Morningstar: Fondi e Rating, Come Scegliere il Fondo Giusto in Base alle Stelle?

Come scegliere su Morningstar i fondi migliori? Il titolo di questo articolo è volutamente irragionevole e un po’ provocatorio: è davvero possibile scegliere un fondo basandosi sul numero di stelle assegnato da Morningstar? Il rating ci dice davvero se un fondo è migliore o peggiore?

Oggi voglio rispondere a queste domande, spiegandoti cos’è realmente lo Star Rating System e come va interpretato.

Le valutazioni di Morningstar hanno un certo peso sui mercati finanziari, quindi bisogna tenerle in considerazione quando si seleziona un fondo di investimento, ma sempre con uno spirito critico!

In questo articolo ti spiego come leggere in modo sensato il rating stellato, e quanta importanza è giusto dargli nelle proprie scelte di investimento.

Buona lettura.

Perché esiste il rating di Morningstar?

Facciamo un passo indietro alle origini del Morningstar Rating.

Morningstar Inc. è una società americana con sede a Chicago che si occupa di servizi finanziari in generale. Non è impegnata solamente a dare valutazioni ai fondi comuni di investimento, anche se è nata con questo scopo.

L’analista Joe Mansueto fondò la società nel 1984 nella propria abitazione, con l’intento di creare una risorsa di informazioni finanziarie che fosse accessibile anche agli investitori comuni. Il Morningstar Rating fu poi introdotto nel 1985 quale supporto per investitori e consulenti nella scelta dei fondi.

Col passare del tempo, grazie alla semplicità e facilità di comprensione, il sito Morningstar è diventato un punto di riferimento per investitori individuali e professionali di ogni Paese, per consulenti, giornalisti finanziari, operatori di Borsa e analisti. La sua influenza è tutt’oggi molto forte.

Nel complesso, la società si occupa sia di ricerche che di assegnazione di rating indipendenti a prodotti e singole società (fondi, azioni, ETF ecc.). Fornisce anche una serie di servizi di gestione degli investimenti attraverso la divisione di asset management.

Inoltre, sviluppa software e piattaforme rivolte ad investitori istituzionali e operatori finanziari. Il sito divulga sia informazioni gratuite, accessibili a tutti, sia dati e previsioni disponibili solo per gli abbonati.

Le considerazioni e previsioni degli analisti di Morningstar sono in grado di condizionare le scelte di chi opera sui mercati, ecco perché sarebbe irresponsabile ignorarle.

Come funziona il rating

In realtà, Morningstar si occupa di assegnare vari rating indipendenti (Analyst Rating, Sustainability Rating, ESG Screener ecc.), tuttavia, il sistema di classificazione a stelle per i fondi, lo Star Rating System, è quello più conosciuto.

Questo indicatore assegna un numero variabile di stelle a ciascun fondo, da un minimo di una ad un massimo di cinque. Le stelle esprimono un giudizio sulla qualità dello strumento. Più ce ne sono, più la valutazione è positiva.

Il rating è assegnato a partire dall’analisi matematica delle prestazioni passate di ciascun fondo corretta per il rischio e i costi, mettendo a confronto fondi appartenenti ad una stessa categoria (categorie stabilite da Morningstar).

Il rating non assegna un giudizio definitivo ma può variare nel corso del tempo, quindi ogni fondo può conquistare o perdere stelle durante il suo “ciclo di vita”.

Le categorie di Morningstar

Da alcuni anni, Morningstar valuta i fondi a partire da una divisione per categorie, per permettere un confronto “alla pari” tra fondi simili.

I fondi sono raggruppati in base al tipo di esposizione all’investimento che caratterizza il portafoglio. Ciascuno di questi settori contiene poi dei sottogruppi.

Questa scelta ci fa capire una cosa importante: il rating di Morningstar serve per confrontare tra loro portafogli simili e con lo stesso benchmark.

Sarebbe un grosso errore interpretare il numero di stelle come un indicatore di superiorità o inferiorità di un fondo rispetto ad un altro che ha uno stile di gestione e un portafoglio completamente diversi!


