Eurovita in crisi: i risparmiatori rischiano di perdere tutto?

In queste ultime settimane si sta parlando molto di Eurovita, la compagnia di assicurazione finita all’onore delle cronache perché commissariata dall’IVASS, l’autorità che si occupa di vigilare sulle assicurazioni.

Dato che centinaia di migliaia di Italiani hanno sottoscritto polizze di questa compagnia, ho pensato di realizzare un articolo in cui proviamo a fare il punto della situazione partendo dai concetti salienti che dobbiamo conoscere se siamo coinvolti nella vicenda.

Cominciamo.

Quali sono le ragioni del commissariamento di Eurovita?

Eurovita è stata commissariata perché il suo coefficiente di solvibilità, che misura il livello di patrimonializzazione di una compagnia assicurativa, era inferiore al valore del 150% considerato come soglia di tolleranza dalle autorità di controllo.

Questo significa che Eurovita aveva meno fondi propri rispetto a quanto richiesto dalla normativa Solvency II per coprire i rischi sottostanti al business sviluppato.

Per rimettere a posto il patrimonio, Eurovita avrebbe dovuto effettuare un aumento di capitale previsto per circa 200 milioni di euro, ma il fondo proprietario della compagnia, Cinven, non aveva effettuato questa operazione.

Di conseguenza, le autorità di controllo hanno deciso di commissariare Eurovita per evitare il rischio di distruzione patrimoniale. Inoltre, è stato deciso di bloccare i riscatti fino al 31 marzo successivo per evitare un eccesso di richieste dovute alla paura.

Al riguardo bisogna dire che, secondo quanto riportato da Milano Finanza, Civen ha provveduto a versare 100 milioni ed il commissario Santoliquido è al lavoro per una soluzione definita “di sistema”, cioè con il coinvolgimento di altre banche e assicurazioni.

L’obiettivo, si legge sempre dal noto quotidiano finanziario, è riconquistare la fiducia dei clienti al fine di garantire alla compagnia un futuro anche e soprattutto in caso di salvataggio.

Quali sono i principali rischi a cui sono esposti i risparmiatori?

I risparmiatori che hanno acquistato prodotti assicurativi da Eurovita rischiano, a vario titolo, la perdita parziale o totale del capitale investito in caso di fallimento della compagnia. Tuttavia, il rischio varia a seconda del tipo di prodotto acquistato.

Per la previdenza complementare, vi sono una serie di garanzie che dovrebbero assicurare la continuità degli investimenti a lungo termine.

Per le polizze Ramo I (a gestione separata), per esempio, il portafoglio è gestito in modo separato dal capitale della compagnia, quindi in caso di fallimento di Eurovita, il patrimonio delle gestioni separate verrebbe liquidato ai prezzi di mercato dei titoli presenti in portafoglio.

Il fallimento della compagnia, per legge, fa venir meno l’obbligo da parte della stessa di restituire il 100% del capitale: di conseguenza, viene rimborsato il controvalore della gestione che, anche in un portafoglio molto conservativo come quello delle polizze ramo I, può essere inferiore rispetto al capitale versato.

Per le polizze Multiramo o Ramo III, invece, parte del portafoglio è gestita in modo separato, mentre l’altra parte è costituita dai Fondi Assicurativi Interni (FIA). In questo caso, non ci sarebbe alcuna garanzia per la parte del portafoglio gestita attraverso i FIA, ma la parte gestita in modo separato verrebbe liquidata ai prezzi di mercato dei titoli presenti in portafoglio.

Se la crisi patrimoniale di Eurovita dovesse continuare oltre il 31 marzo, l’IVASS potrebbe adottare una delle seguenti due procedure: amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa. In entrambi i casi, i risparmiatori coinvolti sarebbero supportati dal liquidatore delle polizze per la valutazione delle somme che verranno restituite loro.

È importante sottolineare che finora non ci sono stati casi di fallimento di compagnie assicurative vita in Italia ed è ancora oggi una prospettiva molto remota dato che Eurovita, rispetto ad altri gruppi, ha dimensioni limitate.


Non sai come investire?

Scopri che investitore sei. Ti bastano 3 minuti per scoprire la strategia migliore per te.

>> INIZIA ORA! <<


Perché il rialzo dei tassi potrebbe incidere negativamente sulle polizze?

Questo tema è di estrema importanza e ci aiuta a capire le ragioni per cui molti rischiano perdite parziali del capitale. Il rischio finanziario associato alla situazione di Eurovita deriva principalmente dal rapido aumento dei tassi di interesse registrato negli ultimi mesi, aumenti che potrebbero portare a una diminuzione dei prezzi dei titoli detenuti nei portafogli dei fondi e delle gestioni separate, in proporzioni che dipendono dalla durata dei titoli stessi.

Ogni fondo e gestione separata ha un portafoglio diverso, con valori e patrimonialità che devono essere valutati al momento della liquidazione. Quindi, la situazione è ancora incerta e non può essere valutata a priori senza conoscere la condizione e le scelte dei gestori coinvolti. Tuttavia, in caso di liquidazione, i sottoscrittori saranno supportati dal liquidatore per la valutazione delle somme che verranno loro restituite.

Cosa sono i titoli illiquidi?

