente.
Categorie: Obbligazioni

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