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I limiti del rating: come NON utilizzarlo

È arrivato il momento di affrontare il nodo principale di questo approfondimento: quanto è affidabile il rating di Morningstar e come NON va utilizzato?

Anzitutto, per quanto accurate, le valutazioni delle agenzie di rating hanno sempre dei limiti e sono fallibili. Se si potesse ridurre tutto ad una formula matematica allora non servirebbero l’intuito e anni di esperienza nel campo degli investimenti!

Morningstar non ha mai spacciato il suo sistema a stelle come un indicatore super-affidabile della redditività di un fondo.

Il rating è uno strumento semplice da comprendere che vuole aiuta gli investitori ad orientare le loro scelte di investimento, a partire dall’analisi della capacità di un prodotto di sovraperformare il benchmark e i suoi simili.

Ma è chiaro, a questo punto, che non è possibile giudicare un fondo solo da quante stelle possiede, neanche se sono cinque!

La scelta di un fondo piuttosto che un altro può essere motivata da molteplici fattori. Tante cose dipendono dal tipo di strategia che l’investitore sta adottando e da quali obiettivi vuole realizzare. Un fondo a cinque stelle potrebbe non essere adeguato alla realizzazione di un certo fine, mentre uno a tre stelle, sì.

Il sistema adottato da Morningstar non può tenere conto di tutte le variabili in gioco e non può dirti se:

  • quel fondo realizzerà ottimi rendimenti in futuro;
  • se col tempo peggiorerà o migliorerà;
  • se la gestione sarà sempre coerente con gli obiettivi di investimento.

Non dimenticare che le valutazioni di Morningstar si basano sulle performance passate, ciò significa che nel momento in cui decidi di investire la situazione potrebbe anche essere cambiata.

Inoltre, valutare un fondo solo rispetto alla sua categoria di appartenenza può essere controproducente. Se le prestazioni sono mediamente basse anche un fondo di bassa qualità può apparire il migliore.

Queste sono le ragioni principali per cui il rating di Morningstar non basta, da solo, a valutare la bontà di un fondo.

Come usare il rating di Morningstar in modo intelligente

Il modo migliore per utilizzare il sistema di rating a stelle, quando ci si trova a dover scegliere fra due o più candidati, è di usarlo come strumento di misura dei risultati passati, mettendo a confronto fondi molto simili tra loro.

Chiaramente, un fondo che ha ricevuto quattro o cinque stelle sarà avvantaggiato nel processo di selezione rispetto agli altri che ne possiedono in numero inferiore – e sarebbe un grosso errore ignorare i consigli di Morningstar che è un’autorità nel settore.

Inoltre, il sito della società mette a disposizione una quantità notevole di servizi, dati e informazioni molto utili, che sarebbe un peccato non sfruttare. Anche perché Morningstar effettua analisi indipendenti, quindi più vicine al vero di quelle che puoi trovare presso altre tipologie di fornitori.

In definitiva, Morningstar resta una risorsa preziosa per reperire informazioni, valutare i vari prodotti di investimento disponibili sui mercati, per restare aggiornati sul mondo della finanza e per accedere a dati tecnici, strumenti professionali e servizi ulteriori a pagamento.

Conclusioni

Sebbene io disapprovi sempre i fondi comuni di investimento come strategia per investire (soprattutto se il portafoglio è composto solo da questi prodotti), ritengo che una corretta valutazione del fondo possa fare la differenza tra un investimento completamente fallimentare e uno che, come minimo, è coerente con i propri obiettivi.

Alla fine non esistono prodotti universalmente validi, ecco perché i rating sono da prendere con le pinze. Ogni strumento può essere più o meno appropriato alla situazione, ecco perché solo lo studio e l’analisi degli strumenti finanziari può salvarti da scelte sconsiderate – cosa che le stelle di Morningstar non possono fare.

Ricorda: la formazione viene prima di tutto. L’unico giudizio che conta davvero, alla fin fine, è solamente il tuo di investitore.

Qui, proprio per questo, voglio lasciarti una serie di guide per investire:

Per ora ti saluto e ti auguro un buon proseguimento su Affari Miei.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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