Progetto Pensione BIS, il PIP di Cattolica Assicurazioni: Cos’è, Come Funziona, Quanto Costa: La Guida Completa

In questo articolo troverai informazioni riguardanti Progetto Pensione BIS, il PIP di Cattolica Assicurazioni.

Se qualcuno ti ha proposto di sottoscriverlo, oppure anche se stai cercando di scegliere lo strumento più adatto a te che ti permetta di avere una pensione complementare, allora sei nel posto giusto.

Se leggerai la recensione ti spiegherò di che prodotto si tratta, quali sono i costi, quali i vantaggi e quali gli svantaggi. Ti spiegherò inoltre come funziona un PIP e successivamente ti fornirò le mie opinioni in merito.

Bene, allora cominciamo!

Cos’è Cattolica Assicurazioni

Vediamo prima qual è la compagnia che ti propone lo strumento.

Cattolica Assicurazioni Spa è stata fondata a Verona nel 1896 ed è uno dei principali player del mercato assicurativo italiano. Dal novembre 2000 è quotata alla Borsa di Milano.

I suoi clienti sono circa 3,5 milioni e il Gruppo conta su 1.360 agenzie diffuse su tutto il territorio italiano.

L’attività del Gruppo si ispira alla Dottrina Sociale della Chiesa; principalmente si occupano di tutela assicurativa delle persone, delle famiglie e delle realtà produttive, con una attenzione particolare al territorio ed ai contesti sociali ed economici in cui esse operano.

Si tratta di una delle società cooperative più longeve, quindi in sostanza ci affidiamo ad un istituto sicuro.

La previdenza complementare è rischiosa

Prima di cominciare qualsiasi discorso sulle caratteristiche dello strumento, è bene che tu ricordi una cosa: la previdenza complementare non è priva di rischi.

Si tratta pur sempre di un investimento, e soprattutto di si tratta per te di investire i risparmi di una vita. In questo caso devi pensarci bene, prima!

Non stai mettendo i tuoi soldi su un conto deposito, e quindi essi non saranno al sicuro e immuni da erosioni.

Stai mettendo i tuoi soldi a rischio, poiché stai decidendo di investirli, quindi come prima cosa metti in conta che il rischio d’investimento c’è ed è concreto.

Quindi la correlazione tra compagnia sicura ed investimento sicuro, non esiste.

Se decidi di investire, fallo consapevolmente.

Come funziona un PIP

Un piano individuale pensionistico (PIP) è una forma di previdenza complementare privata che viene istituita da imprese di assicurazione, come ti ho spiegato in questa guida.

Quando aderisci al PIP decidi di versare dei contributi che andranno ad integrare la tua pensione di base, e ti permetteranno di ricevere una pensione complementare, anche reversibile in favore del coniuge o di altri beneficiari che designerai; potrai affrontare delle difficoltà lavorative e anche avere uscita agevolata dal mondo del lavoro e l’ingrosso verso il pensionamento.

Puoi scegliere se collegare la rivalutazione della tua posizione individuale a una gestione separata, a uno o più fondi interni o OICR, ovvero a una combinazione delle due precedenti modalità.

Sarai tu a decidere quanto versare e la periodicità dei versamenti stessi. Questo fa si che le prestazioni di cui beneficerai dipenderanno appunto dalle tue scelte.


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Modalità di contribuzione

La contribuzione al PIP può avvenire in diverse modalità:

  • Con i versamenti che effettui personalmente;
  • Se sei un lavoratore dipendente puoi versare mediante conferimento dei flussi di TFR in maturazione;
  • Con i contributi effettuati dal datore di lavoro;
  • Versando dei contribuiti aggiuntivi di tua iniziativa, per incrementare le prestazione.

Proposte di investimento

Progetto Pensione BIS ti permette di poter scegliere tra due opzioni diverse per investire:

  • Puoi indirizzare i tuoi contributi nel fondo interno EV strategia internazionale oppure nella gestione assicurativa interna separata Gestione Previdenza, e puoi partecipare con un investimento minimo del 10%;
  • Puoi scegliere soluzione dinamica dove i contributi che decidi di versare vengono investiti nella gestione assicurativa interna separata Gestione Previdenza e nel fondo interno EV strategia internazionale.

Il comparto Gestione Previdenza è un comparto garantito, ed offre quindi la garanzia di risultate per consolidare il proprio patrimonio. Prevede un orizzonte temporale di medio periodo, tra 5 e 10 anni dal pensionamento.

EV Strategia internazionale invece è un comparto azionario, ed è volto a ottenere una crepita significativa del capitale nel lungo periodo con un’esposizione orientata appunto ai mercati azionari. In questo caso l’orizzonte temporale è di lungo periodo, oltre 15 anni dal pensionamento.

La prestazione pensionistica

Potrai accedere alla pensione complementare quando raggiungerai i requisiti per ottenere la pensione pubblica.

La prestazione pensionistica ti verrà erogata anche a condizione che tu abbia partecipato al PIP per almeno 5 anni.

Dal momento del pensionamento ti verrà erogata una rendita, ovvero periodicamente ti verrà pagata una somma, per tutta la tua vita. Puoi scegliere se ricevere la rendita annualmente, semestralmente, trimestralmente o mensilmente.

Puoi inoltre scegliere tra una rendita vitalizia reversibile, una rendita certa fino al tuo 85esimo anno di età che poi diventerà vitalizia, e una rendita che ti verrà corrisposta finché sei in vita e successivamente al tuo decesso verrà corrisposto un capitale alle persone che designerai.

La rendita anticipata

Devi sapere che il PIP contempla anche la possibilità di fare richiesta della RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.

Puoi farne richiesta dopo aver maturato almeno 5 anni di partecipazione a forme di previdenza complementare, e devi inoltre aver cessato l’attività lavorativa a non più di 5 anni dalla pensione di vecchiaia e con almeno 20 anni di contributi versati ed aver cessato l’attività lavorativa con conseguente inoccupazione per un periodo superiore a 24 mesi, e a non più di 10 anni dal raggiungimento della pensione.

Anticipazioni del capitale

Puoi richiedere delle anticipazioni di capitale se soddisfi determinati criteri:

  • Per spese sanitarie conseguenti a situazioni gravissime che interessino te, il tuo coniuge o i tuoi figli, e fino ad un massimo del 75% del capitale maturato sulla propria posizione individuale al momento della richiesta;
  • Dopo 8 anni puoi richiedere un’anticipazione fino al 75% del capitale per l’acquisto della prima casa di abitazione (per te o per i figli), oppure anche per effettuare delle opere di ristrutturazione;
  • Dopo 8 anni puoi richiedere un’anticipazione del capitale, in questo caso però solo fino al 10% per altre esigenze a carattere personale.

Il riscatto

Puoi chiedere il riscatto nel caso in cui ti trovassi in una situazione difficile quale disoccupazione, cassa integrazione o mobilità: in questo caso puoi riscattare totalmente o parzialmente la posizione maturata, anche se non hai ancora raggiunto gli anni del raggiungimento della pensione.

Se riscatti totalmente il tuo capitale, il contratto viene annullato, mentre se riscatti parzialmente il tuo capitale allora il contratto resta attivo per la parte di capitale che o non hai riscattato.

I costi

Questo PIP presenta dei costi, e adesso andremo ad analizzarli.

Questa sezione ti permette di poter fare una valutazione accurata per capire se uno strumento sia davvero conveniente oppure no.

Vediamo quindi il prospetto dei costi:

  • Spese di adesione: 40 euro addebitati in un’unica soluzione all’atto dell’adesione;
  • Spese da sostenere durante la fase di accumulo: non previste direttamente a carico dell’aderente;
  • Spese di anticipazione: non previste;
  • Spese di trasferimento: 60 euro;
  • Spese di riscatto: non previste;
  • Spese di riallocazione della posizione individuale: gratis per la prima operazione e 60 euro per le altre;
  • Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA): non previste.

Per quanto riguarda invece le spese indirette a seconda del comparto di riferimento:

  • gestione previdenza: commissione annua di gestione pari al 20% del  rendimento medio della gestione;
  • EV strategia internazionale: commissione annua di gestione pari all’1,50%.

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Tassazione agevolata

In ultimo possiamo occuparci di analizzare i vantaggi fiscali.

La previdenza complementare gode di un trattamento fiscale di favore:

  • I contributi versati, in base alla normativa vigente, sono deducibili dal reddito fino all’importo di 5.164,57 euro annui, inclusi gli eventuali contributi versati dal datore di lavoro ma escluso il TFR;
  • I rendimenti generati dall’investimento sono tassati al 20% e non al 26% come gli altri investimenti;
  • La prestazione sotto forma di rendita o di capitale che deriva dai contributi non dedotti è esente dalla tassazione. Sulla parte rimanente, costituita dai contributi dedotti o dal TFR versato, l’aliquota è pari al 15% e si riduce dello 0,3% per ogni anno di partecipazione alla forma pensionistica successivo al 15°, con uno sconto massimo del 6%;
  • Le anticipazioni e i riscatti sono soggetti ad una tassazione con una ritenuta a titolo d’imposta del 23%;
  • Le somme corrisposte durante la fase di accumulo in dipendenza di garanzie assicurative accessorie, in caso di invalidità e premorienza sono esenti da imposizione fiscale.

Opinioni di Affari Miei

Ora che ti ho illustrato le caratteristiche di Progetto Pensione BIS, posso passare a fornirti le mie opinioni sullo strumento.

Forse se già mi segui ti sarai fatto un’idea di quello che penso circa questo strumenti, ovvero che non mi piacciono molto, e soprattutto che non li consiglierei ad un investitore.

Non conosco personalmente la tua situazione personale e finanziaria, quindi non posso darti una risposta univoca e decisa. Posso però farti notare che uno strumento simile è abbastanza costoso, non premetti chissà quali rendimenti, ed è molto vincolante.

Se stai cercando un modo per poter avere una pensione integrativa quando sarà il momento di andare in pensione, allora potresti valutare altri sistemi per perquisire questo tuo scopo.

Come hai potuto vedere dal KIID, i costi sono molti e a volte risultano anche di diffide comprensione. Trattandosi di risparmio gestito, ti ritrovi a dover pagare l’istituto che ti gestisce i soldi, ma questo inevitabilmente va ad impattare sul tuo futuro capitale.

La previdenza complementare quindi è uno strumento rischioso e costoso, quindi non è lo strumento migliore per potersi creare una pensione integrativa.

Se ti formi, potresti investire personalmente e consapevolmente con un programma mirato e pianificato, e ottenere buoni rendimenti, a fronte di costi molto meno elevati e soprattutto libero da vincoli, poiché ti sentirai più responsabile delle tue finanze.

Se questa è la tua prima volta su Affari Miei, puoi iniziare dai seguenti contenuti che ho preparato per te:

Buon proseguimento.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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