Sui media si legge che le gestioni separate di Eurovita avrebbero acquistato strumenti finanziari (azioni o obbligazioni nella maggior parte dei casi) definiti come “illiquidi“. Sembrerebbe che in molti casi gli strumenti sarebbero stati emessi dalle stesse banche collocatrici dei prodotti assicurativi.

Gli strumenti sono considerati illiquidi perché, non essendo quotati sui mercati finanziari, sono più difficili da comprare o vendere.

Al momento il condizionale è d’obbligo anche perché, stando a quanto si legge, si tratterebbe di un’esposizione limitata inferiore al 5% ed il fatto che uno strumento sia illiquido non vuol dire che valga zero ma che, semplicemente, è più difficile da scambiare.

Quali sono i rischi concreti per i nostri soldi?

Al momento la situazione di Eurovita è tutta da definire: il commissario Alessandro Santoliquido sta valutando la situazione patrimoniale della compagnia e sta cercando un acquirente o un nuovo socio per garantire i 200 milioni di aumento di capitale richiesti dall’IVASS.

Se l’operazione non dovesse andare a buon fine, si attiverebbero le procedure descritte precedentemente: amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa.

Non è da escludersi un intervento dello Stato per salvare i 400 mila risparmiatori coinvolti, dato che gli esborsi statali per salvare banche come Monte dei Paschi o Carige in passato hanno superato i 20 miliardi di euro ed i 200 milioni necessari in questo caso sarebbero una cifra relativamente modesta.

Ma quindi investire in polizze assicurative con gestione separata è rischioso?

Come Affari Miei esprimiamo alcuni concetti da anni che vanno ribaditi anche in questa sede: non è rischioso nel senso che possiamo perdere tutti i soldi ma è poco conveniente nella stragrande maggioranza dei casi.

Se alcuni concetti sulle polizze assicurative non ti sono chiari, ti consiglio di leggere questo articolo in cui spiego le basi degli investimenti in assicurazioni.

Non esiste un rischio in senso assoluto – per capirci, perdita totale del capitale – ma c’è un rischio in senso relativo, cioè investire in queste polizze potrebbe non essere in assoluto il miglior investimento per il sottoscrittore.

In questo caso, però, bisogna spezzare una lancia a favore del settore assicurativo.

Non tutte le compagnie assicurative sono uguali e che, come per le banche, è sempre importante valutare la loro solidità prima di investire in prodotti finanziari: Eurovita è relativamente piccola rispetto ad altre aziende ed anche un eventuale fallimento non significherebbe in automatico che tutte le compagnie assicurative italiane sono inaffidabili.

La situazione di Eurovita mostra quanto sia importante tenere sotto controllo i parametri di solidità delle compagnie prima di decidere di affidargli i nostri soldi.

Alcuni istituti di credito stanno pensando di offrire prestiti ai risparmiatori coinvolti dato che i prodotti Eurovita sono stati collocati soprattutto dalle stesse reti di distribuzione delle banche ma è importante tenere a mente che si tratta comunque di un debito da restituire.

Aggiornamenti

Il termine del 31 marzo stringe e, al momento, non ci sono molti passi in avanti nel salvataggio di Eurovita. Le principali compagnie italiane e internazionali, interpellate in maniera più o meno diretta ad intervenire, per ora pare si siano tirate indietro dall’acquisizione e la normativa europea imporrebbe delle limitazioni per l’intervento statale.

Senza uno o più compratori che risanino le finanze dell’azienda, l’unica soluzione possibile sarebbe la liquidazione coatta amministrativa.

Continueremo a seguire la vicenda nei prossimi giorni con ulteriori aggiornamenti.


Scopri che Investitore Sei

Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

>> Inizia Subito <<


Avatar photo
Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei Società di Consulenza Finanziaria Indipendente
Ha iniziato il suo percorso nel 2014 scrivendo i primi articoli su Affari Miei. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente.

4 Commenti

Mazziero Ida · 15 Marzo 2023 alle 14:13

Buongiorno ho Eurovita gestione separata
mi devo fare seguire da qualcuno …
Tipo associazione del consumatore?

    Avatar photo

    Davide Marciano · 15 Marzo 2023 alle 17:42

    Buongiorno, per adesso direi che c’è poco da fare: se partiranno le class action saranno successive all’eventuale fallimento.

camillo · 12 Marzo 2023 alle 10:44

acquistata tramite fineco io beneficiario ramo 3 nel 2014 oltre a non aver guadagnato nulla ora rischio di perdere la mia assicurazzione il mio consulente mi ha detto di stare tranquillo io sono preoccupato perdero i miei risparmi in attesa di un consiglio distinti saluti

ROBERTO BONTEMPI · 28 Febbraio 2023 alle 7:44

NEL 2015, TRAMITE BANCA CARICENTO, ACQUISITA da CREDEM ,ho stipulato assicurazione EUROVITA benificiario mia moglie ,è VIP NON SO LA DIFFERENZA tra il ramo 1 o 3 . PER FAVORE LE CHIEDO CONSIGLIO COME POSSO RECUPERARE i MIEI RISPARMI ( siamo molto preocupati ) IN ATTESA di un consiglio ,DISTINTI SALUTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *